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Linee guida di progettazione

PER IL FUTURO PROSSIMO

8. Residenza studentesca

9.2 Linee guida di progettazione

Tenendo presente tutte le premesse delineate, sono state individuate delle linee guida di progetto da seguire per poter elaborare l’ipotesi di riconversione dell’ex Convitto.

Mixité delle funzioni

La soluzione progettuale ha previsto una commistione di funzioni, che spaziassero dall’ambito residenziale a quello lavorativo, formativo e sportivo. La stessa conformazione architettonica della preesistenza e le precedenti destinazioni d’uso dei piani, hanno contribuito alla scelta di collocazione delle nuove funzioni.

Il piano che accoglieva le stanze singole dei convittori è stato convertito in unità abitative indipendenti. I piani delle aule, laboratori e dello spazio ricreativo sono stati riprogettati nuovamente in simbiosi per ospitare locali di formazione, lavoro, esposizione ed un punto ristoro. Infine, i due livelli inferiori dove si collocavano la palestra, gli spogliatoi ed un locale bar, hanno mantenuto e implementato la loro vocazione sportiva.

CASA

LAVORO CULTURA

BENESSERE SPORT

fruizione pri vata

fruizione pubblica

Utenza

Il nuovo Convitto è destinato ad una fruizione sia pubblica che privata: i residenti delle cellule abitative private del piano superiore avranno accesso ai livelli inferiori e all’utilizzo degli spazi specificamente pubblici, ovvero aperti alla cittadinanza e a un vasto bacino di fruitori.

Il progetto si rivolge soprattutto alla fascia giovane, secondo una formula temporanea comprendente sia abitazione che servizi, favorevole allo sviluppo del talento, alla creazione di start-up ed ad un’organizzazione innovativa del lavoro. Le residenze sono quindi pensate per accogliere studenti frequentanti gli istituti scolastici ed universitari monregalesi, giovani lavoratori ed imprenditori.

Compartimentazione e flessibilità

Collegandosi al punto precedente, l’ipotesi progettuale ha ragionato poi sulla suddivisione degli spazi. La collocazione di alcune macro-destinazioni d’uso in un unico edificio ragionando per piani è stata prevista anche tenendo conto della possibilità di effettiva realizzazione in tempi diversi e della fruizione da parte di utenti sia pubblici che privati. Allo stesso tempo, per quanto riguarda le zone collettive, si è pensato di prevedere sistemi di partizione costituiti da pannelli o pareti scorrevoli che permettano una maggiore variabilità delle attività che possono essere svolte all’interno.

Accessibilità e parcheggi

L’ex Convitto è situato in una zona marginale di Piazza, ma raggiungibile in breve tempo da Piazza Maggiore e dalla stazione di monte della funicolare. Inoltre, si trova in una posizione strategica rispetto ad alcune aree di sosta esistenti.

Nella zona superiore a est è collocato il parcheggio di San Giorgio che, come lo stesso edificio di progetto, è di proprietà della Curia:

con la trasformazione del Convitto si potrebbe ottenere anche la possibilità di accesso e fruizione a questa area di sosta, almeno da parte dei residenti del piano superiore. Nonostante la prossimità tra i due punti, il parcheggio si trova ad una quota più alta di circa 10 metri: il progetto ha quindi previsto un sistema di rampe percorribili anche da persone con disabilità motorie che, come l’architettura di

Gabetti e Isola, si sviluppa seguendo le curve di livello.

Nella zona inferiore sono invece presenti posti auto a fruizione pubblica. Anche in questo caso tra il parcheggio e l’area a prato del livello inferiore dell’ex Convitto è individuabile un dislivello di circa 10 metri, che però può essere superato sia percorrendo la strada sterrata, che verrà ripristinata, sia fruendo del sistema di scale interne esistenti.

Un’ulteriore zona parcheggio di dimensioni ridotte, pensata soprattutto per chi presenta problemi di disabilità e deve usufruire dei servizi collocati più ad ovest, è stata introdotta nella citata area a prato.

Per quanto riguarda l’ingresso all’edificio, si devono prevedere degli accessi dall’esterno ai vari piani dell’ex Convitto per non dipendere dall’unico corridoio di collegamento del Seminario settecentesco.

Quest’area invece dovrà fungere da “cuscinetto” tra i due edifici ed essere dotata di porte con serratura che impediscano il passaggio degli utenti non autorizzati.

