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Tipo di minaccia e grado di intenzionalità della scortesia

CAPITOLO 4: RISULTATI

4.4 Analisi quantitativa specifica per i modelli teorici della (s)cortesia

4.4.6 Tipo di minaccia e grado di intenzionalità della scortesia

In questa sezione, classifico i comportamenti scortesi di Sherlock in base al fatto che paiano produrre una minaccia intenzionale (cioè deliberata, avente lo scopo di danneggiare la persona a cui è rivolta), accidentale (cioè non pianificata e che si sarebbe preferito evitare, come nel caso di una gaffe) o incidentale (cioè quella che non si è pianificata, ma nemmeno consapevolmente evitata, a scapito delle possibili conseguenze negative) verso i suoi interlocutori, secondo la distinzione proposta da Archer (2008) e da Bousfield (2008).

168 4.4.6.1 Stagione 1

In questa stagione, i comportamenti scortesi di Sherlock sembrano essere nella maggior parte dei casi intenzionali (103 occorrenze, ben più della metà del totale, il cui valore è di 163 unità), in un numero moderato di occasioni incidentali (44 occorrenze) e, infine, solo di rado accidentali (16 occorrenze), come mostrano la Tabella 34 e la Figura 39.

Tabella 34: Tipo di minaccia causato dai comportamenti scortesi di Sherlock in ogni episodio della Stagione 1.

Tipo di minaccia Comportamenti scortesi per episodio TOTALE

E1 E2 E3

Intenzionale 49 (69%) 16 (43,2%) 38 (69,1%) 103 (63,2%)

Accidentale 10 (14,1%) 3 (8,1%) 3 (5,5%) 16 (9,8%)

Incidentale 12 (16,9%) 18 (48,7%) 14 (25,5%) 44 (27%)

TOTALE S1 71 (100%) 37 (100%) 55 (100%) 163 (100%)

Figura 39: Tipo di minaccia causato dai comportamenti scortesi di Sherlock nella Stagione 1.

Questi dati indicano che, quando Sherlock minaccia la faccia dei propri interlocutori, è proprio perché vuole offenderli, vuole che i suoi comportamenti li colpiscano, spesso perché si sente tanto superiore da desiderare di far capire agli altri quanto le loro azioni o le loro parole siano ingenue, insensate e ridicole. Questo succede anche quando reagisce agli attacchi altrui, facendo leva sui loro punti deboli: è il caso, per esempio, delle offese che rivolge al fratello Mycroft, quando lui lo

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tratta con sufficienza, oppure degli insulti che indirizza al medico legale Anderson, quando lui lo accusa di essere un dilettante e uno psicopatico.

In misura minore, il detective non si pone lo scopo di offendere i suoi interlocutori, dato che, per lo più, non gli interessa farlo o meno, ne è indifferente; però finisce per adottare comportamenti scortesi, pur essendo le loro conseguenze negative prevedibili, o perché concentrato solo su se stesso e sul caso a cui sta lavorando, o perché ritiene che la sua superiorità intellettuale giustifichi la sua scortesia “collaterale”.

Infine, più di rado il protagonista mette in atto una scortesia accidentale, cioè non pianificata e non prevista, che avrebbe preferito evitare, se gli fosse stato possibile; in questi casi, le reazioni non verbali di Sherlock indicano che prova rimorso e imbarazzo, e che se potesse si rimangerebbe quanto appena detto. Ciò accade quando commette delle gaffe, incapace di valutare le possibili conseguenze negative dei suoi comportamenti.

4.4.6.2 Stagione 2

In questa stagione, i 138 comportamenti scortesi di Sherlock sono di nuovo principalmente causa di minaccia intenzionale (99 casi, oltre il 70% del totale), in misura minore di minaccia incidentale (25 casi), e, infine, di minaccia accidentale (14 casi). Come si può osservare nella Tabella 35 e nella Figura 40, rispetto alla stagione precedente, aumenta sia la percentuale della scortesia intenzionale del detective (passando dal 63,2% in S1 al 71,7% in S2), sia quella della scortesia accidentale (passando dal 9,8% in S1 al 10,1% in S2), mentre quella della scortesia incidentale diminuisce (passando dal 27% in S1 al 18,1% in S2); ciò sembra essere indice del fatto che Sherlock inizi a prestare più attenzione al proprio comportamento, per cui è scortese o perché intende esserlo, o perché non riesce affatto a prevedere gli effetti negativi provocati dalle sue azioni, e quindi non può evitarlo. Pare invece che, di fronte ad un atto che è in grado di riconoscere come potenzialmente scortese, cominci a rimanere meno indifferente e incurante delle conseguenze e valuti con più attenzione se realizzarlo o meno.

