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Legami sociali e nuove tecnologie

3. capitolo - Le ICT nel processo migratorio. Quando gli immigrati diventano connessi

3.4. ICT dopo l'arrivo nel paese ospitante

3.4.2. Capitale sociale degli immigrati e ICT: l ' importanza e forme di legami sociali nell'Era di

3.4.2.1. Legami sociali e nuove tecnologie

raggiungimento di uno scopo specifico. Nel caso dei legami sociali degli immigrati e rifugiati è importante ricordare cosiddetta forza dei legami deboli:

“ (...) di norma si atribuisce infatti maggiore importanza ai legami forti, perché incarnati dalle persone affettivamente più vicine, mentre sono proprio questi vincoli, se spinti all'estremo, a mettere in pericolo l'ecquilibrio del sistema sociale. L'insistenza sui legami forti – amici, parenti, partner – conduce infatti alla chiusura dell'esperienza in ristretti ambiti comunitari, incapaci di dialogare uno con l'altro; i legami deboli, tutto all'opposto, attraversano i confini tra i diversi gruppi, e danno corpo ad una solidarietà di più ampio respiro.“ 132

Questa teoria è particolarmente interessante nell'ottica di integrazione sociale degli immigrati: non avendo in molti casi all'inizio la disponibilità fisica, attuale, vicina dei loro legami forti essi sono spesso (specialmente se si tratta dei rifugiati sradicati con forza dal proprio ambiente comune), in qualche modo costretti a muoversi all'interno dei legami deboli che, però, possono rappresentare una risorsa valida per loro nel loro apprendimento integrativo.

Con arrivo delle nuove tecnologie sono apparsi anche nuovi tipi di legami. Quello

latente, un legame specifico della comunicazione mediata dal computer, nasce in caso in cui

la connessione è tecnicamente disponibile, ma non è ancora stata attivata da un'interazione sociale. Il legame che caratterizza una relazione solo timidamente avviata viene invece definito come il legame dormiente: esso rappresenta tutti quei tipi di rapporti che normalmente andrebbero perduti, se le nuove tecnologie (i social media in particolare) non rendessero molto facile il modo per recuperarli.

3.4.2.1. Legami sociali e nuove tecnologie

Parlare dell'uso delle tecnologie di oggi vuol dire parlare di essere connessi – non solo nello spazio fisico, ma anche in quello virtuale della Rete. L'arrivo dei nuovi media e delle ICT ha ribaltato in tanti versi le dinamiche della creazione, esistenza e mantenimento dei vari legami sociali. Diverse ricerche sono state condotte sulla capacità della Rete di ampliare le reti sociali delle persone:

„(...) i dati empirici sembrano dare indicazioni univoche: i soggetti che passano più tempo sul Web, infatti, sono dotati di un numero di amici maggiore rispetto alla media, così come di un piú alto grado di coinvolgimento nelle attività di vicinato, di una forte propensione

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a frequentare le persone dal vivo e, in generale, di una più chiara percezione della propria comunità.“ 133

Da un'altra parte sono stati individuati anche i rischi di un certo impoverimento di occasioni e forme di interazione sociale tra vari soggetti. Ronald E.Rice134, ponendosi la domanda se l'Internet ostacola o favorisce le interazioni sociali, ci offre due perspettive: una pessimistica e l'altra ottimistica. Secondo alcune teorie della prospettiva pessimistica, le technologie CMC (ovvero comupter-mediated technologies) sono troppo contrapposte alla natura della vita umana ed ergo troppo limitate per poter formare le relazioni significative. Rice ricorda l'effetto di isolamento e di depressione che veniva spesso collegato all'uso estremo di Internet, la diminuzione dell'interazione con le persone nel mondo reale, o le teorie secondo le quali le relazioni mantenute online possono implicare un impegno o un interconnessione più bassa. Secondo altre critiche le interazioni online tendono più a diventare ingannevoli, semplicistiche, odiose e transitorie.

Viceversa, nella perspettiva ottimistica, Internet viene percepito come un medium par excellence per l'interazione sociale che porta non solo al suo aumento, ma aumenta anche la diversità delle interazioni che i nuovi media producono. Secondo alcune ricerche le tecnologie mediate dai computer portano a quello che viene definito come la creatività sociale, riferendosi ai casi nei quali gli aspetti fondamentali di un gruppo sociale o di una comunità vengono matenuti, o addirittura ampliati tramite le azioni delle comunitá online.

