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CAPITOLO 4: RISULTATI

4.4 Analisi quantitativa specifica per i modelli teorici della (s)cortesia

4.4.2 Le minacce alla faccia positiva e negativa

In questa sezione analizzo i comportamenti scortesi di Sherlock a seconda che minaccino la faccia positiva oppure quella negativa dei suoi interlocutori, secondo il modello della cortesia teorizzato da Brown e Levinson ([1978] 1987). Dato che, talvolta, uno stesso atto scortese può minacciare contemporaneamente entrambe le facce, il numero totale di minacce riportato per ogni episodio non sempre coincide con il numero totale di comportamenti scortesi riportato nella sezione 4.2.

4.4.2.1 Stagione 1

Nel corso di questa stagione, Sherlock compie spesso atti minacciosi della faccia dell’interlocutore, soprattutto quella positiva, come si vede nella Tabella 18 e nella Figura 15. Le minacce che Sherlock rivolge alla faccia positiva dei suoi interlocutori, cioè quella relativa al bisogno di approvazione, sono molto più numerose di quelle che rivolge alla loro faccia negativa, cioè quella relativa al bisogno di autodeterminazione (rispettivamente, rappresentano il 70% e il 30% del totale): infatti, il detective deride assai di frequente l’aspetto fisico, le opinioni, le scelte, i desideri, gli interessi e, soprattutto, le abilità intellettive altrui; invece, più raramente dà ordini ai suoi interlocutori, che interferiscono con la loro libertà d’azione, o ne influenza le azioni nella direzione che è più conveniente per lui. Questa quantità inferiore può essere dovuta al fatto che, specialmente all’inizio, il detective è più concentrato su di sé che non interessato all’esercizio del potere: si crede al centro del mondo, e lo dimostra pavoneggiandosi e sminuendo gli altri.

Tabella 158: Minacce alla faccia positiva e negativa da parte di Sherlock in ogni episodio della Stagione 1.

Faccia minacciata Minacce per episodio TOTALE

E1 E2 E3

Positiva 54 (76,1%) 23 (62,2%) 40 (67,8%) 117 (70%)

Negativa 17 (23,9%) 14 (37,8%) 19 (32,2%) 50 (30%)

135

Figura 15: Facce minacciate da Sherlock nella Stagione 1.

4.4.2.2 Stagione 2

Nel corso di questa stagione, le minacce che Sherlock rivolge alle facce dei suoi interlocutori sono ancora piuttosto frequenti, dato che il loro numero totale non si distacca molto da quello relativo alla stagione precedente (infatti, scende solo di una trentina di unità, passando da 167 in S1 a 140 in S2), come si può osservare nella Tabella 19 e nella Figura 16. Nello specifico, Sherlock continua a rivolgere la propria scortesia in modo preponderante verso la faccia positiva dei suoi interlocutori: perciò, anche in questa stagione, sminuisce la loro immagine, attacca la loro autostima e li fa sentire inferiori, piuttosto che ostacolarli e interferire con la loro autonomia e libertà d’azione.

Tabella 169: Minacce alla faccia positiva e negativa da parte di Sherlock in ogni episodio della Stagione 2.

Faccia minacciata Minacce per episodio TOTALE

E1 E2 E3 Positiva 52 (77,6%) 25 (61%) 26 (81,3%) 103 (73,6%) Negativa 15 (22,4%) 16 (39%) 6 (18,7%) 37 (26,4%) TOTALE S2 67 (100%) 41 (100%) 32 (100%) 140 (100%) Faccia positiva Faccia negativa

136

Figura 26: Facce minacciate da Sherlock nella Stagione 2.

In particolare, nel corso di questa stagione, le minacce di Sherlock alle facce delle persone che gli sono più vicine diventano per loro piuttosto intollerabili, al punto che reagiscono e fanno capire al detective la gravità del suo comportamento; è il caso, per esempio, della scena di E1 in cui Molly, dopo che il protagonista ha platealmente offeso la sua faccia positiva, ridicolizzandone l’aspetto fisico e i sentimenti, lo rimprovera aspramente (v. sezione 4.2.4), oppure della scena di E2 in cui John, minacciato sia nella faccia positiva che in quella negativa da uno Sherlock impaurito e turbato96, lo accusa di essere lui stesso la causa della sua solitudine e si allontana lasciandolo solo. In seguito a questi episodi, il protagonista pare comprendere che non può dare per scontato che le persone sopportino tutti i suoi comportamenti solo perché lui è il grande Sherlock Holmes, e che, se non vuole essere abbandonato, deve modificare il proprio atteggiamento.

