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La definizione di «abitazione» secondo gli Stati membri

2.1 Il diritto all’abitazione secondo la Corte Europea dei Diritti Umani e gli Stat

2.1.2 La definizione di «abitazione» secondo gli Stati membri

Pur con le dovute differenze a livello nazionale, il diritto all’abitazione è riconosciuto da tutti gli Stati Parte alla Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo. Poiché l’analisi di ciascuna legislazione interna non risulterebbe fattibile né utile alla comprensione generale del diritto all’abitazione in questi stati, si è deciso di esaminare l’approccio nei confronti di questo diritto da parte di alcuni Stati che possono essere considerati rappresentanti dei principali orientamenti sociali, economici e politici a

180 ECtHR, Connors vs. The United Kingdom, Ricorso No.66746/01, paragrafo 82. 181 ECtHR, Kryvitska and Krvitskyy vs. Ukraine, Ricorso No.30856/03, paragrafo 44. 182 ECtHR, Chapman vs. The United Kingdom, Ricorso No.27238/95, paragrafo 99. 183 ECtHR, Connors vs. the United Kingdom, Ricorso No.66746/01, paragrafo 82.

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livello europeo: quello liberale, quello socialista e quelli che si trovano in una situazione di post conflitto.

A rappresentare gli Stati di stampo liberale, è stata scelta come esempio la Francia, tradizionalmente considerata il paese dei diritti umani dai tempi della Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo e del Cittadino del 1789, che illustrava le prerogative della proprietà privata, stabilendo che lo Stato ha il diritto ad appropriarsi di un bene solo dietro compensazioneeconomica. La Costituzione del 1946 non include un diritto all’abitazione, ma al paragrafo 10 dichiara che «la Nazione deve fornire le condizioni necessarie per lo sviluppo individuale e familiare»; tuttavia, sebbene il diritto all’abitazione non sia esplicitamente tutelato da nessun testo costituzionale francese, già nel 1948 fu promulgata la prima legge che riconosceva l’abitazione come un diritto184, e nel 1995 la Corte di Parigi ha dichiarato che «il diritto all’abitazione è un

diritto fondamentale e un obiettivo di carattere costituzionale185». Questo diritto è

dunque chiaramente riconosciuto, ma fino a poco tempo fa non era giustiziabile, non c’era cioè una corte cui rivolgersi per reclamare l’accesso all’abitazione in quanto diritto fondamentale. Ad ovviare, almeno in parte, a questo problema, nel 2007 il Parlamento francese ha adottato la “Legge sul diritto alle abitazioni opponibili”186, che mira a creare

condizioni per cui i cittadini possano rivolgersi ad una Commissione per la mediazione per rivendicare il proprio diritto all’abitazione. La Francia, dunque, a livello costituzionale non contempla espressamente un diritto all’abitazione, ma la sua legislazione riconosce a pieno l’importanza di questo diritto e si impegna affinché sia garantito, confermandosi nei confronti del diritto all’abitazione uno dei Paesi più all’avanguardia.

184 La Legge No. 48-1360 del 1 Settembre 1948 modifica e codifica la legislazione relativa alle relazioni di

proprietari terrieri e locatari o inquilini di locali residenziali o professionali e stabilisce un’indennità di alloggio.

185 J.C. Oderzo, Des Vagabonds au SDF: Approche d’une marginalité, 2002, Université de Saint Etienne,

p.4.

186 La Legge No. 2007-290 del 5 marzo 2007 stabilisce il diritto all'alloggio esecutivo e adotta varie misure

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Secondo l’Articolo 1 paragrafo 1 della sua attuale Costituzione adottata nel 1993187, la Federazione Russa è un paese democratico, ma a causa della sua storia e della

forte impronta che questa ha lasciato nel suo ordinamento, può essere considerato un esempio di politica socialista, almeno in alcuni campi; la citata Costituzione all’Articolo 40188 garantisce il diritto all’abitazione a tutti i suoi cittadini, inteso come diritto ad avere

accesso ad un’abitazione dove risiedere. La protezione di questo diritto nella Costituzione è dovuta all’influenza che le precedenti Costituzioni, quella dell’Unione della Repubbliche Socialiste Sovietiche (URSS) e quella della Repubblica Socialista Federativa Sovietica Russa (RSFSR) hanno esercitato 189 durante la stesura di

quest’ultima: poiché gran parte della popolazione ha vissuto per anni in condizioni precarie all’interno di appartamenti condivisi, la questiona abitativa in Russia è storicamente molto importante per la popolazione, tanto che nel 1986 Gorbachev dichiarò di voler «dare ad ogni famiglia un appartamento o una casa entro il 2000190» .

