2. I Millenials
2.6 Gli iperconnessi
Il mondo digitale rappresenta forse la reale sfera distintiva della Generazione Y. Come già accennato nei precedenti paragrafi, i Millennials sono le prime persone in assoluto ad essere nate in un'era completamente digitalizzata e iperconnessa, motivo per cui i loro comportamenti d'acquisto sono oramai considerati veri e propri oggetti di studio, proprio perché nel tempo si stanno osservando metodi di approccio al consumo totalmente diversi se confrontati al passato. Un primo punto fondamentale che occorre per questione concettuali chiarire fin da subito, è il seguente: nonostante la nascita recente del mondo virtuale, si può già tranquillamente affermare che né il cambiamento dei contesti culturali ed economici, ne l'enorme espansione e differenziazione dei canali e modi di comunicare nel corso del tempo possono mutare la composizione degli utilizzatori di questa tipologia di tecnologie. In parole semplici, la tecnologia comunicativa digitale trova campo fertile tra i giovani, indipendentemente
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dall'accumularsi di tutta una serie di fattori che possono influenzare i comportamenti della società.
Figura 2.6: Grafico relativo al diverso utilizzo di devices utilizzati per connettersi a internet
Fonte: Global Web Index
I “nativi digitali” possono fruire delle suddette tecnologie sin da piccoli, cosa che desta più di qualche preoccupazione per tutta una serie di motivi che ora non ci interessa soffermarci ad analizzare. Ormai è necessario entrare nell'ordine delle idee che gli strumenti digitali fanno parte della vita quotidiana di un giovane Millennial, come ad esempio Ipad, computer o tablet di vario tipo e misura. Una ricerca condotta da Audiweb25 enfatizza questo fenomeno, calcolando una permanenza media su internet di
circa 3 ore al giorno da parte dei giovani italiani con un'età compresa tra i 18 e i 34 anni.
25 Audiweb è l'organismo “superpartes” che rileva e distribuisce i dati di audience di internet in Italia,
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I dispositivi mobile hanno avuto un'enorme diffusione a livello quantitativo, oltre a favorire un aumento dell'ampiezza della fascia giornaliera di utilizzo degli stessi, grazie alla diffusione dei social delle applicazioni che favoriscono il così detto “istant messaging” che costituiscono circa il 70% dell'utilizzo di questi dispositivi. Nonostante i dati abbiano un andamento tendenzialmente oscillatorio, il trend è assolutamente stabile e in crescita. Il device più utilizzato per connettersi dai Millennials è senza dubbio lo smartphone. Un report effettuato da Global Web Index26 enfatizza questo fatto (Fig. 2.6), mostrando come il 43% degli intervistati abbia per l’appunto indicato questo tipo di preferenza. Successivamente sono stati menzionati rispettivamente i computer portatili (31%), i pc (23%) e i tablet (3%). Risulta quindi scontato affermare che i giovani siano i principali fruitori delle innovazioni lanciate nel mondo digitale, e rappresentino il target principale di chi operi in questo campo, che tenta anno dopo anno di lanciare nuove applicazioni innovative, per tentare di dominare il mercato.
È interessante ora considerare due sfere apparentemente inconciliabili come quella del passato e quella della tecnologia in ottica complementare. Come appena accennato, i giovani rappresentano il punto focale del mercato virtuale e di tutto ciò che vi ruota attorno, quindi è corretto considerare che questa fascia generazionale rappresenti il target strategico a cui puntare per tutte quelle aziende che intendano far business in questo specifico campo. Ma c’è un’altra interessante considerazione che merita di essere fatta e che merita di non essere sottovalutata. I Millennials rivestono un ruolo molto importante anche per le generazioni passate. Essi vengono infatti individuati dai Baby Boomers, le Silent Generation e persino da alcuni membri della Generazione X come dei punti di riferimento in grado di spiegare e garantire il corretto funzionamento degli strumenti legati alle realtà del mondo virtuale. Possiamo tranquillamente affermare che la Generazioni Y e Z sono considerati dei veri e propri lead user, in grado di influenzare un ampio spettro di consumatori, di suggerire soluzioni innovative e favorire lo sviluppo di nuove tecnologie. È necessario inoltre sottolineare come lo sviluppo di nuovi software e la successiva messa in commercio impone lo sviluppo di una serie di esternalità di rete che permettono di diffondere la conoscenza corretta in grado di
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diffondere il prodotto, e quindi aumentare il bacino di clienti in grado di utilizzare e sponsorizzare al tempo stesso l’azienda e l’innovazione tecnologica in questione. Il mondo digitale che effetti ha sui Millennials e come sta influenzando i loro stili di vita?
Sfera Social: senza soffermarci ulteriormente sul mondo dei social possiamo riassumere brevemente affermando che questa sfera è fondamentale al giorno d’oggi per intrattenere qualsiasi tipo di rapporto (che va dal lavorativo al sentimentale) e sviluppare quindi una rete di relazioni in grado di allargare gli orizzonti e le ambizioni a medio e lungo termine. L’interazione virtuale permette inoltre di allargare la propria cerchia di contatti. In poche parole per i giovani d’oggi, non essere presenti in rete significa non esistere.
Fruizione Video: la Generazione Y è stata la prima a garantire stabilità ai network presenti on-line in grado di erogare un’enorme quantità di video secondo le preferenze stesse degli utenti. Netflix e Youtube rappresentano il futuro, potendo vantare già da diversi anni un tasso d’interazione superiore rispetto alla comune televisione.
E-commerce: lo shopping on-line è un altro degli elementi caratteristici di questa generazione. Il Millennial non conosce barriere geografiche quando si tratta di spendere denaro. È abituato ad informarsi in maniera autonoma, attraverso le mille comparazioni che il mondo digitale permette di fare.
Ci ritroviamo quindi a vivere in un’era con modalità e forme di interazione completamente diverse rispetto a quelle che si potevano riscontare anche solamente dieci anni fa tra persone della stessa età. La reputazione dipende largamente dai portali e dalle forme di comunicazione adottate on-line. Si sviluppano nuovi linguaggi e un modo diverso di intendere la vita, caratterizzata dalla velocità di interazione, rapporto e adattamento. Tutto diviene più dinamico, votato al cambiamento e in grado di collegare il mondo intero in un unico blocco collettivizzato. La diversa concezione del tempo favorisce l’avvento del multitasking, in pratica il saper fare più cose in contemporanea. In una società frenetica come questa diventa essenziale saper coordinare al meglio le proprie risorse e le proprie energie per riuscire ad ottenere il massimo risultato possibile.
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Tutto questo si traduce in rapidità di esecuzione collegata ad una frenesia di utilizzo/consumo dei prodotti che interessano i consumatori. Se però rovesciamo il nostro ragionamento si evince come in realtà tutto questo “potenziale tecnologico” fornisca un’eccessiva scelta di oggetti ed attività da fare in maniera pressoché immediata, fattore che porta le persone ad avere qualche difficoltà quindi ad amministrare un elemento prezioso e raro come il tempo a disposizione, cosa che si palesa persino all’interno delle attività lavorative nelle aziende moderne. Il telefonino, la possibilità di essere sempre connessi, il poter svolgere più compiti alla volta ha velocizzato si, i ritmi del mercato, ma ha al tempo stesso complicato ulteriormente lo svolgimento delle regolari attività lavorative e legate allo studio. Sicuramente, questa sorta di apporto tecnologico ha ampliato le possibilità comunicative a livello global, anche se dopo averci ragionato un po’ una domanda sorge sempre spontaneamente. Non si stava meglio prima?