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La relazione sociale

Nel documento BILANCIO SOCIALE (pagine 34-129)

3. La relazione sociale

E’ la parte del bilancio sociale direttamente collegata alle singole aree di intervento ed ai rispettivi stakeholder. In essa, pertanto, sono riportate le più rilevanti iniziative assun-te dall’INAIL, evidenziando delle sassun-tesse i diversi elementi caratassun-terizzanti, in assun-termini sia di realizzazione che di effetti sugli stakeholder.

Questi ultimi sono individuati in ragione della loro maggiore significatività, privilegiando a tal fine la rilevazione volta più all’ampiezza degli ambiti di intervento e del novero dei relativi destinatari o interlocutori, piuttosto che ad una ricognizione puntuale nelle inten-zioni ma incompleta negli esiti o rappresentativa di aspetti che si connotino per il loro carattere di residualità.

Si tratta di una scelta non ispirata a criteri per così dire di “economia”, ma finalizzata a cogliere delle diverse iniziative dell’Istituto gli impatti più forti, siano essi positivi o nega-tivi, che per la loro rilevanza costituiscono anche il presupposto indispensabile per un’accurata e mirata modifica o riqualificazione delle iniziative stesse.

Le singole aree di intervento - Prestazioni e servizi ai lavoratori, Servizi ai datori di lavo-ro, Prevenzione, Riabilitazione e reinserimento lavorativo, Formazione e assetto orga-nizzativo delle risorse umane, Qualità dei rapporti con l’utenza, Efficacia del sistema informativo integrato in quello della P.A. - sono state integrate con l’ulteriore area di inter-vento denominata “Comunicazione”, che si caratterizza per la natura specialistica e tra-sversale degli interventi.

La scelta metodologica alla base dell’impostazione del Bilancio Sociale 2005-2006 è stata quella di inserire le iniziative, le informazioni e i dati riguardanti le singole aree di intervento in un contesto di correlazione con gli obiettivi strategici definiti dal Consiglio di Indirizzo e Vigilanza per i trienni 2005-2007 e 2006-2008 e con la nuova articolazione del bilancio dell’Istituto in Unità Previsionali di Base (U.P.B.).

In tale contesto, conseguentemente, si collocano gli stakeholder che interagiscono nelle rispettive aree di intervento, dei quali sono evidenziati gli apporti forniti - anche in termi-ni di posiziotermi-ni critiche - rispetto alle itermi-niziative assunte dall’Istituto. Il momento relaziona-le, quindi, rappresenta - per la maggior parte delle iniziative e dei progetti promossi dall’Istituto - uno dei principali elementi su cui fondare le valutazioni sulle criticità rileva-te, alle quali poi conseguono gli interventi per il relativo superamento.

Il momento relazionale ha trovato espressione anche nel confronto a livello locale con i diversi comitati territoriali, dei quali sono riportate le opinioni su alcune iniziative rien-tranti nelle singole aree di intervento, in linea con l’orientamento volto a garantire la costanza e la reciprocità dei rapporti tra l’INAIL e le parti sociali rappresentate nei pre-detti comitati.

Le fasi di confronto con il mondo esterno e di analisi dei riscontri che da questo pro-vengono presuppongono il contributo, sia personale che professionale, delle risorse umane dell’Ente, che costituiscono il patrimonio di cultura e di esperienza indispensa-bile alla realizzazione dei compiti istituzionali ed al perseguimento degli obiettivi di svi-luppo e di miglioramento dei servizi.

E’ importante sottolineare che il predetto contributo è fornito dal personale nella sua generalità, sia esso impegnato nelle strutture centrali o territoriali, in un quadro di con-divisione delle iniziative e dei progetti e di convergenza verso obiettivi unitari.

Ed infatti, la gran parte degli interventi dell’Istituto hanno una diffusione sull’intero terri-torio nazionale, proprio nel presupposto dell’unicità dell’Ente e della conseguente uni-formità delle azioni volte al rispetto della tutela e delle garanzie apprestate ai diversi sog-getti interessati dal rapporto assicurativo.

