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Intermarium: la rete del Vaticano finisce o evolve?

Tornando all’evoluzione in chiave anti-comunista avuta dall’Odessa della Chiesa, è fondamentale sottolineare la volontà che esisteva di creare una Confederazione Pandanubiana, a partire dalla cattolica ed amica Croazia, sempre più forte come baluardo contro il comunismo: la base di tale Confederazione fu l’Intermarium, di cui vedremo in seguito il suo significato, struttura e protagonisti.

Oltre all’Intermarium esistevano altri gruppi di emigrati politici dell’URSS comunista che lottavano contro l’imperialismo russo e l’Unione Sovietica: si battevano contro il tipo di Governo ma sempre per mantenere l’URSS unita includendo tutte le altre minoranze. Ci furono anche altri importanti gruppi di esuli politici dell’URSS come Prometheus - “durante la guerra, Prometheus sparì, e l’organizzazione fu sotto l’impulso Polacco; fu rimpiazzato da un altro movimento, Intermarium201” - e la Fazione Abramčik202.

L’Intermarium si batteva per la frantumazione dell’URSS e soprattutto per l’indipendenza delle minoranze non russe.

Secondo un documento dei servizi segreti degli Stati Uniti del 9 gennaio 1948:

L’ideologica leadership di una Confederazione dell’Europa Centrale non era più sufficiente, quando ci furono 16 popoli da considerare. Era necessario trovare una base più ampia e collocare il più forte gruppo in esilio – i Polacchi – alla testa di questo movimento. Quindi fu fondato l’Intermarium, che sicuramente rappresenta una grande e pratica idea: l’unione di 16 paesi dell’Europa dell’Est contro i Russi ed i Tedeschi. I suoi obbiettivi erano: A) Stabilire una lega politica contro il Bolscevismo; B) Aiutare materialmente tutti i gruppi in esilio ed attrarli nel “Circolo Inglese”; C) Attuare un contro spionaggio contro i Russi.

200 Dichiarazione di Krunoslav Draganović del 26 settembre 1967, cit. in Aarons M. M., Loftus J., Ratlines, Newton & Compton, Roma, 1993, pag. 133

201 CIA Digital Archives, Document Number (FOIA) /ESDN (CREST): 5197c266993294098d50e5fe, FOIA ERR, Special Collection, Nazi War Crimes Disclosure Act, 15 ottobre 1946

202 CIA Digital Archives, Document Number (FOIA) /ESDN (CREST): 519697e8993294098d50c497, FOIA ERR, Special Collection, Nazi War Crimes Disclosure Act, 19 maggio 1951

Gli inglesi hanno anche fondato delle Logge Massoniche per rinforzare il loro ruolo […] ed allo stesso tempo, stabilire delle Logge nei Paesi occupati per attrarre le più importanti eminenze dei Balcani.

Non a caso che nella lista degli appartenenti a tale organizzazione appare il “croato Draganović” ed il presidente di essa lo “sloveno Miha Krek”203.

L’Intermarium, secondo i servizi segreti Alleati, fallì nella sua missione perché incluse all’interno della sua organizzazione alcuni ex membri della defunta ROWS (Ruski Obtshe

Wojennyi Sojuz: Unione Militare Comune Russa, un gruppo di veterani bianchi in esilio) che

si scoprì essere, in realtà, degli agenti segreti al soldo dell’URSS.

Difatti, l’Intermarium, come espansione delle Ratline della Chiesa e soprattutto, come vedremo, dell’Inghilterra, segnerà la fine della rete del Vaticano in quanto entrarono al suo interno alcuni agenti doppiogiochisti rossi dell’Unione Sovietica partendo proprio da queste ramificazioni dell’Est Europa.

È quindi fondamentale descrivere tale ramificazione dell’Est Europa in quanto questo evento marcherà l’inizio della fine dell’Odessa Europea in chiave anti-comunista (del Vaticano e dei Paesi Alleati che la utilizzarono prima per sconfiggere l’URSS. Poi, infatti, come spiegherò più avanti, l’Inghilterra e gli Stati Uniti entreranno nelle Ratline europee ma vedendo il fallimento di esse, inizieranno a strutturare un’Odessa utile per i propri scopi). Intanto, padre Draganović divenne il leader del Partito Clericale Croato che, secondo fonti del CIC, era comandato dal Papa e lavorava a stretto contatto con il Partito Clericale Sloveno (si battevano, clandestinamente, per l’indipendenza delle loro Nazioni): le intenzioni di Pio XII erano quelle di riunire tutti i popoli che fronteggiavano l’URSS e, quindi, affermare la cosiddetta Confederazione Cattolica Pandanubiana204 (che altro non era che l’evoluzione dell’Intermarium).

