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La fase 1. Mappatura dell’ambizione strategica

Nel documento Lo strategizing in contesti complessi (pagine 151-158)

Filippo Zanin, Carlo Bagnoli 2 Strategy in practice

2.5 Lo strategizing nell’Università Ca’ Foscari Venezia

2.5.2 La fase 1. Mappatura dell’ambizione strategica

Il processo di formulazione del Piano strategico ha preso avvio il 26 feb-braio 2010 dallo sviluppo di alcune interviste semi-strutturate finalizza-te a mappare e quindi porre a confronto le percezioni ‘soggettive’ dei principali soggetti preposti al governo strategico di Ca’ Foscari in merito all’ambizione strategica che essa dovrebbe porsi. Le interviste sono state strutturate a partire da un modello di analisi (fig. 5 – primo piano) che prende in considerazione le seguenti sei variabili critiche per la definizione di un’ambizione strategica:

– Struttura Interna: identifica le caratteristiche dell’organizzazione

(assetto istituzionale, organizzativo, tecnico e finanziario, organismo personale, attività operative, ecc.) e quindi i suoi punti di forza e debolezza.

– Struttura Esterna: identifica le caratteristiche del contesto generale (ambiente naturale-infrastrutturale, politico-istituzionale, economico-finanziario, socio-culturale, ecc.) e specifico (settore, concorrenti, potenziali entranti, aziende complementari, clienti, fornitori, enti fi-nanziatori, collettività, ecc.) nei quali l’organizzazione si trova a ope-rare e quindi le opportunità e le minacce che si trova ad affrontare. – Missione e Visione: la prima definisce in modo ampio e duraturo lo

scopo che si pone l’organizzazione per distinguersi dai competitor identificando anche il suo campo di attività in termini di prodotto/ mercato. La Visione esplicita invece la direzione dell’organizzazione,

la sfida cioè che essa si pone di vincere immaginando un futuro reali-stico, credibile e per lei attraente. La Missione e la Visione risentono della lettura della Struttura Interna (frecce tratteggiate curve) e della Struttura Esterna (frecce tratteggiate curve). Nella loro formulazione, cioè, non si può prescindere da – ma neanche appiattirsi su – l’anali-si dei punti di forza e debolezza dell’organizzazione interna, e delle minacce e opportunità del contesto esterno.

– Obiettivi Interni ed Esterni: articolano la Visione (frecce continue cur-ve discendenti) in obiettivi a medio-lungo termine specifici, concreti e misurabili definiti considerando anche i vincoli posti dalla Struttura Interna e Esterna (frecce continue curve ascendenti). Gli Obiettivi si distinguono in Interni o Esterni a seconda che abbiano (in prevalenza) a oggetto aspetti legati all’organizzazione interna o alla sua posizione nel contesto esterno.

– Strategie (e Azioni triennali): traducono in programmi d’azione a medio-lungo termine gli Obiettivi Interni ed Esterni (frecce continue dritte discendenti). Queste trovano poi attuazione concreta nelle Azio-ni triennali che andranno ad alimentare la programmazione uAzio-niver- univer-sitaria costituendo di fatto il collegamento tra il Piano strategico, il Programma triennale e il Piano della performance.

Gli intervistati sono stati quindi individualmente chiamati a descrivere in termini narrativi la propria percezione in merito all’ambizione strategica che Ca’ Foscari dovrebbe porsi partendo dall’identificazione dei punti di forza e debolezza della Struttura Interna e delle opportunità e minacce della Struttura Esterna. Questo ha permesso loro di identificare la Mis-sione e ViMis-sione di Ca’ Foscari e, quindi, di definire gli Obiettivi Interni ed Esterni che essa dovrebbe porsi. Sono state infine identificate le Strategie da implementare per raggiungere tali obiettivi senza però arrivare al det-taglio delle azioni triennali da implementare.

