• Non ci sono risultati.

I - Gli irlandesi sostengono l'Unione e si arruolano in massa.

Nelle elezioni del 1860, gli irlandesi cattolici rimasero in maniera preponderante fedeli al Partito Democratico. Questa atteggiamento politico era abbastanza prevedibile. I Repubblicani avevano fra le loro file abolizionisti che molti irlandesi consideravano essere più preoccupati per il problema della schiavitù a Sud che per le condizioni di lavoro degli immigrati a Nord. Molti cattolici irlandesi ebbero grosse difficoltà nel trovare lavoro nella costa Est degli Stati Uniti; ricorrenti erano cartelli come ''No Irish Need Apply''. Inoltre, con lo svilupparsi del dibattito sulla schiavitù, i Know Nothing168, che presto attrassero sulle loro posizioni Free Soilers, Abolizionists, e non pochi Repubblicani, collegarono il Cattolicesimo romano con l'essere pro-slavery. Benchè inizialmente molti irlandesi si opponessero alla schiavitù, la loro posizione cambiò in relazione all'inasprirsi del trattamento che veniva riservato loro da Know-Nothing e Abolizionisti. Più che i primi evidenziavano il

167 Sun, 11 Luglio, 1863. 168

Know Nothing Party, che dichiarava come suo obbiettivo principale quello di voler espellere dal suolo americano ogni esponente della cattolicità di derivazione romana.

94 problema della schiavitù mettendo in cattiva luce gli immigrati irlandesi a Nord, più che questi ultimi si spostavano su posizioni anti-abolizioniste (sempre più spesso la schiavitù del salario veniva messa in rapporto e in contrasto con quella causata dal diverso colore della pelle). Si pensi che molti irlandesi si avventurano perfino nel Sud degli Stati Uniti, per evitare il trattamento che era riservato loro a Nord169. I repubblicani si erano inoltre guadagnati la fama di essere il partito dei nativists170. Il quotidiano irlandese di Boston, The Pilot, notava come le file del partito repubblicano fossero ''scattered and broken forces of the Know-Nothing party'' che rappresentava ''hatred and prejudice and injustice to the Irish particularly''171. Qualche giorno prima delle elezioni, il Pilot ricordava ai suoi lettori degli sforzi dei nativists per allungare i tempi di naturalizzazione e per restringere i diritti degli immigrati in America:

''Remember that every vote cast for a Republican is an endorsement of the two year amendment. A naturalized citizen who would vote for a party who proscribes his race, does not deserve the rights of citizenship''172.

I leaders irlandesi mostravano di apprezzare ampiamente Stephen Douglas173. Circa il responso sulla popolazione che aveva avuto la sua candidatura alla presidenza, il Pilot descrisse un ''irrepressible bursts of enthusiasm from the hearts of the people. The Union-loving people in every section of this wide

169 Questi ultimi avrebbero finito con il considerare la schiavitù come parte della way of life

sudista, e quindi si mostrarono disposti a difenderla.

170 Kate Oxx, The nativist movement in America: religious conflict in the 19th century, London,

Routledge, 2013. 171 Pilot, 17 Settembre, 1860 172 Pilot, 26 Ottobre, 1860 173

Per un quadro generale su Stephen Douglas:

http://en.wikisource.org/wiki/1911_Encyclop%C3%A6dia_Britannica/Douglas,_Stephen_Arno ld ( consultato il 15\03\2014 ).

95 extended country''174. Gran parte del supporto Irish-American per Douglas era legato all'enfasi che poneva sull'importanza dell'Unione e della Costituzione. Gli Irish-Americans basavano gran parte della loro opposizione agli abolizionisti sul terreno interpretativo della Costituzione americana. Quando gli abolizionisti attaccavano la Costituzione, definendola ''a covenant with death and an agreement with hell''175, molti irlandesi rimanevano inorriditi. La Costituzione era l'unica cosa che garantiva quei pochi diritti di cui godevano gli immigrati irlandesi, e sarebbe stato anche l'unico strumento con il quale, nel tempo, essi sarebbero stati in grado di portare avanti il loro ''struggle for equality'' in America.

