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La ricerca sul campo

4.2 L’analisi delle interviste

Per procedere all’analisi dei dati verranno quindi proposti innanzitutto i dati dei quali si dispone, ovvero la scansioni delle interviste e le trascrizioni delle registrazioni16, e si

procederà ad un’analisi quantitativa per rispondere alla prima domanda della ricerca e qualitativa per la seconda. Si farà quindi uso di citazioni dal testo e grafici. Si suddivideranno gli errori in errori derivati dal francese in errori ortografici17,

16 Nella versione elettronica sono disponibili anche i file audio delle registrazioni. Le trascrizioni sono comunque

semplificate perché in questo lavoro non si farà un’analisi fonetica e fonologica.

17 Tra gli errori ortografici vengono inseriti sia quelli che riproducono una parola in italiano facendo riferimento

all’equivalente francese, come ad esempio «construzione» per «costruzione» (intervista 13), sia quegli errori che applicano regole fono-grafemiche del francese in italiano, come ad esempio «coisi» per «quasi» (intervista 8).

morfosintattici, fonetici e vere e proprie traduzioni, presentati in un elenco che segue le trascrizioni delle interviste e sempre secondo questo ordine.

Dopo avere annoverato gli errori derivati dal francese si farà una percentuale rispetto agli errori per così dire «semplici», ovvero non spiegabili dal’influenza del francese.

Prima dell’esposizione dei dati viene proposto un brevissimo profilo dell’intervistato, sempre privo di elementi che potrebbero indentificarlo per ragioni di privacy, come del resto vengono coperti con *** o cancellati i nomi propri di persone e città.

4.2.1 Intervista 1

L’intervistato è libanese e conosce il francese ad un livello intermedio, segue un corso di italiano di livello intermedio in un CTP della provincia di Venezia e in Libano lavorava come libero professionista.

La sua parte in italiano è stata fatta su un quaderno, motivo per cui si è scelto di indicare le tre pagine 1b’, 1b’’, 1b’’’.

Di seguito si propongono le trascrizioni delle interviste registrate e le regole di trascrizione valgono per tutte le interviste successive.

Si è cercato di riprodurre quello che è stato detto dall’intervistato il più fedelmente possibile senza usare la trascrizione fonetica dell’alfabeto fonetico internazionale IPA, cioè si sono riprodotti gli errori così come sono stati pronunciati e seguendo le regole di grafia e pronuncia dell’italiano. Ad esempio: «bagare» sta per «pagare» e «seidisciani» che sta per «sedici anni» è stato pronunciato [sejdiʃ’ani]. I fonemi che non appartengono alla lingua italiana sono stati messi tra parentesi quadre.

Nelle trascrizioni sono state adottate delle convenzioni: il trattino basso (_) corrisponde ad una pausa di durata variabile, il punto fermo (.) segnala la fine dell’intervento, il punto interrogativo segnala la domanda alla fine della frase (?).

Vengono indicati in grassetto nell’intervista in italiano i fenomeni riconducibili all’influenza del francese.

Le battute si alternano regolarmente e la prima è sempre dell’intervistatrice. Le indicazioni in corsivo sono ausiliarie o interventi a cura di chi scrive e analizza i dati. Ciò che si trova tra parentesi quadre appartiene ad un’altra lingua, ovvero non il francese né l’italiano, infatti non si è fatto ricorso alle parentesi quadre nel caso di parti in italiano in 4.2.x.1 L’intervista in francese.

4.2.1.1 L’intervista in francese - Quel est ton pays d’origine ? - Mon pays est_Liban.

- Quel âge as-tu ? - [ku]arante ans.

- Quelles langues connais-tu ?

- Depuis combien de temps es-tu en Italie ? - En Italie_venti mois.

- Depuis combien de temps étudies-tu l’italien ? - Se mois.

- Depuis combien de temps suis-tu un cours d’italien pour les étrangers ? - Tre mois.