Di pari passo con la connotazione “universale”, nei termini sopra evidenziati, della com-ponente “personale” dell’Istituto si muove la funzione organizzazione, della quale detta componente è elemento centrale, che necessariamente deve garantire le condizioni per

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l’adeguatezza ed il corretto esercizio delle attività istituzionali, nonché della loro evolu-zione, ai diversi livelli di struttura.

A conferma della rappresentata corrispondenza tra la funzione organizzazione e le esi-genze di sviluppo, si richiamano le iniziative in tema di revisione del modello organizza-tivo dell’Istituto, previsto a tutti i livelli di struttura, che hanno visto la luce nel biennio 2005-2006 e che nel 2007 hanno ricevuto ulteriore impulso, anche in attuazione di pre-cisi indirizzi legislativi22.

Gli obiettivi strategici

Il processo di pianificazione e programmazione dell’Istituto prende avvio con la defini-zione degli obiettivi strategici pluriennali, riferiti ad un triennio ed annualmente attualiz-zati, approvati dal Consiglio di indirizzo e vigilanza23, sulla base dei quali il Consiglio di amministrazione24predispone il piano triennale, che individua gli obiettivi operativi e che viene approvato dal Consiglio di indirizzo e vigilanza. In relazione a detti ultimi obiettivi viene sviluppata, da parte delle strutture centrali, la programmazione annuale delle pro-prie attività.

Gli obiettivi strategici relativi ai trienni 2005-2007 e 2006-2008 che trovano riscontro nelle diverse aree tematiche in cui si articola la relazione sociale sono riportati nella seguen-te tabella di correlazione tra detti obiettivi e i paragrafi del Bilancio sociale di riferimento.

22 Legge n. 296 del 27 dicembre 2006 - Finanziaria 2007 -.

23 Delibere CIV n. 28 del 4 ottobre 2004 e n. 24 del 20 settembre 2005.

24 Delibere CdA n. 33 del 23 gennaio 2005 e n. 691 del 22 dicembre 2005.

OBIETTIVO STRATEGICO PARAGRAFO

Formulare e proporre nelle competenti sedi istituzionali, con il coinvolgimento delle parti sociali, ipotesi operative per adeguare il sistema indennitario introdotto dall’art. 13 del D.Lgs.

n. 38/2000.

Pervenire all’aggiornamento delle tariffe dei premi in vigore.

Istituire, presso la banca dati dell’INAIL, il Registro nazionale delle malattie causate dal lavo-ro o lavolavo-ro-correlate.

Inserire in procedura informatica gli esiti dell’attività di vigilanza, secondo le tipologie più significative delle irregolarità accertate, al fine di una migliore comprensione del fenomeno del “lavoro irregolare”.

Pubblicizzare adeguatamente la nuova Carta dei servizi, anche attraverso apposite sinergie con i “grandi utenti”, e mettere a punto metodologie e strumenti per la rilevazione sistemati-ca della qualità percepita dagli utenti, al fine di individuare, anche con il coinvolgimento delle parti interessate, strategie di miglioramento della stessa.

Adeguare periodicamente le nomenclature tariffarie all’evoluzione dei processi produttivi e tecnologici, in costante raccordo con le imprese e salvaguardando gli elementi di solidarietà settoriali e categoriali del sistema assicurativo.

Pervenire al massimo contenimento possibile dei tempi di erogazione delle prestazioni per infortunio e malattia professionale, talvolta ancora distanti da quelli attesi dall’utenza, con particolare riferimento ai tempi di erogazione delle rendite ai superstiti.

Incentivi economici di cui all’art. 24 del D.Lgs. n. 38/2000 volti ad intensificare le iniziative per il completo utilizzo delle risorse stanziate da tale norma ed ancora a disposizione.

Potenziare l’attività protesica che assicuri il massimo livello tecnico-scientifico delle presta-zioni e la loro agevole fruizione e consenta, nel contempo, di adeguare il grado di risposta alla crescente domanda da parte dell’utenza interna ed esterna.

Ampliare la produzione dei Centri protesi, allo scopo di contenere i “tempi di attesa”.

