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LAVORI D'AULA: APPROVATE A MAGGIO- MAGGIO-RANZA LE “LINEE GUIDA STRATEGICHE PER

Nel documento Affari Istituzionali (pagine 55-59)

Economia/lavoro

LAVORI D'AULA: APPROVATE A MAGGIO- MAGGIO-RANZA LE “LINEE GUIDA STRATEGICHE PER

LO SVILUPPO DELLA SOCIETÀ DELL'INFOR-MAZIONE”

L'Assemblea legislativa dell'Umbria ha approvato a maggioranza le “Linee guida strategiche per lo sviluppo della società dell'informazione”. Agenda digitale, banda ultra larga e progetti per lo svi-luppo e l'innovazione al centro degli interventi della Regione, finanziati con circa 100milioni di euro.

Perugia, 28 novembre 2017 - L'Assemblea legi-slativa dell'Umbria ha approvato (11 sì della maggioranza, 7 astensioni dei gruppi di opposi-zione ) le “Linee guida strategiche per lo sviluppo della società dell'informazione”.

Il relatore di maggioranza, ANDREA SMACCHI, ha illustrato il documenti spiegando che “il mo-mento che stiamo vivendo verrà forse ricordato come uno dei periodi in cui le innovazioni tecno-logiche hanno maggiormente impattato sull’economia oltre che sulla società e l’impegno che tutti noi dobbiamo assumerci è quello di par-tecipare a questo cambiamento senza trincerarsi dietro falsi miti o barriere destinate

inevitabil-infrastrutture

mente a sgretolarsi. E la Pubblica Amministrazio-ne ha attivato un percorso di cambiamento im-portante. Per lo sviluppo della società di infor-mazione, nel periodo 2014-2017 la nostra Regio-ne ha investito complessivamente circa 31milioni di euro incrementando gli investimenti per l’Agenda digitale di altri 21milioni. L’Agenda digi-tale persegue la crescita socio-economica della Regione attraverso tre chiavi: servizi attorno alle esigenze dei cittadini, cambiamento tecnologico organizzativo, apertura e collaborazione al cam-biamento. Chiavi che mirano a unire pubblico e privato perseguendo cinque missioni: Capitale umano e uso internet, Imprese e integrazione tecnologie digitali, Territorio smart e qualità, Servizi pubblici digitali (compresa la salute elet-tronica), Connettività per la banda ultra larga.

Siamo tutti consapevoli che il digitale rappresen-ta la base in ogni settore in cui si sviluppano politiche regionali e non un settore di intervento a se stante. Per questo la nostra Regione ha ef-fettuato un investimento importante circa 100 milioni di euro complessivi per l’Agenda digitale, la banda ultra larga e i progetti per lo sviluppo e l'innovazione.

Il relatore di minoranza, RAFFAELE NEVI (Forza Italia), ha spiegato l'astensione sull'atto con la richiesta di una maggiore attenzione alla sussi-diarietà orizzontale: “Le associazioni di categoria ci hanno scritto una lettera con osservazioni pun-tuali e importanti. Viene sottolineata la necessità che venga superata la primazia del pubblico, che invece deve limitarsi ad un ruolo di controllo.

Serve una partnership più forte tra pubblico e privato, in discontinuità col passato. Servono fondi per le infrastrutture, in grado di attivare gli investimenti per la trasformazione della pubblica amministrazione e delle imprese”.

