CAPITOLO 4 L’EDIZIONE FRANCESE
3. M ADAME P UJOL E LA S OCIETÀ T EOSOFICA
La prima Casa dei Bambini francese, la maison des enfants di Champ de Mars, fu aperta a Parigi nell’ottobre del 1911, al 22bis di Avenue Charles Floquet, nel settimo arrondissement parigino. Jeanne Barrère, teosofa, montessoriana e figlia dell'ambasciatore francese a Roma, che fin dall’inizio del 1911 tenne conferenze sulla pedagogia Montessori in Francia e in Belgio, fu la fondatrice della scuola parigina dove praticare la pedagogia montessoriana. Alla direzione, Barrère chiamò Madame Pujol e Madame Waddington: entrambe avevano visitato le scuole montessoriane a Roma nel corso del 1910 e si erano trattenute nella capitale italiana per lavorare sotto la direzione della dottoressa, ottenendo un diploma470.
470 «Après avoir fréquenté les écoles italienne et y avoir travaillé sous la direction de la doctoresse
Montessori, de retour à Paris en octobre 1911, nous y avons ouvert une école», L. M. PUJOL-‐SÉGALAS,
A questo indirizzo sarà aperta il prossimo 1° ottobre (1911) una scuola materna, simile agli "Asili nido", fondata sotto l'egida della Ligue de
l’Education morale de la Jeunesse.
La Scuola sarà gestita secondo i principi del Metodo di Pedagogia Scientifica della Dottoressa Montessori di Roma
(Docente dell'Università di Roma)471.
Come raccontò la stessa Pujol al Congrés des oeuvres féminines françaises, tenutosi durante la Conférence de Versailles del 13 luglio 1912472, questa prima
maison des enfants fu fondata sotto l’egida della Ligue pour l’éducation morale de la jeunesse, creata nel 1908 da «un gruppo di amici» che sconcertati «dal crescente
squilibrio sociale e familiare», decise di riunirsi per cercarne insieme le cause «e di conseguenza i rimedi»473. Pujol, così come gli altri soci della Lega, era mossa dalla
convinzione che per quanto fosse indubbiamente positivo «riformare gli adulti», era necessario, soprattutto, «evitare deformazioni o malformazioni dei giovani474.
Nella stessa occasione, dichirò anche che la Lega non aveva pretese assolutistiche, al contrario era aperta a chiunque avesse voluto formare delle filiali, destinate a diventare indipendenti, con un’organizzazione propria e degli obiettivi pratici immediati.
Di fatto nel 1910, l’anno in cui Madame Pujol e Madame Waddington soggiornarono a Roma475, la Lega si dotò di una filiale nominata Comité pour l’étude
471 «A cette adresse sera ouverte ou 1er octobre prochain (1911) une Ecole maternelle analogue
aux “Jardins d’Enfants”, fondée sous les auspices de la LIgue pour l’Education morale de la Jeunesse. Cette Ecole sera dirigée d’après les principes de la Méthode de pédagogie scientifique de la Doctoresse Montessori de Rome (Docent de l’Université de Rome)», L. M. PUJOL-‐SÉGALAS, Jardin
d’Enfants. Programme général (Paris: Société Théosophique, 1911): 1.
472 Per un approfondimento riguardo alle Conférences de Versailles e del Conseil national des femmes
françaises vedere: F. BATTAGLIOLA, “Les réseaux de parenté et la constitution de l’univers féminin de
la réforme sociale, fin XIXe-‐débutXXe siècle”, in Annales de démographie historique, 2006/2 (n. 112), pp. 77-‐104; Y. COHEN, “Le Conseil nationa des femmes française (1901-‐1939)”, in Archives Juives, vol. 44, n. 1, 2011: 83-‐105.
473 «Il y a quatre ans, un groupe d'amis affligés par le spectacle des souf frances qui résultent du
déséquilibre croissant dans la société et dans la famille, résolurent de se réunir pour en rechercher les causes, et par suite les remèdes», L. M. PUJOL-‐SÉGALAS, “Travail de Mme Pujol”:112-‐114.
474 «il est bien sans doute de s'efforcer de réformer les grands, en commençant par soi-‐même, mais
peut-‐être serait-‐il moins difficile d'éviter les déformations ou la malformation des petits», ibidem.
de la Méthode scientifique d’éducation, appliquée en Italie par la Doctoresse Maria Montessori. Il Comitato fu promosso dall’iniziativa degli amici di Alice Hallgarten,
«ai quali [la baronessa] era riuscita a comunicare l’entusiasmo per l’opera della dottoressa»476, dimostrando ancora una volta di credere profondamente nel
metodo e di sfruttare qualunque strada e conoscenza personale per permetterne la diffusione mondiale.
