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Terremoto ricostruzione

Nel documento Affari Istituzionali (pagine 98-117)

“ARRIVANO 'LE IENE' SUI LUOGHI DEL SI-SMA DEL '97 MA DALLA PRESIDENTE DELLA REGIONE NESSUNA RISPOSTA” - NOTA DI LIBERATI (M5S)

Perugia, 2 novembre 2017 - “Nessuna risposta per i terremotati del 1997, così come latitano concrete risposte anche per i cittadini umbri col-piti dal terremoto del 2016, mentre uno spesso velo di propaganda avvolge come sempre tutto”:

il capogruppo del Movimento 5 stelle dell'Assem-blea legislativa, Andrea Liberati, critica la presi-dente della Regione, Catiuscia Marini, che – se-condo Liberati - non avrebbe risposto alle do-mande degli inviati della trasmissione televisiva

“Le Iene”, tornati in Umbria per documentare le condizioni dei terremotati a 20 anni dal sisma del '97.

“Da 20 anni a Giove di Valtopina – ricorda Libe-rati - intere famiglie, quelle rimaste, dopo le molte costrette ad abbandonare definitivamente il paese, vivono ancora nei container a seguito del terremoto del 1997, mentre un mese fa la politica celebrava sé stessa, evocando l'eccellen-za della ricostruzione e i successi in tema di con-trolli che, ovviamente, sono stati parzialissimi, ma, molto più spesso, non sono mai avvenuti”.

SISMA: “IL COMMISSARIO ALLA RICO-STRUZIONE CHIEDE AI TERREMOTATI DI PAGARE LE TASSE, LA REGIONE UMBRIA RESTA IN SILENZIO” - NOTA DI LIBERATI E CARBONARI (M5S)

I consiglieri del Movimento 5 Stelle Andrea Libe-rati e Maria Grazia Carbonari criticano il Commis-sario alla ricostruzione per la lettera inviata alle

“partite Iva terremotate, reclamando il paga-mento delle tasse e suggerendo di indebitarsi con le banche per pagare i tributi 2017/2018”.

Per Liberati e Carbonari “si tratta di uno scempio che può arrivare soltanto da chi è abituato a pontificare da Roma, senza aver visto né capito che invece le aziende qui stanno chiudendo”.

Perugia, 3 novembre 2017 - “Lo Stato italiano reclama improvvisamente le tasse nei confronti delle partite Iva terremotate e suggerisce loro un'idea geniale: indebitarsi con le banche per pagare i tributi 2017/2018, fornendo anche una lista degli istituti di credito aderenti. Il tutto con il silenzio complice della Regione Umbria”. Lo evidenziano i consiglieri del Movimento 5 Stelle Andrea Liberati e Maria Grazia Carbonari.

Per Liberati e Carbonari si tratta di “uno scempio che può arrivare soltanto da chi è abituato a pontificare da Roma, senza aver visto, né capito che invece le aziende qui stanno chiudendo, altro che pagare le tasse. Come può far fronte alle scadenze dell'erario chi oggettivamente non è mai ripartito e non produce redditi? I terremotati pagano il prezzo dell'improvvisazione e degli affari. Lo abbiamo visto sulle casette, laddove chi non aveva né storia, né requisiti minimi d'impre-sa, dalla sera alla mattina è divenuto

'professio-nista' dell'emergenza, nel silenzio complice di chi ha sostenuto certi business. Lo vediamo anche oggi con questo Commissario alla Ricostruzione, una deputata che è stata nominata dalla sera alla mattina quale apicale in una materia delicatissi-ma, dove girano miliardi e non si può rendere un vero servizio alle comunità, senza titoli, compe-tenze e, soprattutto, cuore: quella missiva è davvero uno sfregio”.