GLI INTERVENTI

MARIA GRAZIA CARBONARI (M5S): “L'Umbria è in forte ritardo in una delle sfide più importanti, che la Regione sta perdendo. Lo sviluppo del digitale è fondamentale per il rilancio dell'eco-nomia dell'Unione europea per il prossimo de-cennio. Chi sta al passo con l'agenda digitale riesce a vincere nei mercati a far stare meglio le persone, riesce ad evolversi e adattarsi a un mondo che cambia. L'Italia è molto in ritardo e l'Umbria di più. I dati Eurostat sulla società del-l'informazione evidenziano come per famiglie e cittadini la mancanza di competenze digitali risul-ti fra le cause più importanrisul-ti del non urisul-tilizzo di internet, abbiamo il numero più alto di analfabeti digitali. Siamo ancora molto indietro anche nei servizi pubblici, a partire dalla sanità. Le frodi informatiche fanno molte vittime fra i nostri cit-tadini, il doppio della media italiana, c'è un utiliz-zo poco consapevole e spregiudicato della rete. I dati eurostat riferiti al 2015 dicono che solo il 24 per cento degli umbri utilizza internet per rela-zionarsi con la Pa. I siti sono carenti nella traspa-renza nonostante gli obblighi previsti dal decreto, spesso si cercano documenti impossibili da trova-re nelle apposite sezioni del sito. Nel rapporto con i cittadini, Milano rilascia il 54 per cento di

certificati in forma digitale, Perugia il 29. C'è il gap della banda larga, 117mila famiglie non hanno alcuna connessione a internet. Necessari interventi più incisivi, nonostante siano stati spe-si 31milioni di euro dal 2014. Molte zone rurali e borghi sono ancora isolati dai servizi di connetti-vità, spesso si tratta di zone artigianali o distretti interi che sono tagliati fuori dai servizi. Smart city: anche la Regione dice che è una delle mis-sioni principali, ma i dati dicono che Perugia e Terni sono agli ultimi posti per reti di comunica-zione e accesso alla Pa. Quindi gli obiettivi non sono stati centrati e si riscontra mancanza di progettualità. Turismo: uno dei cinque ambienti delle linee guida per la trasformazione digitale, l'istituto demoscopico che valuta la reputazione turistica delle regioni dà l'Umbria penultima, e per le ricerche su Google per parole chiave, l'Umbria è ultima dietro alla Basilicata. Come popolarità delle destinazioni siamo terzultimi.

Arriviamo dunque tardi, sono stati investiti fondi ma c'è ancora molto da fare. Apprendiamo con piacere del nuovo sistema di digitalizzazione del progetto 'lavoro per te', ma siamo in ritardo di dieci anni rispetto alle esigenze della popolazio-ne, dei disoccupati e delle imprese. Speriamo che adesso si vada alla velocità della luce. Oltre al portale ci sia dunque anche un effettivo fun-zionamento, e ci auguriamo che sia adeguata-mente pubblicizzato”.

CLAUDIO RICCI (RP): “Questa sta per diventare una nuova 'materia prima', che si riposiziona e cambia stato continuamente. I tentativi di de-terminare linee guida strategiche debbono tener conto di questo quadro di opportunità ma pro-blematico. Il piano, con la piattaforma si pone un tema centrale a cui cerca di dare una risposta: la gestisce dei tanti dati che oggi produciamo. Non dobbiamo duplicarli ma coordinarli e aggiornarli.

Anche nel confronto tra le diverse amministra-zioni. I fondi europei tentano di dare qualche punto di riferimento. C'è un riferimento strategi-co europeo, il tentativo di creare un mercato unico digitale. La formazione e la consapevolezza diffusa è centrale su questo tema. È necessario far sviluppare le nostre piccole imprese dal punto di vista tecnologico per far competere i loro pro-dotti a livello locale. Per la Cna solo il 20 per cento degli iscritti in Umbria ha un sito internet adeguato. Questo ci dà la misura del lavoro da fare. Nel servizio pubblico questo si traduce nella mancata semplificazione. Dobbiamo spingere verso l'autocertificazione attraverso internet. Le tecnologie oggi stanno diventando sempre più mobili, quindi le nostre politiche devono andare in questa direzione”.

