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Interventi per le fasce di popolazione vulnerabili

I SEZIONE: La Programmazione Integrata

9. Interventi per le fasce di popolazione vulnerabili

Nell’ottica di favorire l’equità del sistema sanitario, il piano individua alcuni interventi specificamente indirizzati a

fasce di popolazione vulnerabili, per le quali potenziare la capacità di presa in carico in ragione dei bisogni specifici

e attraverso modalità organizzative volte ad eliminare le barriere diaccesso al SSR.

9.1 La presa in carico delle fasce vulnerabili di stranieri/migranti

Il SSR deve garantire assistenza alle fasce vulnerabili degli stranieri, sinteticamente rappresentabili nei richiedenti protezione internazionale e nei non regolari (senza permesso di soggiorno).

Con DGR 590 del 16 ottobre 2018, relativa all’accoglienza e alla tutela sanitaria dei richiedenti protezione internazionale, ivi compresi i minori stranieri non accompagnati, sono stati definiti percorsi e fornite precise indicazioni alle ASL nelle diverse fasi del processo di accoglienza, dalla prima visita che le ASL stesse devono effettuare all’arrivo dei migranti all’interno dei Centri d’accoglienza, con la precoce rilevazione di eventuali specifici bisogni sanitari, fino all’orientamento ai servizi e l’iscrizione al SSR , anche attraverso la collaborazione degli operatori dei Centri.

Per gli stranieri non regolari è invece prevista in base al D.lgs. 286/98 e ss.mm.ii. l’erogazione dell’assistenza sanitaria tra cui l’erogazione dei servizi della medicina di base attraverso degli ambulatori dedicati STP/ENI. Attualmente nella Regione sono presenti circa 200 ambulatori/punti di rilascio del tesserino STP/ENI, tutti integrati tramite il sistema ASUR per il rilascio univoco del tesserino.

Linee di intervento

Nell’ottica di uniformare e omogeneizzare su tutto il territorio regionale sia le procedure per la presa in carico sanitaria dei richiedenti protezione internazionale, che l’accessibilità dei migranti più vulnerabili al SSR, ai sensi delle norme vigenti, si prevedono le seguenti azioni:

1. definizione e attivazione equipe multidisciplinari funzionali per accertamento dell’età dei minori non accompagnati (MSNA);

2. aggiornamento mappatura e monitoraggio degli ambulatori STP/ENI;

3. realizzazione e diffusione di un opuscolo con indicazioni per l’accessibilità al SSR e l’orientamento ai servizi; 4. definizione criteri minimi organizzativi degli ambulatori STP/ENI, attraverso la collaborazione del “Gruppo di

Lavoro regionale per la promozione e la tutela della salute degli immigrati”, istituito presso la Direzione Salute e Integrazione sociosanitaria. Soggetti coinvolti  Regione Lazio  Aziende Sanitarie  Comuni e prefetture  CAS, SIPROIMI

Risultati attesi e tempistiche

1. N. equipe multidisciplinari funzionali per accertamento età MSNA (almeno in 6 ASL), entro il 30 giugno 2021; 2. Mappatura ambulatori STP/Eni, entro il 30 giugno 2019 e successivi aggiornamenti entro il 31 dicembre di ogni

anno e acquisizione delle relazioni di attività predisposte da tutte le ASL entro il 31 dicembre di ogni anno 3. Distribuzione alle ASL di almeno 1.000 opuscoli con indicazioni per l’accessibilità al SSR, entro il 31 dicembre

2020;

4. definizione criteri minimi organizzativi degli ambulatori STP/ENI entro il 31 dicembre 2020

9.2 Salute Penitenziaria

Il DPCM del 1/4/2008 ha segnato il transito delle funzioni sanitarie in ambito penitenziario dall’Amministrazione Penitenziaria al Sistema Sanitario Regionale. La Regione Lazio, ospita 14 Istituti Penitenziari per adulti e un Istituto Penale Minorile (IPM) dislocati sul territorio di otto ASL. La popolazione penitenziaria adulta del Lazio a fine febbraio 2019, risulta composta da 6.583 persone di cui 451 donne per una capienza regolamentare di 5.270 posti, rendendo la Regione Lazio la terza regione d’Italia per numero di detenuti (fonte: Dipartimento Amministrazione Penitenziaria - Sezione Statistica - Ministero di Giustizia). La popolazione detenuta è rappresentata da un’utenza complessa e con specifici bisogni di salute e il sovraffollamento è una criticità esistente, che impatta gravemente sulle condizioni di vita e, in molti casi, con ricadute negative sulla salute dell’individuo.