A queste preoccupazioni si univano quelle di natura economica. Molti irlandesi infatti temevano quello che poteva essere l'impatto economico di una possibile vittoria di Lincoln. James Gordon Barnett del New York Herald cercava di avvisare i lavoratori: ''If Lincoln is elected you will have to compete with the labor of four million emancipated Negroes''176. Questo timore veniva spesso brandito come mezzo di propoganda all'interno della comunità irlandese. L'abolizione della schiavitù, aggiungeva il Pilot, avrebbe causato un vero e proprio esodo di schiavi liberati a Nord, i quali avrebbero ''by overstocking the market of labor do incalculable injury to white hands''. Il cronista Sidney Fisher, mantendosi su queste tematiche, scrisse:

''Democrats have industriously represented that the Republicans intend to emancipate the Negroes and make them the equals of the whites; also, that when the slaves are free, there will be a great emigration of them to the North to the injury of the white workingmen''.

174 Pilot, 1 Novembre, 1860. 175

Questa definizione è attribuibile a William Llyoid Garrison. Per un quadro più ampio vedere: Henry Mayer, All on fire: William Lloyd Garrison and the Abolition of Slavery, New York, St. Martin's Press, 1998.

176 New York Herald, 20 Ottobre, 1860.

96 Gli irlandesi di orientamento democratico, a suo parere ''implicitly believe such information and vote accordingly''.177

Il contrasto fra gli immigrati irlandesi e la popolazione americana si fece particolarmente acuto nel mese precedente l'elezione di Lincoln. Molti americani lungo tutta la costa atlantica accolsero con grande entusiasmo la visita ( 11 Ottobre ) del Prince of Wales, figlio della Queen Victoria e futuro ''ruler of Great Britain''. Non tutti in realtà ne erano contenti. Il famoso cronista newyorkese George Templeton Strong osservò che ''the protest of certain militia companies of Irishmen against parading to do honor to a Saxon and an oppressor of Ireland is the single exception''178 ad una altrimenti unanime celebrazione. Queste compagnie di cui si fa riferimento erano parte del 69th New York State Militia Regiment, fatto principalmente di irlandesi o di Irish- American di seconda generazione. Il loro comandante era l'esiliato irlandese Colonel Michael Corcoran, il quale era un membro della Irish Republican Brotherhood179, cellula di estrazione fenians in terra americana. Mentre la reazione della maggior parte della città spinse Strong a scrivere che la visita del Prince of Wales ''had occasioned a week of excitement beyond that of any event in my time, and perveding all classes''180, Corcoran e il 69th misero in atto una composta ma significativa protesta. Si rifiutarono di partecipare ad una parata militare in onore dell'ospite inglese. Corcoran insieme a molti dei suoi uomini erano convinti patrioti irlandesi, che ponevavo la loro fedeltà agli USA in secondo piano solo rispetto allo loro attività di liberazione dell'Irlanda. Corcoran era dovuto scappare dal suo paese natale proprio a causa di queste

177 Pilot, 22 Ottobre, 1860. 178

George Templeton Strong, Diary of the Civil War, 1860-1865, New York, Macmillans, 1962, p. 87

179

Owen McGee, The IRB: the Irish Republican Brotherhood, from the Land League to Sinn

Fein, Dublino, Fourt Courts Press, 2007.

180

George Templeton Strong, Diary of the Civil War, 1860-1865, New York, Macmillans, 1962, p. 89

97 sue attività ''sovversive'', e lo stesso destino toccò a molti uomini presenti nel suo reggimento. Essi non avrebbero potuto onorare il Prince of Wales, futuro leader di quella nazione che ai loro occhi opprimeva e tiranneggiava sul loro paese. Le critiche non tardarono ad arrivare. L'Harper's Weekly, in seguito all' incidente legato alla visita del Prince of Wales, scrisse:

''As militiamen and soldiers they have not infrequently been an absolute nuisance. It is not worthwhile to repeat the story of the Irishmen who deserted from our army and constituted the battalion of San Patricio, in the Mexican War. The spectacle of the ignominious surrender of the Irishmen in Lamoriciere's army, who had volunteered to assist the Pope in keeping down his Italian subjects, has not yet been forgotten. Before our Irishmen thrust themselves anew under the public notice they should allow the effluvia of this transaction to pass away''181.