A Roma, c’erano i rappresentanti del Partito Clericale Sloveno: monsignor Anton Prešeren e, il già citato, Miha Krek. Costoro – insieme ad altri membri dei movimenti anti-URSS che si riunirono, inizialmente sotto l’egida dell’Intermarium, divennero degli agenti inglesi - furono utili allo scopo di creare anche in Slovenia un movimento di sommovimento di

križari205. Il contatto iniziale, presso la capitale slovena di Lubiana, era padre Gregory

Rožman, il quale collaborò alla creazione, durante l’occupazione nazista, della Guardia Nazionale Slovena, famosa per i terribili massacri di civili e dei sostenitori del comunismo.

203 CIA Digital Archives, Document Number (FOIA) /ESDN (CREST): 519697e2993294098d50b527, FOIA ERR, Special Collection, Nazi War Crimes Disclosure Act, 9 gennaio 1948

204 Rapporto Radulović del 23 luglio 1947, tratto dal dossier degli ustascia del CIC cit. in Aarons M. M., Loftus J., Ratlines, Newton & Compton, Roma, 1993, pag. 137

205 Rapporto dei servizi segreti italiani del 18 aprile 1946, Archivio del Ministero degli Affari Esteri, 1946, Busta 1, fascicolo 1, Rapporti politici

Sul concludersi della Guerra, padre Rožman scappò da Lubiana ma fu intercettato dalle truppe inglesi e riconosciuto come criminale di guerra e collaborazionista dei nazisti. A questo punto, intervenne il Vaticano affinché fosse liberato e lo stesso monsignor Tardini disse: “Il vescovo Rožman aveva agito secondo coscienza e il Vaticano non avrebbe potuto ripudiarlo”. Anche lui, dopo essere stato stranamente liberato, divenne un importante membro dell’Intermarium guidato da alcuni esponenti della Chiesa ed il Regno Unito206. In sintesi, l’Intermarium era un gruppo di esuli che si battevano contro l’URSS e fu messo in piedi dall’Odessa del Vaticano; dato che gli obbiettivi di tale organizzazione coincidevano con quelli degli Alleati, questi iniziarono a collaborare con l’Intermarium ed ad addentrarsi nelle Ratline della rete del Vaticano.

Una figura di unione, per spiegare, come attraverso l’Intermarium anche gli Alleati iniziarono ad adottare il sistema di Odessa è Ferenc Vajta. Secondo la ricostruzione dell’Office of Special Operations:

Ferenc Vajta, il cui vero nome è riportato per essere Vlcsek, È nato a Debrecen, Ungheria, nel 1914. […] Mentre era in Italia, Vajta faceva parte sia del servizio di intelligence Ungherese e dell’Abwher Tedesca. […] È stato preso in custodia dall’OSS il 7 giugno 1945 e successivamente rilasciato dalla custodia del 7° Reggimento. Scappò dalla detenzione a Dachau ed iniziò a lavorare per il servizio di intelligence Francese a Innsbruck, Austria. […] Nell’agosto 1946, fondò a Innsbruck il Fronte Popolare

Ungherese. […] A settembre 1946 andò a Roma. […] Ebbe tantissimi contatti con il

Vaticano. […] A Madrid nel febbraio 1947, Vajta si è avvicinato all’Ufficio per l’Estero Spagnolo attraverso il quale ha conosciuto il movimento anti-sovietico Intermarium che, disse, aveva lo scopo di costruire un esercito per lottare insieme ad Inghilterra e Francia contro l’URSS. […] Ebbe ingenti somme di denaro, che è quasi sicuro venissero dal Vaticano. […] Tornando a Roma verso marzo 1947, Vajta divenne notevolmente attivo nei circoli ungheresi. Stabilì un contatto con Padre Tibor Gallus, agendo come capo del soccorso Ungherese al Vaticano, ed entrò in contatto con il gruppo dell’Intermarium. […] Nell’aprile 1947, Vajta fu arrestato dalla Questura di Roma su richiesta della Carica Comunista Ungherese; il Governo di Budapest richiese la sua estradizione come Criminale di Guerra. Vajta fu stranamente rilasciato dagli Italiani, ma fu detto che “sparì”. […] Si nascose dai Gesuiti fino a che recuperò i suoi documenti. Il 1° settembre 1947, un giovane ufficiale del CIC, agendo in modo non ufficiale, l’ha aiutato a fuggire […] Mentre era a Roma, Vajta ha cercato di formare un’organizzazione conosciuta come

Unione Occidentale/Continentale o Centro di Studi per i Balcani e l’Europa Centrale, il

cui scopo fu quello di riunire gli emigrati anti-comunisti e, in caso, rimpiazzare l’Intermarium207.

