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3.5 iTunes Store

Conclusa l’analisi dei più importanti casi italiani di piattaforme distributive ci concentriamo ora su altri tre casi che, pur presenti nel territorio italiano, hanno una diffusione a carattere internazionale. Il primo è rappresentato da iTunes Store, nato all’interno dell’applicazione iTunes sviluppata da Apple. Quest’ultima è disponibile gratuitamente sia per sistemi operativi iOS sia Windows e serve a gestire e riprodurre file multimediali. La piattaforma iTunes Store viene attivata nel 2003 per la vendita di brani musicali e, tre anni più tardi, anche di film – inizialmente limitata al mercato statunitense – assumendo così l’attuale denominazione241. Nel 2008 viene implementato il servizio di noleggio mentre soltanto dal 2010 i servizi connessi all’audiovisivo sono disponibili anche in Italia. Se con i casi precedenti eravamo in presenza di piattaforme accessibili tramite un sito web, in questo caso l’accesso avviene esclusivamente tramite l’applicazione iTunes che deve essere scaricata ed installata sul proprio computer. L’home page dello store dedicato al cinema presenta il classico banner con diverse pubblicità di film e una serie di sezioni con le locandine cliccabili di opere cinematografiche. Alcune sono a rotazione mentre quelle sempre fisse riguardano le “Nuove uscite”, le “Nuove uscite indie”, i film “Appena aggiunti”. Fra le sezioni compaiono anche delle etichette tematiche cliccabili che rimandano a pagine dedicate al cinema italiano, ai film indipendenti, ai grandi registi, ai generi cinematografici, ecc.

Il catalogo proposto comprende qualche migliaia di film – prevalentemente

mainstream – ed è sempre in continuo aggiornamento come dimostrano i numerosi titoli

di recente distribuzione. Ogni film ha come sempre una scheda dedicata con i dati, la trama, giudizi e recensioni242 inseriti dal pubblico che dimostrano come iTunes Store offra un maggiore grado di interattività rispetto a Chili o Infinity. Inoltre, in fondo ad ogni scheda sono sempre suggeriti altri titoli che hanno in qualche modo a che fare con quello selezionato: o perché rientrano nella stessa categoria (genere, attore, regista) oppure semplicemente perché acquistati assieme da altri utenti. È la classica strategia di

241 In precedenza si chiamava iTunes Music Store.

242 In realtà, più che di vere e proprie recensioni si tratta di commenti il più delle volte legati alla qualità

tecnica del contenuto. Sono utili a dare informazioni ad altri utenti se conviene acquistare/noleggiare le versioni dei film offerti da iTunes Store. Ad esempio nella scheda del film Il padrino (1972) di Francis Ford Coppola si leggono tutti commenti negativi riguardo allo scandaloso ridoppiaggio proposto nella versione disponibile.

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persuasione del consumatore che invita ad acquistare altri prodotti tramite “consiglio” e che può avere risvolti positivi se consente l’effettiva “scoperta” di nuovi contenuti243. Ogni scheda presenta il listino prezzi suddiviso per acquisto e noleggio e per formati SD e HD244. L’acquisto prevede la possibilità di scaricare un contenuto all’interno del proprio account e fruirne illimitatamente, anche in modalità offline, mentre nel caso del noleggio si hanno a disposizione 30 giorni di tempo per guardare il film e le usuali 48 ore per poterlo completare una volta avviata la riproduzione. Di particolare interesse è la sezione iTunes Extras in cui si trovano film da acquistare che prevedono contenuti extra come se si trattasse di un normale DVD: backstage, gallerie fotografiche, scene eliminate ma soprattutto veri e propri menu interattivi con la possibilità di selezionare le scene e i contenuti speciali. Nessuna piattaforma esaminata in precedenza presentava tale possibilità confermando pienamente, oltre la qualità dei servizi offerti da iTunes Store, l’inevitabile declino dell’home video in quanto tutto ciò che il supporto fisico rende disponibile può essere tranquillamente tradotto in file digitale scaricabile da internet. Giusto per fare un esempio Lincoln (2012) di Steven Spielberg prevede due documentari: uno sulla trasposizione della vicenda storica al cinema e l’altro sulla perfezione raggiunta nel ricrearla attraverso scenografie, costumi e trucco. In iTunes Store non è prevista nessuna forma di abbonamento, semplicemente l’utente paga per ciò che vuole fruire e il servizio è disponibile su computer (Mac e Pc), Apple TV, iPad e iPhone (gli altri dispositivi sono esclusi). Il funzionamento dei servizi di acquisto e noleggio – di cui abbiamo già accennato – è analogo a quello delle altre piattaforme e prevede la registrazione di un account (ID Apple) e la scelta del metodo di pagamento (carta di credito o carta prepagata iTunes Card).

A questo punto analizziamo la politica dei prezzi adottata dalla piattaforma per confrontarla con quella di Chili, analoga videoteca online. Prendiamo come esempio sempre tre film: uno di recente distribuzione, uno dell’ultimo decennio e un film classico.

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Questo dipende da come è ideato il servizio: dovrebbe consentire al consumatore di personalizzare la ricerca dei contenuti all’interno del catalogo, un po’ come avviene con ANICAONDEMAND.

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iTunes Store con HD intende entrambi i formati HD e HD+: il prezzo è unico e dà la possibilità di fruire il contenuto sia in un formato che nell’altro in base alla connessione a disposizione.

97 SERVIZI iTUNES STORE I sogni segreti di Walter Mitty (2013) di Ben Stiller

Leoni per agnelli

(2007) di Robert Redford Arancia meccanica (1972) di Stanley Kubrick Noleggio SD 3,99 € 2,99 € 2,99 € Noleggio HD 4,99 € 3,99 € 3,99 € Acquisto SD 8,99 € 7,99 € 7,99 € Acquisto HD 9,99 € 9,99 € 9,99 €

Tab. 5 – Prezzi dei film offerti da iTunes Store (rilevazione: aprile 2014)

Dalla tabella 5 si evince una politica dei prezzi simile a quella già vista per Chili: anche in questo caso la differenza di prezzo è esclusivamente tra film di recentissima produzione e film meno recenti/classici. Tuttavia, è una differenza quasi nulla dato che nel caso dell’HD tutti e tre i film hanno lo stesso prezzo: 9,99 €. Sottolineiamo che anche iTunes Store, come Chili, ha ribassato i prezzi in quanto, a inizio 2014, acquistare un film recente significava pagarlo qualche euro in più. Non ha senso ripetere le stesse considerazioni fatte per la piattaforma italiana mentre rimandiamo all’ultimo capitolo un confronto generale fra tutti i casi analizzati. La piattaforma della Apple appare comunque più competitiva rispetto ai casi italiani anche se non dobbiamo dimenticare che essa opera a partire dal 2006, ha una diffusione internazionale e sicuramente si è guadagnata un certo potere contrattuale in grado di incidere sugli accordi distributivi, potere che le nostre piattaforme ancora non hanno. In definitiva, iTunes Store rappresenta un ottimo esempio di piattaforma in grado di offrire un servizio di qualità sia in termini di funzionalità ma anche, tutto sommato, di contenuti offerti.

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