- Tu connais le français à un niveau scolaire assez bien bien très bien ou comme langue maternelle ?

- Peut-être bien.

- Pour combien d’années scolaires as-tu étudié en français dans ton pays d’origine ? - Oui_et treize ans.

- Aimes-tu le français ? - Oui.

4.2.1.2 L’intervista in italiano

- Allora_ti vorrei chiedere come è stata la tua esperienza di arrivo in Italia_quando sei arrivato_che cosa hai pensato dell’Italia quando_ sei arrivato per la prima volta_le prime impressioni?

- Prima cosa ho paura_prima cosa ho paura came come gli altri stranieri ma piano piano quando ho visto_ehhh coltura di di [ʒ]enti italiani che cosa loro piaciano che cosa non piaciano e così piano piano ‘mparato mmh_ che ci sono tanti diversi a mia paisi.

- D’accordo_ ehm_la seconda domanda riguarda la tua famiglia_Come è la tua famiglia di origine_ quella in cui sei cresciuto_i tuoi genitori_quanti fratelli hai?

- Io solo_ Non ho fratelli. - D’accordo.

- Ehm_ adesso tu hai dei figli mi dicevi? - Sì.

- Quanti figli hai? - Ho tre figli.

- Il più grande, sedici anni…***?

- Uhm_ si, una rag_ unico ragazzo_ il più grande_ si chiama ***_lui ha seidisciani e la media ha tredisciani quasi e si chiama ***_e la più picula si chiama *** ha_sei anni. - Eh_nel tuo paese vivevi_con chi vivevi nel tuo paese?

- Nel mia casa.

- Con i tuoi figli e la tua famiglia e tua moglie. - Sì sì sì.

- E adesso_vivi sempre con loro? - Sì sì_certamente.

- Avete una casa voi? - Sì.

- Come era fatta la tua casa in Libano? - Qui?

- No in Libano_ Com’era raccontami. - Oh_l’ultima voi sapere l’ultima?

- Sì, l’ultima o anche la prima quella dove sei nato.

- Ahh_ho cambiato tanto il casa perché non è_ una casa privato_è affitto. - Mh mh.

- Ho cambiato tanto ma_ possiamo dire che è bella. - Ma con_quante stanze aveva?

- Ok ehm_ e com’era? Avevate per esempio il pavimento_ come questo di piastrelle o_ di legno?

- Guarda ‘l_ quando ‘l persone_vorebbe_affitta una casa eh cerca ‘l miliore _ perché ber forsa devo baga_allora perché io devo bagare_ a una casa brutta.

- D’accordo_ehm_abitavi in campagna o in città in Libano? - No no in città.

- In quale città?

- Mia città si chiama ***. - Dove è più o meno?

- Alle sud di ***_mhh_trentaotto kilometri. - A sud di ***?

- Sì.

- E quanti abitanti ha aveva la tua città di origine_più o meno? - Quanti?

- Quanti abitanti? Quante persone vivevano in quella città? - Non lo so non lo so non so non.

- Venezia quanti abitanti ha più o meno?_dai. - Secondo me forse settantamila.

- Più o meno sì siamo lì_e la tua città era più grande o più piccola di Venezia?

- Diverso dile giografia del_come si chiama ‘l_non è così_mia città sul mare ma non dentro il mare con tante isole_non è così.

- Raccontami dai mi fa piacere che tu mi racconti_ ehm_e quindi_anche nel tuo paese di origine_ehm c’erano dei vaporetti cioè delle barche insomma no? _Delle delle

imbarcazioni o no? - Mmmh_ solo per turisti. - Solo per i turisti.

- Se tu vuoi uno tu può comprare. - Ci sono tanti turisti nella tua città?

- Prima sì_prima sì ma_quando c’è problemi_una guerra certamente no. - C’è una guera adesso in Libano?

- Adesso_c’è una cosa_come possiamo dire più di guerra_ c’è casino. - Ah_Perché?

