30.
11 febbraio 1946
L'ordine del giorno dell'Assemblea plenaria della Consulta reca l'esame dello schema di provvedimento legislativo Legge elettorale politica per l'Assemblea costituente (n. 56) '. I punti principali su cui l'Assemblea
30. Cfr. « Atti parlamentari », Consulta nazionale, Assemblea plenaria,
Discussio-ni, Roma, Tip. della Camera dei deputati, s. d. [1946], pp. 541-574 (cfr. L. FIRPO,
Bibliografia cit., p. 653, n. 3327); interventi di Sforza, Rubilli, De Gasperi, Casati, Nasi, Boeri, Cappa e Cassandra (pp. 541-567) e di L. Einaudi (pp. 567-574). Per il testo del provvedimento in discussione cfr. Schema di provvedimento legislativo
proposto dal presidente del Consiglio dei ministri (Pani) di concerto con tutti i ministri e trasmesso dal ministro della Consulta nazionale (Brosio) il 22 novembre 1945 per il parere dell'Assemblea plenaria, Legge elettorale politica per l'Assemblea costi-tuente, « Atti parlamentati », Consulta nazionale, Documenti, Roma, Tip. della Camera dei deputati, 1946, n. 56, pp. 66.
Per il testo della relazione relativa cfr. Relazione della Commissione speciale
composta dai consultori: Micheli, presidente e relatore, Rizzo, segretario, Battaglia, Casati, De Nicola, Facchinetti, Fuschini, Lucifero, Luzzatto, Malagugmi, Manes Anto-nio, Mancini Augusto, Montalbano, Reale Oronzo, Terracini, sulla legge elettorale per l'Assemblea costituente, ivi, n. 56-A, pp. 99.
Questo intervento venne pubblicato anche in estratto, con il titolo Contro la
proporzionale, Discorso pronunciato alla Consulta nazionale nella seduta dell'll feb-braio 1946, Roma, Tip. della Camera dei deputati, 1946, pp. 26.
1. L'esigenza di istituire un'Assemblea costituente era stata affermata già nel decreto legislativo luogotenenziale 25 giugno 1944, n. 151, che prevedeva, all'articolo 1 : « Dopo la liberazione del territorio nazionale, le forme istituzionali saranno scelte dal popolo italiano che a tal fine eleggerà, a suffragio universale, diretto e segreto, una Assemblea costituente per deliberare la nuova Costituzione dello stato » (cfr. «
Gazzet-ta Ufficiale », serie speciale, 8 luglio 1944, n. 39). Il testo della legge elettorale per l'Assemblea costituente era stato elaborato da un'apposita Commissione ministeriale, che lo aveva trasmesso il 22 novembre 1945 alla Consulta per il parere, accompagnato da una Relazione della Commissione ministeriale per la elaborazione della legge, redatta da Giovanni Selvaggi, da una Relazione di minoranza sulle circoscrizioni
elettorali e sulla facoltà di scelta con designazione preferenziale o con graduazione da parte degli elettori, firmata dai commissari Agro, Astuti, Cosentino, Schepis, Stolfi, Storoni, Strano e da una Relazione illustrativa dello schema del progetto per
l'introdu-zione della obbligatorietà del voto nelle elezioni alla Costituente, redatta da Mortati (cfr. il documento n. 56 cit., pp. 44-56 e 61-64; La Commissione ministeriale era
158 LUIGI EINAUDI
deve deliberare sono l'obbligatorietà del voto, il referendum e il sistema della proporzionale. Il presidente Sforza dichiara aperta la discussione gene-rale; intervengono gli onorevoli Rubilli, De Gasperi, Casati, Nasi, Boeri, Cappa e Cassandra 2, quindi prende la parola L. Einaudi:
Onorevoli colleghi, ho chiesto la parola soltanto per compiere un dovere, per esporre cioè le ragioni della mia indicibile avversione, direi ripugnanza, contro il sistema della proporzionale 3, in difesa di una causa perduta, quella del collegio uninominale. Non dirò tutta-via: Victrix causa diis placuit, sed vieta Catonisia perché il para-gone sarebbe irriverente, sia perché con mia soddisfazione mi sono persuaso che questa avversione contro la proporzionale, per i pareri già espressi in questa Consulta, è diffusa più di quanto non potessi
composta da: Giovanni Selvaggi, vicepresidente ed estensore della relazione ministeria-le Francesco Agro, Guido Astuti, Achilministeria-le Battaglia, Micheministeria-le Cifarelli, Ubaldo Cosen-tino Giuseppe Fuschini, Arturo Carlo Jemolo, Vincenzo Mani, CostanCosen-tino MortaU, Mario Paone, Giovanni Schepis, Mariano Spatafora, Mario Stolfi, Emilio Storoni, Pao-lo Strano, Umberto Terracini ed Ezio Villani).
La Consulta aveva incaricato una Commissione speciale di riferire sul provvedi-mento; risultato dei lavori di questa Commissione era stato il testo emendato della legge, accompagnato da una Relazione estesa dal consultore Micheli, da una Relazione
e proposta del consultore Lucifero, da una Relazione contro la formazione di un
collegio unico nazionale per la utilizzazione dei voti residui, redatta dal cons. Rizzo anche a nome del cons. Casati e da una Relazione e proposta sul voto obbligatorio, estesa dal consultore Fuschini, anche a nome di Casati, Lucifero, Antonio Manes, Mancini, Micheli e Rizzo (cfr. il documento n. 56-A cit., pp. 1-16, 66-/1 e 73-80; la Commissione speciale era composta da: Micheli, presidente e relatore, Rizzo, segreta-rio, Battaglia, Casati, De Nicola, Facchinetti, Fuschini, Lucifero, Luzzatto, Malagugmi, Antonio Manes, Augusto Mancini, Montalbano, Oronzo Reale e Terracini).
2. Giovan Battista Boeri (1883-1957), esponente del Partito d'Azione, deputato du-rante la XVII legislatura, era stato designato a far parte della Consulta in quanto ex par-lamentare antifascista e faceva parte della Commissione Affari politici e amministrativi del 27 settembre 1945; Paolo Cappa (1888-1956), esponente del Partito Democratico Cristiano, era stato deputato dalla XXV alla XXVII legislatura, ed era consultore in quanto ex parlamentare antifascista; Giovanni Cassandra (n. 1913), direttore del R. Archivio di stato di Napoli, designato a far parte della Consulta dal Partito Liberale Italiano, faceva parte della Commissione Affari politici e amministrativi dal 27 settembre 1945; Virgilio Nasi (1880-1964), designato a far parte della Consulta dal Partito Democratico del Lavoro, era membro della Commissione Ricostruzione, lavori pubblici e comunicazioni dal 29 settembre 1945; Alfonso Rubilli (1873-1960), deputa-to dalla XXIV alla XXVII legislatura, consuldeputa-tore in qualità di ex parlamentare antifascista, faceva parte della Commissione Ricostruzione, lavori pubblici e comunica-zioni dal 29 settembre 1945.
3. L. Einaudi aveva pubblicato sull'argomento Contro la proporzionale, firmato con lo pseudonimo « Junius » (« L'Italia e il secondo risorgimento », 28 novembre 1944), nonché Uninominale e proporzionale e Proporzionale e costituente, apparsi sul « Giornale» di Napoli dell'I 1 e 14 novembre 1945 (cfr. L. FIRPO, Bibliografia cit., pp.
618, 640, 641, nn. 3163, 3268 e 3277).
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