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Il focus del presente Lavoro di Bachelor si concentra sulla complessità di gestione dei pazienti affetti da disturbi mentali e sulla difficoltà incontrata dal personale infermieristico privo di specializzazione in salute mentale nell’approcciarsi con questa tipologia di utenti.

L’area di studio che abbiamo approfondito comprende anche le varie sfaccettature della psichiatria che possono portare poi ad una specifica presa in cura, in particolare elementi come ad esempio lo stigma, oppure l’aggressività e la paura di entrare in relazione con questa tipologia di persone.

Soffrire di un disturbo mentale significa essere affetti da una patologia con manifestazioni psichiche o comportamentali correlate ad un'alterazione del funzionamento mentale, che è provocata da disturbi biologici, sociali, genetici, psicologici, chimici o fisici (Kaplan et al., 2001). Ci sono diversi tipi di disturbi mentali che abitualmente vengono suddivisi in base alla loro deviazione dal concetto di norma stabilito dalla nostra società. Inoltre, ogni malattia si distingue per segni e sintomi specifici. Ad esempio, un sistema di classificazione dei disturbi mentali molto diffuso è il DSM, ovvero il Manuale Diagnostico e Statistico dei disturbi mentali (Kaplan et al., 2001).

Con il termine psichiatria si fa riferimento a un ramo della medicina che si occupa di alcuni dei disturbi mentali, delle relative terapie e dei comportamenti patologici (Treccani, n.d).

Esistono diverse problematiche psichiatriche e nei prossimi capitoli abbiamo illustrato alcune di esse. Siccome abbiamo deciso di approfondire maggiormente l’assistenza infermieristica e le esperienze dirette degli infermieri, ci siamo concentrate sulle patologie psichiatriche che abbiamo maggiormente incontrato durante i nostri periodi di stage in cure generali.

L’interesse della ricerca è stato dunque rivolto a conoscere l’esperienza degli infermieri di base di fronte ai pazienti psichiatrici, cogliere le emozioni che entrano in gioco in tali situazioni e comprendere quali sono i punti in comune e di discrepanza tra i vari vissuti.

Inoltre, ci siamo concentrate sul motivo per il quale le degenze ospedaliere vengono spesso prolungate: quali sono le cause? Come mai la gestione di questi pazienti implica maggiori attenzioni? Quali sono le strategie di assistenza impiegate dagli infermieri al fine di gestire in maniera adeguata i pazienti con disturbi mentali? E quali sono invece i bisogni di cura dell’utenza psichiatrica? Riteniamo di fondamentale importanza approfondire questo argomento in quanto ad oggi è ancora studiato poco. Infatti, la maggior parte delle ricerche sulle banche dati che abbiamo consultato si concentrano sulla gestione dei pazienti psichiatrici, ma in ambiti specifici, come ad esempio nelle cliniche psichiatriche che sono gestite da personale specializzato e quindi con le apposite competenze per poter curare persone con tali disturbi. La differenza tra gli studi che abbiamo trovato e quello che vorremmo approfondire consiste proprio nella mancanza di specializzazione dell’infermiere di cure generali presente in ospedale. Ci teniamo a sottolineare l’importanza di tale fenomeno nella pratica clinica degli infermieri in quanto i ricoveri di persone con disturbi mentali sono relativamente frequenti, e possono avere risvolti pericolosi sia per l’utente che per il personale, qualora non dovessero essere gestiti in maniera adeguata (Norman e Ryrie, 2013).

1.1 Motivazioni personali

La tematica del Lavoro di Bachelor che abbiamo deciso di affrontare riguarda l’esperienza degli infermieri nella gestione dei pazienti psichiatrici durante la degenza in un reparto ospedaliero ordinario. Prima di spiegare la motivazione che ci ha portato alla scelta di questa tematica troviamo importante chiarire il motivo per il quale abbiamo deciso di addentrarci in questa esperienza insieme. Abbiamo svolto entrambe il secondo stage formativo presso la Pineta, CARL – OSC (Centro Abitativo, Ricreativo e di Lavoro), in cui, nonostante lavorassimo in piani differenti, eravamo spesso in contatto l’una con l’altra; e di conseguenza, abbiamo affrontato questo percorso confrontandoci e sostenendoci reciprocamente. Per entrambe l’esperienza di stage è stata estremamente positiva e arricchente, infatti, anche dopo averla conclusa, ci è capitato spesso di tornare a discutere di alcune delle situazioni affrontate. Abbiamo quindi capito che la psichiatria ci interessa molto, e che potrebbe rappresentare una possibile via per il nostro futuro professionale.

