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E LABORAZIONE DELLA C ARTA L ITOLOGICA

Nel documento P.A.T. Piano di Assetto del Territorio (pagine 11-16)

Nel seguente paragrafo sono descritti i dati e le fonti reperiti per l’elaborazione della Carta Litologica ed è illustrata la metodologia di analisi e di elaborazione che ha portato alla redazione della Carta seguendo le voci di legenda derivanti dal documento “Grafie Unificate per gli strumenti urbanistici comunali” di cui alla D.G.R. n. 615/1996.

Le formazione geologiche sono assoggettate a raggruppamenti in funzione della litologia, dello stato di aggregazione, dello stato di alterazione e del conseguente comportamento meccanico che le singole unità assumono nei confronti degli interventi insediativi e infrastrutturali che lo strumento urbanistico introduce.

Rispetto ad una classificazione basata esclusivamente sulle formazioni geologiche, una carta Figura 2.4: Parete in via Chenderle (foto del 20/01/09)

geolitologica sviluppa criteri che consentono di distinguere le unità del substrato geologico da quelle delle coperture di materiali sciolti.

Per quanto riguarda le unità del substrato si fa riferimento alla compattezza, al grado di suddivisione dell’ammasso roccioso, al grado di alterazione, alla presenza di alternanze di materiali a diverso grado di resistenza o coesione, alla tessitura e grado di cementazione delle singole formazioni.

Per quanto riguarda i materiali delle coperture, il riferimento fondamentale è quello che richiama il processo di messa in posto del deposito o dell’accumulo, lo stato di addensamento e la tessitura dei materiali costituenti.

La tipologia di dati e le fonti utilizzate sono descritti prendendo in analisi ad una ad una le voci presenti nella legenda della Carta stessa e analizzando di volta in volta il processo di elaborazione svolto.

LITOLOGIA DEL SUBSTRATO

L-SUB-04 “rocce superficialmente alterate e con substrato compatto” (DGR 615/1996).

Sono state associate a questa voce le brecce basaltiche d’esplosione delle formazioni eruttive. I limiti sono stati ricavati dalla Carta Geologica e dalla Carta Geolitologica, del PRG del Comune di Malo, 2003 e sono stati validati tramite le informazioni puntuali provenienti dalle stratigrafie ricavate da relazioni geologico tecniche elaborate per aree appartenenti al comune di Malo e tramite sopralluoghi diretti effettuati per la redazione del presente PAT.

L-SUB-05 “rocce compatte prevalenti alternate a strati o interposizioni tenere” (DGR 615/1996).

Sono stati associati a questa voce i terreni costituiti dalle rocce appartenenti alla Marna di Priabona e alla Calcarenite di Castelgomberto. I limiti sono stati ricavati dalla Carta Geologica e dalla Carta Geolitologica del PRG del Comune di Malo, 2003 e sono stati validati tramite le informazioni puntuali provenienti dalle stratigrafie ricavate da relazioni geologico tecniche elaborate per aree appartenenti al comune di Malo e tramite sopralluoghi diretti effettuati per la redazione del presente PAT.

L-SUB-06 “rocce tenere prevalenti con interstrati o bancate resistenti subordinati”

(DGR 615/1996).

Sono stati associati a questa voce i terreni costituiti dalle arenarie e calcari di S.

Urbano. I limiti sono stati ricavati dalla Carta Geologica e dalla Carta Geolitologica

del PRG del Comune di Malo, 2003 e sono stati validati tramite le informazioni puntuali provenienti dalle stratigrafie ricavate da relazioni geologico tecniche elaborate per aree appartenenti al comune di Malo e tramite sopralluoghi diretti effettuati per la redazione del presente PAT.

MATERIALI DELLA COPERTURA DETRITICA COLLUVIALE ED ELUVIALE

L-DET-03 “materiali della copertura detritica colluviale poco consolidati e costituiti da frazione limo-argillosa prevalente con subordinate inclusioni sabbioso-ghiaiose e/o di blocchi lapidei” (DGR 615/1996).

Sono stati associati a questa voce tutti i depositi fini colluviali presenti ai piedi dei rilievi collinari e ricoprenti in varia misura le formazioni rocciose dei rilievi. I limiti sono stati ricavati dalla Carta Geologica e dalla Carta Geolitologica del PRG del Comune di Malo, 2003 e sono stati validati tramite le informazioni puntuali provenienti dalle stratigrafie ricavate da relazioni geologico tecniche elaborate per aree appartenenti al comune di Malo e tramite sopralluoghi diretti effettuati per la redazione del presente PAT.

MATERIALI DEGLI ACCUMULI DI FRANA

L-FRA-01 “materiali sciolti per accumulo di frana per colata o per scorrimento, a prevalente matrice fine argillosa talora inglobante inclusi lapidei” (DGR 615/1996).

