• Non ci sono risultati.

7. VALUTAZIONE DELL’AZIONE SISMICA

7.4 LIVELLI DI SICUREZZA SISMICA

Secondo quanto previsto dalle Linee Guida del D.M. 14 gennaio del 2008 (NTC) al paragrafo 2.4, per i beni di interesse culturale esposti ad azioni sismiche appare opportuno definire un livello di sicurezza sismica di riferimento, differenziato in funzione delle caratteristiche proprie dei manufatti e del loro uso, e quindi delle conseguenze più o meno gravi di un loro danneggiamento per effetto di un evento sismico. A tale scopo la norma definisce i seguenti parametri:

- la vita nominale VN a cui viene riferita la valutazione della sicurezza e per la quale viene even- tualmente progettato un intervento di miglioramento sismico; in particolare essa può essere messa in relazione alle caratteristiche del bene oggetto di studio.

- la classe d’uso CU definita sulla base della frequenza di utilizzo e sul grado di affollamento. Per la determinazione della vita nominale e della classe d’uso si fa riferimento al paragrafo 2.4 del D.M. 14 gennaio 2008 (NTC) in cui:

- la vita nominale di un’opera strutturale è definita come il numero di anni nel quale la struttu- ra, purché soggetta alla manutenzione ordinaria, deve poter essere usata alla scopo al quale è destinata. La vita nominale dei diversi tipi di opere viene riportata nella seguente tabella:

Tipi di costruzione Vita Nominale

VN (anni) 1 Opere provvisorie - Opere provvisionali - Strutture in fase costruttiva ≤ 10 2 Opere ordinarie, ponti, opere infrastrutturali e dighe di dimensioni

contenute o di importanza normale ≥ 50

3 Grandi opere, ponti, opere infrastrutturali e dighe di grandi dimen-sioni o di importanza strategica ≥ 100

In questo specifico caso, trattandosi di un’opera ordinaria, la vita nominale a cui si deve fare riferimento è 50 anni.

Mentre per quanto riguarda le classi d’uso, esse vengono così definite:

Classe I costruzioni con presenza solo occasionale di persone, edifici agricoli

Classe II costruzioni il cui uso preveda normali affollamenti, senza contenuti pericolosi per l’ambiente e senza funzioni pubbliche e sociali essenziali

Classe III costruzioni il cui uso preveda affollamenti significativi Classe IV

costruzioni con funzioni pubbliche o strategiche importanti, anche con riferimento alla gestione della protezione civile in caso di calamità. Industrie con attività particolarmente pericolose per l’ambiente

In questo specifico caso la classe d’uso a cui far riferimento è la Classe III.

Il valore del coefficiente d’uso è definito, al variare della classe d’uso, come mostrato in ta- bella:

Classe d’uso I II III IV

Coefficiente CU 0,7 1,0 1,5 2,0

Risulta dunque: CU = 1,5

Le azioni sismiche su ciascuna costruzione vengono poi valutate in relazione ad un periodo di riferimento VR che si ricava, per ciascun tipo di costruzione, moltiplicando la vita nominale per il coefficiente d’uso:

VR = VN CU

Per ciascun bene, in relazione al periodo di riferimento VR ed allo stato limite considerato, cui è associata una probabilità di superamento PVR nel periodo di riferimento, può essere valutato il periodo di ritorno di riferimento dell’azione sismica TR:

T

R

ln(1 P )V

VR R

= -

-

La pericolosità sismica sull’intero territorio nazionale, approvata con D.M. 14 gennaio 2008

(NTC), fornisce i parametri dell’azione sismica in funzione delle coordinate geografiche a par-

tire da un reticolo di lato pari a circa 5 km e per diversi periodi di ritorno, compresi tra 30 e 2475 anni.

Facendo riferimento all’allegato A dell’ NTC si ottengono le informazioni necessarie per otte- nere i parametri dell’azione sismica per una generica coordinata geografica ed un generico periodo di ritorno. L’azione sismica sulle costruzioni è valutata a partire da una “pericolosità sismica di base”, detta semplicemente pericolosità sismica, in condizioni ideali di sito di riferi- mento rigido con superficie topografica orizzontale. Essa costituisce l’elemento di conoscen- za primario per la determinazione delle azioni sismiche e deve essere descritta in modo tale da renderla compatibile con le NTC e dotarla di un sufficiente livello di dettaglio, sia in termini geografici che temporali. Tali condizioni possono ritenersi soddisfatte se i risultati dello stu- dio di pericolosità sono forniti:

- in termini di valori di accelerazione orizzontale massima ag e dei parametri che permettono di definire gli spettri di risposta ai sensi delle NTC, nelle condizioni di sito di riferimento rigido orizzontale

- in corrispondenza dei punti di un reticolo di riferimento i cui nodi sono sufficientemente vicini fra loro (non distano più di 10 km);

- per diverse probabilità di superamento in 50 anni e/o diversi periodi di ritorno TR ricadenti in un intervallo di riferimento compreso almeno tra 30 e 2475 anni, estremi inclusi.

Fig. 72 Reticolo di riferimento per le azioni si- smiche

Le probabilità di superamento PVR a cui occorre prestare attenzione per individuare l’azione sismica, agente in ciascuno degli stati limite considerati, si ricava dalla tabella:

Stati Limite PVR : Probabilità di superamento nel periodo di riferimento

Stati Limite di Esercizio SLO 81%

SLD 63%

Stati Limite Ultimi SLV 10%

SLC 5%

Di seguito vengono riportati i parametri assunti e la conseguente vita di riferimento VR del bene in esame e i valori di periodo di ritorno di riferimento dell’azione sismica TR, per lo Stato Limite di Salvaguardia della Vita (SLV).

In particolare il procedimento per la definizione degli spettri di progetto per i vari Stati Limite, per i quali sono state effettuate le verifiche, è il seguente:

- definizione della vita nominale VN e della classe d’uso CU del bene grazie ai quali è stato pos- sibile determinare la vita di riferimento: VR = VN * CUVN = 50 anni

Classe d’uso: III e di conseguenza il valore del coefficiente CU = 1,5 VR = 50 * 1,5 = 75 anni

- conoscendo il valore della vita di riferimento del bene è possibile determinare la probabilità di superamento PVR nel periodo di riferimento e, nota questa, lo stesso periodo di ritorno di riferimento dell’azione sismica TR tramite la formula:

T

R

ln(1 P )V

VR R

= -

-

La probabilità di superamento PVR nel periodo di riferimento è determinabile avvalendosi dei dati online messi a disposizione dall’ INGV - Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia1 ai

quali fa riferimento lo stesso Allegato A dell’ NTC.

1

(http://esse1.mi.ingv.it/)

PVR = 10% TR = 712 anni

7.5 CATEGORIE DI SOTTOSUOLO E CONDIZIONI TOPOGRAFICHE