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L’approvvigionamento di acqua potabile e i problemi d’inquinamento idrico

2. CONTESTO: SANTA CRUZ, GALÁPAGOS (ECUADOR)

2.4 L’approvvigionamento di acqua potabile e i problemi d’inquinamento idrico

Nel presente paragrafo si descriverà il sistema insulare per una comprensione più completa delle problematiche connesse all’acqua potabile e alla contaminazione, con particolare riferimento alle fonti, alla distribuzione e alla qualità dell’acqua.

2.4.1 Le fonti d’acqua potabile

Le possibili fonti d’acqua potabile a Santa Cruz sono le acque sotterranee e le acque meteoriche. Le acque superficiali sono da escludere perché temporanee. Sin dall’arrivo dei primi coloni (1920), gli abitanti dell’isola si sono preoccupati di ottenere acqua per uso e consumo umano (Liu, 2011).

Negli anni Settanta, il GADMSC ha cercato di trovare delle soluzioni all’approvvigionamento idrico. Tra il 1974 e il 1990 i progetti sviluppati hanno incluso:

­ l’istallazione di impianti di pompaggio nelle grietas di Puerto Ayora e di condutture per la costruzione di una rete municipale (Guyot­Tephany, 2010);

­ la realizzazione di un impianto di desalinizzazione, con il supporto della cooperazione italiana (Guyot­Tephany, 2010);

­ un altro impianto di desalinizzazione, progetto del 2006 di un organizzazione per lo sviluppo spagnola (Ortiz, 2006);

­ iniziative per l’uso di cloro nell’acqua, come disinfettante (Rueda et al., 2006);

­ sviluppo di un sistema di acqua corrente per la comunità di Bellavista, in collaborazione con il progetto “Pozo Profundo” tra gli anni 1993­2005 (d’Ozouville e Merlen, 2007);

­ realizzazione della grieta La Camiseta (Sarango, 2010).

La distribuzione d’acqua della città di Puerto Ayora avviene tramite la rete municipale. Secondariamente si pratica anche la raccolta dell’acqua piovana con l’utilizzo di cisterne, poste sul tetto o su terrazze delle abitazioni private (Figura 19).

Pagina 72 di 296 Figura 19. Esempio di tanque posto in prossimità di un’abitazione privata presso Puerto Ayora. (Foto di Tringali, 2012).

Attualmente, il GADMSC capta acqua da quattro grietas (Figura 22): la grieta “La Mision Franciscana”, situata nel centro della cittadina, la grieta “INGALA/Pampa Colorada” e la grieta “La Camiseta”, collegate alla rete municipale e a servizio della cittadina costiera (Sarango, 2012).

Nel 2002 è stato realizzato un altro pozzo (chiamato “Pozo Profundo”), che estrae l’acqua da circa 160 metri di profondità ed è situato a 4,7 chilometri a nord di Puerto Ayora (Consulambiente, 2012). Da questo pozzo si estrae l’acqua per il 100% della popolazione di Bellavista e contribuisce al 30% della fornitura di Puerto Ayora (d’Ozouville, 2008).

Figura 20. Mappa delle grietas e livelli relativi alle misure di E. Coli. Il colore verde indica un livello basso (0­10 UFC/100ml), l’arancione un livello medio (10­200 UFC/100ml) e il rosso un livello alto (superiore a 200 UFC/100ml). La dimensione dei cerchi indica se le grietas forniscono la rete municipale (cerchio più grande) o se sono private (misura inferiore) (Liu, 2011).

Nella parte alta dell’isola, gli abitanti utilizzano l’acqua meteorica e, in assenza, si riforniscono dall’acqua dei camion cisterne, prelevata e trasportata dalle fonti d’acqua di Puerto Ayora. Il costo di quest’ultima dipende principalmente dalla distanza percorsa dalla cittadina costiera (Guyot­Tephany, 2010).

Ad oggi non esiste una soluzione centralizzata per l’acqua potabile a Santa Cruz. Si è sviluppato, quindi, un settore privato che si occupa della distribuzione e dell’imbottigliamento dell’acqua proveniente dalle varie fonti di captazione. Come in molti paesi in via di sviluppo, questa è un’acqua “purificata” che gli abitanti possono utilizzare per bere e cucinare, poiché l’acqua della rete di alimentazione non è potabile.

