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L’evoluzione e il confronto: il protocollo di ginnastica

CAP 3 STUDIO D UN SOGGETTO IN ETA’ EVOLUTIVA

3.3 L’evoluzione e il confronto: il protocollo di ginnastica

Il protocollo di Ginnastica da Gennaio/Febbraio 2017 viene impostato secondo le tecniche I.D. con esercitazioni generali, con esercizi di svincolo, di potenziamento e di sbloccaggio per il Dorso Curvo. Parte della lezione di Ginnastica Correttiva viene svolta con il corsetto e la restante parte con esercizi specifici insieme allo studio dei grandi attrezzi.

Con il passare dei mesi, Lorenzo, che inizialmente si mostrava impacciato e privo di coordinazione motoria, mostra avere buone attitudini e buone capacità di apprendimento, inoltre appare più fiducioso in sé stesso e riesce a svolgere ciò che gli viene richiesto con un buoni risultati e con motivazione.

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Impara a saltare la corda, con gradualità riesce a fare diverse tipologie di traslocazioni alla scala orizzontale e riesce a salire le pertiche e le funi.

L’impegno costante e continuo di Lorenzo e il forte sostegno da parte dei genitori permette al ragazzo di non abbandonare la Ginnastica e di continuare il programma nonostante avvolte risulta essere faticosa, dolorosa e ripetitiva.

Gli esercizi che con il tempo ha perfezionato sono sottoelencati:

-Esercizi di presa di coscienza: osservarsi di profilo allo specchio con autocorrezione. Di estrema importanza è “autoallungamento” all’autortopede (foto riportata); dalla pozione in piedi, dorso al muro, piedi uniti, talloni e nuca aderenti alla parete, collo in linea con il corpo ben allineato si esegue un ispirazione, una retroversione del bacino cercando di spianare la lordosi lombare e effettuando un autoallungamento si contarae tutta la muscolatura del tronco espirando forte, mantenendo la posizione assunta.

Un altro esercizio di presa di coscienza e di miglioramento dello schema corporeo è la posizione del “cigno”; dalla posizione in ginocchio, sedersi sui talloni tenendo i piedi in massima flessione plantare, piedi uniti, quindi flettere il busto in avanti fino a toccare il suolo con la fronte, mantenendo le braccia distese lungo i fianchi con il palmo delle mani a terra. Da questa posizione si chiede al soggetto di iperestendere il collo e in successione il tratto dorsale, mantenendo l’orizzontalità della parte lombare. La foto qui riportata mostra una posizione adattata della posizione

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del cigno, poichè Lorenzo con l’anormale rigidità delle anche non riesce ad eseguire l’esercizio dalla posizione in ginocchio.

-Esercizi di sbloccaggio: postura alla scala curva; da posizione supina, gambe semi-piegate con i piedi in presa istmica ad un grado interno, il bacino è tenuto volontariamente in retroversione e le braccia sono poste in fuori-alto

con le mani in presa digitale ai pioli esterni corrispondenti alla presa della mani, la testa deve essere posata nell’asse centrale mantenendo il collo retratto.

Questa postura va mantenuta per un tempo adeguato, può provocare dolore perciò è importante la gradualità e la progressività di questa esercitazione. La scala, per le prime volte sarà posta in basso quindi con un’inclinazione vicina all’orizzonte. Oltre ad agire e sbloccare il dorso, la scala curva crea un grande tensione dei muscoli pettorali che nei soggetti con Dorso Curvo sono normalmente accorciati.

La posizione dello scivolamento è una postura indicata per lo sbloccaggio di un Dorso Curvo, si chiede al soggetto di pensar di voler portare il torace a terra ed il petto contro il pavimento. Lorenzo trova delle difficoltà nell’eseguire questi tipi di esercizi a causa della sua ridotta mobilità e ridotta scioltezza pertanto l’esercizio non viene svolto nella maniera più corretta.

Foto 31: Postura alla scala curva

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Lorenzo lavora con continuità su tutti gli esercizi di svincolo soprattutto di sbloccaggio delle caviglie attraverso lo studio della posizione del diamante, sbloccaggio della anche da decubito supino, delle spalle tramite esercizi in sospensione e in semi-sospensione, con l’utilizzo di bastoni. Per lo sbloccaggio del bacino lavora con la cintura per l’allungamento dei muscoli

ischio-crurali e ileo-psoas.

