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LET’S ENJOY NEW EXPERIENCES

Geographical and temporal contextualization

Behavioral models

Variation of intensity and color temperature

Freedom to intervene on color temperature, light intensity and timing of light shift

45%

EMISSIONSACTIONSENVIRONMENTAL QUALITY

Pure Hybrid

White + White Tunable White

White RGB

White

Interactive

Parametric

* Artemide Gateway required

New

“Oggi, nel secolo della fotonica, progettare la luce non è più solo disegnare una lampada, significa occuparsi anche si scenari di interazione evoluta.”

Carlotta de Bevilacqua

Artemide progetta non solo prodotti ma anche servizi e strumenti digitali che ne consentono un utilizzo sempre più evoluto e flessibile.

L’uomo è sempre al centro del progetto e per questo le possibilità aperte dalla tecnologia vengono interpretate attraverso la volontà di rendere accessibile a tutti in modo semplice il controllo dei propri scenari quotidiani di luce.

Artemide App è un’interfaccia immediata ed intuitiva per la gestione di singoli prodotti, di gruppi anche eterogenei di apparecchi, sensori e di scenari di luce.

È uno strumento che può essere associato praticamente a tutti i prodotti del Catalogo Design e del Catalogo Architectural che lavorano con tecnologia LED integrata.

Al momento dell’acquisto è possibile scegliere la versione del prodotto compatibile con Artemide App.

È sufficiente poi scaricare l’applicazione e lasciarsi guidare nella creazione dei propri scenari di luce.

Fondamentale è la semplicità non solo di utilizzo ma anche di installazione del prodotto. Questa è infatti identica alle versioni standard, non serve nessuna predisposizione dell’impianto elettrico anche per configurare i progetti di lighting più complessi che comprendono numerosi apparecchi con più variabili di gestione (luce colorata, Tunable White, emissioni diretta ed indiretta, ecc.).

L’applicazione riconosce la lampada installata, ne visualizza modello e versione e, comunicando di volta in volta con il singolo apparecchio, lo fa lampeggiare per individuarlo nello spazio e permettere di rinominarlo a piacere. Con questa semplice operazione viene automaticamente attribuita anche il tipo di performace: “pura”, nel caso di emissione singola (luce diffusa o spot ad esempio), “ibrida”

nel caso di prodotti più complessi (luce colorata o diretta ed indiretta ad esempio).

Per controllare la propria luce è sufficiente interagire con l’interfaccia della App nella cui grafica circolare si possono selezionare intensità, colore, temperatura di colore della luce.

È possibile non solo modificare la luce in tempo reale ma anche utilizzare scenari preimpostati, crearne di nuovi, sempre comunque aperti ad ulteriori interventi.

La flessibilità è massima, le possibilità di rapportarsi allo spazio nel progetto della luce praticamente infinite. Una App può gestire fino a 500 apparecchi singoli o in gruppi.

Artemide App diventa quindi non solo uno strumento quotidiano nel privato ma una variabile di progetto per spazi pubblici dove la gestione di scenari evoluti, anche complessi, diventa poi immediata e alla portata di tutti. Le impostazioni possono essere condivise da più utenti tramite cloud, la sicurezza del network è garantita da password e da diversi livelli di profilazione utenti.

Artemide App può lavorare a diverse scale, a partire da una dimensione personale, domestica, che si estende a luoghi condivisi come quelli del lavoro a spazi pubblici fino ad un ambiente urbano.

In ognuno di questi spazi grazie ad Artemide App chiunque può essere autore della propria luce.

L’accesso alle possibilità di gestione di aree e quindi di apparecchi predefiniti o di specifiche performance può essere di volta in volta configurato secondo diversi gradi di libertà corrispondenti a diverse tipologie di utenza, un amministratore può definire dei sotto-profili.

Questo diventa un importante strumento di progetto dell’interazione con gli scenari luminosi soprattutto in ambienti lavorativi o dell’hospitality dove i limiti tra spazi pubblici condivisi e privati o personali sono diversificati ed interpretabili.