Andrea Liberati e Maria Grazia Carbonari rimar-cano infine che la presidente della Giunta regio-nale “sub-commissaria alla ricostruzione, nel frattempo si trova a New York per promuovere l'offerta turistica regionale, a due anni dall'ultima trasferta Oltreoceano allo stesso scopo, senza che ovviamente siano noti gli esiti della prece-dente. Dagli Stati Uniti, finora, non ha pronun-ciato mezza parola contro questa lettera: un'in-differenza imbarazzante. E pensare che l'11 ot-tobre 2016, Matteo Renzi, con la maschera con-trita che sa indossare, aveva promesso: 'Non vi lasceremo soli'. Oltre un anno dopo, invece, le comunità sono state divise, la ricostruzione è una chimera, l'abbandono è palpabile”.

RICOSTRUZIONE SISMA 1997: “I CITTADI-NI DI GIOVE DI VALTOPINA DOVRANNO DAVVERO PAGARE 2,5MILIONI PER RIEN-TRARE NELLE CASE RICOSTRUITE?” - SQUARTA (FDI) ANNUNCIA INTERROGA-ZIONE ALLA GIUNTA

Il consigliere Marco Squarta (FdI) annuncia la presentazione di una interrogazione alla Giunta regionale con cui chiede “quali sono gli esiti dei controlli effettuai e se i cittadini di Giove di Val-topina dovranno davvero pagare le cifre richieste dalla precedente Amministrazione comunale”.

Squarta fa riferimento alla trasmissione 'Le Iene' e ai 2,5milioni di euro che sarebbero stati richie-sti dal Comune ai residenti per poter rientrare nelle abitazioni ricostruite.

Perugia, 3 novembre 2017 – “La Giunta regionale spieghi quali sono gli esiti dei controlli effettuati e se i cittadini di Giove di Valtopina dovranno davvero pagare le cifre richieste dalla precedente Amministrazione comunale per poter rientrare nelle proprie abitazioni a 20 anni di distanza dal sisma che le ha distrutte”. Lo chiede, con una interrogazione di cui annuncia la presentazione, il consigliere Marco Squarta (FdI), facendo rife-rimento alla trasmissione 'Le Iene' e ai

“2,5milioni di euro che sarebbero stati richiesti dal Comune ai residenti per poter rientrare nelle abitazioni ricostruite. Non risulta confortante e non chiarisce i contorni della vicenda – aggiunge Squarta – neppure la dichiarazione del nuovo sindaco, secondo cui 'i cittadini non pagheranno cifre che non devono pagare'”.

“Gli abitanti di Giove – spiega il consigliere di opposizione – vivono ancora nei container dopo 20 anni dal sisma. E nel 2011, dopo il sequestro dell'intero borgo da parte della Guardia di finan-za, la Giunta regionale dichiarò pubblicamente

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che la Regione avrebbe 'seguito con attenzione le vicende di Giove e si sarebbe attivata per verifi-care se la progettazione degli interventi di rico-struzione aveva seguito l'iter previsto dalla leg-ge”.

“ATTO DI GRANDE GENEROSITÀ” - LA PRE-SIDENTE PORZI ELOGIA L’ARMA DEI CARA-BINIERI PER LA DONAZIONE DI UNO SCUO-LABUS A PRECI

Perugia, 6 novembre 2017 - “L’Arma dei Carabi-nieri si conferma un presidio e un supporto co-stante per i cittadini, sia attraverso l’opera di servizio per la pubblica sicurezza che per la grande umanità che dimostra costantemente e per la quale va sempre ringraziata”. Così la pre-sidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, Donatella Porzi, sulla donazione di quattro scuo-labus alle quattro regioni terremotate, acquistati grazie ad una raccolta fondi dei Carabinieri.

“Voglio ringraziare ancora una volta il generale Tullio Del Sette e tutti gli uomini dell’Arma - pro-segue la presidente Porzi - per la generosità con cui hanno deciso di promuovere questa raccolta fondi che ha portato a raccogliere 150mila euro per una donazione altamente simbolica, che in Umbria sarà dedicata a Preci”.

