• Non ci sono risultati.

INVITALIA VENTURES – FONDO ITALIA VENTURE I

Nel documento RELAZIONE ANNUALE AL PARLAMENTO (pagine 181-184)

4 DECRETO CRESCITA 2.0 E ALTRE MISURE IN FAVORE DELL’ECOSISTEMA

4.9 INVITALIA VENTURES – FONDO ITALIA VENTURE I

Italia Venture I, istituito il 29 settembre del 2015, è il Fondo chiuso riservato alternativo di Invitalia Ventures, la società di gestione del risparmio (SGR) controllata dall’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, Invitalia. L’obiettivo del Fondo è sostenere, con l’utilizzo del proprio patrimonio, la realizzazione di investimenti nel capitale di rischio di piccole e medie imprese con elevato potenziale di sviluppo, favorendone la patrimonializzazione e il rafforzamento dimensionale nel medio-lungo termine. Più in dettaglio, il Fondo può investire esclusivamente a favore delle imprese di piccole e medie dimensioni, così come definite nell’allegato 1 al Regolamento UE n. 651/2014, ivi incluse le startup innovative oggetto di questa Relazione. La fase iniziale di fundraising, conclusasi il 18 novembre 2015, ha visto una sottoscrizione da parte di Invitalia S.p.A. per un importo complessivo di 50 milioni di euro stanziati dal Ministero dello Sviluppo Economico. Il raggiungimento di questo primo obiettivo di sottoscrizione ha consentito al Fondo Italia Venture I di avviare la propria attività di investimento. Il Fondo prevede inoltre la possibilità di ulteriori closing, fino al raggiungimento, entro il 29 settembre 2017, di un importo complessivo massimo di 100 milioni di euro. I primi mesi del 2016 hanno visto l’ingresso nel capitale di tre nuovi sottoscrittori:

● Cisco System International, il 29 febbraio 2016, per un importo totale di 5 milioni di euro;

● Metec Industrial Materials, il 11 aprile 2016, per un importo totale di 5 milioni di euro;

● Fondazione di Sardegna, il 10 maggio 2016, per un importo totale di 5 milioni di euro.

L’ammontare complessivo del Fondo al 30 giugno 2016 è dunque di 65 milioni di euro.

Come previsto dal suo Regolamento, il Fondo opera solo in co-investimento con operatori privati indipendenti, fino a un massimo del 70% di ogni singolo round di investimento, con un taglio compreso tra 0,5 milioni e 1,5 milioni di euro. Il Fondo e gli investitori privati indipendenti (individuati dalla SGR attraverso una procedura aperta e trasparente) co-investono nel capitale di rischio delle imprese target alle medesime condizioni.

Un Comitato Investimenti costituito presso Invitalia Ventures valuta preliminarmente le singole operazioni di investimento o disinvestimento e ogni successivo intervento rilevante sugli investimenti in corso. Il suo giudizio è consultivo e non vincolante, ma obbligatorio.

Gli investimenti diretti potranno avere a oggetto:

● azioni, quote, titoli rappresentativi del capitale di rischio di società;

● obbligazioni emesse dalle medesime società e/o altre forme di supporto finanziario, alle quali sono di norma associati diritti di conversione in azioni o quote del capitale della società finanziata;

● altri strumenti finanziari partecipativi con diritti di conversione;

● altro strumento o titolo che permetta di acquisire gli strumenti finanziari indicati nei punti precedenti;

● altri strumenti di debito.

Per quanto riguarda gli investimenti indiretti, il Fondo potrà investire in altri fondi di venture capital, a condizione che tali fondi non abbiano investito a loro volta in società di venture capital.

L’obiettivo strategico principale del Fondo è investire nel nostro Paese, con la possibilità di dedicare una parte delle risorse a iniziative guidate da imprenditori italiani all’estero, che abbiano ricadute positive per il tessuto produttivo nazionale. I settori di interesse sono quelli ad alta crescita, come ICT, logistica e meccatronica, biotech, health, clean energy e greentech, governo e PA, social impact e sostenibilità, food, fashion e lifestyle, fintech.

Dal 4 settembre 2015 Invitalia Ventures è affiancata da un Investor Network, al quale hanno aderito i principali operatori della venture industry italiana e top player internazionali. Al 30 giugno 2016 l’Investor Network conta oltre 100 operatori, per un asset under management totale di circa 15 miliardi di euro, 4000 startup finanziate e 500 exit realizzate.

In parallelo sono stati definiti i primi accordi di collaborazione con i principali poli italiani della ricerca, per garantire accesso costante a nuove proposte di investimento di elevata qualità.

