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L'ingresso principale: il portale dell'Agnus De

le nuove tecnologie per il rilievo architettonico

VI. conoscere per rappresentare

6.6. L'ingresso principale: il portale dell'Agnus De

Il portale dell’Agnus Dei42 trova collocazione lungo il fronte Su-

dOvest, in posizione decentrata rispetto alla lunghezza della facciata incompleta. Fatto erigere quasi certamente dall’ordine dei Cavalieri di Malta, è databile intorno al XIV-XV secolo, quindi alla seconda fase costruttiva del tempio.

Adolfo Avena, durante i lavori di sterro e consolidamento murario della chiesa tra il 1898 e il 1902, rimetterà in luce il portale, oramai per buona parte interrato. Una fotografia di Bertaux (Fig. 107) mo- stra come fosse interrato il portale precedentemente all’operazione di sterro.

41 Cfr. N. Ditommaso, I marchi dei lapicidi sull’Incompiuta di Venosa, Uni- versità degli studi d’Urbino “Carlo Bo”, Corso di laurea in Conservazione dei Beni Culturali, 2005-2006, pp. 107-109; L. De Lachenal, I Normanni e l’antico, pp. 71- 72.

42 «Une seconde porte, qui s’ouvre dans la nef latérale du côté sud, est

enveloppée dans une arcade romaine, dont la clef seule, sur laquelle on distin- gue un médaillon de l’Agneau de Dieu, est comme frappée d’un sceau chrétien. Le tympan porte une inscription, simple invocation appelantsur les moines qui franchissent le seuil la paix humaine et divine; audessus des caractères carrés la bénédiction est Figurée matériellement par la main qui apparaît dans un de- minimbe. L’archivolte de la porte est bordée d’un galon d’entrelacs. Toute cette sculpture est fort archaïque, et la construction dont elle fait partie parait être antérieure au milieu du xn” siècle». É. Bertaux, L’art dans l’Italie meridionale, p.

324. Fig. 101: Parete interna SudOvest. Il graffito per il colonnato. Da N. Ditommaso, I

marchi dei lapicidi sull’Incompiuta di Venosa, p. 107. Fig. 102: Individuazione sulla parete esterna SudOvest di segni e marchi dei lapicidi. (Rielaborazione tavola De Lachenal 1996) Da N. Ditommaso, I

marchi dei lapicidi sull’Incompiuta di Venosa, p. 70.

Fig. 103: Particolare dell’affresco del catino absidale dell’abbazia di Sant’Angelo in Formis (Capua), raffigurante l’abate Desiderio nell’atto di donare il modello della chiesa al Cristo Pantocratore. Desiderio, che sarà papa nel 1086 sotto il nome di Vittore III, svolgerà il ruolo di abate ideatore e costruttore, ricostruendo la basilica dal 1072 al 1087. Egli fu un perno fondamentale per il realizzarsi dell’alleanza tra la Chiesa e i normanni, organizzando il viaggio di papa Niccolò II nel giugno 1059 a Melfi, ove con lo stesso Papa si trattenne per mesi, allo scopo di definire con i Capi delle Casate Altavilla e Drengot Quarrel il Trattato e il Concordato di Melfi e per indire il famoso Concilio con il quale Roberto il Guiscardo fu nominato Duca di Puglia e Calabria.

Alla sua sommità si trova un blocco di reimpiego romano, recante l’iscrizione ONT43 capovolta. Il portale è sormontato da un arco se-

micircolare arricchito da un bassorilievo raffigurante la Mano di Dio entro il nimbo e un’iscrizione latina sottostante propiziatoria, a pro- tezione dei monaci e del tempio: "(EX)CELSA DEI VIRTUS ET EIUS SIC

PEGATISTUD HIC UT DEGENTES GEMINA SINT PACE FRUENTES " (LA

STRAORDINARIA POTENZA DI DIO E DEL LUOGO SUGGERISCE DI ERI- GERE QUESTO TEMPIO AFFINCHÉ I DEGENTI POSSANO USUFRUIRE DELLA PACE DEL CORPO E DELL’ANIMA).

Secondo Bordenache, il tondo dell’Agnus Dei con la croce, sim- bolo dell’ordine dei Cavalieri di Malta, scolpito nella chiave di volta dell’arco, potrebbe indurre a pensare che ai Cavalieri stessi si debba la costruzione, o quantomeno il rifacimento, di questo importante ingresso44.

Il rilievo fotogrammetrico del solo portale ha permesso di ot- tenere una mesh composta da 1.044.077 poligoni, in alta qualità. Quest’ultima è stata opportunamente sezionata con un piano verti- cale π1 passante per la chiave di volta dell’arcone, e un piano orizzon- tale π2. Le due sezioni ottenute (sezioni AA’ e BB’) sono state compa- rate con il precedente rilievo di Bordenache, datato luglio-novembre 1931.

Vi è, tra i due rilievi, una sostanziale coincidenza delle parti, a dimostrazione della grande abilità nel disegno e nella rappresenta- zione dell’architetto rumeno. Differenza degna di nota è lo spessore del fregio floreale laterale del portale, che nel rilievo di Bordenache risulta essere la metà di quello reale (Fig. 106, sezione AA’).

43 L’iscrizione ‘ONT’, potrebbe plausibilmente far parte di una iscrizione celebrativa (forse P[ONT]IFEX ) di un monumento importante, oppure di un por- tico.

44 «La porta del muro meridionale non appartiene, secondo me, al primo periodo costruttivo […] infatti essa è compresa in un avancorpo massiccio spor- gente dal muro di 30 centimetri, che per la sagoma della cornice e specialmen- te per le ornamentazioni - capitelli delle colonne, incorniciamento della porta, decorazione dell’arco - non ha nulla a che fare con la costruzione della chiesa. Il tondo dell’agnello con la croce, simbolo dei Cavalieri di Malta, scolpito nella chiave di volta dell’arco, può indurci a pensare che ai cavalieri stessi si debba la costruzione di questa porta». R. Bordenache, Ephemeris Dacoromana, VII, pp. 39-40.

Fig. 106: (pagina seguente) Rilievo e rappresentazione del portale. Le due sezioni AA’ e BB’ sono il risultato della sezione della mesh poligonale del portale (1.044.077 faces - High quality) con i due piani π1 orizzotale e π2 verticale, passante per il centro della chiave di volta dell'arco. Successivamente sono state confrontate le sezioni del modello digitale texturizzato (marzo 2019) con le sezioni dell’architetto Bordenache (luglio- novembre 1931). Fig. 104: Individuazione degli elementi caratteritici del portale. Fig. 105: Particolare del fianco laterale del portale principale.

Fig. 107: Il portale prima dell’operazione di sterro (1897). Da É. Bertaux, I monumenti medievali della regione del Vulture,

p. 15.

Fig. 108: Il portale dopo l’abbassamento del livello di campagna. Dis. e ril. arch. Magliano. Da A. Avena, Monumenti

dell’Italia

Fig. 109: In primo piano la mesh poligonale del portale (7.422.812 faces - Ultra High Quality) ottenuta con PhotoScan Pro - visualizzazione renderizzata con texture in alta definizione. Si noti l’asimmetria della stele funeraria rispetto all’arcone del portale. Sul fondo la nube densa di punti da cui è stata ricavata la mesh. Fig. 110: (pagina seguente) Fotografia del portale. Autore: Arch. Andrea Casolare.