Incrementare la ricerca sia all’interno che all’esterno dell’Istituto anche attraverso collabora-zioni tecnico-scientifiche con strutture specializzate nazionali ed estere.

3.1.1

3.1. Area di intervento “Prestazioni e servizi ai lavoratori”

Stakeholder privilegiati dell’Istituto sono i lavoratori dipendenti che subiscono un infor-tunio sul lavoro o contraggono una malattia professionale, che costituiscono gli assicu-rati nell’ambito di un rapporto che vede l’INAIL come assicuratore e i datori di lavoro come assicuranti. Ulteriori stakeholder di pari dignità sono i titolari di aziende artigiane ed i soggetti assicurati contro gli infortuni in ambito domestico.

Al 31 dicembre 2006 risultano in gestione n. 999.593 rendite per inabilità permanente e in favore di superstiti di lavoratori deceduti, con un trend discendente rispetto agli ultimi anni conseguente alle naturali cessazioni delle rendite costituite nel “vecchio regime Testo

OBIETTIVO STRATEGICO PARAGRAFO Recuperare il ruolo di sostegno della bilateralità, allo scopo di veicolare iniziative e risorse verso le reali esigenze prioritarie delle aziende e dei lavoratori e, in tale contesto:

a) dare piena e compiuta attuazione al Progetto sperimentale “Centro di osservazione degli infortuni mortali e di elevata gravità”;

b) definire, congiuntamente con gli altri soggetti coinvolti, piani mirati territoriali di informa-zione, assistenza, consulenza, incentivazione e sostegno;

c) riprendere in esame il progetto di censimento e messa in rete delle varie espressioni della bilateralità, attraverso un sito internet “dedicato” con il quale mettere a disposizione del-l’utenza informazioni, approfondimenti ed esperienze.

Valorizzare i meccanismi premiali, valutandone le modalità di estensione al settore agricolo, attraverso:

a) il potenziamento dell’entità del “premio” nel caso di interventi di particolare significati-vità strutturale/organizzativa;

b) il pieno dialogo con le parti sociali interessate;

c) la diffusione di pratiche partecipative.

Istituzionalizzare gli interventi di sostegno economico previsti dall’art. 23 del D.Lgs. n.

38/2000, da realizzare attraverso una specifica proposta di revisione normativa, che:

a) prenda spunto da un attento monitoraggio delle iniziative sino ad oggi finanziate, per veri-ficarne l’efficacia in termini di diffusione della cultura della prevenzione e le ricadute con-crete sia sull’andamento del fenomeno infortunistico e tecnopatico sia sul versante della soddisfazione dell’utenza;

b) tenga opportunamente conto delle incongruenze e delle criticità emerse durante lo svi-luppo delle precedenti esperienze;

c) privilegi fattori quali: la valutazione preventiva delle esigenze legate al territorio; il decen-tramento decisionale; il coinvolgimento - secondo le rispettive competenze - dei comitati provinciali e dei Coordinamenti regionali nonché degli organismi paritetici di cui all’art. 20 del D.Lgs. n. 626/1994; la flessibilità a livello regionale dell’utilizzo delle risorse; la razio-nalizzazione e semplificazione delle modalità di accesso; la strutturazione dell’attività di comunicazione con l’ausilio di tutti i soggetti coinvolti.

Pervenire ad una disciplina dei Comitati Provinciali e dei Coordinamenti Regionali coerente con il “modello duale”, accrescere il ruolo dei predetti organismi nella individuazione e nel-l’attuazione di obiettivi ed iniziative inerenti a tutti i settori di intervento dell’INAIL, settori nei quali essi dovranno costituire la cerniera di collegamento fra l’Istituto, le altre strutture rap-presentative dell’utenza e le Istituzioni locali.

Valorizzare gli apporti partecipativi dei lavoratori dell’Istituto, nell’ambito di un corretto siste-ma di relazioni sindacali.

Predisporre un Piano della formazione che consegua il costante aggiornamento e la ricon-versione delle risorse, per adeguarle allo sviluppo organizzativo, al rinnovamento tecnologi-co del sistema informativo-informatitecnologi-co, al decentramento delle funzioni e all’evoluzione del ruolo istituzionale.

