Dal XIX-XX sec.: The historical points through the 19°-20° c
MATERIA: SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE DOCENTE: PROF.SSA MILENA GIARDINELLA
ANNI DI CONTINUITÀ DIDATTICA: 3
In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi di apprendimento in termini di:
Conoscenze:
5° anno:
• apparato cardio-circolatorio;
apparato respiratorio.
Cenni sulla storia delle olimpiadi antiche e moderne.
Cenni di teoria del movimento e delle metodologie dell’allenamento riferite:
- Pallacanestro.
− Trave di equilibrio.
− Getto del peso.
Competenze:
Gli alunni sono complessivamente in grado di:
- utilizzare le qualità fisiche e neuro-muscolari in modo adeguato alle diverse esperienze e ai vari contenuti tecnici;
coordinare azioni efficaci in situazioni complesse;
utilizzare le varie competenze motorie di base in modo coordinato, personale e consapevole;
mettere in pratica le norme di comportamento ai fini della prevenzione degli infortuni nelle attività svolte;
Capacità/Abilità:
ottime le capacità di attenzione e di ascolto;
buone e più che buone le capacità fisiche e motorie di base;
ottima, per tutti gli alunni, la capacità di autogestione e di autocontrollo durante la realizzazione di compiti motori nonostante le diverse capacità motorio-sportive individuali.
ottima, per quasi tutti gli alunni, la consapevolezza di sé e la capacità di correzione del gesto motorio, anche tramite la conoscenza teorica dell’anatomia e della fisiologia dei principali apparati coinvolti nelle attività di movimento alle attività motorie.
Contenuti
• Attività:
a carico naturale e aggiuntivo;
di opposizione e resistenza;
con piccoli e ai grandi attrezzi, codificati e non codificati;
di controllo tonico e della respirazione;
con varietà di ampiezza e di ritmo, in condizioni spazio-temporali diversificate;
di equilibrio, in condizioni dinamiche complesse e di volo;
di incremento delle capacità condizionali e neuromotorie.
• Pallacanestro:
palleggio,
vari tipi di passaggio, tiri a canestro,
partitelle.
• Trave di equilibrio:
esercitazioni per il miglioramento dell'equilibrio statico e dinamico,
studio di andature ritmiche, giri e salti sull'asse di equilibrio a terra e sulla trave di equilibrio bassa,
studio di una progressione ritmica alla trave di equilibrio bassa.
• Getto del peso (atletica leggera) studio ed esercitazioni sulla fase di rilascio,
studio ed esercitazioni sulla fase di rotazione rilscio, studio ed esercitazioni sulla traslocazione indietro, esercitazioni di getto del peso.
• apparato cardio circolatorio.
• apparato respiratorio.
Metodologie
Per quanto riguarda la metodologia d’insegnamento le varie proposte si sono basate sulla concezione antomo-psicologica del movimento nel senso di una didattica attiva che si riferisca alla fondamentale unità e unicità dell’individuo. Le attività sono state organizzate e programmate nel tempo in base ad un criterio logico di consequenzialità del più facile al più difficile, tenendo conto del fatto che, nello specifico della disciplina, un certo lavoro finalizzato ad obiettivi definiti sortisce, trasversalmente, effetti anche su altre dimensioni anatomo-funzionali e psico-motorie. Nei metodi di insegnamento si è tenuto conto delle esperienze precedenti degli alunni e delle loro motivazioni ed interessi. Le varie attività
della classe, se hanno preso regolarmente parte alle esercitazini per il miglioramento dell'equilibrio, quando le compagne si esercitavano sulle andature ritmichesvolgevano un'attività similare ma con andature meno aggraziate e un più marziali. La metodologia didattica non è stata unica nel corso dell’anno ma è stata determinata di volta in volta dal tipo di obiettivo, dalle motivazioni degli alunni, dal loro stato psicologico e dal livello delle loro capacità sia coordinative sia anatomo-funzionali. Si è passati, quindi, anche nel corso della stessa lezione, dal metodo globale, che privilegia l’aspetto cinetico e soprattutto il ritmo dell’esecuzione del movimento, a quello analitico; si è data, però, netta preferenza al secondo a causa dell’età degli alunni in modo da farli arrivare alla consapevolezza dei propri schemi motori e della propria motricità e gestualità. Un certo spazio è stato dato, comunque, al metodo ludico e, talvolta, le esercitazioni sono state proposte come problemi da risolvere per costringere gli alunni ad una analisi cosciente del loro patrimonio gestuale al di fuori degli stereotipi motori.
Durante la lezione si è dato spazio alle spiegazioni teoriche e alla discussione sulle modalità, sui significati e sugli scopi delle varie proposte operative, accentuando le motivazioni degli alunni e rendendo emotivamente e cognitivamente più stimolanti le esercitazioni pratiche. Lo studio degli argomenti teorici è stato affrontato prendendo spunto dalle esperienze di vita degli alunni e dalle esercitazioni motorie, utilizzando la discussione e valorizzando le conoscenze già in possesso degli alunni e i loro contributi.
Si sono utilizzate presentazioni in PowerPoint dei contenuti teorici e lezioni frontali.
Materiali e strumenti didattici utilizzati
Attrezzature della palestra. Libro di testo, PowerPoint, Internet.
Tipologia di prove di verifica utilizzate
Test sulle capacità fisiche e motorie di base; esecuzioni di gesti motori relative ai vari sport; verifiche orali e strutturate.
Valutazione
Per quanto riguarda la valutazione questa ha avuto un significato formativo di controllo degli apprendimenti conseguiti relativamente ad un certo obiettivo. I criteri e i metodi di essa sono stati comunicati agli alunni all’inizio di ogni unità didattica e ricordati durante il lavoro sottolineando i passaggi fondamentali per il superamento positivo delle verifiche. Le date delle verifiche e le loro modalità di svolgimento sono state comunicate agli alunni con anticipo in modo di dar loro la possibilità di incrementare ulteriormente i loro sforzi.
La valutazione complessiva è stata determinata da verifiche orali e questionari per la parte teorica della disciplina; per la parte pratica si è utilizzato un criterio oggettivo (esiti di prove obiettive, miglioramenti rispetto ai livelli di partenza) abbinato ad uno in qualche modo
soggettivo (considerazioni sulla partecipazione al lavoro scolastico, sulle capacità di espressione gestuale non stereotipata e sulla economicità e precisa finalizzazione del gesto.