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117 Istituto di Istruzione

Secondaria Superiore Don Lorenzo

Milani

PROGETTI TRIENNALI

8.3.10 P.C.T.O.

1. DENOMINAZIONE DEL PROGETTO

P.C.T.O. (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento) 2. RESPONSABILE

Prof.ssa Stefania Giudicatti 3. GRUPPO DI PROGETTO Prof.ssa Lia Caputo

Prof.ssa Stefania Giudicatti 4. BREVE DESCRIZIONE

I P.C.T.O. - Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento – (in origine “Alternanza Scuola Lavoro”), introdotti nel nostro ordinamento scolastico dall’art. 4 della Legge n.53/2003 e disciplinati dal successivo Decreto Legislativo n.77/2005, hanno trovato ampio riconoscimento e valorizzazione nelle norme per il riordino dell’istruzione liceale, tecnica e professionale (Regolamenti di cui ai DPR n.87-88-89/2010 e documenti relativi).

Con l’approvazione della Legge n.107/2015, i P.C.T.O. sono diventati componente strutturale della formazione “al fine di incrementare le opportunità di lavoro e le capacità di orientamento degli studenti”. Tali percorsi, realizzati nei licei solo su base elettiva prima dell'entrata in vigore della suddetta legge, sono divenuti obbligatori per un minimo di 200 ore nel triennio, ridotte poi a 90 con le disposizioni di cui alla successiva Legge n.145/2018.

La metodologia didattica messa in atto con i P.C.T.O. risponde alla necessità di favorire e realizzare un più stretto collegamento tra scuola e mondo del lavoro, avvicinando la formazione scolastica alle competenze spendibili in tale ambito e sperimentando processi di apprendimento attivi basati non più solo sul “sapere”, più specificamente caratteristico dei percorsi scolastici, ma anche e soprattutto sul “saper fare” e sul “saper essere”, che qualificano il know-how aziendale.

L'attività di P.C.T.O. fa dell'esperienza lavorativa un momento fondamentale del processo culturale e formativo; costituisce una risorsa importante, complementare all'attività didattica e mette in gioco tutti i diversi tipi di apprendimento: di carattere cognitivo, operativo, progettuale,

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relazionale, emozionale. Essa si qualifica per la sua valenza formativa, culturale, professionalizzante ed orientativa e rafforza il rapporto con il territorio.

I P.C.T.O. sono deliberati dai Consigli di Classe e coinvolgono studenti, Dirigente scolastico, famiglie, personale di segreteria, rappresentanti di enti ed istituzioni presenti sul territorio. Le attività sono programmate dalla scuola e dall’ente ospitante e si realizzano sulla base di convenzioni e progetti formativi individuali, nei quali sono esplicitate le competenze attese dal percorso. Al termine del progetto, tali competenze sono oggetto di valutazione da parte della scuola e dell’ente ospitante, chiamati ad esprimersi rispetto alla prestazione dello studente. Sulla base del giudizio complessivo espresso dal Consiglio di Classe, le competenze raggiunte dallo studente vengono certificate dal Dirigente Scolastico con indicazione del livello raggiunto e delle ore svolte.

È compito di ciascun Consiglio di Classe progettare i P.C.T.O. nel periodo ritenuto didatticamente più opportuno, ma preferibilmente nel periodo di svolgimento delle lezioni. Come precisa il Decreto ministeriale n. 774 del 4/09/2019, è consentita l’estensione anche in periodi di sospensione delle attività didattiche, ma solo qualora particolari esigenze dell’ente ospitante lo richiedano, per esempio, nel caso in cui le strutture ospitanti siano caratterizzate da attività stagionali.

Per quanto riguarda le modalità, la scelta può avvenire tra:

− tirocinio aziendale, che prevede un periodo di preparazione a scuola e un periodo di attività lavorativa in autonomia presso aziende o enti raggiunti dagli studenti con mezzi propri;

− project work, che consiste nello svolgimento da parte degli studenti di un progetto commissionato da un ente partner, realizzato previa opportuna formazione e restituito all'ente una volta concluso;

− impresa formativa simulata, consistente in un’azienda virtuale animata dagli studenti che svolge un’attività di mercato in rete, facendo riferimento ad un’azienda reale che rappresenta il modello di riferimento da emulare in ogni fase o ciclo di vita aziendale.