-Esercizi di potenziamento: in un Dorso Curvo i primi muscoli da irrobustire sono i muscoli dell’addominali e in

particolar modo il muscolo Trasverso dell’addome. Il motivo dell’importanza che hanno i muscoli addominali è da ricercare dal notevole sostegno esercitato dalla pressione positiva intra addominale nei confronti di tutta la colonna vertebrale. Gli altri muscoli da potenziare sono i muscoli del dorso (romboidi e fasci del trapezio), i muscoli che muovono il cingolo scapolo-omerale e la gabbia toracica. Lorenzo si presenta con una muscolatura addominale abbastanza carente, lo studio per potenziare i muscoli dell’addome è stato graduale, iniziando con esercizi piuttosto leggeri per poi con il passare del tempo arrivare a fare esercizi più complessi. Durante le esercitazioni è stato richiesto a Lorenzo un’attenta e esatta esecuzione, e sono state

Foto 33: pos. diamante

Foto 34: allungamento m. ischio-crurali

Foto 35: studio delle inclinazioni

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dettate le regole generali per gli esercizi di potenziamento dell’addome per i soggetti con il Dorso Curvo; per evitare movimenti parassiti delle altre parti del corpo e atteggiamenti viziati del collo e delle spalle per ovviare ad un’ulteriore cifotizzazione del rachide dorsale che avviene ogni qualvolta che si sposta il tronco verso le gambe. Per questa ragione, l’esercizio per il potenziamento addominale migliore si ottiene dalla posizione di sospensione. Difatti in tale posizione la colonna vertebrale è in

allungamento/trazione e la cifosi dorsale tende a essere distesa. Esempi di esercizi per curare fin dall’inizio la corretta impostazione del tronco sono i seguenti: da posizione supino, gambe semipiegate o gambe dritte (foto 38)con le braccia lungo i fianchi e palmi a terra si retroverte il bacino e retraendo bene l’addome di effettua un ispirazione con il naso per poi con un espirazione si torna alla posizione di partenza (il collo non deve creare nessuna insellatura lombare e non devono essere tollerati i movimenti con le spalle). Lo studio della sospensione (Foto 37) oltre a potenziare l’addome, migliora il controllo posturale e l’assesto del bacino, questo esercizio va eseguito

in sospensione alla spalliera tenendo il bacino retroverso e l’addome ben retratto.

-Studio di esercizi con forte impegno emotivo: al trapezio, agli anelli, alla scala orizzontale. In specifica Lorenzo ha lavorato sulle sospensioni e sulle traslocazioni sia ai pioli che ai montati della scala orizzontale, tale esercitazioni sbloccano emotivamente e psicologicamente la persona e sono fondamentali per imparare a controllare la coordinazione dinamica degli arti superiori con gli arti

Foto 37: studio addominali in sospensione

Foto 38: studio oscillazioni scala orizzontale

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inferiori. L’effetto motorio che si ottiene è dovuto alla sospensione che mette in massimo allungamento la colonna vertebrale e la cifosi si distende.

Altro grande attrezzo con il quale Lorenzo trova difficoltà nel fare gli esercizi è l’asse di equilibrio Baumann usata per il controllo della postura corretta. Difatti non riesce a tenere la corretta postura e l’equilibrio e non e capace di distendere gli arti superiori mentre cammina sull’asse.

Nei primi sei mesi di lavoro impostato e sopradescritto, l’obiettivo è stato quello di combattere il più possibile la

rigidità di Lorenzo. Parte del programma prevedeva l’allungamento dei vari distretti muscolari sia passivi che attivi, di mobilità articolare e di sospensioni e semi-sospensioni alla spalliera. Il motivo di questo è legato al fatto che prima di potenziare i muscoli dorsali è necessario rimuovere la rigidità del dorso.

Al controllo di giugno 2017 Lorenzo mostra un buon andamento. In particolare il controllo posturale è buono, la funzionalità generale è buona. Si mantiene la rigidità delle anche in flessione, ma essa è dovuta a una

Foto 39: studio asse equilibrio

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condizione di coxa valga congenita e non è possibile agire oltre i limiti consentiti da tale conformazione; sotto il consiglio dell’ortopedico deve aumentare, per quanto possibile, il tempo del corsetto.

Le foto a confronto mostrano il movimento della flessione del busto in avanti eseguita da Lorenzo rispettivamente nell’ottobre 2016, nel quale il movimento flessorio passava prevalentemente dalla colonna vertebrale, e nel luglio 2017. Si nota un miglioramento dell’angolazione della curva e un allungamento dei muscoli ischio crurali ben percepibile per la ridotta distanza delle mani dal suolo.