La caratteristica intrinseca alla gestione della sicurezza collegata con il paziente detenuto comporta la presenza di ambulatori interni dedicati negli Istituti Penitenziari, reparti di medicina protetta (attualmente 2 per 20 p.l.), capacità di accogliere i detenuti negli ospedali (anche con stanze dedicate), Rems (attualmente 5 provvisorie per 91 p.r.) infine sezioni specialistiche in carcere per le dipendenze e per la salute mentale. Con la finalità di monitoraggio delle attività e di miglioramento dei servizi offerti è stato istituito l’Osservatorio Permanente della Sanità Penitenziaria con rappresentanti regionali e della giustizia. In un’ottica di gestione efficiente delle risorse sia del SSR sia dell’Amministrazione Penitenziaria è necessario ridefinire il modello di offerta, attraverso un’efficiente copertura dei servizi ambulatoriali interni agli Istituti Penitenziari si deve minimizzare il ricorso alle cure esterne all’Istituto Penitenziario.

Con riferimento alla Salute Mentale, il SSR dovrà gestire nel prossimo triennio il passaggio programmato dalle REMS provvisorie a quelle definitive anche rivalutando il fabbisogno regionale, inoltre dovranno essere previsti meccanismi per la continuità dei pazienti trattati al termine del periodo di trattamento in Rems anche valutando la possibilità di istituire delle strutture a minor livello assistenziale dedicate.

Linee di intervento

Al fine del raggiungimento degli obiettivi risulta necessario metter in campo le seguenti azioni:

1. Mappare l’attuale offerta di servizi;

2. Identificare la dotazione minima di discipline/specialità da garantire all’interno degli Istituti Penitenziari;

3. Valutazione del fabbisogno di p.r. Rems, determinazione delle Rems definitive e eventuale riconversione di una delle Rems provvisorie in strutture a minore livello assistenziale

Soggetti coinvolti

 Regione Lazio  Aziende Sanitarie  Prap e Magistratura

Risultati attesi e tempistiche

1. Mappatura dell’offerta di servizi entro il 31 luglio 2019;

2. Definizione della dotazione minima di discipline/specialità per gli ambulatori interni agli Istituti Penitenziari entro il 31 dicembre 2019;

3. Risultati attesi e tempistiche linea di intervento 3

a) Definizione del fabbisogno di p.r. Rems e determinazione dell’offerta definitiva entro il 31/12/2019 b) Apertura Rems definitive secondo il seguente cronoprogramma:

i. Rieti: entro il 31 dicembre 2019; ii. Subiaco: entro il 31 maggio 2021; iii. Ceccano: entro il 30 aprile 2022;

c) Identificazione delle soluzioni per la continuità assistenziale successiva alla Rems entro il 31 dicembre 2021

9.3 Residenzialità sanitaria protetta per la tutela dei bambini (Legge n. 62/2011)

Attualmente il SSR non prevede per il bambino figlio di detenute risposte sanitarie mirate e specifiche volte a tutelarne e garantire un corretto sviluppo psicofisico al di fuori dell’istituto carcerario.

Si ritiene pertanto necessario valutare la possibilità di istituire una particolare tipologia di offerta sanitaria, che consenta una adeguata risposta alle problematiche dei minori figli di detenute, attraverso uno specifico studio di fattibilità che ne valuti l’opportunità in termini assistenziali ed il relativo impatto economico.

Linee di intervento

Presa in carico integrata per la tutela dei bisogni di salute, psicosociali e della genitorialità delle donne del circuito penale in stato di gravidanza e/o con figli (al seguito o non al seguito) attraverso:

1. costituzione di un gruppo di lavoro tecnico integrato finalizzato alla definizione dell’offerta di servizi per la tutela dei bambini figli di donne del circuito penale (in considerazione di quanto previsto dalla Legge n. 62 del 21 aprile 2011).

Soggetti coinvolti

Regione Lazio

Ministero della Giustizia

Esperti in materia

Risultati attesi e tempistiche

1. adozione provvedimento regionale di costituzione del gruppo tecnico di lavoro sul percorso assistenziale (entro marzo 2020);