I soggetti intervistati in questa prima fase sono stati 12: il Rettore; i 5 Prorettori; i 4 Presidi di Facoltà; la Presidente del Consiglio dei Direttori di Dipartimento e il Direttore Amministrativo. Ogni intervista, della durata di un paio d’ore circa, è stata registrata, trascritta e integrata con le annota-zioni prese dal team di progetto. Sulla base di tale materiale è stata quindi redatta una Mappa strategica che riassume in forma grafica l’ambizione strategica dei soggetti intervistati sintetizzandone i principali concetti emer-si diversamente poemer-sizionati e colorati (fig. 5 – sfondo). La strutturazione grafica ricalca il modello di analisi utilizzato nelle interviste. I concetti re-lativi alla Struttura Interna ed Esterna sono stati così posizionati in basso a, rispettivamente, sinistra e destra colorando in giallo (ottimismo) i punti di forza interni e le opportunità esterne, mentre in nero (pessimismo) i punti di debolezza interni e le minacce esterne. La Missione e la Visione sono state posizionate in alto al centro e colorate in rosso (emotività). Gli Obiettivi Interni ed Esterni sono stati posizionati a metà a, rispettivamente, sinistra e destra colorando in azzurro (razionalità) quelli collegati a progetti di ra-zionalizzazione (miglioramento incrementale) e in verde (creatività) quelli collegati a progetti di innovazione (miglioramento radicale). Le Strategie sono state posizionate in basso al centro colorate anch’esse in azzurro o verde in accordo con gli Obiettivi Interni ed Esterni dalle quali discendono. Durante le interviste è emerso che alcune catene concettuali (Struttura-Obiettivi-Strategie) erano riconducibili a 3 diversi Temi strategici: ‘Ricerca-Didattica-Territorio’, ‘Amministrazione’ e ‘Governance’. Si è quindi deciso di rappresentare separatamente tali catene concettuali redigendo una ‘sotto’ Mappa per ogni Tema strategico emerso. Ogni Mappa strategica è stata revisionata e corretta assieme agli intervistati in un secondo incontro in-dividuale, della durata di circa un’ora e mezza, al termine del quale si è pervenuti alla redazione delle ‘sotto’ Mappe e quindi, attraverso la loro unione, della Mappa strategica ‘certificata’. Prendendo come esempio le ‘sotto’ Mappe del prof. Sostero emerse dalla prima intervista e quindi dalla loro revisione e correzione, emerge innanzi tutto come egli abbia ricono-sciuto nella prima intervista i Temi strategici ‘Amministrazione’, ‘Ricerca-Didattica’ e ‘Territorio (poi uniti nella seconda intervista), ma non anche quello ‘Governance’ a differenza di altri intervistati. Emerge inoltre come, nonostante la Struttura Interna ed Esterna e quindi la Missione e la Visione

siano rimaste sostanzialmente immutate tra i due momenti di confronto, siano invece parzialmente variati gli Obiettivi Interni ed Esterni e, coerente-mente, le Strategie con riferimento a entrambi Temi strategici riconosciuti. Questo a riprova come nella ridiscussione della mappa sia stata stimolata la creazione di nuova conoscenza. In particolare, con riferimento al Tema strategico ‘Amministrazione’ si è riconosciuto, oltre agli Obiettivi ‘Intervento di riorganizzazione interna’, ‘Politiche di gestione del PTA’ e Integrazione con altri Atenei: veneziani e veneti’, anche l’Obiettivo Interno ‘Sviluppo del sistema informativo’ e quello Esterno ‘Migliorare la visibilità di Ca’ Foscari a livello locale, nazionale e internazionale’ dal quale si è fatta discendere la nuova Strategia ‘Ufficio comunicazione: comunicazione mirata a studen-ti, famiglie, imprese e politici’. Con riferimento invece al Tema strategico ‘Ricerca-Didattica-Territorio’ (figg. 6.1, 6.2 e 6.3) i due Obiettivi Interni iniziali ‘Riorganizzazione strategica delle strutture di Ricerca e Didattica’ e ‘Specializzazione e Strategia di nicchia’ sono stati ampliati e distinti in ‘Riorganizzazione strategica delle strutture di Ricerca e Didattica’, ‘Inter-vento di riorganizzazione interna’ e ‘Politiche di gestione docenti, ricerca-tori, dottorandi’. Sembra quindi emergere un maggior focus sulla necessità di procedere a una gestione mirata del personale. Per quanto riguarda le Strategie collegate sono state introdotte con la ridiscussione della mappa la ‘Valutazione di Ricerca e Didattica con un’agenzia esterna’ (con riferimento alla strategia ‘Politiche di gestione docenti, ricercatori, dottorandi ‘), e la ‘Specializzazione in economia e lingue’ (con riferimento alla strategia ‘Rior-ganizzazione strategica delle strutture di Ricerca e Didattica’), declinando quindi più nel dettaglio le azioni necessarie a implementare gli Obiettivi. Inoltre, nonostante a livello di Strategie non ci siano state variazioni sostan-ziali, agli Obiettivi Esterni iniziali ‘Migliorare la visibilità di Ca’ Foscari a livello locale, nazionale e internazionale’ e ‘Integrazione con altri Atenei: veneziani e veneti’ sono state aggiunti quelli ‘Attrazione di eccellenze’ e ‘Integrazione con il territorio’.

Figura 6.3. La ‘sotto’ Mappa strategica ‘Didattica-Ricerca-Territorio’ emersa dalla seconda intervista

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