Le foto a sinistra mettono a confronto il profilo di Lorenzo ed, anche in questo caso, è evidente il miglioramento ottenuto. Nella foto del luglio 2017 appare chiaro la capacità da parte di Lorenzo di autocorreggersi: riesce a portare retro le spalle, a retrarre il mento e ad allineare il corpo. Persiste la ridotta capacità di distendere gli arti superiori. Il lavoro eseguito con gli esercizi di presa di coscienza hanno determinato dei miglioramenti, oltre a ciò con l’eseguire dei semplici

Foto 42-43: confronto profilo ottobre 2016 (sx) luglio 2017 (dx)

Foto 44-45: profilo con elevazione degli arti superiori, confronto ottobre 2016 (sx) luglio 2017 (dx)

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movimenti si evidenzia un incremento in termini di forza e il corpo appare più tonico. Le foto a destra riportate dimostrano i progressi di Lorenzo, il quale riesce a portare verso l’alto, con maggior escursione, gli arti superiori non gravando e non accentuando troppo la lordosi lombare.

I progressi tra ottobre e giugno/luglio si ottengono anche in termini di allungamento muscolare e di mobilità articolare negli arti inferiori. I muscoli ischio-crurali sono meno retratti raggiungono quasi i 90°. Tale risultato è stato ottenuto tramite lo stretching attivo e passivo del distretto muscolare, mantenuto in modo continuativo in posizione di stiramento per 2-3minuti, grazie l’ausilio di una cintura bloccata al tallone del piede e passata dietro a un piolo della spalliera. (foto 46-47-48-49)

Con lo studio sistemico della scala curva e del MO-DO (modellatore dorsale), Lorenzo inizia a saper controllare la sua postura, a correggere la curva e a spianare la zona lombare. In modo particolare lo

studio del MO-DO

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consente di creare una spinta sul rachide dorsale e uno stiramento dei muscoli pettorali, a Ottobre per la rigidità della curva, per la poca mobilità del bacino e per le retrazioni muscolari la zona lombare si cifotizzava, solo con il tempo e con il continuo lavoro tale caratteristica è stata persa.

Al controllo di fine dicembre 2017 (foto da sinistra verso destra di ottobre 2016, luglio 2017 e novembre 2017), Lorenzo mostra

un andamento positivo,

compatibile con la rigidità in flessione delle anche. Deve pertanto continuare la ginnastica correttiva secondo il programma già impostato, perfezionando sempre di più gli esercizi e valorizzando lo sbloccaggio del dorso, l’allungamento dei muscoli ischio- crurali e gli esercizi in sospensione. Il corsetto deve essere indossato ancora la notte e qualche ora di giorno per condizionare ulteriormente il portamento.

Da novembre 2017 a giugno 2018 e in seguito al controllo di dicembre, il ragazzo intensifica il lavoro ai grandi attrezzi, aumenta la difficoltà degli esercizi addominali e progressivamente introduce lo studio delle verticali ed esercizi nuovi per lo sbloccaggio e il potenziamento del dorso. Persiste le esercitazioni di schema corporeo soprattutto a carico del distretto scopolo-

Foto di confronto da sx verso dx: ott.2016- lug 2017- giu 2018

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omerale. Parte della lezione viene svolta ancora con il corsetto indosso e l’altra restante parte senza.

Esercizi introdotti ex novo sono sotto descritti :

-studio delle verticali (foto di sinistra): tramite le verticali si ottiene un miglioramento/condizionamento generale sia nell’ambito della forza degli arti superiori e del tronco che della mobilità articolare, una maggiore sensibilizzazione nell’allineamento dei segmenti corporei e controllo generale del corpo. Uno dei fattori principali per l’allineamento è la mobilità articolare del cingolo scapolare e gleno-omerale. Quando questa componente viene meno si riduce il range di movimento e causa di ciò potrebbe essere dovuto a un accorciamento dei muscoli pettorali. Non avendo ancora un ottimale mobilità del cingolo scapolare e gleno-omerale, Lorenzo ha iniziato a studiare le verticali in sospensione ai grandi attrezzi della Ginnastica ( scala orizzontale, anelli, pertiche e funi) ottenendo un ottimo controllo posturale e una buona forza muscolare.

-Esercizi di potenziamento dell’addome: come esposto in precedenza gli esercizi più efficaci per il potenziamento dei muscoli addominali sono eseguiti dalla posizione di sospensione, tuttavia si corre il rischio che si verifichi un’antiversione del bacino con conseguente lordotizzazione del rachide lombare ad opera dei muscoli ileo-psoas. Con tale premessa, Lorenzo ha

aggiunto al suo programma di lavoro un esercizio molto intenso (foto di

Foto 51-52-53: Studio delle verticali

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destra) che porta due significanti vantaggi: il primo è comune a tutti gli altri esercizi eseguiti in sospensione per cui la colonna vertebrale è sempre in trazione e l’altro è che tale movimento non permette nessuna lordotizzazione lombare ad opera del muscolo ileo-psoas.

