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la logistica nella XXXII Spedizione

La XXXII Spedizione antartica del PNRA, che si è svolta secondo le previsioni operative della vigilia e senza inconvenienti di particolare rilievo, ha registrato la presenza di 242 partecipanti, di cui 106 per attività scientifiche e 114 con compiti logistici, oltre a: 2 giornalisti, 3 visitatori e 17 piloti o meccanici addetti ai mezzi aerei noleggiati per i voli.

Nella XXXII Spedizione sono state impiegate due navi oceanografiche: la Nave Italica, che era rimasta ormeggiata in Nuova Zelanda alla fine della XXXI Spedizione, utilizzata sia per scopi logistici che per una Campagna di ricerca nel Mare di Ross, e la Nave OGS-Explora che ha effettuato una Campagna di ricerca geologica-geofisica nel Mare di Ross.

Il piano dei trasporti della Campagna antartica 2016-17 è stato nuovamente basato sulla disponibilità dell’Hercules L100-30 noleggiato nel periodo iniziale della stagione, quando è praticabile in sicurezza la pista di atterraggio su ghiaccio marino presso la Stazione “Mario Zucchelli” (MZS), e ha potuto contare sull’utilizzo dell’Italica tra MZS e Lyttelton in Nuova Zelanda, nonché sulle opportunità offerte dai mezzi di altri Paesi.

Nello specifico, per gestire il trasporto in ingresso e uscita dall’Antartide, sono stati organizzati undici voli dell’Hercules L100- 30 della Compagnia SAFAIR (sette su MZS e quattro su McMurdo), un volo dell’Hercules C130 dell’Aeronautica Militare Neozelandese (RNZAF), un viagio dell’Italica e uno della OGS Explora, e sono stati utilizzati 120 posti sui voli su McMurdo messi a disposizione dal NSF (USA), 6 posti sui voli su Casey gestiti da AAD (Australia), 23 posti a bordo della nave L’Astrolabe dell’IPEV (Francia).

Stazione Mario Zucchelli

La Base è stata aperta il 20 ottobre 2016 dal primo gruppo arrivato con volo RNZAF e atterrato a McMurdo alle ore 14:55 LT. I venti membri del gruppo sono stati trasportati a Baia Terra Nova con due aerei USAP, un Basler e un Twin Otter. Il primo personale è arrivato in Base alle 18:00, seguito a breve dal secondo gruppo. La Base è stata trovata in buone condizioni generali e non sono stati riscontrati danni degni di menzione.

Le attività di apertura della Base si sono susseguite nell’ordine consueto, non hanno presentato difficoltà particolari e si sono concluse, per la fase iniziale, nella mattina del 21 ottobre, con l’erogazione della prima acqua dolce. Si è in seguito provveduto a tutte le restanti attività che completano l’apertura della Stazione. Lo scarso innevamento ha facilitato i lavori di ripristino della viabilità interna.

Analogamente alle passate stagioni, è stata realizzata una pista di atterraggio per Hercules, posizionata nel Gerlache Inlet, lunga 3000 metri e larga 70 e un’altra pista per velivoli leggeri, lunga 1800 metri, sulla superficie del pack antistante la Tethys Bay.

Sono stati effettuati con successo i sette atterraggi previsti di Hercules Safair oltre a un atterraggio dell’Hercules RNZAF. Si è data assistenza a circa 80 voli di Basler (VKB) e Twin Otter (KBO/KBG), per il trasporto di personale e cargo da e per le stazioni di Concordia, Dumont d’Urville e McMurdo, nonché per il convoglio di mezzi che ha raggiunto Concordia via terra. E’ stato anche fornito supporto ad alcuni velivoli USAP e NZ che hanno fatto scalo a MZS per rifornimento.

Nel corso della Spedizione sono state ospitate a MZS 233 persone (167 residenti e 66 in transito) e hanno svolto la loro attività 4 progetti scientifici e 5 osservatori. Oltre alle attività logistiche inerenti il funzionamento e lo sviluppo della Stazione Mario Zucchelli, nel corso della Spedizione sono state eseguite attività operative riguardanti le prove particolareggiate del cantiere per la realizzazione dell’aviopista permanente su ghiaia nell’area di Boulder Clay, e sono state avviate le attività per il monitoraggio ambientale della stessa area.

La Stazione è stata chiusa il 14 febbraio 2017, quando l’ultimo gruppo logistico si è imbarcato sulla Nave Italica in partenza da Baia Terra Nova

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Stazione Concordia

Il giorno 8 novembre 2016 è iniziata la campagna estiva a Concordia con l’arrivo da MZS, a bordo del Basler DC3 VKB, del primo gruppo di italiani e francesi; la campagna si è conclusa il 6 febbraio 2017 con la partenza dell’ultimo gruppo estivo. In questo periodo si sono avvicendate in Base 141 persone e sono stati effettuati complessivamente 28 voli interni (con 2 Twin Otter e 2 Basler) per un totale di 216 persone trasportate.

