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RIDUZIONE DEGLI ONERI D’AVVIO E NUOVA MODALITÀ DI

Nel documento RELAZIONE ANNUALE AL PARLAMENTO (pagine 123-127)

4 DECRETO CRESCITA 2.0 E ALTRE MISURE IN FAVORE DELL’ECOSISTEMA

4.1 RIDUZIONE DEGLI ONERI D’AVVIO E NUOVA MODALITÀ DI

A decorrere dall’iscrizione nella sezione speciale del Registro delle Imprese, le startup innovative e gli incubatori certificati “sono esonerati dal pagamento

dell’imposta di bollo e dei diritti di segreteria dovuti per gli adempimenti relativi alle iscrizioni nel Registro delle Imprese, nonché dal pagamento del diritto annuale dovuto in favore delle Camere di commercio” (art. 26, comma 8 del

decreto-legge 179/2012).

L’Agenzia delle Entrate, nella Circolare 16/E dell’11 giugno 2014, ha chiarito che l’esonero dal versamento dei diritti di segreteria è inteso nella sua più ampia accezione possibile; inoltre, l’esonero dal versamento dell’imposta di bollo è relativo a tutti gli atti posti in essere dalle startup innovative e dagli incubatori certificati, anche successivi all’iscrizione nel Registro delle Imprese.

Tale regime di esenzione “è dipendente dal mantenimento dei requisiti previsti dalla

legge per l’acquisizione della qualifica di startup innovativa e di incubatore certificato, e dura comunque non oltre il quinto anno di iscrizione”. La perdita dei requisiti per la

qualifica di startup innovativa e di incubatore certificato comporta la cancellazione d’ufficio dalla sezione speciale del Registro delle Imprese e, di conseguenza, l’obbligo di versamento di quanto dovuto ai fini dell’imposta di bollo e dei diritti di segreteria, “permanendo l’iscrizione alla sezione ordinaria del Registro delle Imprese”.

I vantaggi sopra descritti si traducono in risparmi non trascurabili per le imprese in fase d’avvio. Sulla base delle stime presentate nell’edizione precedente di questa Relazione Annuale (sezione 3.1, pag. 78), considerando la dimensione media delle startup innovative e il numero medio di atti da queste depositati in Camera di Commercio ogni anno, tali risparmi sono approssimativamente quantificabili in 525 euro a impresa per il primo anno di iscrizione al Registro, e in 435 euro nei quattro anni successivi.

Come descritto nel par. 1.6, i fondatori di startup innovative in forma di s.r.l. dal 20 luglio 2016 possono ricorrere a una nuova modalità di costituzione, che prevede la compilazione e la trasmissione online alla Camera di Commercio territorialmente competente di un modello standard di atto costitutivo e statuto siglato con firma digitale. L’utilizzo di tale procedura può avvenire anche in assenza di intermediazione da parte di un professionista privato, con conseguente eliminazione dei costi di parcella. In via alternativa, è comunque ancora possibile costituire questa tipologia di società tramite atto pubblico notarile.

Sulla base di una indagine campionaria effettuata mediante gli atti costitutivi del 2,5% delle s.r.l. iscritte alla sezione speciale al 30 giugno 2016, il Ministero dello Sviluppo Economico stima che l’imprenditore che sceglie di costituire una startup innovativa con la nuova modalità online possa risparmiare circa 2.000 euro. L’esborso medio per ogni costituzione (2.011 euro a livello nazionale) varia significativamente a seconda del territorio di riferimento: generalmente i costi sono più elevati nel Nord-ovest (in media 2.176 euro), in linea con la media nazionale nel Nord-est (2.009 euro), e inferiori nel Mezzogiorno (1.964 euro) e in particolar modo nel Centro Italia, dove la spesa media è di 1.810 euro. Poiché l’ammontare dell’onorario varia a seconda della complessità dell’operazione di costituzione e, a parità di condizioni, include una componente di discrezionalità da parte del professionista, la varianza rilevata nelle varie macro-aree è significativa, con minimi pari o poco superiori ai 1.000 euro e massimi che toccano o superano i 3.000 euro.

Dati sulla nuova modalità di costituzione

Le startup innovative in forma di società a responsabilità limitata che, al 30 settembre 2016, risultano aver utilizzato la nuova procedura di costituzione con firma digitale e modello standard sono 57. Di queste, 23 risultavano ancora in corso di iscrizione: le nuove imprese già ufficialmente costituite sono dunque 34. 3 imprese hanno scelto di utilizzare la nuova procedura negli stessi uffici della Camera di Commercio della propria provincia, avvalendosi della collaborazione del Conservatore del Registro delle Imprese. In questo caso, l’iscrizione alla sezione speciale avviene contestualmente all’iscrizione nel Registro delle Imprese.

