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Istituzioni coinvolte e fondi per lo sviluppo africano.

2. La politica degli aiuti cinesi all’Africa

2.3 Istituzioni coinvolte e fondi per lo sviluppo africano.

In Cina, le principali istituzioni coinvolte nei programmi di assistenza sono206:

- Il Consiglio di Stato, che rappresenta il più alto organo amministrativo dello Stato che ha il compito di supervisionare il programma di aiuti cinese rivolto all’estero e in modo particolare al continente africano. Decide quanta parte del budget governativo deve essere destinato all’aiuto verso l’estero all’inizio di ogni anno.

- Il Ministero delle Finanze, responsabile per la designazioni degli aiuti e collabora con il Ministero delle Finanze. Si occupa inoltre di collaborare con le principali istituzioni internazionali come la Banca Mondiale e il Fondo Monetario Internazionale.

203

Martyn DAVIES, Hannah EDINGER, Nastasya TAY, Sanusha NAIDU, How China delivers development

assistance to Africa, op.cit. 204

Ivi.

205 Ivi. 206 Martyn

DAVIES, Hannah EDINGER, Nastasya TAY, Sanusha NAIDU, How China delivers development

- Il Ministero del Commercio (MOFCOM) è l’istituzione governativa principale che guida i programmi cinesi di aiuto sia diretti verso l’interno che verso l’esterno. Esso si occupa di negoziare gli accordi intergovernativi, approvare piani e progetti, facilitare riforme sempre in materia di aiuti.

Nel 2006 sul sito del Ministero del Commercio sono state pubblicate le otto funzioni che spettano al Dipartimento degli Affari Esteri all’interno di questo Ministero207:

1) Realizzare e implementare la politica di aiuti esteri, emanare leggi, regole e regolamentazioni che riguardino questa materia e studiare e avanzare riforme che sviluppino tale aiuto.

2) Realizzare piani rivolti all’aiuto straniero e alla sua implementazione, emanare modelli di aiuto per i singoli Paesi e confermare i programmi di aiuto.

3) Prendersi carico delle negoziazioni tra i diversi governi relative agli aiuti e farsi carico degli eventuali prestiti e debiti a favore di questi.

4) Approvare la qualificazione delle imprese che intendono partecipare ai programmi di aiuto, portare a termine tali programmi e i loro obiettivi, nonché vigilare e controllare la realizzazione di questi programmi.

5) Pianificare il budget dei fondi destinati agli aiuti, in particolare quelli a durata annuale e farsi carico del lavoro di statistica a riguardo.

6) Vigilare e supervisionare le spese riguardanti i prestiti destinati agli aiuti e i programmi finalizzati alla creazione di joint ventures, trattare le maggiori questioni relative all’aiuto intergovernativo.

7) Guidare le più importanti iniziative di aiuto dirette dal Bureau of Foreign Economic Cooperation208.

8) Farsi carico di tutte le altre iniziative intraprese dai membri del Ministero del Commercio.

Le altre istituzioni coinvolte sono209:

- Il Ministero degli Affari Esteri (MOFA) istituzionalizza la politica cinese di aiuti, inoltre è responsabile degli annunci ufficiali in materia che avvengono durante i

207

Kenneth KING, China Aid & Soft Power In Africa, op. cit, pp. 24-25

208 Il Bureau of Foreign Economic Cooperation è un'istituzione affiliata al Ministero della Protezione Ambientale

della Cina. E 'stata fondata nel 1989 e ha il compito di coordinare e gestire i fondi dei progetti in collaborazione con le organizzazioni finanziarie internazionali e per l'attuazione degli accordi ambientali multilaterali (MEA) così come altre attività di cooperazione estera nel campo della protezione ambientale. Il sito ufficiale è accessibile al link: http://www.mofcom.gov.cn/, (11 gennaio 2015).

209 Martyn

DAVIES, Hannah EDINGER, Nastasya TAY, Sanusha NAIDU, How China delivers development

principali meeting, come ad esempio il FOCAC. Collabora con il MOFCOM e svolge un ruolo particolare nella distribuzione degli aiuti umanitari.

- Le ambasciate. Svolgono un ruolo specifico nell’evidenziare i bisogni di ogni singolo Paese e il tipo di aiuto richiesto. Inoltre monitorano e valutano i progetti che vengono realizzati all’interno del Paese in cui si trovano.

- Per quanto riguarda gli aiuti nei singoli e specifici campi, i Ministeri specializzati si occupano di elaborare programmi atti a soddisfare tali aiuti, ad esempio in campo agricolo, in campo di istruzione, salute pubblica. Hanno un ruolo “consultivo” importante con il MOFCOM proprio per la creazione di tali progetti.

Per quanto riguarda il processo di finanziamento, la procedura di realizzazione è piuttosto semplice: il governo del Paese richiedente aiuti fa domanda presso l’ambasciata cinese presente sul territorio.

Questa invia la domanda al MOFA o al MOFCOM a Pechino. Il MOFCOM invia un team di tecnici che valuta la richiesta e che calcola il costo iniziale del progetto, consultando non solo l’ambasciata cinese ma anche i ministeri locali. Il team riporta le considerazioni fatte al MOFCOM che valuta in collaborazione con il MOFA e i Ministri cinesi. Se il progetto risulta valido viene inviato al Consiglio di Stato per l’approvazione che ha l’ultima parola in merito alla sua concreta realizzazione e il MOFA rilascia dei fondi. Una volta che questi fondi vengono creati, il MOFCOM supervisiona l’appalto e il lavoro dell’impresa che vince la gara210.

La Cina ne beneficia dal momento che tali progetti creano nuovi posti di lavoro, anche se l’impiego della forza lavoro cinese dipende dal livello e dalla disponibilità di manodopera locale. Si è notato che nei casi in cui sono necessarie delle abilità tecniche, è stata maggiormente utilizzata la manodopera cinese. Questo poi in parte risponde alla necessità di assicurare che il progetto venga realizzato nel tempo e con il budget stabilito. In molti casi, tuttavia, la quantità di forza lavoro cinese è pari a quella africana.

Oltre che alle istituzioni governative, nel 1994, il governo della Repubblica Popolare ha creato delle banche ad hoc specializzate nella creazione di politiche economiche per sostenere gli aiuti che Pechino intendeva realizzare all’estero. Tra queste, la Eximbank – interamente diretta dal Consiglio di Stato – ha come ruolo quello di promuovere lo sviluppo dell’economia cinese diretta all’estero. In Africa il suo ruolo è cresciuto rapidamente, dal 2006 ha infatti

promosso 259 progetti in ben 36 Paesi africani. L’80% di questi progetti riguardavano la costruzione di infrastrutture, stazioni ferroviarie211.

La China Development Bank (CDB) – anch’essa controllata dal governo – ha la funzione di finanziare i progetti per la costruzione di infrastrutture e di favorire investimenti in settori “cruciali” per l’economia, facilitando il commercio e le opportunità di investimento per le imprese che intendono recarsi all’estero. In particolare, la CDB si dedica soprattutto al finanziamento di progetti infrastrutturali, industriali di base, ferroviari, relativi alle telecomunicazioni, alla tecnologia, all’agricoltura e alla sanità. Tuttavia, diversamente dalla Eximbank, non è in grado di distribuire aiuti ed opera come una banca commerciale. Per questo motivo è nato il China-Africa Development Found (CADF), un fondo di natura indipendente, finalizzato a finanziare i progetti cinesi nel territorio africano.