Tuttavia, sebbene la protezione costituzionale sia molto importante, ed a livello legislativo siano stati fatti passi avanti con la Legge sui Fondamenti della Politica Abitativa Federale del 1992191, il cosiddetto "Codice dell’abitazione" non è efficace,

perché le leggi legate al diritto civile dell’abitazione non sono state pubblicate, ed i cittadini non possono quindi rivendicare questo diritto192. La Russia, quindi, pur

riconoscendo esplicitamente il diritto all’abitazione nella propria Costituzione, non lo

187 Articolo 1, Paragrafo 1 della Costituzione della Federazione Russa: “La Federazione Russa è uno stato

democratico governato dalla legge federale con una forma di governo repubblicana”.

188 Articolo 40 della Costituzione della Federazione Russa:

1. Tutti hanno diritto ad un’abitazione. Nessuno può essere arbitrariamente privato della propria abitazione.

2. Gli organi dell'autorità statale e l'autogoverno locale devono incoraggiare la costruzione di alloggi e creare le condizioni per esercitare il diritto a una casa.

3. Le persone con basso reddito e le altre persone menzionate nella legge e bisognose di un'abitazione devono riceverle gratuitamente o dietro ragionevole pagamento da parte dello Stato secondo le norme stabilite dalla legge.

189 S. O’Leary, The Constitutional Right to Housing in the Russian Federation: Rethinking the Guarantee in

Light of Economic and Political Reform, in American University International Law review, Vol 9, Articolo 7,

1995, p. 1015.

190 Current Digest of the Post-Soviet, N°8, Vol.38, 1986, p.21, paragraph 6.

191 R. J. Struyk, N. B. Kosareva, The Russian housing market in Transition, The Urban Institute,1993, p.14. 192 S. O’Leary, The Constitutional Right to Housing in the Russian Federation: Rethinking the Guarantee in

Light of Economic and Political Reform, in American University International Law review, Vol 9, Articolo 7,

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rende in alcun modo giustiziabile, impedendone di fatto il godimento, né fornisce una definizione chiara di «abitazione», o delle linee guida su ciò che possa definirsi tale.

Il caso del Kosovo è estremamente interessante, poiché il suo status rappresenta un caso unico al mondo: data la sua situazione di Paese ancora non universalmente riconosciuto, il Kosovo non è attualmente nella posizione di poter firmare o ratificare qualsivoglia convenzione o strumento internazionale, né di essere parte di organizzazioni internazionali come il Consiglio d’Europa: tuttavia, con un’iniziativa senza precedenti, il Kosovo ha costituzionalizzato tutte le principali convenzioni internazionali di tutela dei diritti umani193, inclusa la Convenzione Europea

sui Diritti dell’Uomo, pur non essendone parte, creando un caso unico al mondo di “costituzionalizzazione senza ratificazione194”. Sebbene sia necessario tenere a mente

che i diritti della Convenzione sono parte del suo diritto interno, e che il Paese non è quindi legato da obblighi internazionali per la loro implementazione, è interessante osservare come la questione abitativa sia una priorità in Kosovo, sia al fine della ricostruzione post conflitto, sia come metodo per riattivare l’economia. Tra gli aiuti ricevuti dalla comunità internazionale, spicca a questo proposito l’azione della Missione di amministrazione provvisoria delle Nazioni Unite in Kosovo (UNMIK), che ha sviluppato meccanismi per rivendicare la protezione e il ripristino dei diritti di proprietà residenziale perduti da parte della Direzione per le proprietà mobiliari e immobiliari195. In questa

occasione è stata stabilita una definizione precisa ed inedita di ciò che sarebbe stata considerata un’abitazione adeguata, cioè «Un appartamento che non aggrava materialmente le condizioni abitative del titolare del diritto di occupazione che dovrebbe trasferirsi in questo appartamento prendendo in considerazione tutte le condizioni abitative, in particolare le dimensioni, il comfort e la posizione

193 L’Articolo 22 della Costituzione del Kosovo del 2008 recita: “i diritti umani e le libertà fondamentali

garantite dai seguenti accordi e strumenti internazionali sono garantiti da questa Costituzione […]”.

194 P. De Hert, F. Korenica, The New Kosovo Constitution amd Its Relationship with the European

Convention on Human Rights: Constitutionalization “Without” Ratification in Post-Conflict Societies, 2016,

p.145.

195 Gazzetta Ufficiale del 31 Ottobre 2000, On residential property claims and the rule s of procedure and

evidence of the Housing and Property Directorate and the Housing and Property Claims Commission,

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dell'appartamento 196 »: per la prima volta, quindi, una legislazione stabilisce

chiaramente che un’abitazione fornita dallo Stato deve necessariamente migliorare, o almeno non peggiorare, la condizione abitativa precedente dell’inquilino, sebbene non sia chiaro se ci sia un diritto all’accesso all’abitazione e se questo sia eventualmente giustiziabile. Nonostante una forte consapevolezza sull’importanza dei diritti umani, che si riflette nella costituzionalizzazione degli strumenti che li tutelano, dovuta principalmente alla presenza degli organi ONU sul territorio, a causa del conflitto il Kosovo è rimasto indietro nell’implementazione dei diritti umani, ma a partire dal 2012 in accordo col Consiglio d’Europa ha iniziato a recuperare terreno197.