1. Panoramica sui consumi etici o “Green”
1.3 Dati secondari sul consumo critico
1.3.3 Situazione Italiana
Nell’economia Italiana gli occupati nel settore verde sono più di 3 milioni, accanto a questi poi possiamo annoverare altri 3 milioni e 700 mila figure che lavorano in settori o filiere molto vicine a quelle “green”. Dal 2008 ad oggi, senza contare il settore agricolo, circa 328 mila aziende, ovvero il 22% delle imprese nazionali, dell’industria e dei servizi con almeno un dipendente hanno investito, o lo faranno nell’imminente futuro, in “Tecnologie Green” per ridurre l’impatto ambientale e risparmiare energia. Chi investe green, infatti, è più forte all’estero: il 42% delle imprese manifatturiere che fanno eco-investimenti esporta i propri prodotti, contro il 25,4% di quelle che non lo fanno. Perché oggi green economy significa innovazione: il 30,4% delle imprese del manifatturiero che investono in eco- efficienza ha effettuato innovazioni di prodotto o di servizi, contro il 16,8% delle imprese non investitrici. Questi sono solo alcuni dei dati che emergono dal rapporto Green Italy 2013 e che vanno a delineare la realtà italiana.
Inoltre dal dossier “Lavorare e vivere green in Italia”, emerge che sempre più italiani, quindici milioni nel 2013, sono orientati ad una spesa cosiddetta “verde”, cioè indirizzata ai prodotti locali a chilometri zero, che, quindi, non devono
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percorrere lunghe distanza con mezzi di trasporto inquinanti. In aumento del 25% rispetto all’anno precedente e del 65% rispetto all’inizio della crisi del 2007, fino a raggiungere un fatturato record di quasi 20 miliardi, nel 2013, in controtendenza rispetto agli acquisti alimentari che sono crollati ai minimi da 33 anni. La spesa verde è diretta anche verso cibi biologici che non sono trattati con la chimica, scelti dal 45% degli italiani con un fatturato che sale a 3,1 miliardi ed un aumento dell’8,8 per cento dei consumi nel corso del 2013. O verso specialità a denominazione di origine che conservano la biodiversità sul territorio nazionale. Una opportunità resa possibile anche dal fatto che l’Italia può contare sul maggior numero di produttori biologici in Europa con 49709 operatori certificati tra produttori, preparatori e distributori, in crescita del 3% su base annua, e su una superficie coltivata di oltre un milione di ettari. L’Italia ha la leadership europea con 262 Dop & Igp riconosciuti, tutelati dall’Unione Europea, che generano un fatturato vicino ai 13 miliardi di euro e riguardano specialità di nicchia, ma anche di largo consumo. Dalla green economy vengono dunque grandi opportunità di sviluppo in grado di generare reddito e lavoro per battere la disoccupazione che ha raggiunto il massimo storico per i giovani (Coldiretti 2013). Mentre per quanto riguarda gli atteggiamenti e i comportamenti dei consumatori Italiani torna in nostro aiuto il Flash Eurobaromer 367 per l’Italia che mostra che il “caso Italia” pur essendo allineato alla media Ue, va a differenziarsi leggermente di circa il 9% in meno per quanto riguarda la dichiarazione di acquistare “spesso” prodotti Eco- Friendly.
Dalla Figura 1.6 vediamo che il 74% degli Italiani, come gli Europei, dichiara di acquistare prodotti ecologici e in particolare si differenzia leggermente per il 17% che dichiara di essere un consumatore regolare mentre il 57% un consumatore occasionale.