Pervenire alla digitalizzazione dell’Ente, nell’ambito di un programma unitario di governo che impone la sistematicità delle azioni di informatizzazione ed un ottimale livello di integrazione tra le Pubbliche Amministrazioni, al fine di realizzare un completo sviluppo dei servizi in rete che consenta banche dati condivise, rapporti collaborativi finalizzati ad erogare servizi inte-grati, un contenimento dei costi di esercizio, nonché la semplificazione e riduzione degli adempimenti da parte dei cittadini e delle imprese.

Rendere operativi gli Sportelli Unici per le imprese, per consentire alle stesse la contestuale iscrizione all’INAIL, all’INPS ed alle Camere di commercio.

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Unico”, ed al minor numero di quelle costituite ai sensi della nuova disciplina prevista dal D.Lgs. n. 38/2000, il cui art. 13 ha introdotto l’indennizzo in capitale per il danno biologico.

Nell’anno 2006 sono stati denunciati n. 927.998 infortuni e n. 26.403 malattie professionali.

Per maggiori dettagli sia sui predetti dati, che su quelli riguardanti altri istituti della pre-sente area di intervento, si rinvia alle tabelle che seguono.

Va osservato che, mentre il numero degli infortuni denunciati è comprensivo anche dei casi non indennizzabili, in quanto la relativa inabilità non ha superato i quattro giorni pre-visti dal citato Testo Unico, il dato relativo all’indennità di temporanea non è comprensi-vo di detti casi.

Variazione Variazione

2004 2005 2006 2005/2004 2006/2005

Industria e servizi 869.439 844.951 836.366 -2,82% -1,02%

Agricoltura 69.263 66.449 63.019 -4,06% -5,16%

Dipendenti Conto Stato 28.027 28.568 28.613 1,93% 0,16%

Totale infortuni 966.729 939.968 927.998* -2,77% -1,27%

nel conteggio totale non sono compresi quei casi per i quali resta ancora da determinare l’esatta attribuzione alla relativa gestione.

Infortuni denunciati

Variazione Variazione

2004 2005 2006 2005/2004 2006/2005

Industria e servizi 25.075 24.915 24.673 -0,64% -0,97%

Agricoltura 1.077 1.310 1.417 21,63% 8,17%

Dipendenti Conto Stato 284 319 313 12,32% -1,88%

Totale malattie professionali 26.436 26.544 26.403* 0,41% -0,53%

nel conteggio totale non sono compresi quei casi per i quali resta ancora da determinare l’esatta attribuzione alla relativa gestione.

Malattie professionali denunciate

Variazione Variazione

2004 2005 2006 2005/2004 2006/2005

Industria e servizi 605.878 547.917 550.824 -9,57% 0,53%

Agricoltura 56.825 51.082 48.878 -10,11% -4,31%

Totale infortuni 662.703 598.999 599.702 -9,61% 0,12%

Infortuni definiti con l’erogazione dell’indennità per inabilità temporanea assoluta

Variazione Variazione

2004 2005 2006 2005/2004 2006/2005

Gestione Industria 708.541.102 688.263.483 751.073.281 -2,86% 9,13%

Gestione Agricoltura 56.399.135 54.040.873 56.454.685 -4,18% 4,47%

Totale 764.940.237 742.304.356 807.527.966 -2,96% 8,79%

Spese per inabilità temporanea assoluta (euro)

Infatti, l’indennità di temporanea è dovuta agli assicurati ai quali, a causa di infortunio sul lavoro o di malattia professionale, viene riconosciuto uno stato di inabilità assoluta che impedisce loro temporaneamente di attendere alla propria attività lavorativa;ha funzione indennitaria e viene corrisposta dal quarto giorno in poi di inabilità.

La normativa introdotta con il D.Lgs n.38/2000 prevede: un indennizzo di base,che risto-ra il c.d. danno biologico (danno alla salute) sotto forma di capitale per gristo-radi di invalidi-tà pari o superiori al 6% ed inferiori al 16%, considerato che,da questa soglia, la graviinvalidi-tà della menomazione rende necessaria la corresponsione di una prestazione economica che garantisca il sostegno nel tempo (rendita).