QUESTION TIME: “CONTRIBUTO AUTONOMA SISTEMAZIONE AD IMPRENDITORI CON SEDI INAGIBILI” - LIBERATI E CARBONARI (M5S) INTERROGANO, ASSESSORE BARBE-RINI RISPONDE “FATTO TANTO, MA CON-TINUIAMO A LAVORARE”

Perugia, 7 novembre 2017 – Nel corso della se-duta dell'Assemblea legislativa dedicata alle in-terrogazioni a risposta immediata, i consiglieri Andrea Liberati e Maria Grazia Carbonari (M5S) hanno presentato una interrogazione con cui domandano alla Giunta “se intende chiedere al Governo l'erogazione del contributo autonoma sistemazione anche a imprenditori e professioni-sti impossibilitati a esercitare la propria attività, essendo la loro sede inagibile o del tutto distrut-ta dal terremoto”.

Illustrando in Aula l'atto Liberati ha ricordato che l'Esecutivo di Palazzo Donini dovrebbe “chiedere al Governo una risposta concreta per gli impren-ditori in crisi. Ma dovrebbe anche chiedere l'ero-gazione di una nuova e più cospicua una tantum 2017 per le imprese, spesso già oberate da in-genti masse debitorie. Serve inoltre sapere quando le imprese riceveranno concretamente le risorse relative al danno indiretto, sei mesi dopo la sua definitiva approvazione in Parlamento;

quali siano le idee della Regione per incrementa-re l’offerta ricettiva, quale grado di appincrementa-rezza- apprezza-mento le medesime abbiano ricevuto presso le associazioni datoriali e altri stakeholders, e come mai tali eventuali proposte non siano state finora implementate; se, come e per quali territori um-bri intenda portare innanzi la misura di defisca-lizzazione degli oneri contributivi, verificando la

possibilità di assegnare punteggi/priorità a coloro che il lavoro lo hanno perso a seguito del sisma.

Tra le innumerevoli questioni aperte con la crisi sismica emerge il tema della sopravvivenza di famiglie di imprenditori che, pur vedendo distrut-ta la sede della propria attività, ma avendo casa agibile, stando alle leggi attualmente vigenti non possono ricevere il contributo autonoma siste-mazione, né altre provvidenze. Non pochi tra costoro, non godendo più nemmeno di merito creditizio, non solo non riescono a ripartire, ma sono da tempo costretti a vivere con prestiti di amici e parenti, elemosinando pasti presso le locali Caritas, unitamente ai loro figli. Si regi-strano poi pignoramenti da parte di alcune socie-tà finanziarie che, incuranti delle moratorie pre-viste, procedono come nulla fosse. Serve anche una moratoria per mutui e prestiti che vada a-vanti, visto che da qualche settimana sono sca-duti i termini annuali della moratoria. Il Governo propone di indebitarsi con le banche: non è que-sta la rispoque-sta, è immorale chiedere agli impren-ditori indebitarsi per pagare le tasse. Cerchiamo di dare risposte ragionevoli. Esigiamo una presa di posizione forte nei confronti del Governo”.

Nella risposta l'assessore Luca Barberini ha ri-cordato che “l’ordinanza del Commissario del Governo del novembre 2016, per favorire la de-localizzazione delle imprese danneggiate dal si-sma, prevede quattro opzioni: trasferimento in altro ufficio agibile con un contributo sull’affitto;

trasferimento all’interno di un terreno nella di-sponibilità del richiedente con un contributo per la realizzazione o l’affitto di una struttura posi-zionata sul terreno; trasferimento all’interno di una struttura predisposta dalla Protezione civile, o all’interno di un’area pubblica attrezzata dalla Presidente della Regione quale Vice Commissa-rio, con contributi per la realizzazione e l’affitto di una struttura. E queste modalità di accesso possono essere utilizzate anche dai soggetti che hanno la sede parzialmente inagibile. Per le delo-calizzazioni poi sono previsti contributi per l'ac-quisto di macchinari e attrezzature aventi carat-teristiche simili a quelle distrutte, per il ripristino delle scorte distrutte e tutti i costi che le imprese andranno a sostenere per effettuare i traslochi nelle sedi che sono state individuate. Ad oggi sono state presentate 350 domande, di cui 95 per il trasferimento in altra sede, 79 all’interno della struttura realizzata nella disponibilità del richiedente, 168 domande più altre 6 per le altre due tipologie. L’ammontare complessivo richiesto per questo tipo di interventi è stato quantificato a un milione 616mila euro, mentre il contributo ad oggi concesso è di 987mila 730 euro. Per l'in-dennità una tantum, sono state erogate 1126 indennità a fronte delle 1308 domande avanzate.