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Figura 1.6. Quali tra queste affermazioni descrive meglio il Suo comportamento verso i prodotti in generale? 3 2 4 1 6 4 54 26 2 1 5 1 11 6 57 17 0 10 20 30 40 50 60 Non so Non conosci quali sono i prodotti rispettosi
dell'ambiente (non leggere oltre) Non hai acquistato prodotti rispettosi dell'amabiente
e non intendi farlo
Sei abituato ad acquistare prodotti rispettosi dell'ambiente, ma hai smesso Non hai acquistato prodotti rispettosi dell'amabiente, ma potresti farlo in futuro Non hai acquistato prodotti rispettosi dell'ambiente,
ma sicuramente tua intenzione farlo in futuro A volte hai acquistato prodotti rispettosi
dell'ambiente
Ti capita spesso di acquistare prodotti rispettosi dell'ambiente
Quali tra queste affermazioni descrive meglio il Suo comportamento verso i prodotti in generale? %
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Molto interessanti da vedere, sono le motivazioni che portano all’acquisto di prodotti rispettosi dell’ambiente. Risaltano subito all’occhio le sostenute percentuali dovute a motivazioni che si focalizzano sul riconoscimento di una questione ambientale che deve essere affrontata. Gli Italiani, sulla stessa linea Europea, ritengono che utilizzare i prodotti eco-friendly sia la “cosa giusta da fare” (94%), poi col 91% dei rispondenti abbiamo che acquistare questa tipologia di prodotti significa dare il buon esempio. Inoltre il 74% degli italiani sostiene che i prodotti ecologici abbiano la stessa efficacia dei prodotti convenzionali e il 90% è convinto che acquistandoli si possa davvero fare la differenza per l’ambiente.
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Le percentuali, poi, vanno a diminuire per quanto riguarda le dichiarazioni di reperibilità e di performance: in media solo la metà dei rispondenti trova facilmente i prodotti ecologici nei negozi, riesce a distinguerli dagli altri tipi di prodotti e sostiene che abbiano un buon rapporto qualità prezzo. Gli ostacoli più significativi all’acquisto risultano determinati dalla mancata reperibilità e dallo scarso rapporto qualità-prezzo. Dalla Figura 1.7 possiamo vedere inoltre le differenze minimali con la media Europea.
Se poi vogliamo approfondire lo studio in relazione al consumo “verde” è importante andare ad esaminare il grado di fiducia delle persone nei confronti delle affermazioni dei produttori sulla performance dei loro prodotti. Già a prima vista della Figura 1.8 si può ben vedere come il 49% degli intervistati dichiari di fidarsi delle affermazioni dei produttori sulla performance ambientale dei loro prodotti.
Figura 1.8. Fiducia dei consumatori nei confronti delle dichiarazioni ambientali
Questa percentuale risulta incrementata, rispetto alla stessa indagine condotta dalla Commissione Europea nel 2009, del 16% in più ed è coerente con gli altri dati che evidenziano motivazioni favorevoli all’acquisto dei prodotti “verdi”.
Infine, da un indagine dell’indagine sui comportamenti eco-sostenibili degli italiani, Fondazione Impresa ha tracciato l’identikit del cittadino eco-sostenibile.
3 49 36 11 1 2 49 37 9 3
In generale, quanto si fida delle affermazioni dei produttori sulla performance ambientale dei loro prodotti?
Si fida completamente Tende a fidarsi Tende a non fidarsi Non si fida per niente Non sa
UE27 (grafico interno)
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Dai dati emerge che: a manifestare una maggiore propensione all’adozione di comportamenti green nella propria vita quotidiana sono le donne dell’Italia settentrionale, che hanno tra i 35 e i 54 anni e un titolo di studio medio-alto; manifestano una discreta attenzione ai comportamenti green le donne dell’Italia settentrionale e meridionale di oltre 54 anni in possesso di un titolo di studio medio-alto; a manifestare, invece, una scarsa attenzione ai comportamenti eco- sostenibili sono gli uomini dell’Italia meridionale di oltre 54 anni in possesso di un titolo di studio medio-basso.
Come risultante dell’analisi svolta nel paragrafo vediamo chiaramente che il nostro paese, seppur con qualche differenza minimale rispetto agli altri, dovuta forse alle proprie radici, alla sua diversa cultura e alla sua storia, si allinea benissimo alla media europea mostrando le stesse problematiche. Prima tra tutte, quella che riguarda la discrepanza tra intenzioni d’acquisto “verdi” dichiarate nei sondaggi e gli acquisti “verdi” realmente effettuali.
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