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TERZA PARTE: CONOSCERE MARIA

3.3. Maria, sposa dello Spirito Santo

Nessuna spiritualità può essere vissuta in modo maturo senza l’azione vivificante dello Spirito Santo. Montfort è profondamente cosciente che lo Spirito Santo, con la sua grazia, risveglia la nostra fede e produce una nuova vita, caratterizzata dalla conoscenza del Padre e di Colui che Egli ha mandato, Gesù Cristo (cfr. Gv 17,3). Lo Spirito Santo, una delle persone della Santissima Trinità, della stessa sostanza del Padre e del Figlio, è con essi all’opera dall’inizio fino alla conclusione del piano di salvezza. Quando Dio manda il Figlio, manda sempre anche lo Spirito Santo, la loro missione è congiunta e indivisibile. Con la sua morte e la Risurrezione, Gesù è diventato Signore, e dalla sua pienezza, Egli, quale Salvatore, riversa lo Spirito Santo sulla sua Chiesa, che lo Spirito edifica, vivifica e consacra.

Così anche san Luigi parla dello Spirito Santo, lo ricorda regolarmente con riferimento alle altre due persone divine, il Padre e il Figlio, e a Maria nel contesto della realizzazione del piano di salvezza di Dio nella storia: incarnazione, redenzione e consacrazione. Afferma il Santo:

«Il modo di agire adottato dalle tre Persone della SS. Trinità nell’Incarnazione e nella prima venuta di Gesù Cristo, è da loro seguito ogni giorno in maniera invisibile nella santa Chiesa, e sarà da loro seguito fino alla consumazione dei secoli nell’ultima venuta di Gesù Cristo (VD 22) ...

Affermo con i Santi: che la divina Maria è il paradiso terrestre del nuovo Adamo, dove questi si è incarnato per opera dello Spirito Santo per compiervi imperscrutabili meraviglie. (VD 6) ... In unione con lo Spirito Santo, Maria ha realizzato la più grande opera che mai sia esistita o sarà, cioè un Dio-uomo. Di conseguenza ella compirà anche le più grandi cose che avverranno negli ultimi tempi» (VD 35).

Maria ha collaborato attivamente con la Santissima Trinità e ha partecipato al mistero dell’Incarnazione. Lo Spirito Santo ha modellato e preparato la Vergine di Nazareth per questa missione unica del suo genere, così che il suo grembo verginale è divenuto un “paradiso terrestre”

di Dio che si è fatto uomo. Lo Spirito Santo è la fonte dalla quale deriva la pienezza della grazia e la sovrabbondanza di doni che Maria ha ricevuto. Da parte sua, Ella ha collaborato fedelmente e ha risposto in tal misura che essa è divenuta costantemente e stabilmente una dimora dello Spirito Santo. Montfort insegna:

«Maria è la fonte sigillata (cfr. Ct 4,12) e la Sposa fedele dello Spirito Santo, dove lui solo può entrare. Maria è il santuario e il riposo della santa Trinità, dove Dio si trova in modo magnifico e divino più che in qualsiasi altro luogo dell’universo, non eccettuata la sua dimora sui cherubini e

serafini. A nessuna creatura, anche se purissima, è permesso entrarvi senza uno speciale privilegio»

(VD 5).

Il ruolo materno di Maria nel modellare e consacrare la Chiesa secondo il piano di Dio, dura fino alla fine del mondo. «E questa maternità di Maria nell’economia della grazia perdura senza soste dal momento del consenso fedelmente prestato nell’Annunciazione e mantenuto senza esitazioni sotto la croce, fino al perpetuo coronamento di tutti gli eletti» (LG 62). Partendo dall’Incarnazione, la presenza di Maria sotto la Croce di Gesù e nella preghiera il giorno della Pentecoste, san Luigi osserva il ruolo di Maria e dello Spirito Santo all’opera nella Chiesa. Tale rapporto privilegiato e unico tra Maria e lo Spirito Santo deriva dalla collaborazione al piano di salvezza e dalla sua particolare unione personale. Maria vive nell’amore, strettamente unita allo Spirito Santo e da lui trasfigurata. Si tratta di un’alleanza indissolubile e feconda, dove lo Spirito Santo, attraverso Maria, agisce e dona i suoi doni e le sue grazie. Di questo grande mistero scrive il Santo:

«Spirito Santo, ricordati di generare e formare figli di Dio con Maria, tua santa e fedele sposa.

Hai formato in lei e con lei il capo degli eletti, perciò con lei e in lei devi formare tutte le sue membra. Tu non generi nessuna Persona divina in seno alla divinità, ma soltanto tu formi tutte le persone divine fuori della divinità. Tutti i santi del passato e del futuro sino alla fine del mondo sono opere del tuo amore unito a quello di Maria» (PI 15).