ANTONIO BARTOLINI (ASSESSORE): “Questo piano va nella giusta direzione e nel suo sviluppo triennale consentirà quell'innovazione che è atte-sa da tutti. Questo atto è rilevantissimo, il più importante tra quelli non legislativi, perché su queste linee strategiche si muove lo sviluppo, il futuro e la capacità di innovazione del nostro territorio regionale. Ricordo che tra i principi che sono alla base del piano ci sono le persone prima

infrastrutture

di tutto. E questo per ribaltare quella concezione dei piani passati che avevano un aspetto più bu-rocratico. Ma al secondo posto ci sono le impre-se. Non a caso abbiamo un colloquio continuo con le associazioni di categoria, con Confindu-stria e Assintel che hanno partecipato a questo progetto. L'Umbria è la prima regione in cui si è alimentato il Digital lab delle imprese, come si è visto dal piano Calenda 4.0. L'Umbria è in scia di importanti azioni di cambiamento digitale, come l'Industria 4.0, il Piano banda larga con 4miliardi di euro, l'Agenda digitale. I comuni umbri sono al terzo posto tra le Regioni per innovazione, siamo tra i primi a dare la possibilità ai cittadini di usa-re Speed e Pago Pa. Non mi sembra che siamo messi male. Proprio la settimana scorsa è venuto il team del Commissario Straordinario per l'at-tuazione dell'Agenda Digitale, Piacentini e ha detto che l'Umbria viene considerata un laborato-rio di sperimentazione. Confermo poi che è forte l'intenzione della Giunta a lavorare su attività di formazione. Ricordo che abbiamo stipulato con il Miur un accordo sulla scuola digitale, siamo una best practice per la rete di animatori digitali della scuole. Sulla formazione degli anziani l'Umbria è innovatore nel tema dell'alfabetizzazione ed è una cosa che intendiamo sviluppare anche in futuro”.

“ZERO EURO PER TERNI, MA PIÙ DI 10 MI-LIONI SU PANTALLA. BARRIERE ACUSTICHE A SAN LIBERATO DI NARNI PREVISTE TRA IL 2028 E IL 2032” – NOTA DI LIBERATI (M5S)

Perugia, 29 novembre 2017 – “Zero euro per Terni, ma più di 10 milioni di euro su Pantalla. La Regione ne chieda subito lo stralcio e le riassegni direttamente al fine di soddisfare le grosse ne-cessità trasportistiche di Terni, realtà trascurata dalle istituzioni locali”. È quanto dichiara il capo-gruppo regionale del Movimento 5 Stelle, Andrea Liberati ricordando anche che “le barriere acusti-che a San Liberato di Narni verranno messe tra il 2028 e il 2032”.

“Nella Pianificazione pluriennale Anas 2017-2019 e in quella straordinaria della E45 – spiega Libe-rati in una nota congiunta con i consiglieri comu-nali di Terni e Narni, Thomas De Luca e Luca Tramini - qualcuno ha infilato un nuovo, fanta-smagorico, incredibile svincolo per Pantalla. E questo senza minimamente tenere in considera-zione la necessità di destinare risorse economi-che, dopo quasi 50 anni di nulla e di conseguente obsolescenza, per l'allargamento e la messa in sicurezza delle rampe di Terni Ovest e Nord, fer-me al 1970. È inaccettabile cefer-mentificare la non più verde campagna umbra, spendendo più di 10 milioni per uno svincolo a servizio del micro-ospedale di Pantalla. Una struttura sanitaria che non è enorme e comunque è già facilmente rag-giungibile”.

“Intanto – prosegue Lliberati - a Terni il tratto della strada statale 675, da San Carlo allo svin-colo per Perugia-Cesena, sta diventando una

terra di nessuno. Si tratta di 11 chilometri che non rientrano nelle priorità Anas, diversamente dalla E45, oggetto di riqualificazioni già in corso per centinaia di milioni di euro. Del resto, il rac-cordo Terni-Orte non è più da tempo qualificato come 'raccordo autostradale', essendo stato anni fa declassato a semplice strada extraurbana principale, senza che alcuno levasse parola e con intuibili conseguenze quanto a manutenzioni e immagine generale. Eppure, per chi giungesse via gomma in una città, il biglietto da visita resta sempre lo svincolo, oltre lo skyline. A chi giova tanto abbandono di Terni? Intanto lo stesso tap-petino bituminoso, da San Carlo alle rampe per Perugia-Cesena, è in condizioni pessime, così come le ritenzioni laterali, da anteguerra”.

