cassieri, addetti allo sportello ed assimilati.
Nell’area delle professioni relative alle attività commerciali e nei servizi si evidenziano gli addetti alla ristorazione e ai pubblici esercizi e gli addetti alle vendite al minuto.
Tra gli operai specializzati i più richiesti sono gli “addetti alle lavorazioni alimentari”,
“operai specializzati addetti alle rifi niture delle costruzioni”, “meccanici, montatori, riparatori, manutentori di macchine fi sse e mobili”, “addetti alle costruzioni e al mante-nimento di strutture edili”.
Nel gruppo dei “conduttori di impianti e operai addetti a macchinari fi ssi e mobili”
i più richiesti risultano gli “operai addetti a macchine confezionatrici”, “conduttori di veicoli a motore” e “conduttori di macchine movimento terra, sollevamento e maneggio dei materiali”.
Infi ne per quanto concerne il personale non qualifi cato è rilevante la domanda di personale addetto ai servizi di pulizia, igienici, di lavanderia ed assimilati.
Il 26% delle assunzioni non stagionali è relativo a fi gure professionali che le imprese considerano diffi cili da reperire.
Fra le professioni intellettuali e tecniche le più diffi cili da reperire sono gli specialisti delle scienze della vita e personale non qualifi cato nell’agricoltura. Nel gruppo degli impiegati sono di diffi cile reperimento il personale con funzioni specifi che in campo amministrativo, gestionale e fi nanziario, mentre fra le professioni qualifi cate nelle attività commerciali e nei servizi riscontriamo le professioni qualifi cate nei servizi sanitari. Infi ne fra gli operai specializzati fi gurano i fonditori, saldatori, lattonieri, calderai, montatori di carpenteria metallica ed assimilati, fra i semiqualifi cati gli operai conduttori di catene di montaggio automatizzate e di robot industriali.
Per quanto riguarda le dinamiche della disoccupazione a livello provinciale, i dati rilevati nel 2010 dal Sistema Informativo La-voro dei Centri per l’Impiego dell’Ammi-nistrazione Provinciale confermano il per-durare della situazione di crisi nonostante qualche debole segnale di senso positivo. I disoccupati, in costante aumento nel cor-so dell’anno, cor-sono arrivati al 31/12/2010 a 28.671 e hanno fatto registrare un aumento del 9,6% rispetto al corrispondente periodo
del 2009, un incremento deciso, ma comun-que nettamente inferiore rispetto a quanto registrato alla fi ne del 2009 (+19,4%).
Nella distinzione per genere gli incremen-ti rilevaincremen-ti riportano valori abbastanza alli-neati: +10,1% per i maschi e +9,3% per le femmine. L’incidenza percentuale conferma invece le maggiori diffi coltà per le donne che costituiscono il 58,6% dei disoccupati a fronte del 41,4% degli uomini.
La situazione continua quindi ad essere preoccupante e il rischio della perdita del lavoro ha interessato, anche se in misura diversa, non solo le fasce di lavoratori più
“deboli” (giovani, donne e stranieri), ma la generalità dei lavoratori. In particolare è risultata colpita la popolazione adulta (dai 30 a 49 anni) che rappresenta il 54,7% del totale dei disoccupati e gli ultracinquantenni (pari al 24,9%), in un contesto nel quale non si sono verifi cate nemmeno le condizioni per l’inserimento nel sistema produttivo dei lavoratori più giovani. L’aumento dei disoccupati è stato continuo nel corso dell’anno con l’eccezione di una diminuzione (-2,7%) da marzo a giugno 2010 che però non può essere intesa come segnale di ripresa, ma solo come calo “fi siologico”
della disoccupazione, se non addirittura come sintomo di scoraggiamento delle persone nella ricerca attiva di lavoro.
A fi ne anno i disoccupati che hanno perso una precedente occupazione sono stati pari all’88,5% del totale, mentre le persone alla ricerca di una prima occupazione hanno rappresentato l’11,5%.
Rapporto sull’economia della provincia di Forlì-Cesena - 2010
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LAVORO
Camera di Commercio di Forlì-Cesena
Al numero consistente dei disoccupati va inoltre “aggiunto” quello signifi cativo di lavoratori che, pur mantenendo formalmente il diritto al proprio posto di lavoro, sono stati sospesi temporaneamente dall’attività lavorativa con la copertura degli ammortizzatori sociali.
L’incremento della disoccupazione è stato alimentato dal notevole aumento (+25,1%) dei lavoratori iscritti in lista di mobilità che hanno raggiunto a fi ne 2010 le 3.479 laboratori, dei quali 1.875 maschi e 1.604 femmine.
Anche per il 2010 si conferma un aumento più consistente dei lavoratori iscritti a seguito di licenziamento individuale (+29%) da imprese con organico inferiore ai 15 dipendenti e in particolare del commercio e dei servizi, rispetto a quello delle iscrizioni per effetto di licenziamenti collettivi che pure si è incrementato in modo netto (+15%).
