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Letture e grammatica per il II ciclo

I. Brugo

DIECI

PICCOLI MONDI

Viaggio meraviglioso

I. Brugo

DIECI

PICCOLI MONDI

Viaggio meraviglioso

M. D'Andrea - A. Moro

OPERA PRIMA

ABC MUSICA

Musica per la

I, II, III elementare

ISTITUTO

GEOGRAFICO

DE AGOSTINI

AUGUSTO BIANCOTTI, CLAUDIA BI-NELLI, TULLIO REGGE, Geografia ge-nerale con elementi di cosmologia, Bompiani, Milano 1989, pp. 517, Lit 26.000.

COSTANTINO CALDO, CARLA LANZA DEMATTEIS, Geografia dell'Italia, Bompiani, Milano 1989, pp. 347, Lit 24.000.

FERNANDA GREGOLI, FERRUCCIO

NA-NO, Geografia dell'Europa, Bompiani, Milano 1988, pp. 357, Lit 24.000. NATALE GARRÈ, GIOVANNA MERLO, Geografia dei paesi extraeuropei, Bompiani, Milano 1988, pp. 420, Lit 24.000.

SERGIO CONTI, CARLA LANZA D E -MATTEIS, FERRUCCIO NANO, Geogra-fia economica generale, Bompiani,

Milano 1988, pp. 337, Lit 24.000.

Per cittadini planetari

di Ennio Caputo

Loescher Geografia, I. Italia, pp. 424, Lit 26.900; II. Europa e Mediterraneo, pp. 440, Lit 23.900; III. Paesi extraeuropei, Loescher, Torino 1988, pp. 432, Lit 2 3 . 9 0 0 .

Come appaiono lontani quegli anni '70, du-rante i quali venne pubblicato dalla casa editrice Zanichelli un corso di geografia per le scuole me-die curato da Gianni Sofri, che si avvaleva so-prattutto dell'opera di storici, economisti, socio-logi. Quella pubblicazione, pur con tutti i suoi limiti, rappresentò una splendida e salutare pro-vocazione che accese ancor più il dibattito tra i geografi sul ruolo, i contenuti e i metodi della lo-ro disciplina. Chiare premesse al dibattito erano da una parte la critica del rapporto tra scienza e società, che investiva finalmente anche la geo-grafia, dall'altra le esperienze e le pubblicazioni che provenivano da altri paesi (in particolare da parte di francesi come Yves Lacoste e Pierre George).

Il dibattito si articolava soprattutto attorno al-la possibilità di fondare una nuova geografia, che non fosse semplicemente descrittiva, e all'analisi delle metodologie da usare per una didattica di-versa, più adatta a cogliere le novità e i cambia-menti della società e, nello stesso tempo, più at-tenta a rispettare le tappe di crescita degli allievi. Per quanto riguarda la nuova geografia ci si ac-corgeva dell'esigenza che altre discipline nel-l'ambito delle scienze umane entrassero a far parte della materia (storia, economia, sociolo-gia), ma il pericolo era che questo soffocassero completamente l'insegnamento geografico. Il li-bro della Zanichelli, che pure aveva avuto il grosso pregio di introdurre ambiti di conoscenza nuovi nella scuola, e in particolare la storia mo-derna, aveva il suo limite proprio nel fare della

geografia una miscellanea di discipline spesso non capaci di unificarsi.

Da allora si è andata sempre più affermando tra gli studiosi, e di conseguenza nei libri di testo, una visione della geografia come disciplina dai contomi non rigorosamente definiti, che toca aree non omogenee di ricerca, e in grado di forni-re una descrizione ragionata di come i rapporti delle società umane tra loro e di queste con l'am-biente si configurino nelle diverse realtà. Attra-verso la connessione tra "scienze della terra" e della natura e ' 'scienze umane" ci si è proposti di costruire un modello di relazioni specifico di ogni spazio regionale e dell'intero pianeta con una spiegazione quanto più possibile razionale dei fenomeni.

Anche la metodologia ha subito trasformazio-ni radicali: l'inchiesta sul territorio, sperimenta-ta da molti insegnanti in quegli anni, seguendo le esperienze di Don Milani e di Danilo Dolci, pur rispecchiando il clima di un 'epoca in cui spesso il naif e il velleitarismo si mescolavano tra loro, rappresentava la ferma volontà di mettere in di-scussione una scuola aeritica, che utilizzava libri di testo in perfetta sintonia. Il metodo induttivo rispondeva ai principi della nuova pedagogia che vedeva nell'allievo delle medie una persona che iniziava ad avere un pensiero scientìfico e, quin-di, che sentiva il bisogno di comprendere gra-dualmente le spiegazioni dei processi, senza pas-sare subito ad astrazioni che invece potenziava-no una disposizione all'apprendimento passivo.

Le case editrici hanno saputo cogliere le novi-tà del dibattito e delle nuove esigenze emerse e, da allora, parecchi libri di testo sono stati conce-piti e strutturati per adeguarsi alla nuova realtà.

Canti della Diaspora

Voi. 2°

Raccolti, tradotti e interpretati da Liliana Treves Alcalay

p. 100, con cassetta; L. 25.001

Leslie A. Fiedler

L'ultimo ebreo in America

Una commovente parabola sulla fedeltà nonostante tutto

pp. 83, L. 10.000 Editrice La Giuntina

Via Ricasoli 26, Firenze

Questi cinque volumi costituisco-no il corpo unitario del corso di geo-grafia per Istituti tecnici commercia-li, diretto da Giuseppe Dematteis. Uri opera di notevole interesse non solo per gli studenti a cui è prevalen-temente indirizzata, ma anche per lettori di testi geografici, che in quasi duemila pagine trovano una geogra-fia resa sapientemente in tono divul-gativo e al tempo stesso scientifica-mente impostata secondo le più re-centi teorie interpretative. Il pro-gramma ministeriale per gli Istituti tecnici commerciali è senz'altro quel-lo che, se ben interpretato, più si pre-sta alla realizzazione di un'opera che comprende temi geografici tra i più attuali collegati logicamente con molteplici altri ambiti disciplinari come la geologia, la geofisica, la chi-mica, la biologia, la storia, l'econo-mia e altri ancora.