Per l'integrazione salariale per i lavoratori sono state presentate 57 domande, per 57 aziende coinvolte, per un totale di 206 dipendenti coin-volti, a fronte di erogazioni autorizzate pari a oltre 2 milioni. Ulteriore intervento è la cassa integrazione in deroga, con 213 aziende coinvol-te, 1015 i dipendenti, per un totale di erogazioni

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autorizzate di oltre 5 milioni. Per la zona franca il termine scadeva oggi, ma il termine è stato po-sticipato dal 6 novembre al 20 novembre. Per il danno indiretto il decreto dello sviluppo econo-mico è stato recentemente pubblicato e quindi si darà corso anche a quell’aspetto. Per quanto riguarda la moratoria sui mutui, nel decreto leg-ge collegato alla legleg-ge di stabilità, ci è stato assi-curato che sarà inserito un emendamento che prevederà l’ulteriore allungamento dei termini di moratoria sui mutui. Per quanto riguarda la ri-presa dei versamenti delle imposte sospese per effetto del sisma sono convinto che ci sia la ne-cessità di intervenire quantomeno per differire ulteriormente il termine di rimborso”.

Nella sua replica Liberati ha detto che “si rimane senza parole quando si pensa che la tempistica delle scadenze è arcinota e si arriva in ritardo.

Nel frattempo i mutui sono ripartiti. Mi auguro che in futuro sia possibile conseguire un risultato concreto”.

QUESTION TIME: “RICOSTRUZIONE POST SISMA '97 DI GIOVE DI VALTOPINA” - SQUARTA (FDI) INTERROGA, ASSESSORE BARTOLINI RISPONDE “QUESTIONE MOLTO COMPLESSA CON RISVOLTI PENALI E CIVI-LI”

Perugia, 14 novembre 2017 – Nella seduta o-dierna dell'Assemblea legislativa, sessione dedi-cata al Question time, il capogruppo di Fratelli d'Italia, Marco Squarta ha presentato una inter-rogazione rispetto alla ricostruzione post sisma 1997 e nello specifico ha chiesto alla Giunta re-gionale di sapere “quali sono gli esiti dei controlli effettuai e se i cittadini di Giove di Valtopina do-vranno davvero pagare le cifre richieste dalla precedente Amministrazione comunale per poter rientrare nelle proprie abitazioni a 20 anni di distanza dal sisma che le ha distrutte”.

Nell'illustrazione dell'atto, Squarta ha fatto rife-rimento alla trasmissione 'Le Iene' e quindi ai

“2,5milioni di euro che sarebbero stati richiesti dal Comune ai residenti per poter rientrare nelle abitazioni ricostruite. Non risulta confortante e non chiarisce i contorni della vicenda – ha detto Squarta - neppure la dichiarazione del nuovo sindaco, secondo cui 'i cittadini non pagheranno cifre che non devono pagare'. Gli abitanti di Gio-ve vivono ancora nei container dopo 20 anni dal sisma. E nel 2011, dopo il sequestro dell'intero borgo da parte della Guardia di finanza, la Giunta regionale dichiarò pubblicamente che la Regione avrebbe 'seguito con attenzione le vicende di Giove e si sarebbe attivata per verificare se la progettazione degli interventi di ricostruzione aveva seguito l'iter previsto dalla legge'”.