Per incrementare l’intensità degli esercizi sono stati utilizzati anche mezzi utilizzati da altre discipline come lo Yoga e il Pilates, un esempio è il rullo (foto di dx e sx). Si mantiene la posizione in decubito supino in equilibrio sul rullo tenendo le gambe distese o semipiegate abbinando la retrazione addominale e la respirazione (il soffio). Altro esempio per sfruttare l’instabilità del rullo è quello di posizionarlo a contatto con il dorso dei piedi e di mantenere la posizione di corpo proteso dietro (isometria).

Per l’irrobustimento dei muscoli del dorso e per l’aumento del tono muscolare in generale, sono stati introdotti esercizi di circonduzione delle braccia eseguite dalle posizioni fondamentali in diamante e in piedi tenendo l’addome retratto e il collo e il capo allineati con il corpo, esercizi di slanci impugnando il bastone di legno curando sempre esatta postura del tronco e sfruttando tutti gli esercizi in sospensione ad attrezzi vari.

Sono stai introdotti esercizi presi dall’allenamento funzionale in sospensione TRX7( foto riportate):

-TRX Row: mani a martello, e piedi ben saldi al terreno si inclina il corpo all’indietro, le braccia tirano in avanti il corpo.

7 Mezzo con il quale si lavora con esercizi a corpo libero con il Suspension Training sviluppando

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- TRX Deltoid: con il corpo inclinato indietro si avvicina il corpo allargando le braccia e mantenendole all’altezza delle spalle.

-TRX Chest Press: la posizione da mantenere è la stessa che viene tenuta per eseguire i piegamenti della braccia a terra. Questo tipologia di esercizi permette di tonificare i muscoli, di tenere un corretta postura durante esecuzione e contemporaneamente, per l’instabilità che si viene a creare, la muscolatura addominale è sempre attiva.

Per lo sbloccaggio ulteriore del Dorso sono stati utilizzati esercizi tratti dal metodo Klapp8 (foto di destra): in ginocchio carponi, tronco obliquo in basso-avanti, braccia in alto, cosce verticali, gambe e dorso dei piedi ben fissati al terreno, sguardo rivolto in avanti, palme della mani a terra. Esecuzione: dalla posizione

di partenza si fanno scivolare le mani in avanti e si segue il loro movimento spostando le ginocchia a piccoli passi tenendo i piedi ben a contatto

con il terreno. Questo esercizio può essere classificata tra gli esercizi di scioltezza e di tonificazione generale.

L’esecuzione di questo esercizio (foto di destra) può risultare in caso di Dorso Curvo doloroso, molto faticoso e non di semplice riuscita come avviene nel caso di Lorenzo.

8 Il metodo Klapp prende il nome dal suo creatore, il chirurgo ortopedico tedesco Rudolf Klapp. Questa

metodologia nasce all’inizio del 1900.

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Alla radiografia effettuata il 30 maggio 2018 la curva mostra un miglioramento e una diminuzione della curva dorsale. L’esame radiografico del 30 maggio 2018 documentano un ottimo risultato, in cui la cifosi dorsale passa da 76 gradi Cobb dell’ ottobre 2016 agli attuali 52 gradi Cobb.

Mettendo le foto a confronto dall’ottobre 2016 al giugno 2018 è possibile evidenziare e notare l’evoluzione del Dorso Curvo, fino a quasi completa risoluzione, ottenuto da Lorenzo tramite la Ginnastica Correttiva e con l’uso del corsetto.

I benefici che ha tratto dalla Ginnastica non sono solo specifici per il Dorso Curvo ma comprendono tutte le abilità che si acquisiscono con la pratica di questa: coordinazione motoria, irrobustimento dei muscoli, esatta postura, sblocco emotivo e psicologico, mobilita e allungamento muscolare ecc..

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I risultati ottenuti sono i seguenti (foto sotto esposte confronto tra ott. 2016, lug. 2017- giu. 2018):

 miglior controllo posturale,

 buona capacità di autocorrezione;  miglior tono posturale;

 sbloccaggio del dorso;

 riduzione della curva dorsale;

 recuperata, in parte, la capacità di distensione gli arti superiori  i muscoli ischio-crurali sono più allunganti e l’escursione

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 migliora la mobilità del cingolo scapolo-omerale e nel distretto di caviglia;

 l’insellatura lombare è diminuita;

 la flessione del busto appare più armoniosa e il movimento della flessione è distribuito tra i vari segmenti;

 migliora la capacità di spianare il tratto dorsale e di estendere il collo in flessione del busto in avanti;

 sviluppo di abilità motorie nuove e migliora la coordinazione e l’agilità motoria;

 apprendimento delle tecniche ai piccoli e ai grandi attrezzi  controllo l’evolutività della curva;

 aumenta la forza muscolare;

 ha appreso le norme di “buona salute” della colonna vertebrale;  Aumento della forza di volontà e dell’autostima.