Per quanto riguarda gli immigrati e l'uso di nuove tecnologie135, la comunicazione e il mantenimento dei legami sociali si basava inizialmente soprattutto sull'email, ovvero su un tipo di comunicazione asincrona. La comunicazione tramite il telefono, l'altra tecnologia usata molto tra gli immigrati, è, invece, definita come sincrona, il ciò deriva dalla sua interattività e simultaneità. L'arrivo di Internet ha portato alla digitalizzazione di alcuni tipi di comunicazione (ad esempio VoIP calls), facendola diventare più sincrona, più frequente e ricca per quanto riguarda l'uso di vari tipi di media e tecnologia. L'impatto principale dell'avvenuto di Internet, è stato soprattutto l'abbassamento dei costi di questi tipi di comunicazione. Per i migranti, ovvero le persone che volevano mantenere le relazioni con

133 Ivi, p. 64

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R.E. Rice, “Primary Issues in Internet Use: Access, Civic and Community Involvement, and Social Interaction and Expression” in L.A. Lievrouw, S.Livingstone (eds.) Handbook of new media : social shaping and consequences of ICTs, SAGE Publications, London, 2002, pp. 105-129

135 R. Dekker, G. Engbersen, How social media transform migrant networks and facilitate migration, IMI Working Papers Series, No. 64, 2012, <http://www.imi.ox.ac.uk/pdfs/wp/WP-64-2012>

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i propri familiari, amici o altri conoscenti nei loro paesi di origine, si sono ampiamente allargate le possibilità per farlo ad un prezzo più basso ed in modo più efficace e veloce. Con la nascita del Web 2.0, le possibilità di comunicazione si ampliano ancora di più, abbandonando il modello comunicativo uno-a-uno e puntando sulla capacità di accesso ad un ampio spetro di individui e comunità.

Harry H. Hiller e Tara M. Franz136 analizzano l'uso del computer per lo scopo del mantenimento o sviluppo del capitale sociale durante varie fasi del processo migratorio.137 Nella prima fase, quella che precede la partenza, il computer diventa una risorsa delle preziose informazioni e dei contatti importanti. Funzionalità dell'uso delle tecnologie in questo momento è fortemente legata al raccoglimento delle informazioni e osservazioni utili. Per quanto riguarda la fase dell'arrivo, questa gli autori la dividono in due: quella che segue poco dopo l'arrivo nel nuovo paese e l'altra, che viene definita come la fase in cui l'immigrante è già sistemato/stabilito nel nuovo ambiente.

Subito dopo l'arrivo, l'uso del computer, scrivono gli autori, diventa più articolato e migranti stessi tendono ad essere più abili nell'approcciarlo. La tecnologia diventa uno strumento non solo per facilitare l'integrazione (aiuta nell'ottenere l'informazioni sulla nuova communità), ma anche per mantenere o riavviare i legami con paese d'origine. Oltre alla funzionalità legata alla ricerca delle informazioni, le tecnologie svolgono un ruolo anche nella sfera emotiva degli immigrati: alle persone che cominciano la loro vita in un nuovo paese spesso mancano le connessioni reali, le presenze reali delle persone a loro vicine. Le tecnologie, in questo caso, incoraggiano gli immigrati nelle attività legate alla ricerca di nuovi legami che potrebbero sostituire quelli persi, o mancanti.

La seconda fase, quella che Hiller e Franz caratterizzano come quella di

settled-migrant, è di solito legata ad un certo riscoprimento della propria identità legata al paese

d'origine. Mentre nei momenti che seguono direttamente dopo l'arrivo gli immigrati mantengono le loro relazioni sociali spesso nel desiderio di rimanere connessi (il desiderio spinto di solito dalla mancanza di casa, o dalla voglia di tornare), nell'altra fase, quella in cui gli individui sono ormai sistemati bene nella nuova società, il loro modo di connettersi al paese di origine è spesso legato alla nostalgia e al mantenimento di un'identità diasporica.

136 H.G.Hiller, T.M.Franz, New ties, old ties and lost ties: the use of the internet in diaspora, New Media & Society, Vol 6(6):731–752, 2004.

137 Gli autori, sfortunatamente, nella loro analisi trascurano la fase del viaggio, che potrebbe rilevarsi interessante dal punto di vista dell´uso tecnologico.

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Oggi, come ben sappiamo, il computer cede tante sue funzionalità al telefono cellulare, allo smartphone, o al tablet - ai dispositivi mobili, più personalizzabili e portatili. Sono i cellulari (gli smartphone) che oggi, rispetto ai computer, rappresentano un modo più economicamente accettabile da parte degli immigrati per gestire i loro legami sociali. Come vedremo nelle prossime righe, sono spesso gli smartphone quelli che vengono coinvolti nelle iniziative con gli scopi educativi rivolte agli immigrati. Studiare il rapporto tra gli immigrati e le tecnologie di oggi, non solo per quanto riguarda la gestione dei legami sociali, vuol dire prendere in considerazioni anche questi dispositivi sempre più diffusi anche nel mondo di migrazione e integrazione.

3.4.2.3. Migliorare il capitale sociale degli immigrati: l'esempio di Social