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5 Emancipazione e schiavitù: il punto di vista irlandese

6 L'Indipendenza confederata nel dibattito politico irlandese

Vedere le azioni dei loro connazionali impegnati in entrambi i fronti - sudista e nordista - spingeva naturalmente le voci del dibattito pubblico irlandese a dividersi sulla questione dell'indipendenza confederata. Avanguardia dei sostenitori del riconoscimento dell'indipendenza della Confederazione nella House Commons era certamente i deputati Liberal e Conservative. Il 7 Giungno 1861, William Henry Gregory, deputato liberal- conservatore della County Galway ed in futuro governatore di Ceylon - nonché marito della famosa drammaturga Lady Gregory - diventò il primo membro a chiedere al parlamento inglese il riconoscimento della Confederazione. Egli partecipò a molti dibattiti riguardo a questo problema, trovando spesso la collaborazione del Confederate Commissioner James Mason. James Whiteside, deputato conservatore, e futuro Chief Justice of Ireland, presentò, perfino, il 18 Luglio 1862 un lawyer's case di una certa lunghezza nel tentativo di dare legittimità legislativa all'independenza sudista. Altri deputati irlandesi che attivamente appoggiarono la causa del Sud furono Fulke Greville, liberale per la County Longford, il quale era anche membro del Commitee of the Southern Independence Associaton; Sir Hugh Cairns, deputato conservatore di Belfast, il quale protestò contro l'arresto del destroyer confederato Alexandra e la confisca da parte del governo dei Laird Rams297; e Major W.S. Knox, rappresentate di Dungannon. Gli unionisti cattolici pro-Sud erano rappresentati nella House of Commons da uomini come Sir Colman O'Loghlen, deputato per County Clare, il quale perseguì penalmente gli irlandesi che si erano imbarcati sulla USS Kearsarge298, e Lord Acton, deputato per County Carlow, che

297 Cork Examiner, 14 Marzo, 1864. Per avere più informazioni su Laird Rams consultare il

seguente sito web: http://acws.co.uk/archives/index.php?page=laird&dir=history. (consultato il 7\02\2014)

298

157 supportava la confederazione per motivi per lo più religiosi. Nella Upper House furono sempre gli irlandesi ad avere un ruolo importamte nel patrocinare la causa sudista. Uno dei più importanti ''Confederate supporters'' tra i Lords fu Richard John Hely-Hutchinson, quarto Earl of Donoughmore, ''a tory friend of the South with whom Mason had long been in close touch ''299. Un altro attivo ''campione'' della causa del Sud era il Lord di County Galway. In mezzo alla gentry irlandese, che non aveva un posto negli organi pubblici ma che comunque appoggiava attivamente la causa confederata, vi furono Lord Naas - divenne deputato per Cockermouth durante gli anni della Guerra Civile Americana - ; suo fratello, Robert Bourke, membro del Commitee of Organization of the Southern Indipendence Associaton; e Lord Fermoy, Lord Lieutenant di County Cork - e solo successivamente deputato per Marylebone.

I sostenitori dell'Unione tra i membri irlandesi dei Commons erano davvero esigui; nei Lords, quasi inesistenti. Il maggiore simpatizzante dell'Unione era O'Donoghue, deputato per County Tipperary. L'unico altro M.P. irlandese a condividere le idee di O'Donoghue era una altro nazionalista, Edward MacEvoy, rappresentate di County Meath. Per quanto riguarda il primo ministro del Regno Unito, durante la Guerra Civile, seppur di discendenza irlandese, anche se non era nato in Irlanda nè vi aveva condotto i suoi studi, mantenne un atteggiamento moto cauto nei confronti delle vicende americane. Henry John Temple300, terzo Viscount of Palmerston, County Dublino, e Baron of Mount Temple, County Sligo, ereditò titoli nobiliari irlandesi. In aggiunta, il nonno materno era un ''respectable Dublin tradesman''. ''Pam'' era anche un grande proprietario terriero in terra d'Irlanda. Le origini e la carriera di Lord Palmestorm dimostrano chiaramente come i rapporti e le relazione fra la vita politica ed economica inglese e irlandese fossero ancora fortissimi. Ad ogni modo, benchè pro-Confederazione in diverse scelte diplomatiche, Palmerston,

299

Owsley L. Frank, King Cotton diplomacy: foreign relations of the Confederate States of

America, Chicago, University of Chicago Press, 1959, pp. 464.