La scelta da parte del Consiglio di Classe della modalità di attuazione dei P.C.T.O. e dell'ente ospitante con cui collaborare dovrà tenere conto, compatibilmente con le disponibilità offerte dal territorio, dell'indirizzo di studi e delle inclinazioni e degli interessi degli studenti.

5. OBIETTIVI

Le esperienze di P.C.T.O perseguono le seguenti finalità:

− attuare modalità di apprendimento flessibili, che colleghino sistematicamente la formazione in aula con l'esperienza pratica;

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− arricchire la formazione dei percorsi scolastici con l'acquisizione di competenze più immediatamente spendibili nel mercato del lavoro, in particolare le competenze chiave europee per l'apprendimento permanente (comunicazione nella madrelingua e nelle lingue straniere, competenze matematiche, scientifiche, tecnologiche, digitali, sociali e civiche, spirito di iniziativa e imprenditorialità, consapevolezza ed espressione culturale) le competenze di cittadinanza (imparare a imparare, progettare, comunicare, collaborare e partecipare, agire in modo autonomo e responsabile, risolvere problemi, individuare collegamenti e relazioni, acquisire e interpretare le informazioni) e le soft skills (saper risolvere problemi in modo autonomo e creativo, sviluppare resilienza e capacità di affrontare imprevisti e ostacoli, sviluppare empatia e intelligenza emotiva, collaborare efficacemente in gruppo, sapersi proporre come leader imparando a negoziare e rimanendo rispettosi dei ruoli e dei bisogni altrui, sviluppare metacognizione e capacità di autoanalisi, rafforzare la propria autostima, potenziare pensiero critico e flessibilità);

− favorire l'orientamento degli studenti per valorizzare le vocazioni personali, gli interessi e gli stili di apprendimento individuali;

− realizzare un organico collegamento tra le istituzioni scolastiche e formative e il il mondo del lavoro e le società civile;

correlare l'offerta formativa allo sviluppo culturale sociale ed economico del territorio.

6. EVENTUALI PRODOTTI FINALI

I prodotti dei P.C.T.O. sono i servizi e/o i prodotti commissionati dall’ente partner.

7. DURATA

Il progetto coinvolge tutti gli studenti del triennio e deve essere svolto preferibilmente durante l’attività didattica.

8. FASI OPERATIVE

I P.C.T.O. si sviluppano nelle seguenti fasi:

− analisi delle realtà produttive territoriali;

− progettazione delle attività da parte dei Consigli di Classe, in stretta collaborazione con l'ente partner;

− attività di formazione propedeutica;

− realizzazione del progetto;

− restituzione del progetto all'ente (in caso di project work);

− valutazione da parte dei consigli di classe e dell'ente sugli esiti del percorso;

riflessione finale sull’esperienza svolta.

9. RISORSE UMANE (interne/esterne)

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Le risorse umane coinvolte nei P.C.T.O. sono:

− docente responsabile del progetto (prof.ssa Stefania Giudicatti);

− docente della commissione P.C.T.O. (prof.ssa Lia Caputo);

− docenti tutor dei progetti e, in generale, docenti dei Cdc;

− personale di Segreteria;

− docenti formatori interni all’Istituto;

− formatori esterni all’Istituto;

− aziende/enti: Comune di Romano di L.dia, M.A.C.S. di Romano di L.dia, Istituto Comprensivo “G.B. Rubini" di Romano di L.dia, Istituto Comprensivo “E. Fermi" di Romano di L.dia, Edoomark, Museo Matexplora di Treviglio, Parco del Serio, Diachem ed altri enti e professionisti ancora da individuarsi.

10. BENI E SERVIZI

I beni/servizi di cui si prevede l'utilizzo sono:

− locali della scuola;

− locali esterni (da individuarsi a seconda della disponibilità e della capienza);

− utilizzo sala stampa;

− utilizzo strumenti informatici e multimediali;

− supporto di esperti esterni e interni;

− materiale di cancelleria e di allestimento vario.

11. COSTI (risorse umane + beni e servizi):

I costi stimati comprendono: esperti esterni, esperti interni, beni, docenti, pullman.

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