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Tabella 35: Tipo di minaccia causato dai comportamenti scortesi di Sherlock in ogni episodio della Stagione 2.

Tipo di minaccia Comportamenti scortesi per episodio TOTALE

E1 E2 E3

Intenzionale 53 (81,5%) 28 (68,3%) 18 (56,3%) 99 (71,7%)

Accidentale 4 (6,2%) 5 (12,2%) 5 (15,6%) 14 (10,1%)

Incidentale 8 (12,3%) 8 (19,5%) 9 (28,1%) 25 (18,1%)

TOTALE S2 65 (100%) 41 (100%) 32 (100%) 138 (100%)

Figura 40: Tipo di minaccia causato dai comportamenti scortesi di Sherlock nella Stagione 2.

4.4.6.3 Stagione 3

Nel corso di questa stagione, gli 82 comportamenti scortesi di Sherlock sono ancora una volta soprattutto causa di scortesia intenzionale (45 casi), nonostante la percentuale di quest’ultima sul totale cali ancora (scendendo dal 71,7% in S2 al 54,9% in S3) a vantaggio di quella della scortesia incidentale (che sale dal 18,1% in S2 al 23,2% in S3, con 19 casi) e di quella della scortesia accidentale (che sale dal 10,1% in S2 al 21,9% in S3, con 18 casi) (v. Tabella 36 e nella Figura 41). In particolare, in questa stagione quest’ultima raggiunge il suo valore più alto ed è concentrata soprattutto nell’E2, quello che ha luogo durante il ricevimento di nozze di John e Mary (v. sezione 4.4.3.3).

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Tabella 36: Tipo di minaccia causato dai comportamenti scortesi di Sherlock in ogni episodio della Stagione 3.

Tipo di minaccia Comportamenti scortesi per episodio TOTALE

E1 E2 E3

Intenzionale 16 (53,3%) 13 (43,3%) 16 (72,7%) 45 (54,9%)

Accidentale 7 (23,3%) 11 (36,7%) 0 (0%) 18 (21,9%)

Incidentale 7 (23,3%) 6 (20%) 6 (27,3%) 19 (23,2%)

TOTALE S3 30 (100%) 30 (100%) 22 (100%) 82 (100%)

Figura 41: Tipo di minaccia causato dai comportamenti scortesi di Sherlock nella Stagione 3.

4.4.6.4 Stagione 4

Nel corso di quest’ultima stagione, i comportamenti scortesi di Sherlock, sempre meno numerosi (60), sono per l’ennesima volta principalmente causa di minaccia intenzionale (39 occorrenze, con una percentuale che torna a crescere, passando dal 54,9% in S3 al 65% in S4), e successivamente di minaccia incidentale (19 occorrenze, con una percentuale che aumenta dal 23,2 in S3 al 31,7% in S4), mentre i casi di minaccia accidentale sono rari (solo 2 occorrenze, con una percentuale che diminuisce sensibilmente, passando dal 21,9% in S3 al 3,3% in S4), come registrato nella Tabella 37 e nella Figura 42.

Intenzionale Accidentale Incidentale

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Tabella 37: Tipo di minaccia causato dai comportamenti scortesi di Sherlock in ogni episodio della Stagione 4.

Tipo di minaccia Comportamenti scortesi per episodio TOTALE

E1 E2 E3

Intenzionale 19 (76%) 14 (63,6%) 6 (46,2%) 39 (65%)

Accidentale 1 (4%) 0 (0%) 1 (7,7%) 2 (3,3%)

Incidentale 5 (20%) 8 (36,4%) 6 (46,2%) 19 (31,7%)

TOTALE S4 25 (100%) 22 (100%) 13 (100%) 60 (100%)

Figura 42: Tipo di minaccia causato dai comportamenti scortesi di Sherlock nella Stagione 4.

