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Il concetto di localizzazione era stato brevemente trattato nel paragrafo 1.3 del precedente capitolo. Adesso verrà approfondito e analizzato più nel dettaglio. Partiamo dalla definizione: la localizzazione può essere definita come il processo di adattamento culturale di un prodotto, di un dispositivo o di un testo (in genere, la traduzione di un sito web o software), volto a renderlo fruibile ai parlanti di una data nazione (specie in vista delle locali differenze sociali e comunicative). Si tratta di un processo dal carattere estremamente interdisciplinare che include diversi campi, quali il design, l'ingegneria, il marketing ecc. (Diadori 2012).

Tale processo può comportare la modifica anche profonda del testo o prodotto iniziale, in linea con le teorie sull'accettabilità linguistica e dell'usabilità , e necessita 36

dell'applicazione di tecniche specialistiche e competenze culturali e di traduzione (sia della lingua di origine, sia di quella di destinazione).

I prodotti che possono essere oggetto di tale processo sono numerosi: dalle campagne di comunicazione alla pubblicità (televisiva, editoriale), dai film e serie televisive ai software (sistemi operativi, applicazioni e programmi), dai siti web ai manuali d'uso, dalle pubblicazioni mediche e scientifiche, sino alle etichette dei prodotti. Quest’ultimo aspetto è particolarmente rilevante se si pensa all’ambito di riferimento scelto per l’elaborazione di questa tesi: l’agroalimentare biologico. Infatti, le imprese che intendono espandersi sui mercati esteri devono avere premura di tradurre in maniera corretta le etichette dei loro prodotti. Si tratta di un passaggio importante, dal momento che l’etichetta rappresenta il mezzo attraverso cui l’impresa fornisce le informazioni principali sul proprio prodotto. Tradurre bene le etichette e ottenere le certificazioni

“Per accettabilità in linguistica si intende uno dei criteri fondamentali della testualità. Descrive

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l'atteggiamento del ricevente ad attendersi un testo coesivo e coerente che sia utile e rilevante per l’acquisizione di determinate conoscenze. L'accettabilità dipende inoltre dalle aspettative del ricevente rispetto a fattori diversi quali il tipo di testo, il contesto sociale o culturale ecc.” in Dardano, Maurizio. 2014. Nuovo manualetto di linguistica italiana. Bologna: Zanichelli.

vigenti nei paesi di riferimento è anche un sintomo di trasparenza nei confronti dei propri partner e soprattutto dei clienti.

Riprendiamo il concetto di localizzazione. Quest’ultima, oltre agli ambiti già elencati, riguarda anche la traduzione di testi online. Questo concetto è nato in ambito economico-produttivo e si riferisce all’adattamento di un prodotto ad altri mercati o ambienti, in particolare ad altre nazioni e culture. In seguito questo termine è passato ad indicare anche la traduzione di testi che vengono immessi sulla rete per raggiungere i singoli mercati locali.

Per un’azienda al giorno d’oggi non solo è fondamentale disporre di un sito web, ma è necessario che questo venga tradotto nella lingua del mercato di interesse o almeno in una lingua largamente diffusa (ad esempio l’inglese). Le imprese in questo modo passerebbero, quindi, dal globale al locale seguendo il nuovo percorso della glocalizzazione . 37

Le prime forme di localizzazione risalgono agli anni Ottanta del XX secolo, quando le industrie informatiche capirono l’importanza di rivolgersi ai propri utenti nella loro lingua. L’internazionalizzazione legata all’ambito informatico riguarda il processo di generalizzare un prodotto in modo da poter trattare più lingue e convenzioni culturali senza che quest’ultimo debba essere riprogettato ogni volta (Monti 2007) . Risulta 38

importante avere anche una corretta pianificazione strategica: la localizzazione non può avvenire a posteriori, è necessario che tutto il progetto di marketing venga prima pensato in un’ottica internazionale e poi localizzato.

“Termine, sinonimo di glocalismo, formulato negli anni Ottanta del secolo scorso in lingua giapponese,

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successivamente tradotto in inglese dal sociologo Roland Robertson e poi ulteriormente elaborato dal sociologo polacco Zygmunt Bauman, per indicare l’applicazione a livello locale dei prodotti o servizi creati grazie alla globalizzazione, attraverso un processo che mette in relazione le specificità delle singole realtà territoriali con il contesto internazionale (per es. l’utilizzo del web per fornire servizi di carattere locale ma a livello internazionale) […]” vd. <https://www.treccani.it/enciclopedia/glocalizzazione_ %28Lessico-del-XXI-Secolo%29/>

Monti, J. 2007. Localizzazione: il ruolo e i saperi della traduzione. In: I saperi del tradurre. Analogie,

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Per riassumere, la localizzazione consiste nell’adattamento del prodotto in funzione del concreto utilizzo da parte di utenti appartenenti a specifici mercati di destinazione.

La localizzazione dei siti web comprende, oltre alla traduzione dei testi scritti, anche l’adeguamento delle immagini e del contenuto alla cultura dei destinatari. Chi si occupa di localizzazione deve tenere a mente non solo gli aspetti linguistici, ma anche quelli promozionali, commerciali e legali di un prodotto, nonché della lingua, della cultura e delle aspettative del pubblico di riferimento.

Gli aspetti che necessitano di un adattamento possono essere riassunti in questo modo:

• la grafica, le immagini e i colori; • i riferimenti culturali e religiosi;

• il formato della data e dell’ora, il giorno di inizio della settimana; • i numeri di telefono, gli indirizzi;

• le unità di misura, il separatore dei decimali e delle migliaia, la valuta, la direzione di scrittura.

Lo scopo dell’adattamento è quello di ottenere un prodotto accessibile e utilizzabile dall’utente, che venga percepito come autentico e che risponda alle sue aspettative. È necessario che il prodotto venga inserito facilmente e naturalmente nel mercato locale, in sintonia con le esigenze del pubblico di destinazione.

La localizzazione non si limita, quindi, alla semplice traduzione del messaggio. Come è già stato ribadito più volte nel corso del paragrafo, la cultura si trova alla base dell’intero processo traduttivo. Se si tengono a mente solo i fattori prettamente linguistici, non si otterrà una traduzione (in questo caso localizzazione) pienamente efficace.

Di conseguenza, una buona localizzazione, realizzata tenendo conto delle diverse culture che entrano in contatto durante il processo, potrebbe rappresentare la chiave per una corretta strategia di internazionalizzazione. Come di vedrà nei seguenti paragrafi (ma sopratutto nel terzo capitolo), la cultura è quell’elemento da cui non si può

assolutamente prescindere quando un’impresa decide si espandere il proprio giro d’affari all’estero.