Oltre alle persone, nei diversi voli gestiti dal PNRA sono stati trasportati circa 23 mc di carburante, oltre 14 ton di cargo logistico, 7,7 ton di cargo scientifico e più di 6,1 ton di viveri.

Nella campagna estiva 2016-2017 sono state organizzate tre traverse DDU-CPH-DOMEC per il trasporto di combustibile, viveri e materiali pesanti destinati a Concordia. A causa delle condizioni proibitive dei ghiacci nell’area della Stazione Dumont d’Urville, le attività di scarico sono state molto frammentate e la nave francese L’Astrolabe non ha potuto effettuare lo scarico di combustibile.

Le attività tecnico-logistiche condotte durante la stagione sono state ordinarie e in linea con le previsioni. Sono stati sottoposti all’annuale ciclo di revisione tutti i mezzi meccanici presenti e, a partire dalla seconda traversa, è entrato nella disponibilità della base un nuovo mezzo sollevatore.

Nel corso della campagna estiva 2016-2017, dal punto di vista informatico e delle telecomunicazioni è stata garantita la funzionalità dei servizi di supporto alla scienza e alla logistica, nonostante le frequenti problematiche funzionali, ancora non risolte, legate alle comunicazioni VOIP.

Durante la campagna estiva, oltre a garantire la funzionalità dell’Ambulatorio della base e il mantenimento dei requisiti di idoneità del personale partecipante alla Spedizione, il presidio sanitario è dovuto intervenire per alcune emergenze poi risolte. Pur senza le caratteristiche di urgenza di una evacuazione medica, due partecipanti (uno francese e uno italiano) sono stati trasferiti fuori da Concordia a seguito di infortuni.

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Nave Italica

La Nave Italica, a differenza di quanto avvenuto in passato, ha trascorso l’inverno australe in Nuova Zelanda e di conseguenza i materiali da imbarcare e da trasferire alla Stazione Mario Zucchelli e alla Stazione Concordia sono stati inviati dall’Italia con navi commerciali o per via aerea.

Le operazioni di carico e di preparazione alla Campagna sono state avviate il 19 dicembre 2016 presso il porto di Lyttelton e sono proseguite finché la Nave Italica è salpata in data 30 dicembre 2016, attraversando il 60° parallelo sud il 3 gennaio 2017 per arrivare nell’area di Baia Terra Nova in data 8 gennaio 2017.

Lo scarico dei materiali a MZS, a causa delle pessime condizioni meteo-marine, è stato particolarmente difficile e sono stati necessari 6 tentativi, nell’arco temporale dall’8 al 25 Gennaio, per completarlo. Ciò ha comportato alcune difficoltà di pianificazione delle attività scientifiche da svolgere nella campagna oceanografica.

Inoltre, le condizioni meteo-marine incontrate durante la campagna oceanografica sono state tra le peggiori mai registrate dalla Nave Italica in Antartide, e spesso si è dovuto lavorare in condizioni al limite della operatività pur garantendo sempre le condizioni necessarie per la sicurezza delle operazioni.

Il tempo nave dedicato alle operazioni scientifiche è stato di 31 giorni, comprensivo degli spostamenti e del tempo speso per lo stand by dovuto alle avverse condizioni meteo-marine.

I responsabili dei sette progetti scientifici, presenti in nave, avevano in programma molte attività, distribuite in una vasta area del mare di Ross (da Cape Adare sino al Ross Ice Shelf) e con molti vincoli; per far fronte a tutte le esigenze scientifiche è stata necessaria un’attenta pianificazione con continui aggiornamenti, anche nell’arco di poche ore e, nonostante qualche modesto taglio, è stato possibile portare a termine gran parte delle attività previste.

Conclusa la campagna oceanografica, sono state condotte le operazioni di carico per la chiusura della Stazione Mario Zucchelli. Avendo completato entro il 14 febbraio l’imbarco del personale e dei materiali, la Nave Italica è partita da Baia Terra Nova il 15 febbraio 2017, per arrivare a Lyttelton il 21 febbraio 2017.

Si chiude così una storia durata ventidue anni, poichè l’Italica verrà smantellata o destinata ad altri scopi. La ricerca italiana perde con lei una delle poche navi in grado di operare in aree polari, ma coloro che l’hanno vissuta rimpiangeranno soprattutto l’anima di questa nave. L’augurio è che si conservi l’esperienza maturata in tutto questo tempo:

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