L'assessore Antonio Bartolini ha risposto spie-gando che “il Comune di Valtopina ha riconse-gnato quest'anno l'immobile ai nove residenti. La vicenda è legata alle 'Unità minime di intervento-', ai consorzi di ricostruzione e al potere sostitu-tivo, esercitato dal Comune e finanziato con fondi di rotazione regionali. I proprietari sapevano fin

dall'inizio che al termine dei lavori si sarebbero dovuti accollare le spese di ricostruzione per 1,2 milioni. A fine lavori ci si rende conto che l’intervento viene realizzato in difformità, con tutta una serie di questioni che nascono nei con-fronti dei progettisti, del direttore lavori, ci sono stati problemi penali e c’è una causa civile in corso per errore progettuale. Questo ha compor-tato una riprogettazione dell’intervento, un ade-guamento per portare l’intervento in conformità che ha comportato maggiori spese. I privati non hanno mai contestato l'accollo di 1,2milioni di euro. Resta la questione della responsabilità per l'errore progettuale. Esistono problematiche giu-ridiche che non possono portare ad una automa-tica attribuzione di responsabilità ai proprietari.

Ho chiesto un approfondimento legale agli uffici e seguirò personalmente la questione, molto com-plessa e problematica”.

Squarta ha replicato valutando “una follia che i cittadini debbano tirare fuori somme così rilevan-ti per tornare nelle proprie case”.

SISMA: “NECESSARIA LA PROROGA DEI CONTRATTI DEI LAVORATORI IMPEGNATI NELLA RICOSTRUZIONE” – SMACCHI (PD) Il consigliere regionale Andrea Smacchi (Pd) an-nuncia la presentazione di una interrogazione alla Giunta per conoscere “quali azioni si intende-rà intraprendere per rinnovare i 56 contratti per le figure professionali necessarie ai Comuni per garantire la piena funzionalità degli Uffici speciali per la ricostruzione”. Per Smacchi “le Istituzioni devono mettere in campo tutte le azioni possibili per risolvere la situazione di queste persone che vedranno cessare i loro contratti entro la fine di questo anno”.

Perugia, 16 novembre 2017 – “Le Istituzioni de-vono mettere in campo tutte le azioni possibili per risolvere la situazione del personale assegna-to ai Comuni per il terremoassegna-to che vedranno ces-sare i loro contratti entro la fine di questo anno”.

È quanto dichiara il consigliere regionale del Par-tito democratico, Andrea Smacchi, annunciando la presentazione di un'interrogazione alla Giunta per conoscere “quali azioni si intenderà intra-prendere al fine di rinnovare i 56 contratti per le varie figure professionali necessarie ai Comuni per garantire la piena funzionalità degli Uffici speciali per la ricostruzione”.

“Si tratta - spiega Smacchi - di 56 lavoratori che hanno oramai acquisito un'esperienza e una pro-fessionalità a supporto della ripresa dei territori terremotati e delle aziende, a partire dalla rico-struzione privata fino alle opere pubbliche, a servizio della cittadinanza e dell'azione ammini-strativa degli enti locali. Non prorogare i loro contratti vorrebbe dire ripartire da zero. Formare altro personale vuol dire togliere tempo allo svolgimento di altre attività necessarie, e mai come ora urgenti, per la ripresa dei nostri terri-tori. Per non parlare della grave perdita che i Comuni subirebbero in termini di attività per la

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ricostruzione così come l'organizzazione generale del lavoro degli uffici, attività queste fondamen-tali, che verrebbero inevitabilmente rallentate”.

ASSEMBLEA LEGISLATIVA: PRESIDENTE PORZI A NORCIA PER CONVEGNO “IL LE-GNO È...” CON PRESIDENTE ASSEMBLEA LEGISLATIVA FRIULI, IACOP: “FONDAMEN-TALE SCAMBIO BUONE PRATICHE PER DI-SEGNARE FUTURO NOSTRE CITTÀ”

Perugia, 16 novembre 2017 - “Il ritorno in Um-bria del presidente dell’Assemblea legislativa del Friuli, Franco Iacop, insieme ai rappresentanti della Filiera del legno, testimonia il legame di solidarietà creato con l’Umbria, che va anche nella direzione di un proficuo scambio di buone pratiche per il post terremoto”. Così la presidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, Donatella Porzi, partecipando a Norcia all’evento “Il legno è...”.