Artemide App rivoluziona l’approccio al controllo della luce, permette di sfruttare a pieno le possibilità di controllo puntuale delle qualità della luce offerte alla tecnologia LED, apre inaspettati scenari in applicazioni come l’hospitality, il retail e addirittura in outdoor dove può supportare le funzionalità avanzate e innovative di sicurezza e informazione della Smart City.

Artemide App mette a disposizione un canale di news in cui, divisi per canali tematici, verranno visualizzati con immagini, testi e link esterni gli aggiornamenti relativi a prodotti, eventi, installazioni speciali e reference di progetti realizzati da Artemide.

Per importanti progetti Artemide è in grado non solo di supportare specifiche richieste custom relative alle performance del prodotto ma anche di sviluppare soluzioni dedicate di gestione ed integrazione in network digitali. La possibilità di customizzazione software si diversifica a partire dalla personalizzazione del canale di news per diventare strumento di informazione ad esempio rispetto a iniziative culturali, commerciali, eventi, alla storia del luogo, a informazioni di servizio o a qualsiasi altro contenuto o link a contenuti esterni desiderato.

Artemide App attraverso l’integrazione di sensori nell’apparecchio, nel caso di applicazione in un network cittadino smart e “SENSEable” può consentire la misurazione di differenti parametri di gestione e lo scambio dei dati aperto a diverse applicazioni.

Lanciata nel 2017 Artemide App è oggi al servizio non solo del privato ma è soprattutto uno strumento completo e professionale che continua ad arricchirsi di funzionalità.

→ Diventa un’interfaccia attraverso cui controllare con semplicità i sistemi DALI (Digital addressable lighting interface)

→ Presenta un’interfaccia dedicata alla gestione dei sistemi RWB combinando la gestione delle temperature di colore alla selezione della luce blu o rossa ideale per supportare la crescita delle piante

→ Integra la possibilità di controllo con sensori di presenza e daylight ottimizzando il risparmio energetico

→ Aggiunge una funzionalità di scheduling che consente non solo di richiamare manualmente gli scenari ma anche di programmarli nel tempo.

→ Permette la creazione di heat maps che riconoscono la presenza delle persone nello spazio, tracciano le posizioni e registrano i tempi degli spostamenti generando informazioni sull’utilizzo dello spazio. Diventa quindi fonte di informazioni sui comportamenti, strumento per la raccolta di dati. Visualizzati in pianta o con istogrammi che sintetizzano l’andamento dell’occupazione spazi nel tempo, i dati diventano fonte utile di informazioni per il retail, gli spazi espositivi o gli ambienti pubblici.

Oltre a queste innovative funzioni legate soprattutto al progetto di lighting Artemide prosegue nella ricerca legata alla percezione e al benessere dell’individuo.

Artemide App si arricchisce anche di una brevettata programmazione che gestisce la luce a partire dai principi che regolano i cicli circadiani. Il nostro benessere psicofisico dipende anche da una sorta di complesso “orologio interno” all’organismo che si mantiene sincronizzato con il ciclo naturale del giorno e della notte mediante stimoli naturali come la luce solare e la temperatura ambientale regolando fattori come le secrezioni ormonali e il ciclo sonno-veglia che sono fortemente influenzate dalla luce.

Artemide App, a partire da un principio di geolocalizzazione e di collocazione temporale, regola la variazione d’intensità e di temperatura di colore della luce artificiale per assecondare al meglio questi ritmi.

I parametri di contestualizzazione geografica e temporale vengono affiancati da modelli comportamentali che riconoscono tre diverse tipologie di stili di vita rappresentative per calibrare la luce sul ritmo delle attività che ognuno svolge.

La modulazione della luce parte da un’emissione calda e morbida al risveglio che, per stimolare l’attività, si muove verso toni più freddi nel corso della mattina, ricrea una pausa con luce calda verso la parte centrale della giornata, si muove verso un secondo picco di stimolazione con luce fredda nel pomeriggio per poi accompagnare verso la fine della giornata con un’atmosfera più rilassante.

