• Sono dispositivi medici (MD) di classe I secondo quanto disposto dalla Direttiva 93/42/CEE sui
dispositivi medici recepita in Italia dal D. Leg. del 24 febbraio 1997, n. 46. Le mascherine ad uso medico hanno lo scopo di limitare la trasmissione di
agenti infettivi evitando che chi le indossa possa contaminare l’ambiente. Sono utilizzate in
ambiente ospedaliero e in tutti quei luoghi ove è prevista un’assistenza a pazienti (ad esempio case della salute, ambulatori, ecc).
PROTEZIONE VIE RESPIRATORIE
Per far fronte all’emergenza sanitaria da Covid-19, le mascherine chirurgiche MD sono state equiparate ai
DPI (Articolo 16 comma 1 DL 17 marzo 2020 n. 18).
Infine, è da precisare che la maggior parte
delle mascherine MD e DPI che troveremo in
commercio fino alla data di fine emergenza sanitaria nazionale saranno prive del marchio CE, in quanto immesse in commercio previa autorizzazione
dell’Istituto Superiore di Sanità e dell’Inail (MD e DPI rispettivamente) mediante un’autorizzazione in
deroga. La “deroga” concessa sta nel fatto che si può omettere l’iter di marcatura CE, ma tutti i requisiti della norma UNI EN 149 devono essere rispettati.
PROTEZIONE VIE RESPIRATORIE
• Le comuni mascherine di tipo chirurgico sono tipicamente costituite dalla sovrapposizione di 3 strati di tessuto-non-tessuto (TNT) con diverse funzionalità:
• Strato esterno (lato “mondo”):
Tessuto-non-tessuto (TNT) prodotto con
tecnologia Spunbond con trattamento idrofobo
(opzionale); questo strato ha la funzione di conferire resistenza meccanica alla mascherina e proprietà
idrofoba (opzionale). Lo strato esterno è una sorta di velo che fa da copertura ed è la parte più esposta all’ambiente circostante. La tecnica Spunbond consiste nel depositare su una tela di raccolta filamenti continui in modo casuale ed uniforme.
PROTEZIONE VIE RESPIRATORIE
• Strato intermedio (strato filtrante): (tessuto barriera) Tessuto-non-tessuto (TNT) di polipropilene prodotto con tecnologia Meltblown e costituito da microfibre di
diametro 1-3 micron. Si ottiene da filamenti di polimeri estrusi attraverso speciali teste. Attraverso questa tecnica si ottengono microfibre dal diametro variabile, ed è
proprio questa la peculiarità che consente di ottenere le capacità filtranti del tessuto in polipropilene.
• Strato interno (lato “volto”):
Tessuto-non-tessuto (TNT) prodotto con
tecnologia Spunbond ; questo strato ha funzione
protettiva per il volto evitando il contatto diretto della cute con lo strato filtrante intermedio.
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Filtri antipolvere
Conservazione: i facciali filtranti monouso e personali, devono essere tenuti al riparo dagli inquinanti fino al momento del loro utilizzo.
Durata: devono essere impiegati solamente per un turno lavorativo e devono comunque essere
sostituiti immediatamente quando risultano danneggiati o visibilmente contaminati o se la respirazione diventa difficoltosa a causa della saturazione del materiale filtrante.
PROTEZIONE VIE RESPIRATORIE
Filtri antigas (UNI EN 405) In base al loro potere di trattenere i diversi
inquinanti (gas e vapori) vengono marcati con
lettere che indicano il tipo di aeriforme e numeri che indicano la capacità crescente di trattenerli (per es. FFA2: A indica che è specifico per i vapori organici e 2 la capacità di filtrazione).
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Filtri combinati (UNI EN 405)
I facciali filtranti combinati hanno la capacità di trattenere sia inquinanti gassosi che solidi e sono realizzati combinando un materiale in grado di
trattenere gas e vapori con uno strato di materiale
filtrante per polveri.
La marcatura deve quindi riportare l’insieme delle lettere e dei numeri dei diversi inquinanti gassosi trattenuti più le indicazioni caratteristiche dei
diversi facciali antipolvere (per es. FFA1P1).
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Filtri antigas e combinati
Conservazione: i facciali filtranti per la protezione da gas e vapori devono essere forniti agli operatori che usano prodotti pericolosi e devono essere tenuti al
riparo dagli inquinanti fino al momento del loro utilizzo.
L’operatore dovrà riporlo, alla fine di ogni utilizzo, dopo averlo pulito secondo le istruzioni, in un apposito
contenitore/confezione, lontano dalle sorgenti di inquinamento.
Durata: questi facciali filtranti possono essere utilizzati fino al momento in cui l’operatore percepisce l’odore dell’inquinante.
PROTEZIONE VIE RESPIRATORIE
PROTEZIONE VIE RESPIRATORIE
Semimaschere (UNI EN 140) Sono dispositivi riutilizzabili, che
coprono solamente bocca, naso e mento. Sono dotati di valvola di
espirazione.
Sulla semimaschera vengono inseriti uno o più filtri sostituibili destinati a trattenere gli inquinanti presenti
nell’aria per filtrazione.
La struttura è di materiale elastico
(gomma o silicone) al fine di garantire una buona tenuta sul viso.
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Maschere intere (UNI EN 136) Sono dispositivi riutilizzabili, costituiti
da una struttura che copre l’intero volto con una visiera in materiale
trasparente; sono dotati di valvola di espirazione e garantiscono una tenuta
maggiore delle semimaschere.