- Mmh came posso spiegare questa cosa_ mmh_deve andare a Libano per saperla sulla terra.

- D’accordo questioni politiche? - Eh più_sì.

- Come quella della Siria?

- Questo certamente_questo certamente_ma c’è una cosa più difficile più complicato ehh_ sai dentro i città i case le case siamo vicini_questa casa è una persona muslimano sunniti quell’ l’altra casa una muslimano sciaiti_allora_loro.

- Sono questioni religiose anche_ - Sì_e altra casa c’è cristiani altra casa_ - Avete molte religioni in conflitto. - C’è una cosa non posso spiegarla.

- D’accordo eh_me l’hai già detto ma per favore ripetimelo_che lavoro facevi_in Libano? - Possiamo dire paruchiere.

- E ora che lavoro fai?

- Eh cer sto scercando lavoro.

- D’accordo_ecco adesso veniamo un po’ al al tuo ai tuoi sentimenti_cosa ti manca di più del tuo Paese?

- Che cosa?

- Ah_ho capito_ niente. - Niente?

- Niente.

- Non ti manca niente?

- Ho dimenticato questa peisi. - Ah sì?

- Sì.

- D’accordo_ cosa non ti piace dell’Italia? - Razzismi.

- Ok_ e poi? - Niente. - Basta così? - Basta così.

- C’è qualcosa dell’Italia che porteresti nel tuo Paese? _ (l’intervistato fa segno di non

capire) Se c’è qualcosa che ti piace talmente tanto e che in Libano non c’è e che tu

vorresti portare con te_non so_per esempio la cucina_cosa porteresti nel Libano? - Almeno non c’è guerra_oni mese oppure no lo so quando_ questa almeno e

(incomprensibile) ci sono tanti cose io non vorrei che miei bambini vedono che cosa ho

visto la mia vita_lativo di mia vita è duro eh_complicato_anche tutto in libanese_e questa zona_è calda_ eh_ e spero che il futuro di miei bambini più melio di noi.

- D’accordo_e c’è qualcos’altro_per esempio la cucina o le tradizioni o_non so le feste italiane.

- Certamente certamente_sei molto brava eh_per cocino eh_ci sono tante cose qui no c’è opure deficele per trovarle dentro il supermercato opure il alimentare ma piano piano abitua_abituato.

- Dimmi.

- Secondo te_la conoscenza del francese ti aiuta a imparare l’italiano?

- Cento per cento_perché_ehh mia lingua sai che diverso tanto comincia li scriverla a destra fino senistra anche il miusica e pronuncia di lettere diverso_ allora le francese sì_davero_fare aiutare me a me _tanto ad ‘sempio comincia con lettera A_ è

l’iguale_allora ho trovato che facilmente comincia di lingua l’italiano_ e così piano piano. - Ma per esempio_ eh_pensi che_eh_per la grammatica ti aiuta la lingua francese?

- No_no_secondo me no perché_credo che la lingua francese credo che diverso tanto di gramatica_solo per le verbi che c’è presente présent en français_eh plusqueparfait_ anche l’italiano c’è_sì sì questa cosa ma per costruire per construire per construire le frase diverso.

- D’accordo_eh_c’è qualcosa che vuoi aggiungere?_Sul francese_sull’italiano_sul rapporto tra l’arabo il francese?

- No_mhh_no no no_depende depende_no possiamo dire no.

- Perché ho sco ho trovato che in Libano il francese non è una lingua ufficiale_è una lingua molto usata ma non è una lingua l’unica lingua ufficiale è l’arabo

- Ha ragione ha ragione ha ragione.

- Come anche in Marocco in Tunisia e in Algeria. - Mmh_en Libanon c’è sono due tibi di persone. - Sì.

- Mmh_ vorrei dire così_per per perché perché quista cosa è rialtà_i [ʒ]enti_cristiani_loro iusano francese più di muslimani.