300

158 in quanto prudente attore della diplomazia ottocentesca, fu promotore di un atteggiamento per lo più neutralista.

I - Liberali, Conservatori e Radicals: la loro posizione sul diritto all'indipendenza del Sud degli Stati Uniti.

I Protestant Liberals irlandesi o Whig simpatizzavano con le vicende del Sud degli States. La loro posizione principalmente si fondava su un atteggiamento liberale nelle questioni diplomatiche, a cui faceva da contrappeso un atteggiamento decisamente conservatore circa le questioni sociali interne. Essi erano soliti chiedersi ''How is it that Americans who were so quick to see the error of England in 1776, cannot see their own in 1861?''. Questa era la risposta solitamente:

''It is curious to remark, the phases of European politics repeating themselves on free American soil. President Lincoln is a legitimist of the first water; he stands on the divine right of the Declaration of Indipendence. He talks in the brave old Tory style of the right to revolt as a contradiction in terms''.

In realtà cio che si celava dietro all'apparente supporto al Sud e ad una dichiarata avversione alla schiavitù, era una profonda avversione verso l'Unione.

''Never before did democracy so disgrace itself in the eyes of civilized nations: never before did it furnish such complete proof of its utter incompetency for all the purposes of a government.We may look forward with more composure than American do to the disruption of the boasted union, and the formation out of it of several smaller communities''301.

159 I Protestant Liberals, nei fatti, più Anti-Unione che Pro-Confederazione, si esposero poco dopo il successo sudista a Bull Run sostenendo che gli stati confederati ''virtually established their utter and complete independence''302, e nell'autunno del 1861 un giornale Liberal notò:

''It has appeared to us that the Yankees, in trying to conquer the revolted Southern States and bring them into subjugation to the old Union - for that is the object, so far as we understand it, of the war - are but sowing the wind and reaping the whirlwind''303.

Quando il riconoscimento della Confederazione sembrò imminente e Gladstone fece la sua famosa dichiarazione secondo cui il presidente Davis aveva creato una nazione304, i Protestant Liberals supportarono il riconoscimento del Sud (se necessario, sarebbero stati anche disposti ad appoggiare un intervento militare irlandese in aiuto dei Confederati). Essi comunque fecevano proprie anche i suggerimenti di Palmestron alla ''caution and prudence'' e credevano:

''The government had acted with praiseworthy patience and masterly vigor and frankness, in their management of the American policy. Individuals have prematurely pressed for a recognition of the Southern States, but no responsible person has felt justified in distinctly moving that such a course be taken''305.

Così, alla fine, i Protestant Whigs mentre si schieravano dalla parte dei Confederati, preferivano professare una politica di neutralità che una politica davvero interventista e schierata.

Lo zoccolo duro del Liberal Party in Irlanda erano i Catholic Whig ovvero la middle e upper-class di cattolici che supportavano il governo. Essi erano prima di tutto leali cattolici, e poi , in seconda battuta, leali unionisti.

302 Banner of Ulster, 27 Agosto, 1861. 303

Dublin Evening Post, 9 Ottobre, 1862 .

304

Espresse il suo appoggio alla causa federata in un discorso a Newcastle il 7 ottobre del 1862.

