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La domanda di servizi da parte dei lavoratori

Unità attive

5. L’assistenza tecnica di Italia Lavoro per lo sviluppo del welfare aziendale

5.5 La domanda di servizi da parte dei lavoratori

E’ utile analizzare quali tipologie di servizi sono maggiormente richieste dai lavoratori al fine di allocare in modo ottimale il budget sul paniere di benefit messo a disposizione dei dipendenti.

Italia Lavoro, con la collaborazione di “Muoversi” e “Willis” ha analizzato, in forma anonima, le scelte di benefit effettuate dai dipendenti, con la sola esclusione dei dirigenti, in alcune aziende di diversi comparti. Il campione è costituito da 50 mila dipendenti di 42 aziende che operano in diversi settori economici e che offrono volontariamente piani di welfare. Il paniere dei benefit messo a disposizione dalle aziende ai propri dipendenti e riportato nel riquadro successivo.

I budget assegnati erano pari a 250 euro per gli operai, 550 euro per gli impiegati e 850 euro per i quadri.

Circa un terzo dei lavoratori (dal 35% dei quadri al 31% degli operai), senza significative differenze per la qualifica, ha richiesto il rimborso spese per i libri di testo e l’educazione dei propri figli (rette universitarie, libri di testo, asili nido, rette scolastiche in generale). Il rimborso delle spese per gli asili nido sono state pari a circa un terzo della voce “educazione” e sarebbe stata anche superiore se non ci fossero dubbi interpretativi sulla possibilità di far rientrare nelle agevolazioni fiscali anche le scuole per l’infanzia.

La seconda scelta, che è stata espressa da circa un quarto dei dipendenti, soprattutto impiegati (28%) e operai (27%), riguarda il rimborso delle spese sanitarie del nucleo familiare (occhiali, cure dentarie e visite speciali-stiche).

Le attività ricreative (viaggi, biglietti per spettacoli, attività per bambini, ecc.) state scelte dal 19% dei qua-dri, dal 12% degli impiegati e solo dal 6% degli operai. I buoni spesa sono stati richiesti soprattutto dagli operai (22%) e in misura minore dagli impiegati (14%) e dai quadri (7%).

Una quota modesta dei dipendenti (1%), senza distinzione di qualifica, ha chiesto servizi di assistenza domi-ciliare (babysitter, badanti e infermieri a domicilio).

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Le richieste di servizi per la salute diminuiscono con l’aumentare dell’età (dal 35% al 19%) perché i quadri e i dirigenti beneficiano di polizze sanitarie integrative e di conseguenza hanno minore esigenza di ricorrere ai servizi di welfare aziendali.

La richiesta di assistenza domiciliare secondo l’età rimane marginale e intorno all’1% e solo per la fascia dei 31-40enni, nella quale si concentra la nascita dei figli per le donne77, aumenta di un punto percentuale.

Scelte per età (2013)

Fonte: estrazione piani Willis - MUOVERSI dicembre 2013

77 L’età media delle donne al primo figlio nel 2012 è di circa 31 anni. Fonte: Istat, Tendenze demografiche e

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