Gli Irish-Americans, sempre secondo l'Harper's Weekly, avevano causato danni lungo tutto il paese. Il giornale ricordò ai suoi lettori come moltissimi irlandesi stessero entrando nei confini americani e quale fosse il trattamento a loro riservato: ''employment at far better wages than they could have at home; and political rights equal to those which are enjoyed by the sons of the best and noblest Americans''. A cio si aggiunga che insieme a loro sono ammessi ''their priests and thei churches''182. Nonostante tutti questi privilegi, seguendo sempre la linea del suddetto giornale, essi non si sono dimostrati capaci di un comportamento degno e civilizzato.

''The Irish in America have so behaved themselves that nearly seventy-five percent of our criminals and paupers are Irish; that fully seventy-five percent of the crimes of violence committed among us are the work of Irishmen''183.

181 Harper's Weakly, 13 Ottobre, 1860. 182

Harper's Weakly, 2 Febbraio, 1862.

183

98 Questa idea conduceva alla diretta osservazione della loro ''incapacity of the Irish self-government'', cosa quindi incompatibile con i dettami della democrazia americana.

Di fronte a queste critica è utile analizzare quale fosse il discorso pubblico che veniva portato avanti dai diretti interessati; possiamo trovare in Meagher un perfetto esempio di quelle che saranno le tesi con cui la comunità irlandese cercherà di farsi strada in un realtà ancora ostile. Meagher sosteneva che, se da un lato per gli americani fosse facile salutare gli inglesi con favore dal momento che questi ultimi erano usciti sconfitti nel tentativo di negare l'indipendenza al Nuovo Mondo, per gli irlandesi la questione fosse diametralmente opposta:

''If Irish- Americans had partecipated in the parades honoring the Prince of Wales, these would have furnished a forcible argument to those who deny that Ireland has any mischief growing out of her political condition to complain of - who contend that her people are satisfied with their relations of subserviency to England - and who flippantly assert that the explosions of disaffection, which now and then take place in the country, are occasioned only by the vicious ambition of men who must produce disorder to achieve renown''184. Secondo Meagher quindi, dal momento che non vi era stata nessuna infrazione delle legge185 americana, essi avrebbero dovuto anche dare ascolto a quello che era il loro retroterra politico nazionale. Questa tematica del doppio legame con USA e Irlanda , della ''dual loyalties''186, sarebbe stato ripetuto molte volte negli

184 Questa parte del discorso di Meagher viene citato in Robert, Athearn, Thomas Francis

Meagher: An Irish Revolutionist in America, Boulder, University of Colorado Press, 1976, p.

175

185

era possibile rifiutarsi di partecipare ad una parata pubblica dopo che era stato raggiunta la concordata partecipazione ad un certo numero di eventi cittadini.

186

Per uno studio della lealtà irlandese alla causa unionista vedi: Susannah Bruce, The harp

and the eagle: Irish-American voluteers and the Union Army, 1861-65, London, New York

99 anni seguire - soprattutto davanti alla costituzione di corpi d'armata etnici. Esso costituiva comunque una argomentazione difficile da sostenere negli Stati Uniti del XIX sec., quando pochi dei cittadini del paese ospitante reputavano importante rispettare e conservare il patrimonio culturale e politico degli immigrati ospitati. Un motivo fra tutti di continuo scontro era la forza con cui gli immigrati irlandesi si ostinavano a conservare il loro credo religioso cattolico. Esso oltre a suscitare reazione negative in un paese a maggioranza protestante, veniva interpretato come un segnale di scarsa volontà di integrazione. Know Nothing's e altri nativists evidenziavano come, al contrario di altri gruppi migratori capaci di fare proprie le tradizioni americane velocemente, gli irlandesi e i membri della cosidetta ''mid-nineteenth century's Great Migration'' non erano in grado di ''conform to American manners, American sentiments, or the spirit of Americans institutions''187. Il fatto che si agglomerassero in specifiche zona della città chiudendosi in qualche modo al resto della società rendeva impossibile la formazione di ''one great people - one great nationality''. Ovviamente con questi presupposti, le azioni di Corcoran e del 69th in occasione della visita dell'erede al trono inglese vennero ben preso interpretate come l'ennesima dimostrazione di slealtà e distacco nei confronti della loro nuova patria.

