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SOFTWARE DI SIMULAZIONE

5.7 INVOLUCRO OPACO

Prima di arrivare a definire i parametri di trasmissione termica dell’involucro opaco è stato necessario riuscire a descrivere i vari pacchetti tecnologici di cui l’edificio si compone, per le chiusure verticali, orizzontali e le porte.

5.7.1 CHIUSURE VERTICALI E ORIZZONTALI

Per fare ciò, si è partiti dai disegni di progetto dell’intervento di riqualificazione delle aree didattiche realizzato nel 2015 dalla Tec- nicaer Engineering. Da questi disegni è stato possibile dedurre che la tecnica costruttiva impiegata per la realizzazione dell’edificio (anche in base al periodo di costruzione) è la muratura portante di mattoni pieni. Inoltre è possibile notare come l’edificio presenti al- cune peculiarità proprie degli edifici storici che risalgono ai primi anni del Novecento, ovvero:

• Numerosi spessori diversi di parete e solaio;

• Il tipico restringimento delle chiusure verticali nei piani più alti;

• Il rivestimento in pietra in facciata; • Le cornici in pietra delle aperture.

Il non reperimento di disegni più dettagliati e completi e l’impos- sibilità di un’analisi stratigrafica più approfondita ha reso neces- sario effettuare delle assunzioni per le stratificazioni dei pacchetti tecnologici non noti. Questa fase di definizione è stata piuttosto complessa proprio perché non è dato sapere la reale stratigrafia dei componenti d’involucro e, di conseguenza, il reale spessore dei ma- teriali che li compongono. Per cercare di effettuare ipotesi ragio- nevoli, è stata condotta una ricerca bibliografica su alcuni manuali di tecniche costruttive storiche [56], [57], [58] (figure 26,27,28). Questa prima fase ha portato a una definizione di massima dei pacchetti tecnologici. Dopodiché si è passati a definire i vari pac- chetti tecnologici più dettagliatamente, operando una classifica- zione delle chiusure verticali secondo spessore, tipologia e ambien- te di confine (Allegato A).

Dopo aver definito ogni pacchetto tecnologico dell’involucro opa- co dell’edificio, secondo materiale e spessore, si è passati a definire i parametri di trasmissione termica. Per fare ciò, si è partiti dalla normativa di riferimento, la UNI/TS 11300-1 [49]. Tale norma- tiva al capitolo 11 afferma che: «In assenza di dati di progetto attendibili o comunque di informazioni più precise, i valori dei parametri termici dei componenti edilizi di edifici esistenti posso- no essere ricavati dalla UNI TR 11552 o da letteratura tecnica in funzione della tipologia edilizia e del periodo di costruzione. Nel Figura 26. Ipotesi di stratigrafia delle chiusu-

re verticali storiche. Fonte: manuale Formenti vol.1

Figura 27. Ipotesi di stratigrafia delle chiusure

orizzontali storiche. Fonte: manuale Formenti vol.1

Figura 28. Ipotesi di stratigrafia delle copertu-

caso vengano utilizzati dati ricavati da letteratura tecnica l’origine dei dati deve essere riportata nel rapporto finale di calcolo».

La UNI/TR 11552 [59] è un rapporto tecnico in cui vengono forniti i principali parametri termofisici dei componenti opachi dell’involucro maggiormente utilizzati negli edifici esistenti. Gli abachi presenti all’interno di questo testo sono molto utili nel- la pratica quotidiana dei professionisti, in quanto grazie ad essi è possibile effettuare una valutazione di massima delle strutture tra- mite la loro diffusione geografica. Tuttavia, gli abachi proposti non sempre rispecchiano in modo sufficientemente valido la realtà, ri- sultando troppo lontani da quella che è la reale stratigrafia; inoltre, gli abachi si riferiscono ad edifici esistenti sul territorio nazionale ma non necessariamente storici, ed il periodo storico più “lontano” cui si fa riferimento è fine Ottocento/primo Novecento, e per tale periodo vengono mostrate solo poche stratigrafie.

A causa delle carenze riscontrate durante la consultazione di que- ste normative, si è deciso di tenere come assunzione le stratigrafie dettagliate ipotizzate e procedere con il calcolo manuale della tra- smittanza per le chiusure verticali e orizzontali (vedi allegato A). Una volta ottenuti i parametri di trasmissione termica, si è passati alla definizione e attribuzione degli elementi di involucro opaco all’interno del software IDA-ICE (figura 29).

In seguito alla classificazione di chiusure verticali e orizzontali, tutte le stratigrafie individuate sono state create all’interno del programma tramite il pannello Building defaults. Per avvicinarsi il più possibile alla trasmittanza calcolata manualmente, prima sono stati creati tutti i materiali con i valori di conduttività trovati in fase di ricerca bibliografica e successivamente sono state create le stratigrafie. In questo modo i valori di trasmittanza sono risultati coincidenti. Dopodichè ad ogni zona sono state associate le strati- grafie per quanto riguarda pareti, pavimenti, solai e coperture.

5.7.2 PORTE

Il conservatorio di musica presenta numerose tipologie di porte, tra antiche e di più recente installazione. Anche in questo caso non è stato possibile avere informazioni specifiche, dunque per quanto riguarda le porte antiche ci si è affidati alle informazioni riportate a seguito di una ricerca storica contenute all’interno della tesi di Laurea di Sperone del Politecnico di Torino [60], mentre per le porte più recenti si è fatto riferimento a schede tecniche di prodot- ti presenti in commercio.

Una volta individuati i materiali principali di cui le porte sono fatte, per comodità, esse sono state classificate tra porte che danno verso esterno e porte che danno verso interno.

Figura 29. Finestra per la definizione delle stra-

tigrafie degli elementi di involucro opaco all’in- terno del software.

Per quanto riguarda le porte che danno verso l’esterno, esse sono tutte antiche e costituite da legno massiccio ed è stata presa in considerazione la conduttività termica del legno di abete. Gli spes- sori variano da 0,05 m a 0,08 m.

Le porte interne invece sono state differenziate nel modo seguen- te:

• Porte antiche in legno massiccio (spessore 0,05 m) per cui è stata utilizzata la conduttività termica del legno di abete; • Porte di recente installazione in legno compensato (spessore

0,05 m) per cui è stata utilizzata la conduttività termica del legno di pioppo;

• Porte REI 60 (spessore 0,05 m) per cui sono stati presi come riferimento dei valori di trasmittanza termica relativi a porte tagliafuoco presenti in commercio. Le tipologie prese in consi- derazione sono: porte REI a un’anta (U=1,58W/m2K) e porte

REI a due ante con oblò (U=2,92W/m2K).

All’interno del programma IDA-ICE è possibile definire le porte all’interno della finestra Building Defaults, nella sezione Door con- struction. Esattamente come per le pareti ed i solai, anche per le porte è necessario creare una stratigrafia definendo materiali e loro proprietà. Dopo aver definito queste proprietà, è possibile creare dei templates di porte cui all’occorrenza è sufficiente modificarne solo la geometria.

Per quanto riguarda la geometria, per alcune delle porte antiche è stato necessario apportare delle semplificazioni poiché presentano la conformazione ad arco tipica delle aperture storiche, motivo per cui è stato inevitabile “razionalizzare” la geometria in modo tale da poterle inserire nel programma, che non riconosce linee curve.