Nel complesso sono risultati in crescita anche i disoccupati stranieri (+14,8%) che hanno raggiunto le 7.077 unità e rappresentano il 24,7% del totale e sono distribuiti per 3.181 nel CPI di Forlì, 2.791 in quello di Cesena e 1.105 nel CPI di Savignano sul Rubicone.
L’aumento delle assunzioni registrato nel
2010 (+3,6%), secondo le valutazioni dei Servizi Provinciali per l’Impiego, non può però essere letto come segnale di ripresa economica e di uscita dalla crisi, perché il sistema produttivo sta tuttora attraversando un periodo di stasi senza incrementi reali dell’occupazione, soprattutto di quella stabile, ed è ancora lontano dai positivi saldi pre-crisi tra avviamenti e cessazioni (14.776 posti di lavoro creati nel 2008).
Infatti il saldo 2010 tra gli avviamenti e le cessazioni dei rapporti di lavoro (-592), pur segnalando una minore riduzione delle perdita di posti di lavoro rispetto ai posti di lavoro persi nel 2009 (-4.259), continua ad evidenziare diffi coltà nel consolidare effetti di reale ripresa. Inoltre, se anche rispetto all’intero anno 2009 gli avviamenti sono lievemente aumentati, non è opportuno spingersi in previsioni ottimistiche di ripresa dell’occupazione, dato che, oltre al saldo negativo tra assunzioni e cessazioni, si rileva in particolare dal secondo semestre un netto calo tendenziale degli avviamenti.
Osservando la tipologia dei rapporti di lavoro instaurati nel 2010 si denota una
“stabilizzazione della precarietà”, data dall’incremento dei contratti a tempo determinato a discapito di quelle a tempo indeterminato, che rappresentano solo il 9,2% del totale degli avviamenti.
Infatti si rileva un calo del 23,9% dei contratti a tempo indeterminato: in particolare quelli ad orario pieno sono complessivamente diminuiti del 28,2% e rappresentano rispetto al totale delle assunzioni solo il 5,9% e così anche quelli a tempo parziale (-14,7%) che costituiscono una fetta ancora più esigua del totale degli avviamenti (3,3%). Le assunzioni a tempo determinato al contrario rappresentano anche nel 2010 la tipologia di contratto maggiormente utilizzata con il 90,8% del totale delle assunzioni e risultano aumentate del +7,6%.
Nell’ambito dei contratti a termine si rileva inoltre un netto aumento di quelli di somministrazione (prevalentemente a tempo determinato) del +44,9% che rappresentano però solo il 5,4% (4% nel 2009, 5,7% nel 2008 e 7,2% nel 2007) dei contratti a tempo determinato e il 4,9% del totale delle assunzioni.
I contratti di apprendistato, assimilati nor-mativamente a quelli a tempo indetermina-to, sono compresi nel totale dei
contrat-LAVORO
UTENTI IN STATO DI DISOCCUPAZIONE (*) dei Centri per l’Impiego della Provincia di Forlì-Cesena
Dato di Stock Maschi Femmine Totale
Incidenza % su Totale disoccupati
stesso anno Disoccupati con precedenti lavorativi
al 31 dicembre 2010 10.736 14.646 25.382 88,5%
al 31 dicembre 2009 9.706 13.351 23.057 88,1%
Variazione % 10,6% 9,7% 10,1%
Inoccupati in cerca di prima occupazione
al 31 dicembre 2010 1.139 2.150 3.289 11,5%
al 31 dicembre 2009 1.079 2.021 3.100 11,9%
Variazione % 5,6% 6,4% 6,1% di cui STRANIERI (*)
Totale Disoccupati Maschi Femmine Totale
al 31 dicembre 2010 11.875 16.796 28.671 3.437 3.640 7.077
al 31 dicembre 2009 10.785 15.372 26.157 3.086 3.076 6.162
Variazione % 10,1% 9,3% 9,6% 11,4% 18,3% 14,8%
Specifi ca per fasce di età - stock Maschi Femmine Totale
Incidenza % su Totale disoccupati
stesso anno 15/18 anni
al 31 dicembre 2010 148 87 235 0,8%
al 31 dicembre 2009 141 91 232 0,9%
Variazione % 5,0% -4,4% 1,3%
19/24 anni
al 31 dicembre 2010 1.205 1.411 2.616 9,1%
al 31 dicembre 2009 1.155 1.236 2.391 9,1%
Variazione % 4,3% 14,2% 9,4%
25/29 anni
al 31 dicembre 2010 1.256 1.732 2.988 10,4%
al 31 dicembre 2009 1.138 1.663 2.801 10,7%
