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La critica all’esercito e alla leadership

3. La Crimea di Tolstoj

3.5 La critica all’esercito e alla leadership

Alla fine del 1854 Tolstoj scrisse nel suo diario di essere molto critico a proposito dei metodi con i quali le autorità russe stavano gestendo la guerra, facendosi sopraffare dalla corruzione e dall’ignoranza, fornendo poche scorte, armi insufficienti, e lasciando i soldati in disastrose condizioni di vettovagliamento e igiene: “У нас бессмысленные ученья о носках и хватках,

бесполезное оружие, забитость, старость, необразование, дурное содержание и пища убивают в нем последнюю искру гордости и даже дают ему слишком высокое понятие о враге”.232 Ciò che Tolstoj trova così riprovevole è la classe degli ufficiali, specialmente quella di rango più elevato poiché spesso la loro incompetenza genera errori madornali che ricadono sui soldati semplici o sugli ufficiali inferiori, i quali subiscono le conseguenze più gravi. Allo stesso tempo, Tolstoj era colpito positivamente dalle truppe inglesi e francesi con le quali aveva avuto occasione di confrontarsi: “Я часа два провел, болтая с ранеными французами и англичанами. Каждый солдат горд своим положением и ценит себя; ибо чувствует себя 228 Ivi, p. 114. 229 Ivi. 230 Ivi, p. 90. 231

D.T. Orwin, Tolstoy and Patriotism, cit., p. 67.

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действительной пружиной в войске. Хорошее оружие, искусство действовать им, молодость, общие понятия о политике и искусствах дают ему сознание своего достоинства”233.

All’inizio dell’anno corrente, dopo l’ascesa al trono di Alessandro II, Tolstoj cominciò a scrivere un saggio per modernizzare l’esercito234. Anche se non completò mai la sua opera, iniziò dicendo che l’esercito altro non era che un gruppo di servi comandati da mercanti di schiavi e ladri235. Molti dei soldati erano servi della gleba e venivano da ambienti analfabeti e poveri, mentre quasi tutti gli ufficiali (Tolstoj incluso) venivano da famiglie che possedevano servi236. Lo scrittore criticava le punizioni corporali spesso inflitte ai soldati e, contrariamente ad alcuni aspetti della prima storia di Sebastopoli, affermava che le truppe mancavano di dignità, valore e lealtà allo zar, alla patria e alla fede. Nel saggio menzionato sopra, nominato dallo stesso Tolstoj come “Proekt o pereformirovannii armii” e pubblicato incompleto per la prima volta nel 1932 nel tomo 4 di Polnoe

sobranie sočinenij sotto il titolo editoriale “Zapiska ob otricatel’nych storonach russkogo soldata i

oficera”237, Tolstoj enumera le sei pecche principali dell’esercito russo:

 Razioni scarse

 Mancanza di educazione

 Ostacolo allo carriera di uomini capaci

 Clima di oppressione

 Nonnismo

 Estorsione.238

In questo scritto Tolstoj spiega brevemente come ognuno di questi fattori sia dannoso all’operato dell’esercito, ma è solo nella trama dei Sevastopol'skie rasskazy che ci si rende davvero conto di

233 Ivi. 234

D.C. Maus, Satirical Subtlety in Lev Tolstoy's Sebastopol Sketches, War and Peace and Hadji Murad, cit., p. 65.

235

Lo scritto originale si trova in L.N. Tolstoj, Zapiska ob otricatel’nych storonach russkogo soldata i oficera, Polnoe

sobranie sočinenij v 90 tomach, Moskva, Chudožestvennaja literatura, 1935, t. 4, pp. 281- 309.

236 G.R. Jahn, Patriotism and the military in Tolstoy's philosophy, in Literature and War: Reflections and Refractions.

Trahan EW., ed. Monterey (CA), Monterey Institute of International Studies, 1985, p. 109-121.

237

L.N. Tolstoj, Publicističeskie proizvedenija, Sobranie sočinenij v 22 tomach, Moskva, Chudožestvennaja literatura, 1983, t. 16, p. 412.

238

Traduzione mia di “Главные пороки нашего войска: 1) Скудность содержания. 2) Необразованность. 3) Преграды к повышению людям способным. 4) Дух угнетения. 5) Старшинство. 6) Лихоимство.” Vedi testo originale in L.N. Tolstoj, Zapiska ob otricatel’nych storonach russkogo soldata i oficera, cit., pp. 288-89.

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quanto grave fosse la situazione dei combattenti. L’esemplificazione di questi vizi si può rintracciare nei vari capitoli delle storie (specialmente in Sevastopol’ v mae).

La posizione di Tolstoj in Sevastopol’ v dekabre mesjace è la meno ostile nei confronti dell’esercito. Essendo stato scritto da Tolstoj prima della caduta di Sebastopoli (al contrario degli altri due racconti), il racconto mantiene una visione quasi positiva della guerra, sebbene non manchino testimonianze di sofferenza e orrore.