Oltre a preservare le vie respiratorie, garantiscano la protezione di parte del
viso, e soprattutto degli occhi.
Su queste maschere può essere
montata una serie completa di filtri antigas, antipolvere, combinati e speciali sostituibili.
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Maschere intere (UNI EN 136) Le maschere sono costituite dai seguenti
elementi:
– facciale in gomma,
– schermo panoramico in policarbonato, facilmente ricambiabile,
– semimaschera interna munita di valvole di non ritorno,
– raccordo di inspirazione, – valvole di espirazione,
– bardatura elastica in gomma stampata, con fibbie di regolazione
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Filtri
I filtri sono dispositivi che vengono inseriti su
maschere e semimaschere e che sono destinati a trattenere inquinanti solidi e/o aeriformi.
Sono caratterizzate da colorazioni o bande colorate
specifiche per i diversi inquinanti.
Sono bianchi per le polveri.
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Filtri antipolvere
La classificazione UNI EN 143 dei filtri antipolvere per maschere e semimaschere, prevede la loro divisione in tre classi:
P1 filtri con bassa separazione contro particelle solide
P2 filtri con media separazione contro particelle solide e/o liquide
P3 filtri con alta separazione contro particelle solide e liquide (filtro assoluto)
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Filtri per gas e/o vapore (UNI EN 141)
I filtri per gas e/o vapore sono caratterizzati da una lettera che è associata ad un determinato colore , in relazione alla natura dell’inquinante che sono in grado di assorbire e da un numero. I filtri si
dividono infatti in tre classi che corrispondono a tre gradi di capacità filtrante crescente
contrassegnate dai numeri 1, 2 e 3.
Es. K1, K2, K3 sono filtri per ammoniaca a capacità crescente.
A1E1 filtro per vapori organici e gas acidi.
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Filtri per gas e/o vapore (UNI EN 141) Livello di protezione dei filtri:
• Classe 1= bassa capacità filtrante (conc. lim.
1000 ppm)
• Classe 2 = media capacità filtrante (conc. lim.
5000 ppm)
• Classe 3 = alta capacità filtrante (conc. lim. 10000 ppm)
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Filtri per gas e/o vapore (UNI EN 141) ATTENZIONE
Per tutte tre le classi, qualunque sia la concentrazione dell’ aeriforme presente, la capacità di trattenere
l’inquinante è sempre la stessa, quello che varia è il tempo durante il quale questa capacità è assicurata.
Considerato che, all’aumentare della classe del filtro aumenta anche la resistenza respiratoria del
dispositivo al passaggio dell’aria, in alcuni casi è preferibile adottare filtri di capacità inferiore che
offrono maggiore confort respiratorio pur garantendo la medesima protezione ma per un tempo inferiore.
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Filtri per gas e/o vapore (UNI EN 141) ESEMPI
PROTEZIONE VIE RESPIRATORIE
Filtri per gas e/o vapore (UNI EN 141) ESEMPI
• Marrone tipo A per gas e vapori organici con temp. di eb. ˃ 65 °C
• Marrone tipo AX per gas e vapori organici con temp. di eb. < 65 °C
• Grigio tipo B per gas e vapori inorganici
• Giallo tipo E per anidride solforosa , altri gas e vapori acidi
• Verde tipo K per ammoniaca e suoi derivati organici
• Bianco tipo P per polveri, fumi, nebbie ed aerosol
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I filtri per gas e vapori contengono carboni attivi in grado di trattenere composti chimici per
adsorbimento fisico o reagire chimicamente con i contaminanti.
Per selezionare il tipo di dispositivo e la classe del filtro occorre conoscere la natura e la
concentrazione del contaminante.
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Filtri combinati per maschere a filtro (UNI EN 141) Sono realizzati combinando un filtro antipolvere ed
uno o più antigas, e sono identificati dalla
combinazione di lettere e numeri(es. A2B2E2K2P3).
I fattori che determinano la scelta dei filtri sono:
● per gli antipolvere l’efficacia filtrante
● per quelli destinati a gas e vapori il tempo di esposizione oltre ovviamente al tipo di
inquinante.
PROTEZIONE VIE RESPIRATORIE
Caratteristiche dei filtri
●Su tutti i filtri deve essere riportata una data di
scadenza oltre la quale i filtri non possono più essere utilizzati anche se correttamente conservati o mai
utilizzati.
● La durata del filtro antigas è soggettivamente
determinata dalla capacità dell’utilizzatore di avvertire l’odore dell’inquinante quando questo non viene più trattenuto dal materiale filtrante.
● L’operatore deve tempestivamente sostituire il filtro quando si verifica questa condizione (è per questo
motivo non è possibile utilizzare respiratori filtranti in presenza di inquinanti inodori).
PROTEZIONE VIE RESPIRATORIE
Gli apparecchi di protezione delle vie respiratorie sono tutti classificati come DPI di terza categoria , per questo motivo deve essere previsto un corso di formazione ed addestramento per il loro corretto
uso.
Il dispositivo deve essere accompagnato da una nota informativa che contenga le modalità di impiego, le istruzioni di deposito, di pulizia, di
manutenzione e di disinfezione.
Agli utilizzatori devono essere fornite tutte le
informazioni relative ed ai rischi a cui sono esposti.
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