Sono stati associati a questa voce i corpi di frana di colamento attiva. I limiti sono stati ricavati dalla Carta Geomorfologica (SUD), PRG del Comune di Malo, 2003, da sopralluoghi diretti e da informazioni provenienti dalle relazioni geologico tecniche elaborate per aree appartenenti al comune di Malo.

L-FRA-04 “materiali sciolti per accumulo di frana per crollo e colata di detriti;

abbondante frazione lapidea in matrice fine scarsa e assente” (DGR 615/1996).

Sono stati associati a questa voce i corpi di frana di crollo attiva. I limiti sono stati ricavati dalla Carta Geomorfologica (SUD), PRG del Comune di Malo, 2003 e sono stati validati tramite le informazioni provenienti da relazioni geologico tecniche elaborate per aree appartenenti al comune di Malo e tramite sopralluoghi diretti effettuati per la redazione del presente PAT.

MATERIALI ALLUVIONALI, MORENICI, FLUVIOGLACIALI, LACUSTRI, PALUSTRI E LITORALI

L-ALL-01 “materiali granulari fluviali e/o fluvioglaciali antichi a tessitura prevalentemente ghiaiosa e sabbiosa più o meno addensati” (DGR 615/1996).

Sono stati associati a questa voce i terreni alluvionali di natura ghiaioso sabbiosa presenti sia in superficie che in profondità. I limiti sono stati ricavati dalla Carta Geologica, PRG del Comune di Malo, 2003 e sono stati validati tramite le informazioni puntuali provenienti dalle stratigrafie ricavate da relazioni geologico tecniche elaborate per aree appartenenti al comune di Malo e tramite sopralluoghi diretti effettuati per la redazione del presente PAT.

L-ALL-05 “materiali alluvionali, fluvioglaciali, morenici o lacustri a tessitura prevalentemente limo-argillosa” (DGR 615/1996).

Sono stati associati a questa voce i terreni alluvionali di natura argilloso limosa ricoprenti con spessori variabili terreni sabbioso ghiaiosi. I limiti sono stati ricavati dalla Carta Geologica e dalla Carta Geolitologica del PRG del Comune di Malo, 2003 e sono stati validati tramite le informazioni puntuali provenienti dalle stratigrafie ricavate da relazioni geologico tecniche elaborate per aree appartenenti al comune di Malo e tramite sopralluoghi diretti effettuati per la redazione del presente PAT.

L-ART-01 “materiali di riporto” (DGR 615/1996).

Sono indicati con questo simbolo tutti i terreni prevalentemente alluvionali rimaneggiati per attività di scavo e riporto. I limiti sono stati ricavati dalla Carta Geolitologica, PRG del Comune di Malo, 2003 e sono stati validati tramite le informazioni puntuali provenienti dalle stratigrafie ricavate da relazioni geologico tecniche elaborate per aree appartenenti al comune di Malo e tramite sopralluoghi diretti effettuati per la redazione del presente PAT.

PUNTI DI INDAGINE GEOGNOSTICA E GEOFISICA

Sono stati riportati nella Carta Litologica alcuni punti di indagine ricavati da relazioni geologiche presenti in Comune di Malo ed utilizzati per la validazione dei dati litologici e per la realizzazione della Carta stessa. Sono stati inseriti prove penetrometriche, sondaggi e trincee eseguite sia in area collinare

sia in pianura per la realizzazione di nuove urbanizzazioni, per lo studio di piccoli dissesti e per la caratterizzazione tessiturale in aree di cava.

Inoltre, a ciascun punto di indagine è stato associato un codice numerico riportato anche nella stratigrafia presente all'allegato1.

L-IND-01 “prova penetrometrica” (DGR 615/1996).

L-IND-02 “sondaggio” (DGR 615/1996).

L-IND-03 “trincea” (DGR 615/1996).

3 Carta Idrogeologica

La Carta Idrogeologica deriva dall’analisi del tema c0502-Idrogeologia e dei suoi relativi sottotemi; le voci di legenda derivano dal documento “Grafie Unificate per gli strumenti urbanistici comunali” di cui alla D.G.R. n. 615/1996. In tale documento le voci di legenda interessano sia temi puramente idrogeologici, come la soggiacenza del livello di falda, la direzione di flusso della falda e la presenza di pozzi, con una voce specifica per i pozzi ad uso acquedottistico, sia temi riguardanti l’idrologia di superficie, come la rappresentazione dell’idrografia superficiale, la presenza di idrovore, botti e sifoni e l’individuazione di aree paludose.

I dati elaborati sono stati restituiti in formato. shp nelle seguenti classi:

• c0502011_CartaIdrogeologicaA.shp (aree);

• c0502012_CartaIdrogeologicaL.shp (linee);

• c0502013_CartaIdrogeologicaP.shp (punti).

Nel documento P.A.T. Piano di Assetto del Territorio (pagine 11-16)

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