«Dio Spirito Santo ha comunicato a Maria, sua fedele Sposa, i suoi doni ineffabili. L’ha scelta quale dispensatrice di tutto ciò che possiede: di modo che ella distribuisce a chi vuole, quanto vuole, come vuole e quando vuole, tutti i suoi doni e le sue grazie. Nessun dono del cielo è concesso agli uomini che non passi per le mani verginali di lei. Il volere di Dio è, infatti, che tutto ci venga donato per mezzo di Maria. Così doveva essere arricchita, innalzata e onorata dall’Altissimo colei che per tutta la vita volle essere povera, umile e nascosta fin nell’abisso del nulla, con la sua profonda umiltà! Ecco i sentimenti della Chiesa e dei santi Padri» (VD 25).

Nella spiritualità di san Luigi, Maria non è quindi solamente un modello di collaborazione con lo Spirito Santo. Ella è la Madre del fedele alla quale bisogna abbandonarsi e consacrarsi, affinché anche in lui lo Spirito Santo possa compiere le proprie grandi opere. La consacrazione rappresenta il modo migliore affinché l’alleanza mistica tra lo Spirito Santo e Maria porti frutti anche nella nostra vita, giacché: «Questa devozione, se praticata con fedeltà, produce una moltitudine di effetti nell’anima. Ma il principale dono che si acquista è la realizzazione quaggiù della vita di Maria nell’anima, in modo che non è più l’anima a vivere, ma Maria in lei; oppure l’anima di Maria diventa la sua, se così si può dire. Orbene, quando, per grazia ineffabile ma vera, la divina Maria è regina in un’anima, quante meraviglie vi opera! Siccome è lei la realizzatrice delle maggiori meraviglie, soprattutto di quelle interiori lavora nell’intimo segretamente perfino all’insaputa dell’anima stessa, la quale, se ne venisse a conoscenza, potrebbe distruggere la bellezza di quelle opere» (SM 55).

Quindi, nel cercare di vivere quotidianamente la consacrazione nello Spirito Santo e per mezzo dell’azione materna di Maria, avendo Lei costantemente davanti agli occhi come modello, si giunge gradualmente a una trasfigurazione della realtà interiore della nostra anima e alla modellazione della figura di Maria in noi. Così questo modo di vivere la spiritualità accoglie e assume la posizione evangelica dei poveri di spirito e dei piccoli cui appartiene il Regno di Dio. La posizione che Maria ha vissuto in modo unico del suo genere, irripetibile e irraggiungibile, può guidare liberamente le persone che si consacrano a lei per quel cammino, rendendole partecipi alle sue virtù. Così nell’anima si crea l’atteggiamento necessario e uno stato che non ponga ostacoli all’azione vivificante dello Spirito Santo. San Luigi, che provò egli stesso questo nella vita, lo testimonia in modo così meraviglioso:

«Dio Spirito Santo vuol formarsi degli eletti in lei e per mezzo di lei e le dice: “Metti radici nei miei eletti” (Sir 24,13): mia prediletta e mia sposa, poni la radice di tutte le tue virtù nei miei eletti, perché crescano di virtù in virtù e di grazia in grazia. Io mi sono tanto compiaciuto in te, quando vivevi sulla terra, nell’esercizio delle più alte virtù che desidero trovarti ancora sulla terra, senza che per questo tu abbia a lasciare il cielo. Riproduciti pertanto nei miei eletti, perché io possa vedere in loro con intima gioia le radici della tua fede invincibile, della tua umiltà profonda, della tua mortificazione universale, della tua orazione sublime, della tua carità ardente, della tua ferma speranza e di tutte le tue virtù. Tu sei sempre la mia sposa più fedele, più pura e più feconda che mai. La tua fede mi dia fedeli, la tua purezza vergini, la tua fecondità eletti e templi.

Quando Maria ha messo le sue radici in un’anima, vi produce meraviglie di grazia, quali lei sola può compiere, perché lei sola è la Vergine feconda che non ebbe, né avrà mai chi le somigli in purezza e fecondità. In unione con lo Spirito Santo, Maria ha realizzato la più grande opera che mai sia esistita o sarà, cioè un Dio-uomo. Di conseguenza ella compirà anche le più grandi cose che avverranno negli ultimi tempi. La formazione e l’educazione dei grandi santi, che vivranno verso la fine del mondo, sono riservate a lei, perché soltanto questa Vergine singolare e miracolosa può produrre, insieme allo Spirito Santo, le cose singolari e straordinarie.

Quando lo Spirito Santo, suo sposo, trova Maria in un’anima, vola ed entra con pienezza in quest’anima, e le si comunica tanto più abbondantemente quanto maggior posto essa fa alla sua sposa. Uno dei grandi motivi per cui oggi lo Spirito Santo non opera meraviglie sorprendenti nelle anime, è perché non vi trova un’unione abbastanza salda con la sua Sposa fedele e indissolubile.

Dico Sposa indissolubile, poiché da quando questo Amore sostanziale del Padre e del Figlio ha sposato Maria per produrre Gesù Cristo, il capo degli eletti, e Gesù Cristo negli eletti, non l’ha mai ripudiata, perché essa si è mantenuta sempre fedele e feconda» (VD 34-36).

