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L’analisi dei fabbisogni formativi è il momento di rilevazione delle necessità formative (PLAN), rappresenta la prima fase del ciclo della formazione e precede le fasi di progettazione, realizzazione dell’ intervento, valutazione dei risultati e del l’efficacia dell’intervento di formazione. La rilevazione dei fabbisogni è fondamenta le per verificare la “reale” necessità di interventi formativi nel contesto lavorativo, per fissare obiettivi e risultati da raggiungere e per decidere quali sono le metodologie e strumenti maggiormente idonei per svolgere efficacemente l ’intervento di formazione37. Una corretta e efficace analisi dei fabbisogni formativi non deve limitarsi alla raccolta dei bisogni espressi dall’organizzazione e derivanti dalla rilevazione di una differenza tra le attese dell’azienda e le capacità effettive espresse dei lavoratori, ma deve tener presente anche le potenzialità, le motivazioni, le aspettative degli utenti stessi del processo formativo. Secondo Quaglino e Carrozzi 38 l’analisi dei bisogni formativi deve avvenire a due livelli: rilevazione dei bisogni formativi dell’impresa e rilevazione dei bisogni dell’individuo. L’analisi dei bisogni formativi dell’organizzazione avviene attraverso la raccolta di dati su39:

- l’organizzazione: descrizione dei diversi aspetti della realtà organizzativa, eventi del passato verificatesi all’interno o all’esterno dell’organizzazione, eventi critici che hanno messo in crisi il funzionamento e sopravvivenza dell’azienda; obiettivi e situazione attuale dell’azienda; piani e programmi verso cui è orientata l’azienda;

- il personale: dati anagrafici (età, titolo di studio, anzianità lavorativa, qualifica,… ), dati relativi al comportamento organizzativo (assenteismo, turnover, dimissioni …) ; - la formazione: quadro storico delle pregresse attività formative realizzate all’interno dell’organizzazione.

37 Guilbert J.J. Guida Pedagogica per il personale sanitario, 2002 Edizioni Dal Sud.

38 Quaglino G.P. Fare formazione. 2005, Raffaello Cortina Editore

39 Beccastrini S. La formazione permanente nei servizi sociali e sanitari. Per imparare a

L’analisi dei bisogni formativi degli individui avviene invece attraverso:

- l’analisi delle attività: descrizione dei compiti che l’individuo svolge nella quotidianità, con particolare attenzione agli aspetti critici che avvengono durante lo svolgimento del lavoro assegnato;

- l’analisi del ruolo: descrizione in merito ad alcuni aspetti del ruolo organizzativo occupato utili all’identificazione dei bisogni formativi;

- l’analisi degli eventi critici: situazioni che gli individui ritengono particolarmente critiche e che capitano con una certa frequenza;

- l’analisi del sistema di attese degli individui: rilevazione esplicita della necessità di bisogni formativi da parte del personale.

Gli adulti infatti imparano quando: - Hanno bisogno di conoscere; - E' rispettato il concetto di sè;

- Sono rispettate le loro esigenze (fisiologiche di sicurezza, di autostima, di ruolo sociale);

- E' riconosciuta l'esperienza precedente; - Sono disponibili ad apprendere;

- Sono orientati all'apprendimento; - Sono motivati.

Queste sono le ragioni individuabili attraverso l'analisi della scala di Maslow, riportata nella figura seguente.

La L. 122/2010 di riforma della Pubblica amministrazione ne ha cambiato l'assetto, introducendo strutture complesse con nuovi compiti. Per accompagnare e gestire il cambiamento sarà pertanto necessario poter contare su figure professionali con maggiori e a volte nuove competenze. E’ compito della formazione coadiuvare la crescita professionale del personale e sostenere l’Amministrazione nella gestione di questa evoluzione. La crisi economica e le scelte della politica hanno inoltre determinato forti tagli ai budget. La circolare n. 10/2010 del Dipartimento della Funzione Pubblica, avente come oggetto la Programmazione della Formazione delle amministrazioni pubbliche40, ha sottolineato alcune misure di riduzione della spesa introdotte dal D. Lgs. 78/2010 convertito nella L. 122 /2010, indicando specifiche linee di indirizzo in materia di programmazione e gestione degli interventi di formazione.

In particolare ha precisato che tutte le risorse finanziarie destinate agli interventi di “formazione, aggiornamento ed informazione, svolti in presenza o con metodologie e- learning”, avrebbero subito un ridimensionamento del 50% rispetto al 2009.

Oggi più che mai è pertanto indispensabile utilizzare al meglio le risorse e individuare con maggior precisione possibile tematiche e destinatari delle attività formative41. L’esiguità di risorse economiche e di personale obbliga però a perseguire questi obiettivi scegliendo modalità e strumenti diversi da quelli utilizzati in passato. La raccolta dei fabbisogni può essere definita come "ciò che i discenti devono essere capaci di realizzare al termine del periodo di formazione, che non erano capaci a realizzare prima" oppure come "il divario esistente tra il punto in cui si è adesso e quello a cui si vuole arrivare rispetto ad una particolare serie di competenze definite in un modello". L'innesco della formazione sanitaria avviene di solito per diverse ragioni:

- risposta alla disfunzione organizzativa/inefficienza;

- sistematizzazione delle competenze/confronto di esperienze - adeguamento competenze ai cambiamenti organizzativi - rispetto della normativi

40 La Circolare 10 del 2010 del Dipartimento della funzione pubblica in materia di

programmazione della formazione delle amministrazioni pubbliche è stata registrata alla Corte dei conti il 4 agosto 2010.

41 Manovra correttiva: misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria Decreto Legge ,

In sanità si osservano diverse metodologie di raccolta dei fabbisogni della formazione rispondenti a uno dei diversi impulsi che spingono alla progettazione di percorsi formativi. Prima di tutto il piano sanitario nazionale e poi regionale può essere un punto di riferimento per confrontare esigenze e obiettivi a livello verticale e declinarli attraverso formazioni dedicate al raggiungimento degli stessi o all'analisi ove gli elementi analizzati siano già presenti nella struttura. La seconda analisi dei fabbisogni è basata attraverso questionari o interviste/colloquio o relazioni con la Direzione che individua eventuali esigenze formative in risposta a inefficienze interne o riorganizzazioni mirate anche a portare a cambiamenti organizzativi. La stessa cosa può essere fatta su larga scala in maniera orizzontale sui dipendenti della struttura che per mantenere e migliorare la propria competenza professionale hanno esigenze specifiche quali il confronto e lo scambio di buone pratiche. Inoltre la normativa e la legge vigente (ad esempio la sicurezza sui posti di lavoro D.Lgs. 81/08 o la gestione della privacy) possono vincolare la formazione della struttura e l'attuazione normativa, in questo caso sarà necessaria non tanto una raccolta dei fabbisogni legati alla struttura ma un'applicazione di quanto individuato dal legislatore attraverso Decreti, leggi e regolamenti; la formazione diviene uno strumento di realizzazione di quanto richiesto.