• Non ci sono risultati.

La creazione del Territorio Federale di Amapá

CAPITOLO II UNA STORIA DI FRONTIERA 2.1 La scoperta dell'Amapá

2.7 La creazione del Territorio Federale di Amapá

Solo con le costituzioni del 1934 e del 1937 fu permessa la creazione di nuovi territori federali, ovvero aree territoriali amministrate direttamente dal Governo Federale. Queste aree venivano tolte a quegli Stati che non avevano le possibilità economiche per amministrarle e promuoverne in modo adeguato lo sviluppo. Diverse parti della regione amazzonica divennero territori federali e, tra queste, anche quello che oggi è lo stato dell'Amapá, il quale venne tolto allo stato del Pará100. Questa decisione, presa all'inizio

degli anni Quaranta dall'allora presidente del Brasile Getùllio Vargas, aveva come obiettivo principale quello di ristrutturare l'area per proteggere i confini federali negli anni della Seconda Guerra Mondiale. Il territorio dell'Amapá giocò quindi in questi anni

98 P. R. Alicino. Clevelândia do Norte, Rio de Janeiro, Biblioteca do Exército, 1971, pp. 94-95.

99 C. Romani, Clevelândia (Oiapoque). Colônia penal ou campo de concentração?, in «Verve», n. 4, 2003, p. 118.

un notevole ruolo strategico, ospitando anche una base aerea americana all'interno del Municipio di Amapá, costruito con la funzione di proteggere l'Amazzonia e le sue ricchezze naturali, in particolare la gomma amazzonica, molto preziosa in un momento storico in cui la contrapposizione politica impediva a diversi Stati europei e agli Stati Uniti d'America di rifornirsi presso i giapponesi, come era stato fatto in precedenza. Il primo governatore del Territorio Federale dell'Amapá, il capitano dell'esercito Janary Gentil Nunes, fu nominato il 27 dicembre 1943. Questi giunse un mese dopo nell'Amapá, insediandosi a Macapá. Ciò creò una situazione di ambiguità, dal momento che il decreto federale prevedeva che la capitale del Territorio fosse il municipio di Amapá e non la città di Macapá. C'erano di conseguenza, in questo momento, due capitali: una di diritto e una di fatto. Il 3 maggio 1944 l'impasse ebbe termine con il decreto del presidente federale Vargas che stabiliva Macapá quale capitale definitiva del Territorio.

Il governo di Janary Nunes durò dodici anni, durante i quali mantenne un atteggiamento autoritario, ma allo stesso tempo prese diverse decisioni volte al benessere del popolo amapaense101. Tra queste decisioni si possono ricordare l'assunzione di molti amapaensi

all'interno del settore pubblico, il potenziamento del sistema scolastico, la fondazione di una radio nella capitale del territorio, il sostegno all'agricoltura e all'allevamento locali, l'inizio dell'ordinamento urbano di Macapá e, soprattutto, la stipula del contratto con l'impresa ICOMI per l'esplorazione delle riserve di manganese nella regione della Serra do Navio di cui si avrà modo di parlare nel prossimo capitolo. I suoi successori proseguirono la sua azione, tra intolleranza politica e ricerca di uno sviluppo economico dell'area. L'impegno più importante fu nel campo dell'educazione, con il tentativo di dotare il territorio di una rete scolastica capace di sopperire alle necessità, e in quello dell'industria estrattiva, legata alle numerose ricchezze naturali e minerarie presenti nell'area. La sfida che ad oggi non è ancora stata vinta, e se ne parlerà più in dettaglio nelle prossime pagine, è la ricerca di un modo per distribuire in modo equo la ricchezza ottenuta, troppo spesso ancora nelle mani di pochi ricchi proprietari (a volte neanche residenti nell'area amapaense).

La costituzione federale emanata il 5 ottobre 1988 ha trasformato il Territorio Federale dell'Amapá in uno Stato membro della federazione. Il primo presidente

democraticamente eletto fu il comandante Annìbal Barcellos che assunse la carica il 1 gennaio 1991. Tale trasformazione ebbe luogo perché sarebbe risultato incostituzionale mantenere territori federali all'interno del nuovo assetto costituzionale. La prima e principale novità fu l'istituzione di una quasi totale autonomia politica ed economica, con l'elezione di un governatore dello stato, di ventiquattro deputati statali, otto deputati federali e tre senatori. Al governatore Barcellos spettò il difficile compito di seguire l'Amapá nei primi anni della sua trasformazione in Stato, cercando di dare delle risposte alle tante necessità organizzative, educative e sanitarie.

Con l'esaurimento dei giacimenti minerari che per anni erano stati la principale attività economica dello Stato, si faceva sempre più necessaria la scoperta di nuovi modi per smuovere l'economia. La risposta trovata dai politici amapaensi, di comune accordo con le autorità federali, fu la creazione (nel 1991) dell'Area de Livre Comèrcio de Macapá e Santana, ovvero di un'area esclusivamente delimitata a questi due municipi, all'interno della quale un'esenzione fiscale cerca di favorire principalmente il commercio di prodotti importati dagli altri stati della federazione o dall'estero. L'obiettivo primario di questa esenzione è quello di favorire l'accesso al commercio a quelle popolazioni che per ragioni geografiche sono rimaste a lungo isolate. La ricetta economica ebbe effetto e comportò anche un aumento della popolazione, cosa che ebbe però quale riflesso negativo lo svilupparsi di un'urbanizzazione disordinata nelle aree di Macapá e Santana102.

Il successore di Barcellos fu João Alberto Rodrigues Capiberibe, al governo dell'Amapá dal 1° gennaio del 1995 e rieletto nel 1998. A lui si deve l'adozione del programma di governo denominato “Desenvolvimento Sustentavel do Amapá”, ovverosia “Sviluppo sostenibile dell'Amapá”. Parallelamente il governatore continuò nella costruzione delle strutture già iniziate dal suo predecessore, con l'edificazione di scuole, con lo sviluppo dell'allevamento e del sistema dei trasporti. Egli inoltre trasformò il Pronto Soccorso, l'ospedale generale e il reparto Maternità. Il 5 aprile 2002 Maria Alva de Sousa Figueiredo entrò nella storia per essere la prima donna al governo dello Stato, ma dovette lasciare il governo alla fine dell'anno, portando nuovamente il paese alle elezioni.

Il 1° gennaio 2003 (e il 1° gennaio 2006 per il secondo mandato), venne eletto Antônio

Waldez da Sìlva Gòes. Il suo governo fu caratterizzato da una semplicità e popolarità che gli permisero di fare grandi cambiamenti (in un'ottica di giustizia sociale, così come era il suo slogan elettorale). Il suo successore, Pedro Paulo Dias de Carvallho, diede continuità al programma già in atto103. Dal 2011 è infine al governo Carlos Camilo Gòes

Capiberibe, che ha dichiarato di voler attuare una trasparenza amministrativa e un ridimensionamento della macchina statale, in modo da superare – si spera definitivamente – due delle maggiori piaghe della politica dell'Amapá e dell'intero Brasile.

103 Una curiosità degli anni del governo de Carvalho fu la nascità del processo Mani Pulite, come avvenuto in In Italia alla metà degli anni Novanta. Questo processo ha visto vari politici accusati di corruzione.

CAPITOLO III – L'Amapá TRA ARRETRATEZZA, SVILUPPO