IN VACANZA CON LA SCIENZA
3.2 INTERPRETI AMBIENTALI IN AZIONE
Agli studenti che terminavano il master, come già detto in precedenza, veniva asse- gnata una destinazione dove svolgere lo stage, e principalmente presso tour operator italiani, tra cui I Viaggi del Ventaglio, HotelPlan e Universo Acqua.
Nei prossimi paragrafi verrà ampiamente analizzato il lavoro svolto degli interpreti ambientali presso le strutture de “I Viaggi del Ventaglio”, dal primo inserimento del ruolo nella realtà turistica, avvenuto nel 2001, alle ultime esperienze del 2008, prima che l’azienda abbandoni definitivamentae la figura. C’è da dire che in altre realtà tu-
ristiche italiane, tra cui Universo Acqua e Hotel Plan Italia28 (con quattro diversi marchi: Turisanda, TClub, HotelPlan e SecretLine), vengono proposte diverse figure scientifiche - geologi, naturalisti, antropologi, biologi marini, fotografi naturalisti, guide ambientali e subacquee, astronomi – che ricordano la figura dell’interprete ambientale, proponendo, in diverse destinazioni turistiche, attività scientifiche di in- trattenimento. «La società di Universo Acqua, è stato sempre molto basato sulla bio- logia marina», spiega Ellen Bermann, «siccome nasceva da biologi marini. Per me, invece, era solamente un punto di partenza in cui integrare tutti gli altri aspetti, non solo quelli meramente naturalistici, ma anche la comprensione dell’ambiente circo- stante tramite una chiave di lettura sociologica o antropologica. Era necessario offrire una panoramica molto più completa, di cui le stesse realtà lo richiedevano. Per fare un esempio: in Africa non ci si può esimere dal considerare altri aspetti. Se si consi- derano solamente gli aspetti naturalistici si da comunque una lettura distorta in quan- to manca un pezzo». L’interprete ambientale rappresentava, quindi, un comunicatore scientifico completo, in grado di offrire all’ospite un servizio a 360 gradi.
Ogni destinazione turistica aveva caratteristiche specifiche e, quindi, anche il lavoro dell’interprete ambientale si differenziava in base alla localizzazione geografica, alle tematiche ambientali legate al luogo e alle sue opportunità logistiche.
All’interno delle strutture de I Viaggi del Ventaglio c’erano, però, una serie di obiet- tivi e di programmi di base comuni a tutti gli interpreti ambientali:
• l’interprete deve rappresentare il punto di riferimento per l’ambiente naturale, sociale e culturale;
• deve promuovere e condurre attività d’informazione e sensibilizzazione verso gli ospiti al villaggio con particolare attenzione ai bambini, utilizzando modali-
28 Molto impegnata nella promozione del turismo sostenibile, si è schierata a fianco di alcune società
già impegnate in questo settore: LifeGate per lo sviluppo di due cataloghi a Impatto Zero (Mondi Lon- tani e TClub), Universo Acqua che procura gli esperti professionisti presenti nei TClub e i biologi ma- rini presenti in Mar Rosso, alle Maldive e a Seychelles, e iPunto 3 incaricata di approfondire per gli ospiti TClub, con documentazione specifica, le caratteristiche ambientali dei paesi in cui soggiornano (www.hotelplan.it).
tà di comunicazione (teoriche, pratiche, …) diversi diverse per pubblici diversi e con obiettivi diversi;
• deve collaborare con il resto del personale del villaggio per creare attività co- muni (in partiolare con l’animazione, il miniclub, il diving, ecc.);
• deve collaborare con lo staff responsabile del “Traffico ed Escursioni” e i ri- spettivi fornitori per inserire codici di condotta responsabili nelle escursioni e suggerire eventuali informazioni supplementari da fornire ai clienti;
• deve partecipare ospiti alle attività di informazione per gli ospiti e alle riunio- ni settimanali dei capi servizio;
• deve interagire con la gestione alberghiera dando suggerimenti per migliorare le prestazioni e la comunicazione ambientale dell’albergo;
• deve creare legami con le realtà locali (ONG, associazioni, aree protette, ecc.) per uno scambio di idee e conoscenze e per un eventuale sviluppo di iniziative per la valorizzazione e protezione del patrimonio naturale, culturale o paesaggi- stico dell’area, da affiancare alle attività escursionistiche proposte nel villaggio;
• deve organizzare e coordinare eventi ambientali, scientifici e culturali;
• deve raccogliere informazioni sulla situazione ambientale locale (attraverso interviste, ricerche personali, check list ecc.) e comunicarle alla sede;
• deve segnalare eventuali progetti e/o iniziative di sviluppo turistico e non, che presentano rischi per il patrimonio naturale, culturale, paesaggistico dell’area;
• deve sensibilizzare tutto il personale, preferibilmente nei momenti di bassa stagione e compatibilmente con le disponibilità, toccando argomenti inerenti lo sviluppo e il turismo sostenibili.
In base all’attrezzatura presente nel villaggio turistico e gli spazi che venivano offer- ti, gli interpreti ambientali deovevano costruirsi un proprio spazio di lavoro ottimale per poter interagire con il pubblico. In particolare, la figura doveva:
• crearsi uno spazio di visibilità in un punto strategico del villaggio (per esem- pio la spiaggia o il bar), allestendo un desk oppure un gazebo dove essere pre- sente in alcuni orari della giornata, predisponendo anche materiale quali libri e cartelli;
• avere la possibilità di condividere un computer per elaborare programmi, testi e relazioni e avere accesso a Internet per fare ricerche;
• istituire un indirizzo e-mail oppure avere un riferimento presso altro utente.
Ogni interprete ambientale veniva dotato di materiale precedentemente acquisito (li- bri, dispense, ecc.) oppure preparato (schede tematiche plastificate, cd, poster, ecc.) che doveva essere ulteriormente integrato con altro materiale specifico reperibile nel- la destinazione (testi specifici, carte, documenti, interviste, ecc.). Il budget di spesa in loco gli veniva preventivamente comunicato prima della partenza dalla Divisione Tu- rismo & Ambiente dell’azienda.
Nel luogo di destinazione l’Interprete ambientale cominciava a preparare cartelloni e bacheche per informare gli ospiti e spesso, per la parte artistica, aveva bisogno dell’ausilio dello scenografo. Il lavoro svolto veniva annotato quotidianamente sul li- bro di bordo e ogni settimana veniva spedito alla responsabile in sede il rapporto set- timanale di lavoro, in base allo schema rappresentato di seguito, mentre alla fine del- la stagione veniva scritta una tesina in modo da creare uno strumento utile sia per l’azienda che ai successivi Interpreti ambientali.
Esempio di schema del rapporto settimanale
Rapporto settimanale
PROGRAMMA
(variazioni, problemi, ecc.)
OSPITI
(partecipazione, tipologia, commenti, os- servazioni, ecc.)