Zone verdi

Per quanto riguarda la vegetazione circostante, si è deciso di conservare le aree già destinate a verde, obliterate soltanto per la realizzazione di alcune rampe e parcheggi, destinate soprattutto al superamento delle barriere architettoniche. Le rampe saranno previste prevedendo un movimento parziale del terreno sottostante quando sarà possibile ed utilizzando materiali quali legno e metallo.

Per quanto riguarda la zona di parcheggio da insediare nell’area a prato, si è pensato di collocarla in una zona marginale e realizzarla con una pavimentazione permeabile che permetta ancora lo scolo delle acque nel terreno.

Si è inoltre ipotizzato di destinare alcune porzioni dei terrazzamenti ad orti urbani, che possono essere coltivati dagli inquilini del Convitto o avere scopi ludici e di sperimentazione in connessione alle attività presenti nei piani centrali.

+546.54 m

+544.00 m

+540.00 m

+542.44 m

+535.25 m

+526.15 m +528.15 m +557.00 m

m m m m m m m m scala 1:500

N

Accessibilità e parcheggi

Orti urbani

Aree parcheggio pubblico Aree parcheggio riservato Ascensori

Aree coltivabili destinate ad orti e serre urbane

Accesso da Via Porta di Vasco Accesso da

Via del Seminario

Parcheggio di San Giorgio CITTADELLA SABAUDA/

EX CASERMA GALLIANO

PERCORSO DI VALORIZZAZIONE BASTIONI DELLA CITTADELLA

- PARCO DELLE MURA

A’ A B’B

0 5 10 m

+546.54 m

+544.00 m

+540.00 m

+542.44 m

+535.25 m

+526.15 m +528.15 m +557.00 m

m m m m m m m m scala 1:500

N

Accessibilità e parcheggi

Orti urbani

Aree parcheggio pubblico Aree parcheggio riservato Ascensori

Aree coltivabili destinate ad orti e serre urbane

Accesso da Via Porta di Vasco Accesso da

Via del Seminario

Parcheggio di San Giorgio CITTADELLA SABAUDA/

EX CASERMA GALLIANO

PERCORSO DI VALORIZZAZIONE BASTIONI DELLA CITTADELLA

- PARCO DELLE MURA

A’ A B’B

0 5 10 m

Superamento delle barriere architettoniche

Gli architetti avevano progettato il Convitto tenendo conto della conformazione del versante su cui si andava a realizzare ed avevano previsto un articolato sistema di scale e sistemi di collegamento per superare i complessi dislivelli. Nell’ipotesi di un’attuale trasformazione, ciò non è però più sufficiente in quanto non fruibile da chi presenta disabilità motorie. Considerando anche la complessa articolazione dell’architettura, è stato quindi pensato all’inserimento di tre ascensori esterni e due piattaforme elevatrici interne oltre che alla realizzazione di alcune rampe con pendenza ≤ 8% per garantire l’accesso ad ogni settore del nuovo Convitto.

Per quanto riguarda gli spazi interni, le aperture interne sono state modificate per ottenere porte di dimensioni minime di 90 e 100 cm.

Rapporto con l’architettura preesistente

La soluzione elaborata si insedia in una struttura già esistente, realizzata da Gabetti e Isola, secondo principi progettuali ancora attuali e di qualità, quali l’inserimento nel contesto del borgo e la scelta dei materiali, l’adeguamento alla conformazione del terreno, la salvaguardia delle aree verdi, l’organizzazione degli spazi.

L’architettura dell’ex Convitto è quindi frutto di un progetto sapiente e ragionato, che non può essere stravolto, ma adeguato alle nuove funzioni e normative vigenti.

Si è quindi proceduto mantenendo il più possibile la struttura portante e la conformazione dei prospetti esterni ed andando invece ad agire sulla redistribuzione degli spazi interni.

Poiché inoltre l’edificio è collocato nei pressi dell’ex Caserma

“Giuseppe Galliano” e dei Bastioni della Cittadella, il suo recupero potrebbe costituire il volano per ulteriori valorizzazioni di queste parti del rione.

ALLEGATI: Tavola 6.1 _ Ipotesi di progetto

Superamento barriere architettoniche

Posizionamento degli ascensori (esterno) e delle piattaforme elevatrici a vano aperto (interno)