Al 30 giugno 2016 il Fondo Italia Venture I ha sottoscritto cinque operazioni di investimento:

● D-Eye S.r.l.

Startup innovativa, iscritta nella sezione speciale del Registro il 29/06/2016

Accordo perfezionato il 19 gennaio 2016. Invitalia Ventures, insieme a Innogest SGR, Fondazione Giuseppe e Annamaria Cottino e Si14, attuale azionista della società, ha investito 1,45 milioni di euro nella startup, sviluppatrice di un dispositivo ottico brevettato, compatibile con i principali smartphone sul mercato, che permette di effettuare esami della retina sfruttando la telecamera e il sistema di illuminazione di cui ogni dispositivo è già dotato. D-Eye si propone come una piattaforma in grado di rivoluzionare lo screening di patologie della retina e il follow-up dei pazienti affetti da patologie croniche, rendendo possibile il tracciamento, la condivisione e il confronto di immagini retiniche. Oltre al dispositivo sviluppato, la soluzione D-Eye prevede l’utilizzo di un’app proprietaria e di una piattaforma cloud attraverso cui l’utente potrà gestire il proprio database di immagini e accedere ai servizi di condivisione e analisi delle stesse. Con la realizzazione di questa soluzione, D-Eye mira a posizionarsi come punto di riferimento nel mercato delle patologie oftalmologiche.

● Sardex S.p.A.

Ex-startup innovativa, ha superato il requisito anagrafico dei 5 anni

Accordo perfezionato il 30 marzo 2016. Invitalia Ventures, insieme a Banca Sella Holding S.p.A., Fondazione di Sardegna, Nice Group S.p.A. e Innogest SGR, hanno investito 3 milioni di euro nella startup, che ha sviluppato il primo “circuito di credito commerciale” della Sardegna. Lo scopo del circuito è quello di riconnettere le imprese del territorio, fornendo servizi di promozione ad alto valore aggiunto e offrire alle PMI dell’isola strumenti di pagamento e di credito paralleli e complementari a quelli tradizionali. Le aziende coinvolte si finanziano reciprocamente a tasso zero; la ricchezza rimane all’interno del circuito e vengono preferite le produzioni locali, incentivando modelli di sviluppo sostenibili. Sardex sta esportando il successo del modello in altre regioni italiane quali Lazio, Marche, Piemonte, Emilia Romagna, Lombardia. Nel 2015 Sardex ha fatturato oltre un milione di euro, mediando transazioni per un ammontare di oltre 50 milioni di euro.

● Tensive S.r.l.

Startup innovativa, iscritta nella sezione speciale del Registro il 01/04/2016

Accordo perfezionato il 20 maggio 2016. Invitalia Ventures, insieme a Unicredit S.p.A., ha investito 500 mila euro nella startup, che sviluppa protesi innovative con l’obiettivo di offrire una naturale ricostruzione dei tessuti interessati da interventi chirurgici per l’asportazione di tumori al seno. Le protesi di Tensive sono basate su un materiale sintetico biodegradabile, e fabbricate con microcanali interni che facilitano la naturale crescita del tessuto adiposo.

● Zehus S.r.l.

Startup innovativa, iscritta nella sezione speciale del Registro il 13/05/2016

Accordo perfezionato il 27 maggio 2016. Invitalia Ventures, insieme a Vittoria Industries, Eldor e agli attuali soci, ha investito 1,5 milioni di euro nella startup, la cui missione è innovare la mobilità urbana promuovendo soluzioni eco-compatibili. Questa tecnologia rappresenta una nuova generazione di e-bike: un kit che accorpa batteria, sensori e motore nel mozzo della ruota posteriore di una bici che non prevede alcuna ricarica.

● Echolight S.p.A.

PMI innovativa iscritta alla sezione dedicata del Registro dall’11/01/2016, in precedenza iscritta alla sezione speciale dedicata alle startup innovative

Accordo perfezionato il 20 giugno 2016. Invitalia Ventures, insieme a Panakes SGR, ha investito 4 milioni di euro nella startup, spin-off del CNR di Lecce, che ha industrializzato una soluzione non invasiva per la valutazione della resistenza ossea e la diagnosi precoce dell’osteoporosi. Si tratta di una soluzione disruptive potenzialmente in grado di sostituire lo stato dell’arte della diagnostica, attualmente basato su tecnologie a raggi X.

Nel documento RELAZIONE ANNUALE AL PARLAMENTO (pagine 181-184)