Variazione Variazione

2004 2005 2006 2005/2004 2006/2005

Industria e servizi 24.841 27.199 28.005 9,49% 2,96%

Agricoltura 3.479 3.944 3.921 13,37% -0,58%

Totale Indennizzi 28.320 31.143 31.926 9,97% 2,51%

Nota: sono compresi i casi con acconto provvisorio

Indennizzi in capitale (per grado di invalidità dal 6% al 15%)

Variazione Variazione

2004 2005 2006 2005/2004 2006/2005

Rendite per inabilità permanente 3.223.240.936 3.224.570.643 3.146.307.050 0,04% -2,43%

Quote integrative della rendita 151.631.532 150.304.736 144.865.472 -0,88% -3,62%

Quote di integrazione di rendite per

inabilità permanente 13.281 27.994 5.742 110,78% -79,49%

Liquidazioni in capitale delle rendite 255.102.279 219.518.928 322.270.142 -13,95% 46,81%

Indennizzi in capitale 211.699.815 205.081.197 212.352.964 -3,13% 3,55%

Totale 3.841.687.843 3.799.503.498 3.825.801.370 -1,10% 0,69%

Prestazioni per danno permanente (euro)

Variazione Variazione 31.12.2004 31.12.2005 31.12.2006 2005/2004 2006/2005

Industria e servizi 762.218 738.888 703.061 -3,06% -4,85%

Agricoltura 184.427 175.402 165.306 -4,89% -5,76%

Medici Radiologi 885 862 836 -2,60% -3,02%

Ambito domestico 109 172 224 57,80% 30,23%

Totale Rendite 947.639 915.324 869.427 -3,41% -5,01%

Rendite in vigore per inabilità permanente

Quando dall’evento tutelato derivi la morte, sia immediata sia a distanza di tempo, ai superstiti viene corrisposta una rendita rapportata al 100% della retribuzione annua del-l’assicurato. Hanno diritto a tale prestazione il coniuge superstite, fino al decesso o a nuovo matrimonio, ed i figli a carico.

Qualora sussista un nesso causale tra evento e decesso dell’assicurato, viene corrispo-sto - come contributo “una tantum” - un assegno funerario a favore di chi ha sostenuto le spese per il funerale.

La rendita di passaggio è una prestazione economica prevista per almeno un anno -per gli assicurati affetti da silicosi o asbestosi i quali in tale -periodo sono incentivati a ricercare un nuovo lavoro che non li esponga allo specifico rischio.

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Variazione Variazione 31.12.2004 31.12.2005 31.12.2006 2005/2004 2006/2005

Industria e servizi 115.067 113.304 113.461 -1,53% 0,14%

Agricoltura 17.337 16.793 16.420 -3,14% -2,22%

Medici Radiologi 286 286 284 0,00% -0,70%

Ambito domestico 1

Totale Rendite ai superstiti 132.690 130.383 130.166 -1,74% -0,17%

Rendite in favore dei superstiti

Variazione Variazione

2004 2005 2006 2005/2004 2006/2005

Rendite ai superstiti 1.122.548.176 1.149.292.878 1.144.433.224 2,38% -0,42%

Annualità al coniuge superstite per

nuovo matrimonio 171.873 229.410 239.020 33,48% 4,19%

Totale 1.122.720.049 1.149.522.288 1.144.672.244 2,39% -0,42%

Prestazioni ai superstiti (euro)

Variazione Variazione

2004 2005 2006 2005/2004 2006/2005

Importi 5.802.493 5.605.988 5.715.503 -3,39% 1,95%

Assegni funerari (euro)

Variazione Variazione

2004 2005 2006 2005/2004 2006/2005

Importi 513.944 509.184 486.011 -0,93% -4,55%

Rendite di passaggio (euro)

Gli infortunati o tecnopatici titolari di rendita per inabilità permanente del 100%, che necessitano di un’assistenza personale continuativa, in quanto portatori di una delle menomazioni indicate in apposita tabella, hanno diritto ad un assegno mensile integra-tivo della rendita.