Le altre 31 hanno usufruito della nuova procedura online in maniera indipendente. Non tutte queste erano ancora state ufficialmente riconosciute come startup

Le startup innovative attive e costituite integralmente online dai propri fondatori, anche grazie all’assistenza specialistica fornita da remoto dalla Camera di Commercio competente, sono dunque 25. 7 di esse sono localizzate in Lombardia, 5 in Toscana, 3 nelle Marche e altrettante in Veneto, 2 in Puglia; altre 5 regioni (2 del Mezzogiorno) registrano una startup innovativa ciascuna. Tre province, Milano, Ascoli Piceno e Venezia, presentano due imprese iscritte con la nuova procedura; le altre sono distribuite tra 19 Camere di Commercio diverse. Il trend settimanale delle iscrizioni nella sezione speciale è evidenziato nella tabella sottostante. 7 imprese sono state iscritte ad agosto, le altre 18 a settembre.

Figura 4.1.1: Trend delle costituzioni con la nuova modalità

Guardando al capitale iniziale sottoscritto, 6 startup innovative sono riconducibili alla classe dimensionale compresa tra 1 e 5.000 euro, 10 tra 5.000 e 10.000, 8 tra 10.000 e 50.000, e una tra 50.000 e 100.000.

16 delle nuove imprese costituite operano nel macro-settore dei servizi, 8 in particolare nella produzione di software (Ateco J 62). Tra le 7 che operano nel settore manifatturiero, 4 hanno codice Ateco C 26 (fabbricazione di computer e prodotti di elettronica).

La maggioranza (14) delle startup innovative costituite con la nuova procedura indica come requisito di innovatività la soglia abilitante di spese previste in R&S. 10 selezionano il criterio relativo alle qualifiche accademiche del team imprenditoriale, e solo una quello riguardante la proprietà intellettuale.

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Tabella 4.1.a, Figura 4.1.2: Distribuzione geografica delle startup innovative iscritte con la nuova modalità

REGIONE NUMERO Lombardia 7 Toscana 5 Marche 3 Veneto 3 Puglia 2 Abruzzo 1 Emilia-Romagna 1 Liguria 1 Piemonte 1 Sicilia 1 Totale 25 Fonte: InfoCamere CAPITALE SOTTOSCRITTO Tabella 1 1-5.000 euro 24% 5.000-10-000 euro 40% 10.000-50.000 euro 32% 50.000-100.0000 euro 4% 4% 32% 40% 24% 1-5.000 euro 5.000-10-000 euro 10.000-50.000 euro 50.000-100.0000 euro

Fonte: elaborazione su dati infoCamere

L’assistenza specialistica del sistema camerale: le prime evidenze

Il servizio di assistenza specialistica fornito dal sistema camerale, operativo sin dalla nascita della piattaforma online dedicata nel luglio 2016, rappresenta un vero valore aggiunto per l’imprenditore che si appresta a costituire la sua startup innovativa secondo la nuova modalità.

Messo a disposizione gratuitamente dal sistema camerale, il servizio è stato concepito come una forma di assistenza provvisoria per la prima fase di operatività della nuova procedura online. Alla luce del significativo numero di utenti che lo

hanno utilizzato con soddisfazione (160 al 30 settembre), la sua disponibilità è stata prorogata inizialmente fino al 9 novembre, e poi ulteriormente estesa al 13 dicembre 2016.

L’assistenza specialistica offerta dal sistema camerale accompagna i fondatori passo dopo passo nella costituzione della loro startup innovativa secondo la nuova modalità. Nello specifico, il servizio riguarda la verifica della correttezza formale del modello e della sua idoneità agli standard di legge, dei documenti allegati e delle ulteriori informazioni inserite, fino alla trasmissione della pratica di Comunicazione Unica al Registro delle Imprese della Camera di Commercio. Dopo aver compilato il modello e prima di procedere alla sua registrazione fiscale, l’utente può infatti richiedere l’assistenza specialistica tramite il tasto verde “Richiedi assistenza” disponibile all’interno della piattaforma web.

Una volta che le verifiche hanno avuto esito positivo, anche a seguito delle eventuali correzioni o integrazioni richieste dalla Camera di Commercio, il servizio mette a disposizione dell’utente la pratica di Comunicazione Unica precompilata (completandola, quindi, con la modulistica per il Registro Imprese e per l’Agenzia delle Entrate). L’utente, pertanto, può procedere rapidamente alla registrazione fiscale del modello e, di seguito, alla sottoscrizione digitale e alla trasmissione della pratica di Comunicazione Unica al Registro delle Imprese per l’iscrizione nelle sezioni ordinaria e speciale.

L’assistenza specialistica consente ai fondatori delle startup innovative di adempiere alla costituzione della società nel pieno rispetto degli standard legali e formali. Questo primo filtro consente anche alla Camera di Commercio di espletare i controlli successivi con maggiore rapidità, facilitando un’immediata iscrizione nel Registro delle Imprese.

Già in fase di registrazione del modello all’Agenzia delle Entrate il neo imprenditore ha certezza della correttezza formale della documentazione prodotta, e del fatto che non saranno necessarie ulteriori modifiche per il buon fine della pratica. Inoltre, va sottolineato che in qualsiasi momento l’utente può rivolgersi alla Camera di Commercio per informazioni e assistenza nella costituzione per informazioni e assistenza nella costituzione.

4.2 CREDITO D’IMPOSTA PER L’ASSUNZIONE DI PERSONALE ALTAMENTE

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