Come si vede dai testi di san Luigi, l’azione reciproca dello Spirito Santo e di Maria si armonizza nella vita dei fedeli senza confusione di ruoli. Lo Spirito Santo è la terza persona divina, Signore e Datore della vita, mentre Maria è solamente un’umile serva del Signore. La presenza attiva verginale di Maria, non toglie né aggiunge in alcun modo qualcosa di essenziale al primato di azione dello Spirito Santo nel vivere la fede. Ella solamente collabora con Dio umilmente e attivamente. E il Santo ha espresso nel modo che segue, in modo poetico e spirituale, quell’azione meravigliosa dello Spirito Santo:

«Vieni, Padre della luce, vieni, Dio di Carità, la mia preghiera ispira, mostrami la verità. Nel mio animo inserisci un carbone del tuo fuoco che lo penetri e l’infiammi e di Dio lo faccia colmo.

Vieni, Spirito, che fai i profeti e i confessori, ed i martiri e gli apostoli, e gli eroi e i grandi cuori. Il tuo solo orientamento ha seguito il Salvatore; perché possa io imitarlo di me pur sii conduttore. Tu che compi dei prodigi con degli uomini impotenti, tu che fai rivelazioni con dei poveri ignoranti, con la forza di tua grazia tu me debole fa’ forte, e per fondere il mio ghiaccio parla al fondo del mio cuore. Trammi fuori dalla moda, questa via sì frequentata, questo comodo fantasma così pieno di peccato. Tu insegnami la strada sconosciuta quasi a tutti che conduce senza dubbio fino a Te diritta al Cielo.

Apri, prego, le mie orecchie ai dettami della fede, per seguire le meraviglie della tua divina legge, per udire solo Dio in ciascun predicatore, e gridare l’anatema contro il mondo ingannatore.

Parla: la parola tua io ricerco notte e giorno, parla, e gli idoli frantuma che combattono il tuo amore, parla per cantar vittoria contro tutti i miei nemici. Parla, per aver la gloria di vederli sottomessi.

Spirito Santo, tu parla per scavare in me la fonte la cui acqua salutare salvi il più grande peccatore, e guarisca il più incurabile col dissigillargli gli occhi e perdoni il più colpevole risalendo fino al cielo. Ancor più di Maddalena e di Lazzaro alla tomba e della Samaritana, io ti chiedo di quest’acqua; voglio berne, te lo chiedo, so che è dono prezioso; ma più grande è il favore più sarai glorificato.

Reggi me nell’impotenza, che una canna son vivente. Ed arresta l’incostanza perché cambio più del vento. E dissolvi l’ignoranza perché sono un cieco nato. Placa la concupiscenza

altrimenti son dannato. La mia anima è deserta, senza te, di bene è vuota, senza te corro in rovina ed io cado per un nulla. Né pensare posso o dire, né del ben fare per Dio, se per giungere a tal fine non m’aiuti in ogni luogo. Dona a me la tua sapienza, ed il gusto d’ogni vero, e la carità che urge e la grazia sì feconda, l’attrattiva affascinante e la pace santa e fonda e il soccorso onnipotente. Se desideri ch’io pianga, e che abbia il cuor commosso, fa’ ch’io veda in quest’istante quant’orrendo è il mio peccato. Fa’ che bene ti conosca per poterti in pieno amare, tu convertimi, Maestro, ed io mi rinnoverò.

Tu costringere non vuoi la mia mala volontà, è per questo che io temo la mia propria libertà.

L’attrattiva di tua grazia troppo spesso ho contristato, io m’arrendo, tu conquista con intera autorità.

Grande Dio, sii il Maestro del mio cuore per amore, della mente per sapere, della lingua per attrarre dei miei sensi ed energie per agire o per soffrire dei miei beni, dei dolori e di tutto per servirti. Del mio cuore fa’ un tempio, della lingua uno strumento per parlar d’esempio a tutti, per parlar con caldo accento. Per Gesù e per Maria regna in me potentemente, perché sia glorificato Dio solo eternamente. Santa Vergine fedele, dello Spirito la Sposa, cambia il cuore mio ribelle in modesto cuor pentito. Rendi docile il mio cuore e fedele alla sua voce, per seguire del Vangelo» (C 141).

Meditazione: Sono cosciente della presenza dello Spirito Santo nel mio cammino di crescita nella fede? La mia esperienza dello Spirito Santo è accompagnata anche dalla conoscenza dell’importanza della presenza di Maria in esso? Prego lo Spirito Santo e invoco la sua fedele Sposa? Medito su come Maria ha risposto agli stimoli dello Spirito Santo?

Preghiera: Veni Creator Spiritus, Litanie dello Spirito Santo, Ave, Stella del mare, Litanie lauretane, e inoltre ogni giorno, l’intera corona dei rosari o almeno un rosario.