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160 Nell'arena politica del tempo questa fazione era ''corteggiata'' dagli English Liberals, i quali, in cambio di maggiore rilevanza politica, chiedevano in cambio ostruzione per i nazionalisti. Riguardo alla Guerra Civile i Catholic Liberals si mostrarono solitamente pacifisti: deploravano la ribellione del Sud ma ancor di più i tentativi del Nord di sopprimere tale ribellione. I Catholic Whigs si opponevano al ''illegal and unconstitutional course adopted by the secessionist'' e li accusavano di essere ''the aggressors and the originators of the bloody conflict''306. Inoltre in quanto pacifisti, essi denunciavano il ricorso alla forza del Nord e attaccavano gli abolizionisti ''who would lecture the seceders at the point of the bayonets'', perché '' a compulsory return to the Union would be productive of far more destructive consequences than voluntary secession''307. Non appena iniziò la guerra vera e propria, nel momento in cui le cose sembravano volgere al meglio per i Secessionisti, i Catholic Whigs si dichiararono disposti a riconoscere l'entità del Sud in cambio di un immediato cessate il fuoco - non vedono la possibilità di restaurare l'Unione come una opzione plausibile -. Nei mesi cruciali del 1862 (settembre e ottobre) anche un cauto mezzo di comunicativo filo-governativo come il Freeman's Journal, letto e rispettato da tutta la gerarchia ecclesiastica, affermò la necessità di riconoscere gli stati ribelli:

''Now, at least, mediation is opportune. If Europe mediates at all, it must be on the basis ignored by the North - a peaceable separation in the case of America mediation involves recognition. It may be mortifying to their pride but other nations have swallowed draughts more bitter - England when she acknowledged American Independence''308.

306

Catholic Telegraph, 23 Marzo, 1861.

307

Freeman's Journal, 2 Aprile, 1861.

161 Nonostante il rifiuto dello svolgersi sanguinoso degli eventi americani, I Catholic Liberals continuarono a deplorare la secessione, anche se spingevano verso una ''recognition'' su un piano pratico.

I Conservatives irlandesi erano dapprima disturbati dai turbamenti arrecati allo status quo dagli eventi che coinvolgevano il Sud degli Stati Uniti, ma erano allo stesso tempo infastiditi dalla ''Morrill Tariff''309. Subito dopo lo scoppio delle ostilità a Fort Sumner, il Belfast News-Letter supportò lo sforzo sudista, scrivendo che il Nord non poteva ''on republican principles, conquer back and govern some ten or dozen states'' e che conseguentemente ''the Republic has utterly failed''310. Il News-Letter era orgoglioso di essere '' the very first journal in the British Isles which ventured to state the case of the South, and put it before its readers in its true colors''311. L'Irish Times, subito dopo la battaglia di Bull Run, dichiarò il suo supporto verso la ''southern cause''. I conservatives diventarono impazienti con l'amministrazione Palmestorn, ''whose motto is to rest and be thankful ''312. Erano ansiosi, più dei Liberals, di vedere ratificato il riconoscimento dei confederati o di vedere il governo inglese impegnato in una attiva mediazione volta al riconoscimento dei secessionisti. I Conservatives differivano dai Liberals per un motivo legato per lo più al tatticismo politico: essi infatti facevano pressione affinchè l'Inghilterrra usasse il suo potere per imporre con la forza un riconoscimento ufficiale del Sud, mentre non cercavano di individuare i lati positivi della politica neutralista di Palmestorn.

L'unica parte degli unionisti irlandesi completamente a favore del North erano i Radicals. Non erano interessati all'indipendenza di qualche territorio; non era importante ai loro occhi, tenendo conto della battaglia che portavano

309 Quadro generale sulla Morril Tariff:

http://en.wikipedia.org/wiki/Morrill_Tariff ( consultato il 22\01\2014 ).

310 Belfast News-Letter, 1 Gennaio, 1861. 311

Belfast News-Letter, 26 Febbraio, 1861.

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162 avanti gli abolizionisti. La schiavitù era il vero nodo della situazione per i Radicals, non l'indipendenza di un territorio da un altro. Essi si sentivano liberali fino al midollo, e allo stesso tempo fedeli sudditi della Regina. Conseguentemente, si sentivano obbligati a dare prova ai loro compagni unionisti che fosse nell'interesse del Regno Unito supportare il Nord e che il potere schiavista del Sud fosse, a lungo andare, un pericolo maggiore rispetto al democratico Nord. Anche i Radicals, notoriamente sbilanciati nei loro giudizi, nei primi giorni della guerra, dubitarono seriamente della capacità del Nord di riconquistare il Sud ribelle. In quei momenti un mix di simpatia per l'Unione e di rassegnazione per il suo apparente declino, era diffuso tra i radicali, che avevano in John Cairnes313, il loro principale rappresentante. Poco dopo la pubblicazione del suo famoso Slave Power314(1862), Cairnes scrisse che l'obiettivo del suo libro era:

''to awake the public mind to a sense of the kind of power the have to deal with in the Southern Confederation in the hope that when the terms of its independence come to be settled, as I expect they soon will be, people may know the danger they have to encounter and the most effectual means of meeting it''315.