Mentre le vicende legate a Corcoran e al 69th causavano ancora qualche strascico di polemiche, nuovi avvenimenti scuotevano nuovamente i rapporti tra la comunità irlandese e la società americana in occasione della elezione di Lincoln. L'esito delle elezioni inasprirono talmente tanto il dibattito politico, che poco tempo dopo la South Carolina si attivò per secedere dal Nord (innescando quel meccanismo che avrebbe dato il via a quello che sarebbe stato il vero e proprio processo di separazione generale del Sud dal Nord ). I leaders Irish-Americans fin dall'inizio spinsero perché la comunità immigrata da loro rappresentata si muovesse in direzione di un appoggio deciso verso l'Unione -

187

Lawrence Mc Caffrey, The Irish catholic diaspora in America, Washington DC, Catholic University of America Press, 1997, p.109.

100 allo stesso tempo però le simpatie però verso il Sud non potevano essere tenute nascoste. Come molti altri ''Northern Democrats''188, erano interdetti tra il supporto delle critiche al partito repubblicano provenienti da Sud e la loro lealtà all'Unione. Divisi fra diverse posizioni, gli irlandesi inizialmente si pronunciarono in maniera alquanto contradditoria. Un nazionalista Radical come Michael Doheny, spostatosi a New York dopo il fallimento dei tumulti del 1848, forte sostenitore di una completa indipendenza dell'Irlanda dal dominio inglese, temeva che l'imminente Guerra Civile avrebbe avuto conseguenze negative sul rapporto fra madrepatria e USA. Di conseguenza Doheny avvertì i suoi concittadini in patria che qualora l'Unione si fosse dissolta ''then assuredly anarchy would follow and after anarchy despotism''189. Questa posizione trovava del seguito nella comunità irlandese di Boston: il Pilot si fece espressione di quell'orientamento politico irlandese che vedeva ''with unqualified displeasure the attitude of the South''190. Al contrario, vi erano anche voci di avviso totalmente opposto. L'Irish-American per esempio scriveva:

''We deprecate the idea of Irish-Americans - who have themselves suffered so much for opinions' sake not only at home but here even - volunteering to coerce those with whom they have no direct connection''191.

Anche il futuro leader della Irish Brigade aveva delle velate simpatie per il Sud, di cui difendeva il diritto di decidere di secedere. Unica vera voce fuori dal coro fu rappresentata dalla posizione su cui si assestavano quegli irlandesi di estrazione protestante come Samuel Nimikis, i quali speravano che la guerra

188

Jean Baker, Affairs of Party: The Political Culture of Northern Democrats in the Mid-

Nineteenth Century, Ithaca (NY), Cornell University Press, 1983.

189

Russ Pritchard, The Irish Brigade: a pictorial history of the famed Civil War fighters, New York, Courage Books, 2004, p.24.

190

Pilot, 10 Aprile, 1861.

191 Irish-American, 15 Novembre , 1862.

101 potesse essere evitata ed erano ampiamente anti-schiavitù. Egli pensava che sarabbe stata:

''a very innatural war because in many Cases it will be the father against the Son and Brother against his Brother and each one believing that they are carrying out the true spirit or meaning of the Constitution of America''.

Nimikis continuava : ''I am not so much concerned as we have the right cause by the end. The war may be the only effectual speedy way of setting the colored population at liberty''192. Benchè egli fosse uno dei pochi irlandesi anti- slavery (lontano quindi dal gruppo maggioritario di Catholic Irish), è un esempio interessante di come, in realtà, le diverse reazione alla Guerra Civile misero a nudo i molteplici aspetti di una comunità irlandese tutt'altro che omogenea.

