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4. Analisi dei dati qualitativi

4.2 Risultati dell’analisi

4.2.3 Luoghi d’acquisto

Tutti gli intervistati dichiarano principalmente di fare i loro acquisti, sia alimentari che non, presso la grande distribuzione preferendo il supermercato al posto dei classici negozi di paese. Il supermercato più citato è indubbiamente la Coop che viene nominata in quasi tutte le interviste, seguono poi Pam ed Esselunga. Si acquista presso queste catene di distribuzione per vicinanza del luogo in cui si vive e non per fedeltà al marchio. Alcuni intervistati dichiarano di acquistare anche presso i discount come Lidl e Penny market per cercare un risparmio maggiore negli acquisti. Andiamo a vedere adesso quali sono i risultati presenti nella “tabella pivot”.

Etichette di riga Conteggio

Key Words

Supermercato (Coop) 9

Supermercato 7

Mercato 4

Non mi piacciono i discount 3

Frutta e verdura 3 Negozio di fiducia/gastronomia 3 Farmacia 2 Prodotti cosmetici 2 Prodotti alimentari 2 Cosmesi 2 Discount 2

Acquisto macellaio di fiducia 2

Tabella 4.2. Conteggio Key Words sui Luoghi d’Acquisto

La parola chiave “Supermercato (Coop)” e “supermercato” vengono nominate spesso, vediamo in che termini:

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Patrizia (F,54): “Sono una persona che vado alla Coop, a volte vado dal macellaio del paese. Però presa da tanti impegni, e essendo di passaggio dalla Coop mi fermo lì. Non mi piace il Penny perché non mi sembra adatto a me. Perché a me piace il banco della carne, il banco del pesce e lì (penny market) non c’è niente. Con tutto questo, però, anche se vado alla Coop, però preferisco prodotti di marca.”.

Dalle parole di Patrizia (F, 54) possiamo riassumere il comportamento di tutti gli intervistati. Infatti, nella maggioranza dei casi gli intervistati hanno dichiarato di servirsi presso il supermercato più vicino al luogo di lavoro o alla loro casa. Sempre dalle parole di Patrizia (F, 54) si registra un’altra tendenza, che tutta via riscontrata solo nella metà degli intervistati: l’essere scettici verso i discount. Le motivazioni alla base di questo scetticismo sono dovute al fatto che gli intervistati percepiscono questi posti come luoghi dalla qualità dei prodotti scadente e dal prezzo basso.

Dalle interviste si registra inoltre un giudizio negativo comune nei confronti della qualità e del gusto dei prodotti freschi come frutta, verdura e carni dei supermercati:

Patrizia (F,54): “L’unico neo della coop è che la carne non è delle migliori… ecco perché vado dal macellaio di paese… di fiducia. A volte (alla coop) l’ho ritrovata buona, ma a volte è dura… come carne. Non capisco il motivo.”

Anna (F,74): “Il sapore! Sembran tutti uguali. Dal pollo, sia il tacchino, sia il coniglio. Una volta l’ho comprato al supermercato mi pareva profumato. Che emanasse dei profumi in casa, profumi che non l’avevo mai sentiti. E così non l’ho più comprato. Così è per il pollo, e così è per il coniglio. Coniglio, pollo e tacchino sono banditi dalla mia tavola. Quelli dei supermercati!”

Anna (F, 74): “Tutti i martedì vado (al mercato della coldiretti) e prendo la frutta, le susine, le mele, le pesche e poi prendo al banco della verdura i pomodori, le patate, le bietole. E’ tutto fresco… I cestini di insalatina… vai alla Coop…e un cesto di insalata sembra un cavolo. Li trovi il cestino…come li fai nell’orto. Proprio come nel mio. Certo, ora è un periodo che alla Coop la frutta e verdura io non la compro, perché li prendo li, ha tutto un altro sapore. Le pesche della Coop sembra che tu mangi, non la frutta, come

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qualcosa di plastificato… poi hanno sapori strani… sembrano che abbiano avuto le medicine… insomma io non le mangio!”

Da queste dichiarazioni capiamo che, i nostri intervistati preferiscono acquistare i prodotti freschi (carne, frutta e verdura) presso altre realtà distributive: mercati settimanali, mercati dei produttori organizzati dalla coldiretti e macellaio di fiducia.

Inoltre, gli intervistati sono a conoscenza del fatto che presso i supermercati si può fare un tipo di acquisto “diverso”, dove con diverso intendono i prodotti etici o verdi.

Michele (M, 30):”Acquisto dal produttore, al mercato e al supermercato. […] anche nei supermercati hai la possibilità di fare un acquisto diverso. Si stanno abbastanza allineando. Hanno dei piccoli spazi riservati a questa politica (prodotti etici).”

Paolo (M, 46): “mi rivolgo a sia a dei negozi specializzati, quindi al difuori della grande distribuzione. Ma… mi rivolgo anche alla grande distribuzione…nel senso sono interessato anche all'interno delle grandi catene di distribuzione come la coop… a chi persegue comunque, chi tiene comunque, propone un MARCHIO o una serie di prodotti biologici.”

Infine, e questo è tipico di quei consumatori un pochino più attenti al gusto, alla qualità e alla ricerca di prodotti particolari, negli intervistati c’è la tendenza a servizi presso negozi di fiducia e gastronomie. Nelle parole che seguiranno si descrive bene questo fenomeno.

Anna (F,74): “Qualche volta, quando torno da Pisa, e mi manca qualcosa c’è il negozino di generi alimentari verso Uliveto e mi fermo. Li hanno le cose un po’ più speciali rispetto alla Coop. Hanno formaggi particolari, li affettati sono migliori... Hanno prodotti un po’ più di qualità. Io penso che i prodotti fatti per i grandi magazzini siano fatti per i grandi magazzini, per contenere i prezzi e per avere maggior vendita.”

Lorenzo (M, 42): “Poi, se voglio qualcosa di particolare… mi piace andare anche in Gastronomia… Ha LE COSINE GIUSTE. SI SI SI …. La sera se voglio qualche cosina particolare vado da lui e, ti assicuro, che la differenza la sento. E anche se PAGO qualcosa di più non me ne importa niente, perché so che c’ha le cosine giuste e BONE.

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Qualcosa di particolare, se voglio… le Acciughe marinate, il tonno al trancio o nelle confezioni da Kilo. E li senti che c’è la differenza.”