Troviamo che l’ambito della salute mentale sia intenso, interessante e specialmente intrigante, oltretutto, le domande che ci ponevamo a riguardo erano molto simili, da qui è nata l’idea di diventare compagne di tesi.

L’interesse verso l’argomento specifico della gestione del paziente psichiatrico in ospedale di cure generali è nato da molteplici motivazioni. Innanzitutto, abbiamo riscontrato e riflettuto entrambe su quanto i nostri pazienti restassero ricoverati molto tempo in ospedale, ovvero con un tempo di degenza prolungato rispetto agli standard. Infatti, durante tutto il periodo di stage, diversi dei nostri ospiti sono stati ricoverati in ospedale a causa di polmoniti, ileo paralitico, infezioni urinarie, ustioni, visite nefrologiche e altre ancora. Tutte queste situazioni prevedevano un lasso di tempo medio prestabilito di degenza in ospedale, che purtroppo, spesso veniva prolungato di alcuni giorni o settimane a causa della mancata aderenza terapeutica del paziente psichiatrico o della difficoltà di gestione dello stesso. Oltretutto, siamo state colpite dal racconto di alcuni colleghi a proposito dell’esperienza di accompagnamento in ospedale degli ospiti del CARL; ciò ci ha permesso di renderci conto di quanto ancora oggi sia presente la stigmatizzazione del paziente psichiatrico, anche da parte del personale curante.

Dopo queste prime considerazioni, ci siamo confrontate con i membri dell’équipe con cui abbiamo lavorato, che ci hanno fornito alcune ipotesi riguardo alla difficoltà di gestione dei pazienti psichiatrici in ospedale. Alcuni di loro hanno sottolineato la carenza comunicativa tra le varie strutture sociosanitarie, che potrebbe essere una delle cause della presa in carico inappropriata verso tale utenza. Un altro aspetto che è emerso riguarda i ritmi ospedalieri, spesso rapidi e incessanti; dato che lo strumento di base in psichiatria è la relazione (Caterino, 2015), la scarsa dedizione di tempo al paziente potrebbe compromettere l’iter terapeutico. Per di più, durante i laboratori del modulo di Metodologia della ricerca e gestione dei progetti 1, sono affiorati ulteriori spunti che ci hanno permesso di riflettere sull’argomento: il paziente psichiatrico è spesso soggetto a pregiudizi, sia da parte della popolazione sia dagli infermieri. Questo aspetto lo abbiamo riscontrato anche nelle nostre esperienze di stage pregresse in ospedale, dove abbiamo notato diversi preconcetti sul paziente psichiatrico. Infatti, quando veniva ricoverato questo genere di utenti, abbiamo assistito più volte a commenti da parte dei nostri colleghi che li categorizzavano immediatamente come pazienti difficili da gestire e che generano un dispendio maggiore di energie rispetto agli altri utenti. È quindi emerso che la presa in carico di questa tipologia di utenza richiede approcci e attenzioni differenti rispetto al paziente senza disturbi mentali.

Tutti questi input ci hanno motivate a proseguire verso l’idea di redigere il presente Lavoro di Tesi, al fine di poter rispondere in modo chiaro ed esaustivo ai nostri dubbi e domande a riguardo.

Questo lavoro di Bachelor è quindi un’opportunità per arricchire le nostre conoscenze personali e professionali, permettendoci di sviluppare maggiori competenze nella gestione di questa tipologia di pazienti in ambiti non necessariamente psichiatrici. Questo sarà possibile sia attraverso la ricerca, sia tramite l’ascolto delle esperienze in prima persona degli infermieri di cure generali che hanno curato persone con disturbi psichiatrici. Oltretutto, la tematica è poco studiata nonostante sia di grande attualità e di rilevanza infermieristica, e questo ci consente di poter studiare e indagare un tema poco ricercato. Anche durante le lezioni svolte nel terzo semestre SUPSI abbiamo parlato della psichiatria e delle rappresentazioni presenti nella popolazione e nel personale curante, e che noi stesse avevamo prima di inoltrarci nell’esperienza di stage. Unicamente lavorando e conoscendo la tipologia di pazienti le nostre rappresentazioni sono cambiate. Infine, troviamo che questo lavoro sarà molto utile anche per chi lo leggerà, in quanto vorremmo permettesse al lettore di realizzare quanto questa sia una problematica attuale.

