• Non ci sono risultati.

4. La costruzione della consapevolezza nella PA regionale: esperienze pregresse

4.5 L’adesione volontaria a progetti internazionali: Master Adapt, Under

Le potenzialità di IN.F.E.A.S. si possono riassumere in due categorie:

• Incrementano la consapevolezza e l’educazione ambientale tra i cittadini e soprattutto tra le fasce più giovani della popolazione

• Stimolano il dialogo orizzontale e verticale tra enti pubblici. Le sinergie che il programma è in grado di avviare tra PA, enti pubblici e privati, sistemi di parchi ecc. può favorire il mainstreaming delle tematiche ambientali tra addetti ai lavori e decisori

L’assenza di riferimenti alla Strategia di Adattamento ai Cambiamenti Climatici tuttavia pone degli interrogativi in ottica della futura evoluzione del programma:

il mancato inserimento esplicito di riferimenti all’adattamento potrebbe configurarsi come una vera e propria opportunità sprecata, per cui si ritiene necessario suggerire, in caso di effettivo rilancio del programma, l’inserimento esplicito e dichiarato di queste tematiche all’interno del programma.

L’eventualità di includere questo tipo di progettualità all’interno della Programmazione Europea 2021-2027 potrebbe far sì che questo venga attuato su suggerimento del livello comunitario.

4.5 L’adesione volontaria a progetti internazionali: Master Adapt,

Master Adapt

Master Adapt (MAinSTreaming Experiences at Regional and local level for ADAPTation to climate change) è un progetto cofinanziato dalla UE nell’ambito del programma LIFE, a cui la Sardegna ha aderito parallelamente all’avvio del mandato per la stesura della Strategia di Adattamento ai Cambiamenti Climatici agli uffici dell’Assessorato della Difesa dell’Ambiente (Regione Sardegna, s.d.). Il progetto ha come obiettivo lo sviluppo di una metodologia di mainstreaming di politiche relative all’adattamento all’interno dei piani e dei programmi di Regioni, città metropolitane e gruppi di città. Per la Sardegna vi aderiscono la Regione, la Città Metropolitana di Cagliari e il comune di Sassari7.

L’obiettivo del progetto è quindi quello di sviluppare modelli di governance multilivello efficaci per la gestione delle politiche di adattamento, che si esplica a livello pratico nel supporto alla realizzazione di strategie di adattamento a livello regionale.

Le azioni previste dal progetto si possono riassumere in questi punti (Master Adapt, s.d.):

1. Fase preparatoria

• Si richiede una analisi climatica e una stima delle vulnerabilità a livello regionale. In questa fase si individuano gli impatti e i rischi nei settori chiave precedentemente individuati

• Valutazione del livello di attuazione dei processi di mainstreaming delle politiche di adattamento tra i partecipanti al progetto

2. Azioni di esecuzione

7 Gli altri territori sono la Regione Lombardia, delle Aggregazioni di Città a nord di

• In questa fase si selezionano gli obiettivi di adattamento

• Si sviluppano modelli di governance multilivello orizzontale e verticale

• Si studia l’integrazione delle misure di adattamento e delle misure di livello locale e intermedio

• Si valuta la replicabilità del modello 3. Monitoraggio dell’impatto

• Monitoraggio dell’implementazione delle strategie tramite appositi indicatori 4. Comunicazione e diffusione

5. Project management e monitoraggio

Il progetto è iniziato nell’ottobre del 2016 per concludersi nel 2019. In attesa di report e valutazioni a valle, si può immediatamente notare come l’impianto metodologico del progetto Master Adapt abbia fortemente influenzato la metodologia applicata dalla Regione Sardegna nella propria Strategia di Adattamento ai Cambiamenti Climatici approvata a inizio 2019.

Under 2 MOU

Nel 2015 la Regione Sardegna ha sottoscritto con D.G.R. n. 5/11 del 20 ottobre8 l’adesione al protocollo Under 2 MOU. Il protocollo impegna gli aderenti a raggiungere entro il 2050 un livello di emissioni pari a meno di due tonnellate di CO2 all’anno pro-capite. Per la Sardegna significa ridurre dell’83% le emissioni rispetto a quelle del 1990 (l’anno preso come riferimento anche all’interno dei principali documenti ONU sul cambiamento climatico) (Regione Sardegna, s.d.).

8 La D.G.R. reca come oggetto “Strategia di adattamento ai cambiamenti climatici.

Sottoscrizione del protocollo “UNDER 2 MOU” (“Subnational Global Climate Leadership Memorandum of Understanding”). Si nota come l’adesione al protocollo sia inserita nell’ambito della Strategia di Adattamento ai cambiamenti climatici anche se il documento vero e proprio

Under 2 MOU è una iniziativa promossa dal Climate Group, una organizzazione non-profit che si occupa di accelerare la climate action. Obiettivo del gruppo è quello di mantenere il riscaldamento globale entro gli 1.5 °C (The Climate Group, s.d.).