“E ieri, in Aula, l'assessore Giuseppe Chianella – continua Liberati – ha detto chiaramente che le barriere antirumore a San Liberato, se non sarà il Comune di Narni a finanziarle, stando alla gra-duatoria Anas verranno installate solo tra il 2028 e il 2032, ovvero 'tra il decimo e il quattordice-simo anno' dal momento dell'accordo in Confe-renza Stato-Regioni, ancora da siglare. A dir po-co una provincia dimenticata”.

“RADDOPPIO FERROVIARIO DEI TRATTI FOLIGNO-FABRIANO, SPOLETO-TERNI E SPOLETO-CAMPELLO. INTERVENTI SULLA SS 675” - LIBERATI E CARBONARI (M5S) ANNUNCIANO INTERROGAZIONE

I consiglieri regionali Andrea Liberati e Maria Grazia Carbonari (M5S) annunciano la presenta-zione di una interrogapresenta-zione a risposta immediata (quesiton time) in relazione alle politiche infra-strutturali della Regione Umbria. Liberati e Car-bonari chiedono all'Esecutivo di Palazzo Donini

“un credibile cronoprogramma riguardo il rad-doppio ferroviario della Foligno-Fabriano, della Spoleto-Terni e della Spoleto-Campello” e rispo-ste alle “indifferibili necessità della città di Terni e della sua strada statale 675”.

Perugia, 30 novembre 2017 - I consiglieri regio-nali Andrea Liberati e Maria Grazia Carbonari (M5S) annunciano la presentazione di una inter-rogazione a risposta immediata (quesiton time) con cui chiedono all'Esecutivo di Palazzo Donini

“un credibile cronoprogramma riguardo il rad-doppio ferroviario della Foligno-Fabriano, della Spoleto-Terni e della Spoleto-Campello” e rispo-ste alle “indifferibili necessità della città di Terni e della sua strada statale 675”.

Liberati e Carbonari spiegano il proprio atto i-spettivo sottolineando che “sul piano infrastrut-turale emergono notizie tali da rafforzare la diva-ricazione già esistente tra i diversi territori della regione, nonché tra la regione e il resto del Pae-se. Il raddoppio ferroviario dei tratti monobinario della Orte-Falconara continua a non ricevere fi-nanziamenti. Stando al 'Sistema informativo leg-ge opere strategiche' della Camera dei Deputati pare che per adeguare la Foligno-Fabriano e la

infrastrutture

Spoleto-Terni occorrano circa 3 miliardi di euro, ma i lavori non sono mai partiti”.

Per quanto riguarda la viabilità stradale, i consi-glieri di opposizione rilevano che “verranno get-tati oltre 10milioni di euro per l’ennesimo impat-tante svincolo della E45 (Pantalla di Todi) mentre vengono dimenticate le indifferibili necessità del-la città di Terni e deldel-la sua strada statale 675, fuori dai piani triennali Anas, pur con le pericolo-se e strette rampe di Terni Nord-Ovest, ferme alle condizioni degli anni ’70 (a voler tacere in questa sede del cortocircuito ingegneristico di quelle di Terni Est), con 11 chilometri di percorso trascurato, senza nemmeno una minima segnale-tica per le Cascate delle Marmore, mentre gli svincoli della breve strada statale 675 bis resta-no senza illuminazione (Maratta) e con il chilo-metro 0 (S.C. Campore) ancora privo di rotonda stradale, con gravissimi incidenti già registratisi in loco”.

Nel documento Affari Istituzionali (pagine 55-59)