Il libro in se stesso presenta una visione particolarmente originale della Guerra Civile. Cairnes negava il fatto che per il Nord sarebbe stato impossibile riconquistare il Sud; i Southern States non erano la stessa cosa rispetto alla colonie nella Rivoluzione Americana. Egli insisteva sul fatto che il Nord avesse ''greater facility of conquest in the present struggle''di quanto ne avesse avuta il Regno Unito a fine Settecento. Secondo Cairnes non sarebbe stato opportuno per il Nord conquistare il Sud, dal momento che questi avrebbe potuto

313

Per un quadro generale su John Cairnes : http://en.wikipedia.org/wiki/John_Elliott_Cairnes.

314

John Elliot Cairnes: collected works a cura di Tom Boylan e Tadhg Foley, New York, Routledge, 2004.

315

Lettera di Cairnes al Professor William Nesbitt, 23 Febbraio, 1862, National Library of Ireland, MS 8941-6.

163 influenzare negativamente il Nord, trasmettendovi alcune delle caretteristiche del governo dispotico del Sud.

''The task of holding the South in subjection would thus, as it seems to them, inevitably imperil the cause of popular institutions in North America. The loss of popular government would be a heavy price to pay for subjugation of the South, even though that subjugation involved the overthrow of the Slave power.''316.

Al contrario, il Nord avrebbe dovuto impiegare quello che comunemente viene definito il ''Mississippi Compromise'', ovvero avrebbero dovuto mirare al contenimento dello ''Slave Power'' a est del Mississippi. Il discorso di Cairnes implicava, fondamentalmente, che il Sud, bloccato tra il fiume da una parte e l'oceano da un'altra, sarebbe dovuto scendere obbligatoriamente a patti col Nord spostaneamente. La visione di Cairnes veniva appoggiata da F.H. Hill, un'altra importante figura Radical in Irlanda ed editore del Belfast Northern Whig, come ''a nice balancing of probabilities'', nonostante qualche supporter del Nord avrebbe disapprovato la ''halting policy''317 del compromesso. Naturalmente, gli abolizionisti americani come G.W. Curtis, benchè esprimendo forme di apprezzamento per il lavoro di Cairnes in quanto ''most masterly and exhaustive'', non potevano concordare con la sua ''desiderable conditional disunion''318(durante il corso della guerra, Cairnes rifiuterà la sua stessa idea di compromesso). Cairnes, ad ogni modo, non ebbe grosse difficoltà a dimostrare come il supporto morale per il Nord e per il partito Repubblicano fosse nel pieno interesse inglese. Il suo ragionamento partiva dalla sua idea ferma della schiavitù come minaccia al mondo civilizzato, non solo alla società americana. Cairnes a tal proposito concluse:

316

James, E., Cairnes, The Slave Powers, London, 1862, pp. 299-300 ( consultabile on-line al sito web https://archive.org/details/slavepoweritscha1862a ).

317

Lettera di Hill a Cairnes, 8 Aprile 1863, National Library of Ireland, MS 8952.

164 ''That party in the North which is now the soul of the war, represents, as I believe, all that is healthy and hopeful in American society, in such a sense that on its defeat or triumph depends the defeat or triumph of the best interest of the human race in the new continent''319.

