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Modalità di intervento

PER IL FUTURO PROSSIMO

Piano 0: cultura e formazione

9.4 Modalità di intervento

Come già sottolineato nelle linee progettuali, l’intervento va ad inserirsi in un edificio esistente di cui si vogliono preservare le principali caratteristiche architettoniche e strutturali, ma che deve essere ristrutturato internamente per garantire l’inserimento delle nuove funzioni previste.

Nonostante si tratti di un’architettura relativamente recente, gli interventi hanno seguito alcuni criteri guida, tra i quali il minimo intervento, la compatibilità, la reversibilità (anche se non assoluta), la distinguibilità, per alterare il meno possibile il valore di un’architettura progettata da Gabetti e Isola.

Confronto tra lo stato di fatto e lo stato di progetto

Le tavole finali relative alle demolizioni e nuove costruzioni mostrano gli interventi di trasformazione previsti e ne permettono una lettura sinottica. Esse ribadiscono ciò che è già stato affermato precedentemente: la struttura e la conformazione perimetrale sono stati conservati quasi nella totalità mentre si è intervenuto maggiormente all’interno, modificando tramezzi ed aperture.

Gli elaborati grafici su cui sono stati messi a confronto i due stati architettonici sono le sezioni orizzontali: con le linee e le campiture di colore giallo si è indicato cosa si prevede di demolire, con quelle di colore rosso cosa invece si intende costruire, secondo le convenzioni della progettazione architettonica.

Osservando i disegni, si può notare come i principali lavori di adeguamento siano stati previsti al piano che era destinato alle camere dei convittori: in effetti, la realizzazione di alcuni alloggi indipendenti non poteva inserirsi nello schema compositivo iniziale, sia dal punto di vista degli spazi che del miglioramento energetico.

Inoltre, la copertura del tetto ha dovuto essere totalmente ripristinata per garantire una completa tenuta alle acque meteoriche. Il piano ospitante la palestra, ovvero il livello inferiore, è invece quello che ha necessità dei minori interventi: a livello di tramezzature è stato mantenuto praticamente identico, tuttavia richiederà sicuramente

un rifacimento della pavimentazione in gomma attualmente deteriorata.

La localizzazione dei servizi igienici è stata parzialmente mantenuta anche nella struttura rinnovata, ma sono state previste nuove tramezzature per garantire le dimensioni minime di accesso anche alle persone in condizioni di disabilità. Sempre per superare le barriere architettoniche, anche le quadrature delle porte mantenute dovranno essere allargate.

Per quanto riguarda i serramenti, precedentemente approfonditi, si è deciso di procedere alla completa rimozione e sostituzione, prevedendo nuove finestre che avranno le stesse caratteristiche geometriche e formali di quelle precedenti, ma saranno costituite da telai in alluminio finito a tinta bianca e vetri doppi, per garantire migliori prestazioni termiche.

Si segnala inoltre la demolizione di parte del solaio al piano degli spogliatoi per ridurre la percezione angusta del corridoio al livello inferiore ed il rifacimento di una delle scale tra il piano delle aule e quello della ricreazione per garantirle maggiori utilizzi. Il segno architettonico più significativo risulta il corpo vetrato a chiusura di una rientranza del piano delle aule/laboratori: la trasparenza del vetro vuole comunque rispettare il linguaggio del prospetto orientato a nord, inoltre permette l’ampliamento degli spazi destinati alla cucina del punto ristoro.

Altro aspetto determinante del progetto è l’inserimento ex novo dei vari percorsi, rampe ed ascensori necessari per il superamento dei dislivelli implicati da un’architettura a gradoni. Inoltre, è stata prevista una nuova area di parcheggio dove era collocato il campo sportivo, che è stato considerato “sacrificabile” in ragione delle sue dimensioni minime (insufficienti per poter essere considerato un area sportiva ufficiale) e poiché sono conservate due reti da calcio, ma non è rilevabile il disegno di un campo attrezzato. Il nuovo parcheggio andrebbe comunque a collocarsi in un margine del prato, garantendo uno spazio ancora abbastanza ampio destinato a verde pertinenziale o aree giochi attrezzate.

ALLEGATI: Confronto demolito-costruito

Unità di progetto

Gli elaborati relativi al confronto tra le demolizioni e nuove costruzioni illustrano la nuova situazione architettonica del progetto, ma non approfondiscono le effettive modalità di ristrutturazione.

La mappatura delle “unità di progetto” vuole identificare in modo ragionato quali fasi sono previste per la realizzazione dello stesso.

Facendo riferimento ad alcuni manuali specifici8, le “unità di progetto” possono essere definite come delle macro-categorie, secondo le quali vengono accorpate le lavorazioni che riguardano una stessa fase di cantiere o manufatto in opera, anche secondo un’ipotesi di cronoprogramma o una sequenza ordinata.

Inoltre, poiché l’Ala Gabetti è un edificio relativamente recente e con una struttura portante in calcestruzzo armato, sono stati presi in considerazione alcuni esempi specifici sul trattamento e consolidamento del calcestruzzo armato, come ad esempio l’intervento di recupero effettuato sull’edificio dei Lavori Pubblici a Torino (risalente agli anni Sessanta), simile al Convitto nella struttura portante in calcestruzzo armato e con tamponamenti in laterizio9.

Segue la descrizione delle lavorazioni previste dalle unità di progetto proposte per la trasformazione dell’edificio e che potrebbero essere considerate una traccia utile per definire le possibili future fasi di cantierizzazione.

Unità di progetto 1 - Operazioni preliminari

UP 1 A - Allestimento del cantiere

La prima fase prevede l’allestimento del cantiere, con la delimitazione del perimetro di lavoro con recinzioni di sicurezza e l’identificazione delle aree necessarie allo stoccaggio dei materiali. In seguito, si procede con l’installazione delle attrezzature e dei macchinari e al montaggio di ponteggi separati per poter lavorare fino alla quota della linea di colmo della copertura e delle varie terrazze.

Unità di progetto 2 - Messa in sicurezza

UP 2 A - Verifica delle fondazioni

Nonostante il Convitto sia un’architettura relativamente recente e realizzata con attenti criteri progettuali, si prevede di saggiare lo

stato di conservazione della fondazione aprendo dei “cantieri” nel terreno, compatibilmente con lo stato idrogeologico del sito.