La vendita può essere “sfusa”, in contenitori da 20 litri riutilizzabili, in taniche da 4 litri o in bottiglie da mezzo litro (Guyot­Tephany, 2010) (Figura 21).

Alcune di queste compagnie private cittadine sono Agua Galápagos, Agua Luz e Agua Pelikan Bay. Quest’ultima impresa estrae l’acqua dalla grieta “La Mision

Pagina 74 di 296 Franciscana” con una portata di circa 113 litri al minuto; usa filtri e la clorazione per purificare l’acqua (proprietario Agua Pelikan Bay, 2012).

Un’altra impresa privata, si trova nella parte alta dell’isola, proprietaria dell’impianto dell’Agua Miconia. L’impianto è dotato di filtri di sabbia e di carbone attivo e la disinfezione dell’acqua avviene tramite l’ozono e raggi ultravioletti (Errera, 2012).

Figura 21. Schema sulla vendita dell’acqua purificata. (Liu, 2011)

2.4.2 La qualità e la contaminazione delle risorse idriche

Le debilità che si riscontrano nelle risorse idriche dell’isola di Santa Cruz, oltre alla quantità di acqua fruibile, riguardano la sua qualità.

L’acqua sotterranea nelle aree urbane dell’isola si sta contaminando a causa sella scarsa gestione delle acque reflue, aggravato dal rapido aumento della popolazione e del turismo (d’Ozouville, 2008). La causa principale è la mancanza di un trattamento delle acque reflue (Sarango, 2010), che contaminano l’acquifero di base (Figura 22).

La carente disponibilità idrica e la mancanza di un trattamento delle acque reflue ha provocato, quindi, la contaminazione della risorsa con contaminazione di origine antropica e salinizzazione (Walsh et al., 2010).

Per quanto riguarda la rete municipale, i problemi principali sono le perdite e la contaminazione. Le prime sono causate dalla continua pressione che l’acqua

esercita sulle condutture quando l’impianto di pompaggio è spento (Ortiz, 2006). Inoltre le tubature sono posizionate sotto strade e marciapiedi dove, causa traffico, calore e mancanza di manutenzione, viene perso circa il 70% dell’acqua estratta (Armijos e Moir, 2009). La contaminazione della rete municipale è principalmente di origine biologica, rappresentata da un’elevata presenza di coliformi fecali nelle fonti idriche e nell’acqua marina, in prossimità della zona urbana (Armijos e Moir, 2009).

Per l’acqua a consumo umano, invece, l’acqua purificata e imbottigliata è risultata contaminata, a causa della mancanza di una sterilizzazione adeguata dei contenitori (Walsh et al., 2010).

Figura 22. Vulnerabilità del sistema attuale di approvvigionamento dell’acqua per consumo umano e domestico. (Liu, 2011)

2.4.3 La tariffa idrica

Gli aspetti menzionati in precedenza si riflettono ovviamente anche nel costo dell’acqua, anche se nell’isola di Santa Cruz non c’è omogeneità nel prezzo (GADMSC, 2012):

­ A Puerto Ayora la distribuzione avviene attraverso la rete municipale e costa da 4 a 5 $ al mese ad utenza (sia domestica che commerciale e alberghiera), indipendentemente dalla quantità utilizzata. La

Pagina 76 di 296 distribuzione nella parte alta dell’isola della stessa acqua nei tanques (cisterne da circa 20 metri cubi) costa da 10 a 40 $ a seconda della distanza.

­ La cittadina di Bellavista riceve acqua dal Pozo Profundo a un costo di 1,21 $ al metro cubo. La cittadina di Bellavista è l’unica dotata di contatori dell’acqua.

­ L’acqua imbottigliata in bottiglioni da 5 galloni (20 litri) costa 2 $ a gallone e l’acqua distribuita direttamente dal tubo flessibile costa tra l’1 e i 1,25 $ ogni 5 galloni.

Il costo reale dell’acqua però dovrebbe includere la protezione delle fonti idriche, la consegna dell’acqua alle case e ai servizi commerciali, la ricezione di canali di scolo e il loro trattamento fino al ritorno dell’acqua all’ambiente. La ricezione delle fognature e la manutenzione di un sistema idrico integrato sono dei punti fondamentali del ciclo di trattamento, comportando un aumento del prezzo che può superare il 100% del costo della consegna. Sarebbe necessario, quindi, revisionare le tariffe tenendo conto di questi importanti aspetti.