Sevastopol’ v mae riguarda principalmente non le gesta dei soldati semplici ma quelle dei

sottufficiali239. La storia comincia con un narratore onnisciente che si chiede per quanto ancora potrà durare la carneficina di Sebastopoli. Risponderà alla sua stessa domanda nella parte finale del terzo capitolo con la sua digressione sulla “тщеславие”, la “характеристическая черта и особенная болезнь нашего века”. La vanità trasforma orribilmente ogni ufficiale in un piccolo Napoleone che andrebbe a combattere solamente per procacciarsi la gloria. Il tono di Tolstoj si fa satirico, il dovere diventa una specie di costrizione negativa interna.

Parlando della cerchia del capitano Michajlov, il quale durante il combattimento supera la paura e va in cerca di Praskuchin, il narratore spiega, come già accennato in precedenza, che il dovere è particolarmente forte nelle persone d’intelletto limitato. Per quanto riguarda Pest e Gal’cin, costoro incarnano quella classe di persone che Tolstoj ritiene responsabile dei problemi dell’esercito e della sanguinosa disfatta di Sebastopoli. È sottolineata la loro completa ignoranza della situazione militare così come la mancanza di compassione verso le truppe, ma anche la loro perfidia nei confronti dei sottoposti. Quando gli ufficiali discutono delle truppe, la loro conversazione allude circa a tutti i sei vizi nominati all’inizio nell’arco di poche righe:

-- А ведь странно подумать, -- сказал Гальцин, взяв стакан и отходя к окну, -- что мы здесь в осажденном городе: фортаплясы, чай со сливками, квартира такая, что я, право, желал бы такую иметь в Петербурге. -- Да уж ежели бы еще этого не было, -- сказал всем недовольный старый подполковник, -- просто было бы невыносимо это постоянное ожидание чего-то... видеть, как каждый день бьют, бьют -- и все нет конца, ежели при этом бы жить в грязи и не было бы удобств. -- А как же наши пехотные офицеры, -- сказал Калугин, -- которые живут на

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бастионах с солдатами, в блиндаже и едят солдатский борщ, -- как им-то? -- Вот этого я не

понимаю и, признаюсь, не могу верить, -- сказал Гальцин, -- чтобы люди в грязном белье, во

в*шах+ и с неумытыми руками могли бы быть храбры. Этак, знаешь, cette belle bravoure de

gentilhomme *этой прекрасной храбрости дворянина+, -- не может быть. -- Да они и не

понимают этой храбрости, -- сказал Праскухин. (Sevastopol’ v mae, capitolo 5)240.

Il coraggio di gentiluomini al quale si riferiscono Praskuchin e Gal'cin risulta inutile e falso nel momento in cui sono illustrate sia l’ingloriosa morte di Praskuchin sui bastioni che l’inefficace carica di Pest241. La correzione della narrazione di un’azione militare da parte dei personaggi è un’ulteriore tecnica che Tolstoj usa in molte delle sue opere per mettere in ridicolo gli ufficiali242. Ne è un esempio il racconto del barone Pest sulle sue missioni in Sevastopol’ v mae:

Барон Пест тоже пришел на бульвар. Он рассказывал, что был на перемирии и говорил с

французскими офицерами, что будто один французский офицер сказал ему: "S'il n'avait pas

fait clair encore pendant une demi-heure, les embuscades auraient ИtИ reprises" *Если бы еще

полчаса было темно, ложементы были бы вторично взяты+, и как он отвечал ему: "Monsieur!

je ne dis pas non, pour ne pas vous donner un dementi" *Я не говорю нет, только чтобы вам не

противоречить+, и как хорошо он сказал и т. д. (Sevastopol’ v mae, capitolo 15)243

Questa tecnica è tra le più effettive armi satiriche e serve a paragonare le figure vanagloriose e importanti a ridicoli ciarlatani, costituendo un modello negativo cui Tolstoj contrappone quei personaggi che lui ritiene essere più giusti, sia in senso morale che religioso. Si noti l’espressione i

tak dalee che dimostra quanto siano futili e insignificanti le parole di Pest, tanto da non meritare

nemmeno di essere riprodotte nel testo. Esse non costituiscono una vera testimonianza degli eventi di Sebastopoli ma soltanto un mero tentativo del barone di rendersi coraggioso e di salvarsi la faccia davanti ai compagni244.

240

L.N. Tolstoj, Sevastopol’ v mae, PSS, cit., p. 30.

241 D.C. Maus, Satirical Subtlety in Lev Tolstoy's Sebastopol Sketches, War and Peace and Hadji Murad, cit., p. 63. 242

Ivi, p. 64.

243

L.N. Tolstoj, Sevastopol’ v mae, PSS, cit., p. 55.

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Infine, Sevastopol’ v avguste 1855 goda prende una posizione ancora più dura nei confronti della corruzione e dello spreco all’interno dell’esercito quando documenta le esperienze dei fratelli Kozel’cov a Sebastopoli mentre la città cade in mano ai nemici francesi. L’aspra critica di Tolstoj sulla condotta della classe degli ufficiali e sulla guerra in generale raggiunge in questo racconto un picco tale da incontrare non a caso problemi con la censura. La censura tagliò nel testo numerose insinuazioni sul fatto che gli ufficiali russi fossero codardi, avidi di gloria personale. Tuttavia, anche con le parti mancanti fuoriusciva la triste convinzione personale dello scrittore sul fatto che anche l’uomo più coraggioso stesse morendo invano245.