Variazione % 10,4% 4,1% 6,7%
30/49 anni
al 31 dicembre 2010 6.345 9.343 15.688 54,7%
al 31 dicembre 2009 5.809 8.721 14.530 55,5%
Variazione % 9,2% 7,1% 8,0%
oltre 50 anni
al 31 dicembre 2010 2.921 4.223 7.144 24,9%
al 31 dicembre 2009 2.542 3.661 6.203 23,7%
Variazione % 14,9% 15,4% 15,2%
Specifi ca per iscritti in lista di
mobilità L. 223/91 - stock Maschi Femmine Totale
Incidenza % su Totale disoccupati
stesso anno Lavoratori licenziati a seguito di procedura collettiva di mobilità
al 31 dicembre 2010 548 327 875 3,1%
al 31 dicembre 2009 442 319 761 2,9%
Variazione % 24,0% 2,5% 15,0%
Lavoratori iscritti L. 236/93 a seguito di licenziamento individuale
al 31 dicembre 2010 1.327 1.277 2.604 9,1%
al 31 dicembre 2009 1.000 1.019 2.019 7,7%
Variazione % 32,7% 25,3% 29,0%
Totale iscritti in lista di mobilità
al 31 dicembre 2010 1.875 1.604 3.479 12,1%
al 31 dicembre 2009 1.442 1.338 2.780 10,6%
Variazione % 30,0% 19,9% 25,1%
(*) a seguito della presentazione della dichiarazione di immediata disponibilità allo svolgimento ed alla ricerca di un’attività lavorativa ai sensi del D. Lgs. n. 297/02
Fonte: Sistema Informativo Lavoro - Amministrazione Provinciale di Forlì-CesenaElaborazione: Servizi provinciali per l’impiego - Uffi cio Adempimenti amministrativi collocamento ordinario - Amministrazione Provinciale di Forlì-Cesena
Rapporto sull’economia della provincia di Forlì-Cesena - 2010
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LAVORO
Camera di Commercio di Forlì-Cesena
COMUNICAZIONI DI ASSUNZIONE pervenute ai Centri per l’Impiego della provincia (*)
Dato di Flusso Maschi Femmine Totale di cui STRANIERI (*)
Totale Assunzioni Maschi Femmine Totale
Anno 2010 42.347 49.316 91.663 13.640 12.476 26.116
Anno 2009 40.042 48.424 88.466 13.041 11.893 24.934
Variazione % 5,8% 1,8% 3,6% 4,6% 4,9% 4,7%
(*) ExtraCEE e Unione Europea Specifi ca per tipologia contrattuale Maschi Femmine Totale
Tempo indeterminato orario pieno
Anno 2010 3.534 1.872 5.406
Anno 2009 4.882 2.646 7.528
Variazione % -27,6% -29,3% -28,2%
Tempo indeterminato part-time
Anno 2010 975 2.059 3.034
Anno 2009 1.196 2.362 3.558
Variazione % -18,5% -12,8% -14,7%
Tempo determinato orario pieno
Anno 2010 33.083 33.595 66.678
Anno 2009 29.489 32.208 61.697
Variazione % 12,2% 4,3% 8,1%
Tempo determinato part-time
Anno 2010 4.755 11.790 16.545
Anno 2009 4.475 11.208 15.683
Variazione % 6,3% 5,2% 5,5%
Contratti di somministrazione (ulteriore specifi ca del t. determinato)
Anno 2010 2.787 1.673 4.460
Anno 2009 1.851 1.227 3.078
Variazione % 50,6% 36,3% 44,9%
Contratti di apprendistato (ulteriore specifi ca del t. determinato)
Anno 2010 2.428 1.856 4.284
Anno 2009 2.202 1.747 3.949
Variazione % 10,3% 6,2% 8,5%
Specifi ca per settori produttivi Maschi Femmine Totale Agricoltura
Anno 2010 8.457 7.597 16.054
Anno 2009 8.467 7.925 16.392
Variazione % -0,1% -4,1% -2,1%
Industria
Anno 2010 11.074 4.600 15.674
Anno 2009 11.318 5.069 16.387
Variazione % -2,2% -9,3% -4,4%
Servizi
Anno 2010 20.657 26.705 47.362
Anno 2009 18.141 24.841 42.982
Variazione % 13,9% 7,5% 10,2%
Pubblica Amministrazione / Enti Locali
Anno 2010 2.159 10.414 12.573
Anno 2009 2.116 10.589 12.705
Variazione % 2,0% -1,7% -1,0%
(*) assunzioni pervenute dai datori di lavoro privati e pubblici, a seguito di obbligo previsto dalla vigente normativa (L. 296/06), riferite alle assunzioni di lavoratori in aziende del territorio provinciale di tutte le tipologie di lavoro subordinato, a progetto, CO.CO.CO., associazioni in partecipazione, socio-lavoratore di coop., nonchè di tirocini formativi
Fonte: Sistema Informativo Lavoro - Amministrazione Provinciale di Forlì-Cesena
Elaborazione: Servizi provinciali per l’impiego - Uffi cio Adempimenti amministrativi collocamento ordinario - Amministrazione Provinciale di Forlì-Cesena
LAVORO