- Ah ahn_d’accordo va bene_ a posto vuoi aggiungere qualcos’altro? - No no no no no.

Nella parte scritta in italiano gli errori che possono essere riconducibili alla conoscenza del francese sono tre per quanto riguarda l’ortografia e uno per la morfologia e sintassi, in riferimento ai dizionari etimologici indcati in bibliografia:

• «rome» per «Roma» (1b’), infatti in francese la capitale italiana è « Rome ». L’assenza di maiuscola deriva invece dall’arabo, che ne è privo.

• «que» per «che», nelle due occorrenze in 1b’ e 1b’’. L’equivalente francese dell’italiano «che» è duplice: « que » in posizione di pronome oggetto e congiunzione, « qui » in posizione di pronome soggetto. L’intervistato usa la forma «que» in contesti nei quali in francese si utilizzerebbe effettivamente quella forma, ma ignora che in italiano l’ortografia è «che» e che «que» in italiano si leggerebbe [kue]. La doppia ripetizione di questo fenomeno indica che si tratta senza dubbio di un errore e non di uno sbaglio, infatti «che» non compare nel testo analizzato. Tuttavia in 1b’ si vedono tre volte le forme «chiama» e una sola volta «ciama», quindi l’uso della H è probabilmente noto all’intervistato.

• «defeculta» per «difficoltà» (1b’’’). Tralasciando lo scambio e/i, lo scempiamento delle consonanti geminate e l’assenza dell’accento di cui si è già parlato, pare interessante la presenza della U, che è un possibile aggancio al francese « difficulté ».

• «di l’italiano» per «dell’italiano» (1b’’’). Le preposizioni articolate, come si è detto, sono fonte di grande incertezza per gli apprendenti arabofoni. In questo caso però il francese può essere intervenuto con la forma «de l’» al posto dell’italiano corretto «dell’». Il calco dal francese è effettivamente logico, infatti la preposizione «di» in francese è « de ».

Gli errori evidenziati nell’intervista sono tre, uno fonetico, uno morfosintattico e una traduzione:

• «dile» per «della», che deriva probabilmente dalla prepozione semplice francese «de» che non si articola al femminile singolare e rimane tale (« de la » equivale infatti all’italiano «della»).

• «présent en français eh_plusqueparfait» per «presente in francese e trapassato prossimo» è una vera e propria traduzione.

Per riassumere gli errori di possibile derivazione dal francese, nella prima intervista sono sette, come dal grafico:

0 0,5 1 1,5 2 2,5 3 intervista 1 3 ortografici 2 morfosintattici 1 fonetico 1 traduzione

La parte in italiano si compone di 819 parole, 211 allo scritto e 608 all’orale, tra le quali si contano 51 errori totali in italiano che sommati ai 7 derivati dal francese diventano 58, in percentuale il 7,08 % della produzione totale.

intervista 1

51; 88% 7; 12%

4.2.2 Intervista 2

L’intervistato è marocchino, conosce il francese ad un livello intermedio, segue un corso di italiano di livello principiante in un CTP della provincia di Treviso e in Marocco lavorava come responsabile tecnico.

4.2.2.1 L’intervista in francese - Quel est ton pays d’origine ? - Morochino.

- Quel âge as-tu ? - Vingt-sept ans.

- Eh_quelles_quelles langues connais-tu ?

- Ma langue mère c’est l’arape_et pour la langue français biligue_englese notions de base_italien_notions de base et japonaisi notions de base.

- D’accord_depuis combien de temps es-tu en Italie ? - Presque cinq mois.

- Cinq mois. - Oué.

- Depuis combien de temps_tu étudies l’italien ? - Deux mois.

- Depuis combien de temps suis-tu un cours_d’italien pour les étrangers ? - Deux mois.

- Deux mois_tu connais le français_à un niveau scolaire assez bien bien très bien ou comme langue maternelle ?