1.2 Metodologia e PICO

Data l’area di interesse dell’argomento del Lavoro di Bachelor, abbiamo deciso di svolgere una ricerca di tipo qualitativo fenomenologico, che miri quindi ad esplorare le esperienze personali degli infermieri in cure generali – e dunque senza nessun tipo di specializzazione in salute mentale – riguardo la presa in cura del paziente psichiatrico. Lo strumento che abbiamo utilizzato per raccogliere i dati provenienti dagli infermieri è l’intervista semi-strutturata, formata da domande aperte da noi formulate. Questa tipologia di strumento ci ha consentito di indagare in modo ampio e soggettivo il vissuto personale degli infermieri in ambito ospedaliero di fronte a ricoveri di utenti psichiatrici. Per la raccolta dati proveniente dalle interviste abbiamo utilizzato il campionamento propositivo. In altre parole, siamo andate a selezionare un numero ristretto di persone da intervistare col fine di rispondere a criteri specifici inerenti alla nostra domanda di ricerca e agli obiettivi del nostro lavoro. Tutto ciò ha permesso di ottenere dei risultati ricchi di informazioni, fondamentali per approfondire il fenomeno di interesse qualitativo (Robb, 2003). Il criterio di scelta degli infermieri da intervistare è stato innanzitutto quello della loro formazione: se anche in possesso di una specializzazione, non deve riguardare l’ambito della salute mentale. Questi infermieri che lavorano in ambito di cure generali in ospedale devono aver avuto almeno un’esperienza rilevante con dei pazienti psichiatrici ricoverati nel loro reparto. Nella nostra ricerca sono state inoltre escluse tutte le esperienze degli infermieri aventi a che fare con pazienti anziani (es. le medicine geriatriche non fanno testo), in quanto altrimenti ci sarebbe stato il rischio di confondere le manifestazioni psicogeriatriche con vere e proprie patologie psichiatriche.

È importante evidenziare questa distinzione dato che la presa in carico potrebbe essere diversa e i dati non sarebbero risultati coerenti con la nostra domanda di ricerca. Questi criteri ci hanno consentito di ottenere delle risposte ricche di contenuto riguardo alcuni argomenti riscontrati all’interno della relazione tra infermiere – utente psichiatrico, come ad esempio le emozioni provate, le eventuali paure, i pregiudizi, le strategie utilizzate per gestire in maniera adeguata la persona e le difficoltà riscontrate. È importante sottolineare che le persone intervistate sono rimaste in anonimato, e che hanno letto e acconsentito verbalmente al consenso informato, in quanto le interviste sono state svolte via zoom.

Quesito: Quali sono le esperienze degli infermieri che lavorano in ambito di cure generali rispetto alla gestione dei pazienti psichiatrici?

P= infermieri di cure generali che hanno avuto esperienza con pazienti psichiatrici ricoverati.

I= Valutare quali interventi, competenze e strategie vengono messe in atto dagli infermieri di base quando viene ricoverato un utente psichiatrico.

C= -

O= Far emergere quali sono le difficoltà, le emozioni provate e le strategie messe in atto dagli infermieri di base per permettere un ricovero e un percorso terapeutico il più efficaci possibile.

1.3 Obiettivi

 Approfondire la conoscenza del fenomeno inerente alla gestione del paziente psichiatrico da parte degli infermieri di cure generali.

 Comprendere i vissuti e le emozioni degli infermieri di cure generali e capire quali sono le problematiche rilevanti e maggiormente riscontrate che ostacolano la gestione dei pazienti con disturbi psichiatrici.

 Capire quanto influisca lo stigma presente nella società sulla presa in cura e quali sono i pregiudizi degli infermieri quando viene ricoverato un utente con disturbi mentali in reparto.

 Analizzare le strategie messe in atto dagli infermieri di cure generali per favorire una gestione idonea del paziente psichiatrico in ospedale.

2. BACKGROUND