Cairnes usò quindi argomentazioni alquanto pratiche al fine di controbattere le ragioni connesse ad un riconoscimento della Confederazione sulla base del suo iniziale successo:

''It should not be forgotten that the condition of the problem for the South were altogether simpler than those with which the Northern leaders had to deal. Every man in the South was bound together by the tie of the fundamental institution, while the institution of their society was aristocratic and the lead fell at once into the hands of a few man. In the North interests and views were multiple, the leaders were numerous, and the government was surrounded with traitors and spies.''320

I Radicals irlandesi erano interessati principalmente al trionfo del Nord e del Partito Repubblicano, cosa che avrebbe assicurato l'abolizione della schiavitù e l'avanzamento della democrazia nel Vecchio e nel Nuovo Mondo. Allo stesso modo dei Radicals inglesi però, vi era una parte delle loro convinzioni che non credeva posssibile per gli Stati Uniti la completa riacquisizione dei propri confini pre-bellici. Cairnes, in una lettera pubblica, scrisse che:

''the idea of a United States has been no more than a dream from the day when the interests growing out of slavery suggested the thought of making it the basis of political power - the Missouri

319

Lettera di Cairnes a William Nesbitt, 9 Ottobre, 1862, National Library of Ireland, MS 8941- 6.

320

Lettera di Cairnes a William Nesbitt, 4 Ottobre, 1862, National Library of Ireland, MS 8941- 6.

165 Compromise - The loss of that inspiring hope is a portion of the penalty entailed on North America by the great curse''321.

Ma come la guerra continuò ad andare avanti senza una vittoria decisiva dei ribelli, dal momento che l'Unione iniziava a farsi sempre più pressante nei suoi obiettivi - dando coraggio anche ai suoi sostenitori d'oltreoceano - , il Radicalism irlandese finì col porsi come obiettivo finale la vittoria totale dell'Unione ( lo spirito dei radicali venne definitivamente galvanizzato dopo il Proclama di Emancipazione ).

II Il Nazionalismo irlandese sul Secessionismo sudista americano.

La questione relativa al diritto del Sud di ribellarsi contro l'Unione dette luogo ad un ampio dibatitto tra i nazionalisti irlandesi, che fossero costituzionalisti o rivoluzionari, da entrambi le parti dell'Atlantico. La causa e la motivazione della ribellione drammaticamente coincideva, o collideva, a seconda dei punti di vista, con il diritto dell'Irlanda di respingere l' Act of Union del 1800. Per i nazionalisti che simpatizzavano con i Confederati supportare l'Unione negli States e combattere l'Unione con l'Inghilterra in patria avrebbe rappresentato un dissidio insanabile. Quanto ai nazionalisti schierati con l'Unione, il riassorbimento dei ribelli in un unico corpo politico era essenziale - si pensava inoltre che una Unione unita e stabile avrebbe potuto fornire un supporto migliore al tentativo indipendentista irlandese.

Molti americani e inglesi, testimoni di questo dibattito in corso tra le file dei nazionalisti, erano pienamente consapevoli delle implicazioni che gli scontri in corso negli Stati Uniti avrebbero avuto sui rapporti fra Irlanda e Gran Bretagna. George Francis Train, un importante promoter americano della causa unionista in UK, mise in evidenza ad un gruppo di simpatizzanti pro- Confederazione ( Giugno, 1862 ):

321

166 ''All the speakers tonight have been arguing that the Southern Confederacy ought to be acknowledged. Observing this, I am disposed, for argument's sake, to agree with you, and apply the rule to Ireland. Let me say to the Irish people - come to America - where are you appreciated - come over in thousands and hundreds of thousands, where a welcome shall await you - for Americans cannot forget your deeds of bravery in the dark pages of our war. If you think disunion in America beneficial, how much more so would be disunion between these islands'' 322.

William H. Seward, quando era senatore di New York e dipendeva ancora dal voto degli irlandesi della città, era uno dei più grandi campioni dell'indipendenza irlandese. Nel 1853 egli descrisse una visita alla ''parliament house'' irlandese a College Green, Dublino, - sede del parlamento irlandese indipendente tra 1783-1800:

''Whilst traversing its apartments, I reverted to the debate when the degenerate representatives surrendered their parliament; and I thought that had I occupied a place there, I would have seen English armies wade in blood over my country before I would have consented to so disgraceful a union. I confess that, overleaping all obstacles which are deemed by many well-wishers of Ireland insurmountable, I wish the Repeal of the Union'' 323.

Una volta diventato Segretario di Stato, comunque, Seward evitò accuratamente di dare troppo supporto ai nazionalisti irlandesi e aderì nei fatti

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