- Bien bien pas mal notions de base_no_eh_ pour communiquer pour mon domaine des termes technique_pour bien_communiquer avec vous.

- D’accord_eh_pour combien d’années scolaires avez-vous étudié en français dans ton pays d’origine ?

- Six ans.

- Aimes-tu le français ?

- J’aime j’aime très très très très beaucoup (ride). - Merci.

4.2.2.2 L’intervista in italiano

- Ok_come è stata la tua esperienza di arrivo in Italia? - Tutto tutto bene.

- Tutto bene_e che cosa hai pensato dell’Italia quando l’hai vista la prima volta? - Eh_pesone_eh_mi è_io_trov trovato eh_l’italiano_totto totto bene.

- Tutto a posto.

- Sì sì tutto tutto a posto.

- Va bene_eh com’è la tua famiglia in Marocco?_La famiglia in cui sei cresciuto? Hai dei fratelli?

- Sì sì sì_eh_fratelli mia molie eh_mi amici. - I tuoi amici.

- Sì.

- E adesso sei sposato? - Sì.

- Hai dei figli? - Io_no. - Però.

- Per il momento no. - Però i tuoi fratelli.

- Sì sì due fili a mio grande_fratelle. - Come si chiama il tuo fratello maggiore? - *** in lingua italiana.

- Ah ahn_e i suoi figli come si chiamano? - Eh_ *** i ***, sì?

- Ok_e l’altro fratello come si chiama? - ***.

- E sua figlia? - *** (ride).

- Eh_con chi vivi adesso in Italia? - A mio fratello.

- Con tuo_quale fratello? - Eh_sigondo fratello.

- Ok_e anche la sua bambina_sua moglie? - Sì sì.

- La famiglia di tuo fratello. - Sì.

- Tu vivi con la famiglia di tuo fratello. - Sì.

- Ok_dove abitavi in Marocco?

- A ***_no piculina piculina casa_normale appartamento. - Appartamento.

- Sì appartamento. - In un appartamento. - E con chi abitavi? - Come?

- Con chi abitavi? Adesso abiti con tuo fratello. - Sì.

- In Marocco con chi abitavi? - Mio a mio nel mio appartamento. - Da solo?

- Sì sì sì.

- Risponsabile a tecnico. - E adesso che lavoro fai? - Eh_circando lavoro.

- Che cosa ti manca di più del Marocco? - Mia familia_[ma]_molie_a posto. - E basta?

- E basta.

- Che cosa non ti piace dell’Italia?

- Comunica_a italiano no non no comunicata a_straniere. - Cioè gli italiani non parlano con gli stranieri.

- Sì sì sì sì.

- Questo vuoi dire. - Sì sì sì sì.

- Eh_c’è qualcosa invece dell’Italia che porteresti nel Marocco_qualcosa che ti piace_dell’Italia? - Eh_culturale italiano. - La cultura italiana. - Sì. - Per esempio? - Eh_dicorazione_eh_casa. - L’architettura quindi l’arte. - L’arte sì sì sì sì sì l’arte. - La cucina?

- Sì_oh mamma mia_pasta italiano piza italiano_binisimo_ok.

- Ok_e l’ultima domanda secondo te conoscere il francese ti aiuta a imparare l’italiano? - Sì.

- Perché?

- Grande eh_grandi_licia_liaison. - Legami.

- Ligame di termo italiano francese. - Ok_quindi ti aiuta per le parole. - Sì sì por comunicate_parlato_scrivere. - Quindi ti aiuta a capire_e a parlare. - Sì sì.

- Anche a leggere? - Sì.

- E a scrivere? - Sì.

- Anche a scr quindi in tutto.

- Poco poco eh_grande_bagale me poco poco. - D’accordo_grazie.

- Prego.

L’intervistato commette sette errori ortografici che potrebbero derivare dal francese e uno morfosintattico, come si vede nella parte in italiano di 2b:

• «personnale» per «personale», in francese infatti si scrive « personnel », anche se come è stato detto le consonanti geminate vengono pronunciate come semplici.