96

In questo episodio, Sherlock sta seguendo il caso di un presunto mastino geneticamente modificato, che starebbe seminando il terrore nella brughiera inglese. Il detective si affida esclusivamente alla propria logica, che gli impedisce di credere all’esistenza di una bestia simile, ma, dopo essersi recato personalmente nel luogo dove è stata avvistata, la scorge anche lui e ne è terrorizzato: per la prima volta ciò che vede contrasta con ciò in cui crede, e sperimenta il dubbio di non poter più fare affidamento sulla logica.

Faccia positiva Faccia negativa

137 4.4.2.3 Stagione 3

Nel corso di questa stagione, Sherlock minaccia meno spesso le facce dei suoi interlocutori, tanto che il numero totale delle sue violazioni della cortesia passa da 140 occorrenze della stagione precedente a 82. Ancora una volta, la faccia positiva è molto più attaccata di quella negativa (cioè, sembra che Sherlock umili ancora spesso i propri interlocutori, biasimandone le qualità, le abilità, i valori e gli obiettivi): la prima aumenta dal 70% in S1 al 73,6% in S2 e al 84,1 in S3, mentre la seconda diminuisce dal 30% in S1 al 26,4% in S2 e al 15,9% in S3.

Tabella 20: Minacce alla faccia positiva e negativa da parte di Sherlock in ogni episodio della Stagione 3.

Faccia minacciata Minacce per episodio TOTALE

E1 E2 E3

Positiva 25 (83,3%) 26 (86,7%) 18 (81,8%) 69 (84,1%)

Negativa 5 (16,7%) 4 (13,3%) 4 (18,2%) 13 (15,9%)

TOTALE S3 30 (100%) 30 (100%) 22 (100%) 82 (100%)

Figura 37: Facce minacciate da Sherlock nella Stagione 3.

Come i dati suggeriscono i dati riportati nella Tabella 20 e nella Figura 17, giunti a questa stagione, il detective si dimostra intenzionato a lasciare sempre più libertà ai propri interlocutori; tuttavia, non si fa scrupoli a mentire per spingere gli altri a fare quello che è più vantaggioso per lui se reputa che ciò sia indispensabile alla risoluzione del caso a cui sta lavorando: per esempio, in E3 si

Faccia positiva Faccia negativa

138

finge innamorato di una donna di nome Janine, conosciuta al matrimonio di John e Mary, e si presenta nel suo luogo di lavoro inscenando una proposta di matrimonio solo per ottenere l’accesso all’ufficio di Magnussen, capo di Janine, che è un terribile criminale che lui sta cercando di fermare; ovviamente, scoperto l’inganno, lei si sente sfruttata e manipolata.

4.4.2.4 Stagione 4

Nel corso di questa stagione finale, Sherlock continua a dimostrarsi sempre meno scortese: il numero totale di casi in cui minaccia le facce dei suoi interlocutori si abbassa ancora, passando da 82 occorrenze in S3 a 63 in S4 (v. Tabella 21 e Figura 18). Coerentemente con i risultati relativi alle stagioni precedenti, anche quelli riferiti alla stagione in questione mostrano la preponderanza delle minacce rivolte alla faccia positiva rispetto a quelle rivolte alla faccia negativa, il cui numero, tuttavia, sale leggermente, dopo essere diminuito in modo costante tra le prime tre stagioni della serie TV (passando da 50 casi in S1 a 37 in S2, 13 in S3 e, infine, 17 in S4); va però sottolineato che, anche se il totale cresce, si mantiene su valori molto più bassi rispetto a quelli che si sono registrati in merito alle prime due stagioni. Inoltre, si noti che, nonostante la quantità totale di comportamenti scortesi rivolti da Sherlock ai due tipi di faccia appaia in graduale diminuzione nel corso delle quattro stagioni della serie TV, le percentuali delle minacce a ciascuna faccia si mantengono più o meno costanti dall’inizio alla fine: quelle relative alla faccia positiva si aggirano attorno al 70-80%, mentre quelle relative a quella negativa si aggirano attorno al 20-30%.

Tabella 217: Minacce alla faccia positiva e negativa da parte di Sherlock in ogni episodio della Stagione 4.

Faccia minacciata Minacce per episodio TOTALE

E1 E2 E3

Positiva 21 (84%) 15 (65,2%) 10 (66,7%) 46 (73%)

Negativa 4 (16%) 8 (34,8%) 5 (33,3%) 17 (27%)

139

Figura 48: Facce minacciate da Sherlock nella Stagione 4.