“Al presidente Iacop - ha detto la presidente Por-zi - va il graPor-zie per quanto fatto come Friuli Ve-nezia Giulia, ma anche per aver contribuito alla raccolta fondi promossa dalla Conferenza delle Assemblee legislative. Il contributo e il confronto - ha proseguito la presidente Porzi - sono parti-colarmente utili per l’Umbria, essendo noi in un momento strategico nel quale dovremo ridise-gnare il futuro delle nostre città”.

“RIDEFINIRE PERIODO NECESSARIO PER QUANTIFICARE CALO DI FATTURATO IM-PRESE UMBRE NELLE ZONE COLPITE” - MO-ZIONE DI NEVI (FI) IN AULA MARTEDÌ PROSSIMO

Perugia, 17 novembre 2017 – Il capogruppo re-gionale di Forza Italia, Raffaele Nevi ricorda di aver presentato una mozione, che verrà discussa in Aula martedì prossimo, con la quale si mpegna la Giunta regionale ad “intervenire immediata-mente nei confronti del Governo e del Commis-sario alla ricostruzione post-sisma, De Micheli, per ridefinire, nelle more della legge di stabilità, il periodo necessario per quantificare il calo di fatturato delle imprese umbre nelle zone colpite dal sisma del 2016, con l'obiettivo di fare in mo-do che per calcolare il calo del fatturato si prenda a riferimento un intervallo temporale più ampio, di quanto attualmente previsto, e consentire in tal modo una più vasta platea di beneficiari”.

Secondo Nevi, tutto ciò si rende “necessario an-che perché l'economia umbra è stata pesante-mente colpita sopratutto nei primi 6 mesi del 2017”.

trasporti

ALTA VELOCITÀ: “IN UMBRIA NON VO-GLIAMO LE BRICIOLE DI AREZZO” - RICCI (RP) “COINVOLGERE TERNI, SPOLETO, FO-LIGNO, ASSISI E PERUGIA CON L’AEROPORTO”.

Il consigliere regionale Claudio Ricci (Rp) torna a parlare di Alta Velocità in Umbria rimarcando la necessità di “attivare un 'vero' servizio e non un 'arretramento' da Arezzo a Perugia, con partenza a notte fonda, solo per tentare di salvare l’immagine politica”. Secondo Ricci, “i perugini e gli umbri non meritano le briciole, ma una linea Alta Velocità, ben strutturata, da Terni verso Spoleto, Foligno, Assisi, Perugia (Aeroporto e Centro), Terontola con proseguimento verso A-rezzo, Firenze, Bologna e Milano. Altrimenti la 'toppa' sarà peggiore del buco”.

Perugia, 2 novembre 2017 - “Alta Velocità ferro-viaria, in Umbria: si deve attivare un 'vero' servi-zio e non un 'arretramento' da Arezzo a Perugia, con partenza a notte fonda solo per tentare di salvare l’immagine politica”. Così il consigliere regionale Claudio Ricci (Ricci presidente) secondo il quale “i perugini e gli umbri non meritano le briciole, ma una linea Alta Velocità, ben struttu-rata, da Terni verso Spoleto, Foligno, Assisi, Pe-rugia (Aeroporto e Centro), Terontola con prose-guimento verso Arezzo, Firenze, Bologna e Mila-no. Altrimenti la 'toppa' sarà peggiore del buco”.

Secondo Ricci “servono 3 milioni di euro all’anno (ricavati diminuendo sprechi e inefficienze delle società partecipate), almeno per fare come in Basilicata, dove il servizio è stato già attivato da un anno. Anche sulla stazione ad Alta Velocità, che deve essere realizzata all’aeroporto, come

Secondo Ricci “servono 3 milioni di euro all’anno (ricavati diminuendo sprechi e inefficienze delle società partecipate), almeno per fare come in Basilicata, dove il servizio è stato già attivato da un anno. Anche sulla stazione ad Alta Velocità, che deve essere realizzata all’aeroporto, come

Nel documento Affari Istituzionali (pagine 98-117)