La prestazione viene erogata ai superstiti di invalidi titolari di rendita non inferiore al 65%, deceduti per cause non dipendenti dall’infortunio o dalla malattia professionale.

Con la Legge finanziaria 2007 il grado minimo di menomazione dell’integrità psico-fisica che dà diritto alla prestazione è stato ridotto al 48%.

La prestazione spetta agli invalidi per infortunio sul lavoro o malattia professionale, tito-lari di rendita per inabilità permanente di grado non inferiore al 34% e di età non supe-riore ai 65 anni, per i quali non è applicabile il beneficio dell’assunzione obbligatoria.

Il suddetto grado di inabilità permanente è stato ridotto al 20% con la Legge finanziaria 2007.

E’ una prestazione economica legata allo stato di bisogno e spetta ai grandi invalidi il cui reddito personale non superi i limiti annualmente stabiliti dall’INAIL. A seguito dell’en-trata in vigore della Legge finanziaria 2007, i grandi invalidi del lavoro sono quelli che,

Variazione Variazione

2004 2005 2006 2005/2004 2006/2005

Assegni al 31.12 (n.) 4.811 4.818 4.841 0,15% 0,48%

Importi (euro) 23.805.127 24.548.529 25.075.773 3,12% 2,15%

Assegni per assistenza personale continuativa

Variazione Variazione

2004 2005 2006 2005/2004 2006/2005

Importi (euro) 2.703.885 2.464.908 2.103.181 -8,84% -14,68%

Speciali assegni continuativi mensili in favore dei superstiti

Variazione Variazione

2004 2005 2006 2005/2004 2006/2005

Assegni di incollocabilità al 31.12 (n.) 4.479 4.248 4.084 -5,16% -3,86%

Importi (euro) 12.363.757 11.544.793 11.306.730 -6,62% -2,06%

Assegni di incollocabilità

Variazione Variazione

2004 2005 2006 2005/2004 2006/2005

Importi 447.467 478.539 454.083 6,94% -5,11%

Erogazioni di fine anno (euro)

per gli infortuni sul lavoro verificatisi nonché per le malattie professionali denunciate a decorrere dal 1° gennaio 2007, abbiano subito o subiscano una menomazione dell’inte-grità psicofisica pari o superiore al 60%.

Prestazione spettante ai grandi invalidi ed ai mutilati con grado di inabilità permanente compreso tra il 35% e 59%, limiti fissati dalla Legge finanziaria 2007, che siano cittadini italiani e non abbiano riportato condanne penali di durata superiore a due anni.

Ai lavoratori infortunati o affetti da malattia professionale vengono fornite cure idrofan-gotermali e soggiorni climatici qualora, secondo il parere del medico INAIL, possano trarne beneficio; in tali casi l’onere di tali prestazioni è a carico del SSN, ma competono all’INAIL:

- il rimborso spese di viaggio e costo del soggiorno in strutture alberghiere convenzio-nate con l’Istituto;

- l’indennità integrativa alla rendita fino alla misura massima dell’indennità di tempora-nea, laddove sussista una effettiva perdita della retribuzione.

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Variazione Variazione

2004 2005 2006 2005/2004 2006/2005

Importi 207.912 176.799 149.481 -14,96% -15,45%

Brevetti e distintivi d’onore (euro)

Variazione Variazione

2004 2005 2006 2005/2004 2006/2005

Spese per soggiorni e viaggi 7.534.014 6.659.870 6.469.992 -11,60% -2,85%

Cure idrofangotermali e soggiorni climatici (euro)

Variazione Variazione

2004 2005 2006 2005/2004 2006/2005

Gestione Industria 5.425.387 5.443.467 5.804.087 0,33% 6,62%

Gestione Agricoltura 572.801 653.719 671.737 14,13% 2,76%

Gestione Infortuni Domestici 3.629 23.552 27.516 548,00% 16,83%

Totale prestazioni 6.001.817 6.120.738 6.503.340 1,98% 6,25%

Prestazioni sanitarie erogate (n.)