• «socoritza» per «sicurezza», mentre in francese si dice « sécurité ».

• «hapite» per «abito»: è in francese che il verbo «abitare» è preceduto da una H « habiter ». Lo scambio tra P e B come è stato visto deriva dalla L1 dell’intervistato, ma la desinenza E per la prima persona singolare del presente indicativo potrebbe essere stata suggerita dal francese «j’habite».

• «Technico» per «tecnico». In francese infatti la H muta etimologica di questa parola, che deriva dal greco τέχνη (téchne), viene mantenuta allo scritto ma non genera il suono [ʃ] all’orale, come avviene anche con altre parole (ad esempio « Christianisme », « chiasme », ecc.), mentre in italiano scompare.

• «Communicate» per «comunicazione». Anche in questo caso si tratta di un errore che deriva dall’etimologia latina della parola: il latino COMMUNICATIO diventa

«comunicazione» in italiano e mantiene la M geminata nella «communication» in francese. L’intervistato dimostra pertanto di avere ben presente l’equivalente francese di ciò che intendeva dire, per lo meno allo scritto.

• «stylo» per «stile», un altro errore etimologico influenzato dal francese « style ».

• «pronoszione» per «pronuncia», molto vicino al francese « prononciation ».

• «responsablo» per «responsabile» è un errore morfosintattico che italianizza con la –o la parola francese « responsable ».

Nell’intervista in italiano ci sono quattro errori che potrebbero fare pensare ad influenze dal francese, uno sintattico, uno fonetico e uno che sembra due vere e proprie traduzioni:

• «a mio fratello» per «di mio fratello», dove in francese si direbbe « à mon frère ».

• «sigondo» per «secondo» laddove in francese si scrive « second » ma si pronuncia [səgɔ̃].

• «ma» per l’aggettivo possessivo «mia» che in francese sarebbe effettivamente « ma ».

• «liaison» per «legame».

Per riassumere, gli errori derivanti dal francese in questa intervista sono undici, come si vede dal grafico:

0 1 2 3 4 5 6 7 intervista 2 7 ortografici 2 morfosintattici 1 fonetico 2 traduzioni

La parte in italiano si compone di 259 parole, 83 allo scritto e 176 all’orale, tra le quali si contano 37 errori totali in italiano che sommati ai 12 derivati dal francese diventano 49, in percentuale il 18,92 % della produzione totale.

Sui 49 errori totali, i 12 derivati dal francese rapprensentano il 24,49 %.

intervista 2

37; 76% 12; 24%

4.2.3 Intervista 3

L’intervistato è marocchino, conosce il francese ad un livello intermedio, segue un corso di italiano di livello avanzato presso un CTP della provincia di Treviso e lavora come operaio.

4.2.3.1 L’intervista in francese - Quel est ton pays d’origine ? - Maroc.

- Quel âge as-tu ? - Trente-neuf ans.

- D’accord_combien de langues connais-tu ? - Français arape berbère si.

- Oui le dialecte. - E_italiano.

- E italiano_d’accord_depuis combien de temps es-tu en Italie ? - Sept ans_environ sept ans.

- D’accord_depuis combien de temps étudies-tu l’italien_quand as-tu ouvert un livre d’italien pour la première fois ?

- Ah_un livre ?

- Une grammaire italienne.

- Eh_sincèrement_si je lis je lis le journal ou_. - Oui.

- Ou j’ai étudié pour trois mois_quand j’ai arrivé [kua] quand j’ai arrivé ici. - Donc.

- Pour trois mois_seulement pour la communication eh. - D’accord_donc on peut dure environ il y a sept ans ? - Il y a sept ans.

- Il y a sept ans. - Sept ans.

- D’accord et_depuis combien de temps suis-tu un cours d’italien ? - Cours_non cours d’italien_si si eh_je prends un livre_ six ans.

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