È importante ricordare anche che la Ligue pour l’éducation morale de la
jeunesse era sostenuta dalla Société théosophique francese. Quest’ultima, fondata a
New York nel 1875 da Helena Petrovana Blavatsky (1831-‐1891), Henry Steel Olcott (1832-‐1907) e William Quan Judge (1851-‐1896), si legò fin dal principio all’antico movimento teosofico dei «cercatori della verità», la cui volontà era di promuovere una sorta di sincretismo spirituale tra le religioni orientali e occidentali, proponendo la teosofia come pensiero globale nel tentativo di trascendere tutte le spiritualità477. Dall’ultimo quarto del XIX secolo, la Società
Teosofica stabilì come proprio postulato la ricerca della divinità sepolta in ogni essere umano, nella convinzione che l’umanità si trovasse sul cammino dell’evoluzione e fosse necessario per ogni uomo sviluppare la parte divina sepolta in sé.
Nella descrizione che Pujol fece degli obiettivi della Lega durante la conferenza di Versailles, furono evidenti i richiami al pensiero teosofico, in particolare in materia d’educazione:
La Lega ammette persone di tutte le opinioni e credenze, purché motivate da un ampio spirito di tolleranza e dal desiderio di servire l'organismo sociale preparando, attraverso l'educazione, coloro che sono consapevoli dei propri doveri e diritti. Soprattutto, è un'associazione per lo studio e la
476 «Il existe déjà une filiale de l'oeuvre[…] Tel fut le Comité pour l'étude de la Méthode scientifique
d'Education, appliquée in Italie par la Doctoresse Maria Montessori. Ce Comité fut constitué provisoirement, il y a dix-‐huit moins, sur l'initiative de personnes amies de la baronne Alice Franchetti, auxquelles celle-‐ci avait réussi à communiquer son enthousiasme pour le système Montessori», L. M. PUJOL-‐SÉGALAS, “Travail de Mme Pujol”:112-‐114.
477 Per maggiori approfondimenti sulla Società Teosofica: P. GIOVETTI, Helena Petrovna Blavatosky
(Roma: Mediterranee, 1991); A. GIRARDI, La Società Teosofica. Storia, valori e realtà attuale, (Vicenza: Edizioni teosofiche italiane, 2014); J. D. LAVOIE, The Theosophical Society: The History of a Spiritualist
diffusione d’idee valide e pratiche sull'educazione, i cui membri si sforzano di risvegliare in tutti gli ambienti, soprattutto tra gli educatori, un senso di responsabilità verso i giovani478.
A partire dalla seconda metà dell’Ottocento, il movimento teosofico in Francia e in Belgio ampliò il suo dominio spirituale per influenzare anche la sfera artistica, con figure come il pittore Piet Mondrian e Jean Delville, e quella pedagogica, come vedremo, con Rudolf Steiner e Maria Montessori479.
Il secondo decennio del Novecento rappresentò un momento particolare e di transizione per la Società Teosofica, alla quale Montessori aveva aderito nel 1899. Nel 1907 Annie Besant480 (che Montessori incontrò a Londra, nel 1899, in
occasione del Congresso internazionale delle donne481) prese le redini della
Società, concentrando la maggior parte dell’attenzione del movimento sulla questione dell’educazione, concepita come il mezzo di costruzione della nuova era482. Si trattò per Besant di una necessità dottrinale, tutta volta alla preparazione
della venuta del nuovo istruttore del mondo, che, a partire dal 1910, riconobbe nella figura del giovane Jiddu Krishnamurti483. Questa visione messianica portò
Besant a mobilitare l'intera Società, generando anche una serie di scissioni all’interno del movimento. Il pedagogista Rudolf Steiner, ad esempio, che dal 1902 fu segretario generale della sezione tedesca della Società, nel 1913 si dissociò dal
478 «La Ligue admet des personnes de toutes opinions et de toutes croyances, pourvu qu'elles soient
animées d'un large esprit de tolérance et du désir de servir le corps social en préparant par l'éducation des êtres conscients de leurs devoirs comme de leurs droits. C'est surtout une association pour l'étude et la diffusion des idées saines et pratique sur l'éducation, et dont les membres s'efforcent d'éveiller dans tous les milieux, particulièrement chez les éducateurs, le sentiment de nos responsabilités vis-‐à-‐vis des jeunes», L. M. PUJOL-‐SÉGALAS, “Travail de Mme Pujol”: 112-‐114.