206 Lettera di Somerlocks al Foreign Office, 8 novembre 1947, PRO FO 371 67402, Goñi, U. op. cit

207 CIA Digital Archives, Document Number (FOIA) /ESDN (CREST): 519697e2993294098d50b555, FOIA ERR, Special Collection, Nazi War Crimes Disclosure Act, 25 novembre 1947

Lo stesso Vajta, in un documento ufficiale recuperato dalla CIA, dice di aver “lavorato con l’Intermarium sotto influenza inglese e successivamente con gli statunitensi in Europa, dando loro informazioni e aiuto documentale nella battaglia contro i comunisti208”. Infatti, lo considera senza mezzi termini “un progetto appoggiato dagli Inglesi209”. Uno degli obbiettivi era: “Inghilterra e Francia, con l’accordo del Vaticano, hanno deciso che la guerra deve essere dichiarata contro la Russia; è lo scopo dell’Intermarium di fornire un esercito che lottasse al loro lato210”. Fra questi Paesi appare, secondo l’ambasciata degli USA a Parigi, anche la Francia: “Intermarium era una delle più antiche organizzazioni internazionali anti-comuniste con un importante network in Europa, segretamente supportato dal Vaticano e dai servizi segreti Francesi211”.

L'Intermarium reclamava il bisogno di una potente Confederazione Anticomunista Pandanubiana, composta per la gran parte dalle Nazioni cattoliche dell'Europa Centrale. In sintesi, lo scopo dell'Intermarium era quello di formare un cordone sanitario per fronteggiare l’avanzata russa.

Molti documenti provenienti da fonti accreditate, provano che il Vaticano aveva appoggiato tali operazioni che come, abbiamo visto, erano portate avanti da ex criminali di guerra. Inoltre, l’Organizzazione lavorava in modo ufficioso con i francesi e con gli inglesi i quali avevano arrestato e, poi, utilizzato i maggiori ricercati della Seconda Guerra Mondiale. Ciò, si ebbe grazie alla struttura messa in piedi da Odessa. Anche se da essa si è poi distanziata, questa ramificazione è importante per spiegare come anche gli Alleati ed i Russi riuscirono a penetrare nelle Ratline e come, quest’ultimi, le utilizzarono per porre fine ad Odessa e, di conseguenza, ai movimenti anti-sovietici.

Inoltre, è importante parlare di questo Movimento anti-comunista perché importanti personaggi di rilievo della Chiesa, attraverso le proprie associazioni ed organizzazioni di copertura, ne erano implicati. Non è un caso che essi erano anche i principali artefici della rete del Vaticano: il vescovo Alois Hudal, padre Krunoslav Draganovć, monsignor Anton Prešeren, il vescovo Ivan Bučko e padre Joseph Gallov.

Un esempio delle prime infiltrazioni comuniste nel fronte anti-sovietico è dato da Srečko Rover, uno degli esponenti di rilievo dell’Intermarium.

208 CIA Digital Archives, Document Number (FOIA) /ESDN (CREST): 519697e2993294098d50b515, FOIA ERR, Special Collection, Nazi War Crimes Disclosure Act, 15 agosto 1950

209 CIA Digital Archives, Document Number (FOIA) /ESDN (CREST): 519697e2993294098d50b523, FOIA ERR, Special Collection, Nazi War Crimes Disclosure Act, 14 marzo 1947

210 CIA Digital Archives, Document Number (FOIA) /ESDN (CREST): 519697e2993294098d50b52e, FOIA ERR, Special Collection, Nazi War Crimes Disclosure Act, 20 marzo 1947

211 CIA Digital Archives, Document Number (FOIA) /ESDN (CREST): 519bded4993294098d514d81, FOIA ERR, Special Collection, Nazi War Crimes Disclosure Act

Egli lavorò, prima dello scoppio della Guerra, per un movimento clandestino ustascia in Bosnia dove fu coinvolto nell’assassinio di Re Pietro allo scopo di fondare quello che sarà lo Stato Indipendente di Croazia.

Nel 1941, con l’arrivo dei nazisti in Croazia, Rover iniziò ad operare per conto del regime di Pavelić contro i nemici del regime, i serbi e gli ebrei.

Sul finire della Guerra, scappò a Roma grazie ad Odessa e si rifugiò nella Confraternita di San Girolamo. Da qui fu inviato, da padre Draganović, come agente di contatto con gli statunitensi a Trieste dove incontrò il colonnello Lewis Perry. Questo, a sua volta, lo mandò in Jugoslavia con lo scopo di costruire nuove vie per infiltrare agenti statunitensi. Ciò che destò maggior stupore, fu il fatto che ogni operazione in cui Rover era presente andò fallita e provocò tantissimi danni alla rete costruita dagli Alleati con l’appoggio del Vaticano: mentre i suoi collaboratori venivano catturati, lui si salvava sempre. Nonostante la mancanza di prove certe, alcuni agenti USA arrivarono a dire che Rover “è forse un agente provocatore usato dalle autorità di Tito nel tentativo di compromettere le agenzie statunitensi212”.