Tali risultati possono essere dovuti probabilmente alla natura del comportamento di Sherlock in questa stagione particolare, in cui, come si è detto (v. sezione 4.4.3.4 e 4.4.4.4) è spesso costretto ad essere scortese e ad attaccare i propri interlocutori98: di conseguenza, le sue minacce appaiono quasi tutte intenzionali (soprattutto nell’E2, in cui il protagonista si impegna per aggravarle) e incidentali (soprattutto nell’E3, in cui è consapevole delle conseguenze negative delle sue azioni e vorrebbe evitarle, ma le circostanze fanno sì che non possa farlo).

98

Per esempio, provocando il serial killer dell’E2, spingendolo a prenderlo di mira e facendo sì che John si rimetta in gioco, venendo in suo aiuto e superando la depressione per la perdita della moglie; oppure rivolgendo ordini molto impositivi a John e a Mycroft in E3, sottostando alle minacce di Eurus.

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173 4.4.6.5 Conclusione

Come mostra la Figura 43, sommando i risultati relativi a ciascuna delle quattro stagioni di cui Sherlock si compone si osserva che la più ampia porzione dei comportamenti scortesi del protagonista genera una minaccia intenzionale (286 casi) e in misura minore una minaccia incidentale (107 casi): la maggior parte delle volte, Sherlock è scortese perché intende offendere i propri interlocutori o perché non gli interessa evitare la scortesia, essendo totalmente incurante dei sentimenti e dei bisogni delle altre persone e convinto che la propria genialità lo autorizzi a trattarle con sufficienza. Infine, assai più raramente produce con i propri comportamenti una minaccia accidentale (50 casi), cioè danneggia gli altri senza averne intenzione e, anzi, pentendosi delle proprie azioni.

Figura 43: Tipo di minaccia causato dai comportamenti scortesi realizzati complessivamente da Sherlock nelle quattro stagioni della serie TV.

Complessivamente, è possibile osservare una netta diminuzione sia nel numero delle minacce intenzionali, sia in quello delle minacce incidentali, mentre quello delle minacce accidentali torna a salire leggermente nella stagione finale, come rappresentato nella Figura 44.

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Figura 44: Numero di comportamenti riconducibili a ciascun tipo di minaccia (ordinata) nelle quattro stagioni di Sherlock (ascissa).

I dati raccolti mostrano che Sherlock si rivela sempre meno scortese nel corso delle stagioni, in seguito al suo incontro con John, che diventa il suo modello di riferimento e il cui merito risiede principalmente nell’aver aiutato il detective a capire perché sia importante comportarsi in un certo modo in una determinata occasione e adeguarsi alle norme sociali, e nell’averlo incoraggiato ad impegnarsi per risultare “più umano”. A tal proposito, è particolarmente significativo il ribaltamento che si osserva nel penultimo episodio della serie TV: nel corso delle stagioni precedenti, Sherlock è stato spesso accusato di essere poco “umano”, nel senso di socialmente adeguato, di persona in grado di convivere con gli altri, di stringere legami con loro e di dare e ricevere affetto e rispetto. Per il detective, invece, essere umano significa commettere degli errori, nonostante si sia dato il meglio di sé, e tuttavia perdonarsi e continuare ad impegnarsi. In questo senso, giunti ormai al termine della serie TV, non è solo Sherlock che ha imparato ad essere più umano, preoccupandosi per i suoi amici ed avendo a cuore i loro sentimenti, ma anche John, che ha capito che non può sempre pretendere da se stesso un comportamento irreprensibile, ed è proprio il detective che lo aiuta a comprendere questa verità:

Sherlock: “It’s not a pleasant thought, John, but I have this terrible feeling, from time to

time, that we might all just be human.”

John: “Even you?”

0 20 40 60 80 100 120 140

Intenzionale Accidentale Incidentale

S1 S2 S3 S4

175 Sherlock: “No.”

(John blinks at him.)

Sherlock: “Even you.” (S4, E2)99