479 S. WAGNON: 148.
480 Wood (Clapham, Londra) 1 ottobre 1847 – Adyar, 20 settembre 1933. Per un maggior
approfondimento: A. TAYLOR, Annie Besant: A Biography (Oxford University Press, 1991). 481 R. KRAMER: 178.
482 S. WAGNON: 151.
483 La fondazione, nel 1911, dell’Ordre de l’étoil d’Orient, un’istituzione che avrebbe dovuto
sviluppare la visione teosofica nei sistemi educativi, dimostrò la volontà di Besant di dare una struttura al rinnovamento pedagogico volto alla venuta dell’istruttore del mondo. Cfr. S. WAGNON: 146-‐180. Per un approfondimento sulla figura di Jiddu Krishnamurti: S. RADHA RAJAGOPAL, Lives in
the Shadow with J. Krishnamurti (London: Bloomsbury Publishing, 1991); R. VERNON, Star in the east:
Krishnamurti: the invention of a messiah (New York: Parlgrave, 2001); C. V. WILLIAMS, Jiddu
Krishnamurti: world philosopher (1895-‐1986): his life and thoughts (Dehli: Motilal Banarsidass,
movimento per sviluppare la sua visione antroposofica, creando una divisione in seno alla Società, causata principalmente dalla non condivisione del percorso proposto dalla presidentessa.
Diversamente, Maria Montessori, che nel 1907 fondò a Roma la prima Casa dei Bambini, nel 1909 espose nel Metodo gli elementi della sua pedagogia «basata sulla conoscenza dell’anima umana, che ha bisogno dello studio del carattere di ogni singolo bambino»484. Già dal 1910 l’esperimento montessoriano apparì alla
Società Teosofica come il modello pedagogico da seguire e diffondere. Basandosi sulla convinzione che ogni individuo, in particolare il bambino, non solo avesse un’anima, ma partecipasse anche all’evoluzione della specie umana, attraverso il sacro processo della reincarnazione, i teosofi videro nel metodo proposto da Montessori la miglior realizzazione pratica possibile delle idee teosofiche nell’educazione. La prima Casa dei Bambini parigina fu presto seguita dall’apertura di una classe montessoriana nell’école Alsacienne485, nello stesso periodo in cui gli
scritti della pedagogista italiana iniziarono a essere tradotti in francese per opera dell’Institut Jean-‐Jacques Rousseau in Svizzera. Fu questo il momento in cui i
jardins des enfants francesi passarono dalla pedagogia froebeliana a quella
montessoriana486.
Di fatto, dopo aver permesso la diffusione del froebelismo, gli asili divennero i principali luoghi di sviluppo e applicazione delle teorie montessoriane, tenendo tuttavia una porta aperta anche alle proposte educative di altri pedagogisti che, in quel periodo, lavorarono per il rinnovamento del sistema educativo. Nel 1911, Pujol diede alle stampe il volume Jardins d'enfants -‐
Programme général (Méthode Montessori), pubblicato dalla sezione parigina della
Società Teosofica487. Nel testo l’autrice descrisse i principi dei sistemi educativi
484 «[…] basée sur la connaissance de l’âme humaine, et qui exige l’étude du caractère de chaque
enfant», W. JUDGE, “Nostre première maison d’enfants”, in La Théosophie illustré, dicembre 1911: 26-‐ 27.
485 Per un approfondimento sulla storia dell’école Alsacienne vedere: G. HACQUARD, Histoire d’une
institution française: l’Ecole alsacienne, tomi 1-‐2-‐3-‐4 (Paris: Jean Jacques Pauvert aux Editions
Garnier, 1982); P. DE PANAFIEU (avec Eric Chol), Cas d’écoles (Paris: Fayard, 2018).
486 Cfr. F. SERINA-‐KARSKY, “La formation de jardinières d’enfants, une institutionnalisation
conflictuelle (1910-‐1931)”, in B. GARNIER, P. KAHN (sous la dir.), Eduquer dans et hors l’école. Lieux et
milieux de formation XVIIe-‐XXe siècles, Rennes, PUR, 2016: 171-‐183.
applicati alla scuola materna: accanto al metodo Montessori, anche il metodo Alis Hérès e la ginnastica ritmica proposta da Jacques-‐Dalcroze:
Due corsi facoltativi si trovano annessi alla Scuola meterna:
1. Un corso di canto che precede lo studio del solfeggio. Corso speciale di