Variazione Variazione

2004 2005 2006 2005/2004 2006/2005

Importi 117.587.615 119.469.017 121.499.990 1,60% 1,70%

Contributo al Fondo sanitario nazionale (euro)

L’INAIL versa al Fondo Sanitario Nazionale un contributo annuo, aggiornato secondo il tasso di inflazione programmato, in considerazione degli interventi che il Servizio Sanitario Nazionale eroga agli infortunati.

L’INAIL eroga a favore dell’Istituto Italiano di Medicina Sociale (IIMS) un contributo fis-sato annualmente con decreto interministeriale (Ministero del lavoro e della previdenza sociale e Ministero dell’economia e delle finanze), con il quale viene ripartita tra l’INAIL e l’INPS la somma destinata al predetto Istituto.

3.1.1. Miglioramento delle prestazioni

Nel biennio 2005-2006 l’Istituto ha posto in essere attività in linea con l’evoluzione del mondo del lavoro e con le esigenze di tutela e garanzia del lavoratore, proseguendo nel processo riformatore avviato con il D.Lgs. n. 38/2000.

Con l’art. 13 di detto decreto è stata estesa la tutela assicurativa al danno biologico, inte-so come danno all’integrità psico-fisica, che determina una menomazione permanente ed obiettivamente valutabile con criteri medico-legali. Il nuovo regime indennitario aveva carattere sperimentale, avendo il legislatore previsto un periodo di monitoraggio e veri-fica, finalizzato all’eventuale emanazione di disposizioni “correttive ed integrative”.

Da tale attività di monitoraggio sono emersi due problemi rilevanti connessi a lacune presenti nell’art. 13, peraltro costantemente evidenziate anche dall’ANMIL:

• la mancata previsione di un meccanismo di rivalutazione automatica e periodica degli indennizzi del danno biologico;

• la mancata estensione dei parametri di valutazione del danno biologico a tutti gli isti-tuti giuridici riguardanti gli invalidi del lavoro;

• la mancata estensione dell’assistenza INAIL agli invalidi del lavoro oltre il termine del-l’ultimo termine revisionale delle rendite.

Inoltre, i risultati dei monitoraggi hanno consentito di acquisire elementi che hanno fatto sorgere perplessità sulla congruità della franchigia fino al 6% per l’indennizzo in capita-le e del limite del 16% per l’indennizzo in rendita.

In attesa, pertanto, di una complessiva revisione del Testo Unico Infortuni, l’Istituto si è fatto promotore nel 2005 di una proposta di riforma normativa che prevede:

• l’abbassamento del grado di invalidità da indennizzare in capitale dall’attuale 6% al 4%;

• l’abbassamento all’11% del grado di invalidità da indennizzare in rendita, compren-dendo nella rendita sia una quota per il ristoro del danno biologico sia una quota per l’indennizzo delle conseguenze patrimoniali della menomazione;

• la rivalutazione periodica degli importi indicati nelle “Tabelle indennizzo danno biolo-gico” in capitale e in rendita;

• l’estensione dei parametri di valutazione del danno biologico a tutti gli istituti giuridici, interni ed esterni al T.U., riguardanti gli invalidi del lavoro, con rideterminazione dei gradi di invalidità stabiliti dalle vigenti disposizioni per accedere alle relative provvidenze.

I contenuti di tali proposte sono stati portati all’attenzione dei patronati nel corso delle relative riunioni periodiche.

Sempre nel corso del 2005, in merito ad una proposta di legge presentata dall’ANMIL di riordino della normativa in materia di tutela dei rischi da lavoro, secondo modalità sostanzialmente analoghe alle proposte INAIL, sono stati forniti al Ministero del lavoro e della previdenza sociale approfondimenti circa i conseguenti oneri finanziari.

Variazione Variazione

2004 2005 2006 2005/2004 2006/2005

Importo (euro) 1.595.101 1.683.355 2.025.083 5,53% 20,30%

Importo (euro) 1.595.101 1.683.355 2.025.083 5,53% 20,30%

Nel documento BILANCIO SOCIALE (pagine 34-129)

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