Il primo volume tratta di geografia generale, cioè di quella parte della di-sciplina geografica che definisce, de-scrive e classifica i lineamenti comu-ni, i fatti e i fenomeni di carattare

ge-ti analige-tici sono stage-ti individuage-ti nel-le diverse "scienze della terra" che ampio sviluppo hanno avuto in tempi recenti, mentre la funzione di sintesi è stata affidata ad una geografia es-senzialmente fisica.

E originale, perché non si trova in genere in un testo scolastico di geo-grafia, la trattazione di cosmologia affidata a Tullio Regge per soddisfa-re l'esigenza culturale di affrontasoddisfa-re una problematica di grande attualità per la scienza contemporanea. Fin dai tempi antichi è stata strettamen-te connessa con le scienze di misura-zione e di descrimisura-zione della Terra. Gli altri quattro volumi, trattando di geografia regionale, sono stati impo-stati dagli autori in modo omogeneo tra loro. A chi pensasse ancora alla geografia, specie quella prodotta per fini scolastici, come a una scienza de-scrittiva ed enumerativa, la lettura di questi testi provoca senza dubbio una nuova consapevolezza: la geo-grafia moderna è una cosa diversa, è una scienza problematica che descri-ve per capire, che mette in relazione

nerale presenti sulla superficie terre-stre. La materia da trattare sarebbe quindi tantissima, problema che gli autori hanno risolto brillantemente dando un'impostazione di base ai singoli argomenti, scelti tenendo presente l'evoluzione disciplinare re-cente e la diversa importanza che i vari temi hanno nella cultura odier-na. Metodologicamente i

fondamen-situazioni e fatti di paesi diversi per meglio comprendere il mondo attua-le nella sua compattua-lessità di rapporti. L'articolazione della materia al-l'interno dei quattro volumi si basa su una rigorosa scelta dei temi tratta-ti, e su un'attenzione, non solo di lin-guaggio, per quanto riguarda la fun-zione didattica. Infatti, l'esposifun-zione sistematica dei vari argomenti è stata affiancata da alcuni apparati integra-tivi, ciascuno con compiti specifici. Le definizioni lessicali sono state messe a margine del testo e contri-buiscono sia a facilitarne la lettura, sia ad individuare i collegamenti in-terdisciplinari. Le schede monografi-che per approfondimenti tematici svolgono la duplice funzione di foca-lizzare l'attenzione su problemi par-ticolarmente interessanti e di arric-chire l'esposizione di certi argomenti trattati.

La documentazione statistica, l'apparato cartografico-tematico e quello iconografico seguono rigoro-samente il testo, risultando non stac-cati da esso. Anch'essi, come le sche-de monografiche, hanno la funzione di arricchire il testo; inoltre, special-mente la documentazione statistica e quella cartografica, costituiscono dei validi esempi, utilizzabili dagli inse-gnanti, di rappresentazione dei feno-meni con strumenti diversi da quelli della semplice forma scritta discorsi-va. Alla fine di ogni capitolo ci sono poi i riassunti che richiamano i prin-cipali temi trattati e gli esercizi. Que-sti ultimi non sono stati inseriti con semplice funzione di verifica dell'ap-prendimento nozionistico, ma so-prattutto per stimolare la capacità degli allievi di confrontare tra loro fatti e situazioni e di acquisire poten-zialità critiche. Infine, nell'ultimo volume, sono state inserite delle se-gnalazioni bibliografiche, forse più utili per gli insegnanti che per gli al-lievi che hanno già a disposizione un testo particolarmente ricco di nozio-ni, concetti e problemi.

Nel volume dedicato alla geogra-fia economica dell'Italia, questa vie-ne trattata dando ampio spazio alla descrizione dell'Italia reale, quella che gli studenti hanno sotto gli occhi tutti i giorni, evitando noiose elenca-zioni dei caratteri regionali e privile-giando quei problemi che, pur essen-do trattati con la specificità della ma-teria, hanno maggiori relazioni inter-disciplinari specialmente con la storia, l'economia, la demografia. Anche per la parte di geografia fisica e antropica dell'Italia gli autori han-no preferito una trattazione per am-bienti naturali e socioeconomici, alla trattazione sistematica dei diversi aspetti (monti, pianure, fiumi ecc.).

Un'impostazione, per certi versi simile, si ritrova anche nella geogra-fia dell'Europa, anch'essa trattata in modo unitario per far acquisire agli allievi soprattutto la consapevolezza dei cambiamenti avvenuti nel Vec-chio Continente che ne hanno muta-to il ruolo e la stessa immagine. Tale trattazione sistematica a livello ag-gregato ha permesso agli autori di rendere più snella la parte dedicata ai singoli paesi che ha potuto essere li-mitata all'evidenziazione delle pecu-liarità nazionali e regionali all'inter-no di più vaste unità, come Cee e Co-mecon, che sono state messe partico-larmente in evidenza. Solo alcuni stati, tra quelli che rivestono un ruo-lo economico più importante, come Unione Sovietica, Francia, Gran Bretagna e Germania Occidentale

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