Una volta che i Confederati si decisero a dare inizio alla guerra vera e propria, bombardando Fort Sumner, quella che era un confuso nugolo di idee sul da farsi, prese presto una direzione abbastanza decisa verso l'Unione. Meagher iniziò ad evidenziare nelle sue arringhe come la lealtà agli USA fosse significativa tanto quanto l'attività fatta in patria per l'indipendenza. Assecondando questo ragionamento, egli riuscì a cogliere i sentimenti di molti Irish-Americans che non avevano supportato nè gli abolizionisti nè i repubblicani, e che allo stesso modo però erano intenzionati ad intervenire per evitare la distruzione del loro paese adottivo. Significativo è vedere come Meagher leghi ancora la causa statunitense a quella irlandese, mantendosi quindi sempre sul campo della dual loyalties:

''Duty and patriotism prompt me to support the Union. The Republic, that gave us an asylum and honorable career - that is the mainstay of human freedom, the world over - is threatened with disruption. It is the duty of every liberty-loving citizen to prevent such a calamity at all hazards. Above all is it duty of us Irish

192 Richard Warren, Uniforms and flags of the 69th New York State Militia and the Irish

102 citizens, who aspire to establish a similar form of government in our native land. It is not only our duty to America, but also to Ireland a Republic without the moral and material aid of the liberty-loving citizens of these United States. That aid we might rely upon receiving at the proper time. But now, when all the thoughts, energies and resources of this noble people are needed to preserve their own institutions from destruction - they cannot spare either sympathy, arms, or men, for any other cause''193.

Meagher e la comunità Irish-American si sentivano tanto irlandesi quanto americani. Circa il ruolo che essi avrebbero dovuto interpretare durante la guerra, i leaders irlandesi si rifacevano ancora al concetto di doppia lealtà: gli irlandesi avrebbero dovuto combattere per dimostrare la loro gratitudine ad una terra che era diventata rifugio nel momento del bisogno e allo stesso tempo dovevano combattere per preservare quella stessa terra che il nemico comune, gli inglesi, avrebbero voluto vedere distrutta. Talvolta erano gli stessi leaders irlandesi che davano la precedenza alla prospettiva americana. Il Boston Pilot, ad esempio, non vedeva di buon occhio la secessione sudista e criticava l'attegiamento di un Sud, che dal loro punto di vista, aveva fallito nell'utilizzare gli strumenti democratici messi a disposizione dal sistema americano. I Southerners non provarono mai a far passare un emandamento a difesa della schiavitù, ad esempio, ma una volta arrivati al punto di rottura col Nord, ''preferred fighting to the practice of statemanship''. In queste circostanze , il Pilot supportava il diritto del governo federale a ''sustain itself by all the military strenght at its command''194. L' Irish-American di New York concorreva a dare sostanza a questo modo di vedere le cose. Questo giornale incitava i propri lettori a prepararsi alla guerra, dichiarando che la bandiera dell'Unione ''shall never be trailed in the dust if Irish-American hearts and

193

Thomas Meagher, The Last Days of the 69th in Virginia: A Narrative in Three Parts, New York, CSC Philadelphia, 1861, pp.39-40.

194

103 heads can keep it gloriously aloft''195. Altri membri in vista della comunità irlandese, sparsi in tutti gli stati del Nord, si trovarono a condividere le stesse idee. Ad esempio un importante avvocato irladese di Philadelfia, Daniel Dougherty, usò il suo talento di oratore per incitare i membri della sua stessa comunità a rispondere all'imminente chiamata alle armi. Stessa cosa fece Charles Stewart, eroe della U.S. Navy con strettissimi contatti con l'Irlanda, il quale scrisse un lunghissimo articolo con cui si invitano i membri della communità di immigrati, ed in particolare quella più grande, quella irlandese, a schierarsi a favore dell'Unione. In questo clima di rinnovata volontà d'azione, la comunità irlandese a poco a poco decise di trasformare la confusione causata dallo scoppio di una guerra inespettata in una crescente volontà di prendere le armi e combattere al fianco dell'Unione.

In questo momento, durante questo processo di crescente effervescenza interventista, gli Irish-Americans dell'Unione si trovarono nella strana

Documenti correlati