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Lorenzo continua tutto oggi ( giugno 2018) la Ginnastica specifica per il Dorso Curvo e il trattamento con il corsetto Milwuakee, nonostante sia evidente dalla foto soprariportate e dal confronto di queste i successi ottenuti, il margine di miglioramento è ancora ampio e il rischio di incorrere in un peggioramento è alto. il motivo di ciò è legato al fatto che il ragazzo non ha ancora terminato il processo di crescita, se interrompesse l’attività della Ginnastica e l’uso del corsetto potrebbe far svanire tutti i suoi sforzi e i risultati ottenuti, e nei peggior dei casi invertire l’andamento della progressività della curva.

55 CONCLUSIONI

La Ginnastica è importante. Importante soprattutto in età evolutiva dato che nel periodo di crescita i bambini se non fanno Ginnastica perdono il momento ideale per imparare tutto ciò che per loro sarebbe facile acquisire e che invece in età adulta sarebbe complicato. La Ginnastica insegna ai bambini a muoversi e insegna loro a non farsi male, provvede in modo completo al fisico dei nostri bambini, inteso sia nella sua funzionalità (efficienza fisica) che nella sua morfologia (postura). È proprio da questa premessa, che diviene essenziale la necessità di far capire ai ragazzi le problematiche che si nascondano dietro all’assunzione di posture scorrette e a seguito di ciò, ribadire l’importanza di crescere in modo sano e con un corretto sviluppo fisico. La raccolta di dati nel caso osservato è solo una piccola testimonianza del potente effetto che ha la Ginnastica e una corretta Educazione Fisica negli adolescenti. Il caso di Lorenzo è paragonabile a non pochi altri casi, l’incidenza di paramorfismi, in modo particolare nell’età giovanile, è di facile riscontro. Nel Dorso Curvo come negli altri paramorfismi, il trattamento è fondamentale per correggere la deformità ed offrire un adeguato rinforzo delle capacità toniche di sostegno del rachide. Tuttavia l’ esperienza insegna che nessun dorso curvo giovanile migliora senza l’impegno del soggetto a voler integrare l’atteggiamento di correzione nelle posture abituali della vita quotidiana. Proprio per ciò la giusta attività fisica, costante e con tecniche precise, assume un ruolo preventivo e determinante per tutti quelli che un domani saranno adulti e anziani in stato di buona salute. L’attività fisica preventiva e la ginnastica hanno, come è bene sottolineare, l’obiettivo di ridurre i danni funzionali e fermare o rallentare l’evoluzione dei paramorfismi. Concludendo, l’auspicio è che attraverso questo elaborato, si venga sempre più a conoscenza del ruolo della Ginnastica e che ci sia più interesse nei confronti e nella pratica di questa, e che il caso di Lorenzo possa

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stimolare bambini, ragazzi e adulti a superare i propri limiti, a prendere conoscenza del proprio corpo per poterlo esaltare al massimo, a incoraggiare tutti coloro che hanno scarsa fiducia in sé stessi e che, infine, gli adolescenti arrivino a percepire il potere della forza di volontà e a conoscere efficacia e efficienza della Ginnastica.

57 BIBLIOGRAFIA

1. A. Franchi. “Attività fisica adattata la ginnastica nella disabilità” Edizione ETS, 2010

2. A.Pizzi – P. Incardona – M.Antonella Nifosì. “Attività Motoria, benessere e salute, attività motoria preventiva, compensativa e adattata e fitness” –Pisa University Press, Manuali; 2016

3. Weineck J., “L’allenamento ottimale”, Calzetti e Mariucci Editori, Perugia 2009.

4. “ I. D. Educazione Fisica”, rivista semestrale di Ed. Fisica e Ginnastica- Organo ufficiale della Società Italiana di Educazione Fisica - numero 2/2012, contenete gli Atti del XVI Congresso nazionale SIEF sul tema “IMPARARE A MUOVERSI” la necessità della ginnastica come scienza e come educazione (Pisa, 24 e 25 novembre 2012)

5. Pecchioli M., Elementi di Ginnastica Correttiva. Firenze, Istituto

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