Under 2 MOU è rivolto ai livelli di governo subnazionali che firmano il protocollo Under2 Memorandum of Understanding. L’accordo non è legalmente vincolante e la sua firma segna anche l’ingresso del sottoscrivente nel network della Under2 Coalition.

La coalizione accoglie anche gli stati che fanno un “endorsement” invitando gli enti locali ad aderire all’iniziativa.

L’ingresso nel gruppo comporta la partecipazione a momenti di scambio e di trasmissione di esperienze, oltre al supporto dal punto di vista comunicativo e la presenza a eventi, tavoli e summit di livello globale come le COP.

Agli aderenti viene richiesto di stilare un report annuale dove si specificano i dati relativi alle emissioni e le policies in atto per ridurle (Under2 Mou, s.d.).

Sheep to Ship

Il progetto Sheep to Ship nasce dell’ambito del programma LIFE9 2014-2020 come parte dei progetti dal sottoprogramma Azioni per il Clima. Il progetto mira ad assegnare un ruolo al comparto ovino della Sardegna nei processi di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici.

Il Progetto è partito nel 2010 al varo della Strategia Europa2020. La Strategia ha inserito la lotta ai cambiamenti climatici in tutti i piani e i programmi di sviluppo socio-economico e in quest’ottica di aumentata attenzione per l’ambiente il

9 LIFE è il programma dell’Unione Europea che eroga finanziamenti per la messa in atto di progetti di salvaguardia ambientale. Il programma è stato istituito nel 1992 e si trova

comparto dell’allevamento viene coinvolto nella ricerca e attuazione di pratiche volte alla riduzione dell’impatto ambientale della filiera.

Il progetto si svolge considerando la Sardegna il “laboratorio ideale”, vista l’importanza dell’isola all’interno di tutto il comparto ovino mediterraneo.

In Sardegna si possono riscontrare infatti un grande numero di allevamenti che lavorano in condizioni geografiche differenti, attuando tutte le forme di allevamento più utilizzate in Europa. In termini quantitativi la Regione è il primo produttore di latta ovino in Europa, e possiede quasi la metà dei capi presenti in Italia.

Il progetto prende avvio dalla considerazione che gli allevamenti ovini sono responsabili di circa il 6.5% delle emissioni di gas serra del settore zootecnico a livello mondiale, e tenendo conto del fatto che l’Europa è al secondo posto per numero di capi. In ottica di mitigazione e adattamento si rende allora necessario ricorrere a opportune valutazioni degli impatti ambientali del settore, in modo da procedere poi a un miglioramento delle prestazioni ambientali dell’allevamento.

L’obiettivo del progetto è quello di ridurre l’impatto ambientale degli allevamenti senza inficiarne la produzione, orientandosi all’adozione di soluzioni tecnologiche in grado di migliorare il rendimento e la competitività delle aziende congiuntamente alla riduzione dell’impatto.

All’atto pratico, Sheep to Ship si occupa di ristrutturare e modernizzare le aziende mediante l’introduzione di nuove tecniche valorizzando al contempo le produzioni tipiche di eccellenza. Un obiettivo trasversale del progetto è rappresentato dalla volontà di rendere le aziende coinvolte un esempio di best practice nello stoccaggio del carbonio, del mantenimento della biodiversità e nella prevenzione dei rischi ambientali, turistici e sociali che derivano dallo sfruttamento del territorio.

Il progetto si pone a livello numerico l’obiettivo di ridurre del 20% le emissioni di gas serra del comparto ovino della Sardegna nel giro di dieci anni.

Un altro ruolo prefissato dal progetto è quello di favorire il livello di conoscenza e di consapevolezza degli operatori del settore, del pubblico e delle pubbliche amministrazioni sulle tematiche della sostenibilità ambientale, contribuendo a responsabilizzare gli attori nel processo di lotta ai cambiamenti climatici.

Le attività previste dal progetto partono dall’analisi degli impatti ambientali della filiera. Successivamente viene richiesta una fase di sviluppo delle linee guida per l’innovazione ecosostenibile della filiera, a cui fanno seguito una serie di azioni dimostrative presso aziende modello. Il processo si chiuderà con l’elaborazione in forma partecipata del Programma di Azione Ambientale per la riduzione delle emissioni del 20% e l’attuazione di un successivo piano di informazione e comunicazione che possa mettere in circolo le pratiche sviluppate (Sheep to Ship, s.d.).