A questa complessa programmazione si aggiunge la libertà di modificare gli estremi della temperatura e dell’intensità raggiunta oltre che di intervenire sulla dilatazione dei tempi rispetto a cui si muove la modulazione della luce.

In questo modo ognuno può avere una luce che segue l’andamento dei cicli circadiani rapportato però alle proprie abitudini di vita quotidiana.

Grazie alle funzioni già in essere di Artemide App questa ulteriore programmazione può seguire l’individuo in tutti gli spazi di vita o lavoro, riconoscendolo e ritarando i suoi parametri per adeguarsi alle condizioni esistenti.

Artemide riflette su una qualità ambientale totale e non solo sul benessere legato alla luce. Per questo Artemide App integra un modulo dedicato alla qualità dell’aria capace di riportare i dati rilevati da sensori di umidità, temperatura e CO2 integrati nei suoi sistemi di illuminazione.

Per rendere ancora più immediato ed intuitivo il controllo della luce con Artemide App questa è compatibile con il controllo vocale Alexa di Amazon e con Google Home.

All’inizio, l’uomo aveva a disposizione solo la luce delle stelle: il sole e il suo riflesso sulla luna.

Per millenni l’umanità ha accettato la sua incapacità di vedere al buio e si è adattato di conseguenza al ritmo naturale delle sfere celesti, dell’alba e del tramonto. Ma questo è cambiato circa 2 milioni di anni fa.

L’apparizione dell’uso controllato del fuoco ha segnato l’inizio della ricerca di come trasformare la notte in giorno a piacimento. Ma creare la luce dalle fiamme era molto inefficiente (scaldava più che illuminare) e scomodo (produceva fumo). Poi circa 70 mila anni fa, la luce cominciò ad essere prodotta dal combustibile in fiamme: grasso animale prima, olio o cera, oppure gas e kerosene più recentemente non solo consentivano un uso più efficiente dell’energia, ma introducevano anche la necessità di un design più specifico della fonte di luce.

La comparsa dell’energia elettrica all’inizio del secolo scorso ha dato inizio a uno sviluppo tecnologico che, indipendentemente dal principio scientifico impiegato per produrre luce (incandescenza, fluorescenza o alogenuri metallici), ha fatto sparire quasi ogni altra fonte di energia.

Il passo successivo nella produzione di luce è avvenuto con lo sviluppo di diodi emettitori di luce (LED). Per la prima volta, la luce si è spostata dal regno elettrico al campo dell’elettronica. Ma per qualche ragione un passaggio così rivoluzionario non ha permeato la società; le persone cercano sorgenti e lampade nella sezione elettrodomestici, non nella sezione elettronica.

Il nostro progetto per Artemide riguarda l’integrazione del primo e dell’ultimo momento nella storia della luce: le sfere celesti con l’elettronica.

Da un lato vogliamo che la luce vari la sua intensità e direzione come in base a delle fasi più che spostando pezzi di un meccanismo. D’altra parte, vogliamo riconoscere il fatto che il futuro della luce è elettronico, non elettrico. Il potenziale distintivo dell’elettronica è la sua capacità di trasportare informazioni che consentono molteplici modalità di interazione, come uno schermo tattile. Quindi, il nostro progetto è una sfera scura a bassa tensione, mobile, attivata intuitivamente dal tocco.

Da qui il nome Huara, la parola aymarà per stella. Aymarà è la popolazione nativa del deserto di Atacama, la più arida e oscura del mondo. In altre parole, il luogo da cui si possono vedere più stelle del pianeta; non stupisce che entro il 2020 il 70% della capacità di osservazione astronomica del pianeta sarà nella terra di Aymarà. Huara è onorare la fonte di luce originale dell’umanità e la tecnologia più all’avanguardia.

HUARA

Elemental

Alejandro Aravena, Gonzalo Arteaga,

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