4.4.2.5 Conclusione

Sommando il numero delle minacce che Sherlock rivolge alla faccia positiva dei suoi interlocutori e quello delle minacce che rivolge alla loro faccia negativa in ciascuna delle quattro stagioni, si verifica che la faccia positiva è quella più attaccata (335 casi), con una percentuale che, ancora una volta, si attesta tra il 70% e l’80%; la faccia negativa, invece, è attaccata meno spesso (117 casi), con una percentuale compresa di nuovo tra il 20% e il 30%, come si può osservare nella Figura 19.

Figura 19: Totale minacce alle faccia nelle quattro stagioni di Sherlock.

Faccia positiva Faccia negativa

Faccia positiva Faccia negativa

140

Comunque, la quantità totale delle minacce registrate in ciascuna stagione risulta chiaramente in diminuzione, tanto che tra S1 ed S4 vi è una differenza di ben 104 minacce in meno, e ciò sembra supportare quanto detto in merito all’evoluzione caratteriale di Sherlock: si sta sforzando di essere più cortese e socialmente adeguato, prendendo a modello John e/o i suoi amici più intimi. Inoltre, come già annotato, nel caso delle minacce alla faccia positiva il loro numero totale si abbassa in modo costante da stagione a stagione, mentre nel caso di quelle alla faccia negativa la loro quantità totale aumenta un po’ nell’ultima stagione, ma di poco, come mostra la Figura 20.

Figura 20: Numero di minacce a ciascuna faccia (ordinata) nelle quattro stagioni di Sherlock (ascissa).

In conclusione, è bene sottolineare che i risultati di questa analisi, condotta in riferimento al modello di Brown e Levinson ([1978] 1987), appaiono coerenti con quelli registrati facendo riferimento al modello di Leech ([1983] 1990; 2014) (v. sezione 4.4.1): la massima più violata in assoluto è quella dell’Approvazione, che recita ‘Riduci il biasimo verso l’interlocutore’ e ‘Aumenta la lode verso l’interlocutore’; dunque, Sherlock biasima spesso i suoi interlocutori, facendoli sentire sminuiti e di poco valore, e ciò chiaramente si rispecchia nella minaccia alla loro faccia positiva, con il conseguente disprezzo delle qualità positive che rivendicano per sé, delle loro capacità e aspirazioni. La massima del Tatto, che recita ‘Riduci il costo per l’interlocutore’ e ‘Aumenta il beneficio per l’interlocutore’ e che corrisponde ai bisogni associati alla faccia negativa

0 20 40 60 80 100 120 140

Faccia positiva Faccia negativa

S1 S2 S3 S4

141

(indipendenza, libertà dalle imposizioni), invece, come si è visto, è violata meno frequentemente; allo stesso modo, anche la faccia negativa è minacciata in meno occasioni.

Infine, è particolarmente interessante analizzare la scortesia di Sherlock alla luce delle tre variabili individuate da Brown e Levinson ([1978] 1987): Distanza (D), Potere (P) e Grado di Imposizione (R) (v. cap. 3), così da determinare quale sia quella più rilevante per il detective. Considerato che la maggioranza dei comportamenti scortesi di Sherlock minaccia la faccia positiva degli interlocutori e dunque consiste in derisioni e offese alla loro immagine e alle loro qualità, è lecito ipotizzare che la variabile che incide di più sulla scortesia del protagonista sia P, inteso non come autorità (capacità/diritto di incidere sul comportamento altrui), bensì come superiorità intellettuale: Sherlock si ritiene molto più intelligente dei suoi interlocutori, che a confronto gli sembrano stupidi, ignoranti, o quanto meno incapaci di osservare veramente il mondo circostante. Proprio a causa di questa convinzione, il detective si sente autorizzato a non avere riguardo per la faccia positiva di chi considera dotato di un’intelligenza banale, mentre è particolarmente rispettoso e cauto con chi si distingue dalla massa per astuzia: è il caso dei più scaltri tra gli antagonisti criminali che affronta nel corso della serie TV (si è infatti visto alla sezione 4.3 come il numero di comportamenti scortesi che rivolge loro sia molto basso).

Il fatto che la quantità di minacce alla faccia altrui da parte di Sherlock vada diminuendo di stagione in stagione indica che, per quanto il protagonista continui a considerarsi molto più brillante dei suoi interlocutori e, pertanto, in una posizione di superiorità, sta iniziando a capire che la sua superiorità intellettuale non giustifica qualsiasi comportamento scortese, dato che l’intelligenza non è tutto: vi sono altre qualità che deve imparare a coltivare, se non vuole più condurre una vita isolata e solitaria, come l’affidabilità e l’altruismo.