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L’Italia nelle considerazioni del Comitato sui Diritti Economici, Sociali e Cultural

3.1. La povertá abitativa in italia

3.1.1 L’Italia nelle considerazioni del Comitato sui Diritti Economici, Sociali e Cultural

culturali non prevedeva inizialmente uno specifico comitato di controllo: perciò nel 1985 il Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite istituì il Comitato sui diritti economici, sociali e culturali, composto da 18 esperti indipendenti che monitorano l’implementazione del Patto da parte degli Stati, e analizzano i rapporti periodici che questi ultimi sono tenuti a preparare 307 . Il diritto all’abitazione, sulla scena

internazionale, negli ultimi decenni ha acquisito molta più importanza, e parallelamente è cresciuta l’attenzione riservatagli dal Comitato, dagli studiosi e dal crescente numero di ONG che si occupa di questa problematica308; nel 2000 è stato istituito lo Special

Rapporteur on adequate housing, che aggiornasse il Comitato sulla condizione abitativa degli Stati membri, sulle pratiche positive e sulle difficoltà che gli Stati incontrano nella sua implementazione e promuovesse la cooperazione tra Stati e ne favorisse il dialogo con le Nazioni Unite309. Fin dalla creazione di questa figura, lo Special Rapporteur si è

concentrato sulle misure pratiche che potessero aiutare la realizzazione del diritto all’abitazione, su richiesta del Comitato che in una risoluzione ha richiesto che fossa data «particolare enfasi alle soluzioni pratiche riguardo l’implementazione del diritto rilevante per questo mandato310». Solitamente, le osservazioni dello Special Rapporteur

307 Patto Internazionale sui Diritti Economici, Sociali e Civili, Articoli 16-25.

308 B. Saul, D. Kinley, J. Mowbray, The International Covenant on Economic, Social and Cultural Rights:

commentary, cases, material, Oxford University Press, 2014, p.928.

309 Ibidem.

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sono incorporate o aggiunte alle raccomandazioni finali che il Comitato fa riguardo al rapporto periodico che gli Stati membri redigono per aggiornare il Comitato circa l’implementazione del Patto nel proprio Paese. Il diritto all’abitazione è di gran lunga l’elemento del diritto ad un adeguato livello di vita su cui il Comitato si concentra di più nei suoi commenti311, sebbene non sia nominato in tutte le raccomandazioni finali, e,

negli anni, si è ripetutamente espresso contrariato dall’enorme divario che sussiste tra le condizioni dettate dall’Articolo 11 e la situazione in molte parti del mondo, notando che gravi condizioni di povertà abitativa esistono anche nei Paesi più sviluppati del mondo312. Una volta ricevuto il rapporto, il Comitato si riunisce, lo esamina e redige le

proprie conclusioni finali, nelle quali informa lo Stato delle proprie raccomandazioni. Anche l’Italia, come tutti gli altri Stati, non è esente dalla preparazione di questi rapporti, nei quali riporta le informazioni circa la condizione abitativa dei suoi cittadini: gli esempi di seguito riportati costituiscono i rapporti, e le rispettive osservazioni del Comitato, più rilevanti in merito al diritto all’abitazione degli ultimi anni, e sono illuminanti circa la condizione abitativa nel nostro Paese.

Nel suo quinto rapporto periodico313, presentato nell’agosto 2012 (sebbene il

termine previsto per la consegna fosse il 2009), l’Italia ha dedicato un ampio paragrafo al diritto all’abitazione, garantendo il suo impegno nel garantire l’accesso all’abitazione tramite il recupero di aree degradate, ed assicurando che la lotta alla mancanza di abitazione, e alla discriminazione nell’accesso all’abitazione, sono una priorità per il governo italiano314. Nel 2015, il Comitato ha redatto le sue osservazioni finali315 circa il

quinto rapporto dell’Italia, dedicando un intero paragrafo di raccomandazioni al diritto all’abitazione, e il seguente alla questione degli sfratti; in particolare,

311 B. Saul, D. Kinley, J. Mowbray, The International Covenant on Economic, Social and Cultural Rights:

commentary, cases, material, Oxford University Press, 2014, p.946.

312 Ibidem, p.928.

313 Quinto rapporto periodico dell’Italia sull’implementazione del Patto Internazionale sui Diritti

Economici, Sociali e Culturali, E/C.12/ITA/5.

314 Quinto rapporto periodico dell’Italia sull’implementazione del Patto Internazionale sui Diritti

Economici, Sociali e Culturali, E/C.12/ITA/5, p.90.

315 Osservazioni finali sul quinto rapporto dell’Italia, Comitato sui Diritti Economici, Sociali e Culturali,

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The Committee remains concerned about the shortage of affordable housing units and of social housing and about the de facto exclusion of Roma from accessing social housing. It is also concerned about the increased number of homeless persons in the State party and the inadequate measures taken to address homelessness316.

Nelle raccomandazioni il Comitato ha invitato il governo ad adottare una legislazione nazionale che preveda che promuova affitti a basso costo per venire incontro ai bisogni delle famiglie a basso reddito, ad indagare le ragioni che hanno causato una grave situazione abitativa e a porvi rimedio; inoltre, esprime preoccupazione per l’incremento di sfratti forzati nel paese, che invita ad evitarli se non strettamente necessari ed ha sviluppare a questo proposito una legislazione coerente con gli standard internazionali317. Nel rapporto successivo318, il sesto, redatto nel 2015,

a proposito dell’implementazione dell’Articolo 11 del Patto319 si dichiara che non ci sono

sviluppi da riportare, e nelle rispettive osservazioni finali320 il Comitato parla di

abitazione solamente rispetto alla segregazione delle comunità Rom, invitando il paese a fornire alloggi alternativi adeguati quando non sia possibile evitare gli sfratti forzati321.

Le osservazioni del Comitato si riferiscono alle informazioni che lo Stato fornisce nel proprio rapporto, e non possono quindi esprimere preoccupazione o sollecitare lo Stato a dei cambiamenti se questo non fornisce informazioni a riguardo. In precedenza, il Comitato aveva espresso preoccupazione per altri aspetti legati all’implementazione di questo diritto nel nostro Paese:

316 “Il Comitato rimane preoccupato circa la mancanza di unità abitativa a basso costo e di housing sociale,

e dell’esclusione di fatto delle comunità Rom dall’accesso all’housing sociale. È inoltre preoccupato del crescente numero di senzatetto nello stato membro, e delle misure inadeguate per fronteggiare la mancanza di abitazioni”, Osservazioni finali sul quinto rapporto dell’Italia, Comitato sui Diritti Economici,

Sociali e Culturali, E/C.12/ITA/CO/5, para. 40, p.7.

317 Ibidem, para 41-41, p.8.

318 Sesto rapporto periodico dell’Italia sull’implementazione del Patto Internazionale sui Diritti Economici,

Sociali e Culturali, CCPR/C/ITA/6.

319 Patto Internazionale sui Diritti Economici, Sociali e Civili, Articolo 11.

320 Osservazioni finali sul sesto rapporto dell’Italia, Comitato sui Diritti Economici, Sociali e Culturali,

CCPR/C/ITA/CO/6.

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The Committee is concerned that the State party still considers that some economic, social and cultural rights, including the right to adequate housing, are not justiciable since they entail financial burdens upon the State322.

Il Comitato, dunque, da anni osserva e comunica al Governo come l’Italia sia, nell’assicurare il diritto all’abitazione, fortemente carente, ma questo non sembra aver sortito effetti poiché, come vedremo in seguito, la povertà abitativa nel nostro Paese, in Europa e nel mondo, è in progressivo peggioramento.