• Non ci sono risultati.

I componenti adoperati per la costruzione de'.l’apparecchio sono elementi di facile reperi­

bilità. La cifra orientativa ne­ cessaria per l’acquisto delle parti corrisponde a circa 5.000 lire.

69

pilotaggio di un attuatore, ed il gioco è fatto.

Vediamo lo schema completo del nostro prototipo. 11 transistor TRI è connesso in un circuito Hart-ley simile aquello sopra descritto;

TR2 e TR3 realizzano un sem­ plice amplificatore di tensioneche pilota il triac D4.

In realtà non è esatto parlare di « amplificatore di tensione », in quanto TR2 e TR3 non fun­ zionano linearmente, ma hanno solo due condizioni possibili: la conduzionee l’interdizione.Il fun­ zionamento di tutto l’insieme può essere sintetizzato così: la tensio­ ne presente ai capi di R3 è nor­ malmente di poco superiore al va­

lore minimo necessario per far sì che TR2 conduca. Conducendo, TR2 polarizza TR3, che dato il basso valore di R6, va in satura­ zione: la tensione fra collettore ed emettitore di TR3 scende a meno di un volt, impedendo co­ sì al triac di lasciar scorrere cor­

rente.

Quando invece un dito sfiora il contatto C, -la modifica intro;

dotta provoca una diminuzione della tensione ai capi di R3:

70

ciò è sufficiente affinché TR2 smetta di condurre, portando co­ sì in interdizione TR3; il gate del triac riceve tensione tramite R7 e D2, e il triac stesso lascia passare corrente fra anodo e ca­ todo. Quando il dito abbandona il contatto, tutto ritorna nella condizione primitiva.

L’alimentazioneè assicurata tra­

mite il diodo D3, i due condensa-tori di livellamento C5 e C6, e lo zener DZ1 che rende il circuito stabile neiconfronti di ampie va­ riazioni della tensione alternata che lo alimenta.

Tutti i componenti trovano po­ sto su di una basetta stampata:

proponiamo un montaggio piutto­ sto compatto (la basetta misura solo cm 5x3): risulterà più faci­

le utilizzare il pulsante elettroni^

co in quei casi particolari in cui lo spazio è limitato, ad esempio volendo sostituire pulsanti mecca­

nici già in opera.

Per la realizzazione della ba­ setta si segua il disegno attenen­ dosi alla procedura usuale per la costruzione dei circuiti stampati.

Si riporti il disegno sul rame u-sando l’inchiostro speciale e un

A sinistra, collegamenti consigliati per la taratura.

Sotto, un esemplo applicativo.

pennino da normografo: attenzio­

ne a che non si unisca l’inchio­

stro di due piste molto vicine, e si cerchi di tracciare piste tutte della stessa larghezza, evitando strozzature troppo sottili che pos­

sono rendere insicura la condu­

zione elettrica.

Asciugato l’inchiostro, immer­ gete la basettanel bagno diacido, meglio se tiepido, e attendete che il rame superfluo venga asporta­

to. Non lasciate la basetta nell’a­

cido per molto tempo più del ne­

cessario: è facile infatti che

l’aci-II montaggio da noi proposto è molto compatto, ma

con un poco di pazienza si possono studiare altre

soluzioni con ingombro ancora minore. Sopra, un'immagine del prototipo.

n

In alto, ecco come effettuare in pratica I collegamenti per modificare il campanello di casa. A lato, un'altra applicazione di cui appare sotto lo schema elettrico

do si infiltri sotto la pellicola di inchiostro attaccando il rame u- tile.

Consigliamo di eseguire la fo­ ratura del circuito prima di eli­ minare l’inchiostro protettivo. Sa­

ràbene infatti toglierel’inchiostro dalle piste solo pochi attimi pri­ ma che si inizi il montaggio dei componenti: ciò impedirà al rame di ossidarsi, rendendo così più fa­

cile l’operazione di saldatura. I- nutile ripetere che occorre fare attenzione ai terminali dei transi­

stor e dei diodi, alla polarità de­

gli elettrolitici, e così via.

L’unica operazione di taratura richiesta dal circuito è la regola­

zione del trimmer PI. Si opererà come segue:

1) Si colleghi ai punti A e C del circuito il secondario a 12 volt di un normale trasformatore;

2) Sicolleghi come carico del cir­ cuito (punti B e C) una lampadi­ na da 12 volt;

3) Si porti PI nella posizione dimassimaresistenza e si dia ten­ sione al circuito;

4) In tali condizioni, la

lam-Sopra, schema elettrico per comandare una luce con relè a passo. A lato

collegamenti pratici da realizzare.

T1 è un trasformatore 220/12 da 100 mA; K è un relè a passo ed LA è la lampada pilotata.

72

padina dovrà risultare accesa. Se così non fosse, si controlli la po­

larità di D3 e D2, il valore di R7 e i terminali del triac;

5) Lentamente si diminuisca la resistenza di PI; ad un certo mo­

mento la lampada si spegnerà: si fermi la rotazione a questa parti­ colare posizione. Toccando il con­ tatto C, essa deve accendersi: al­

trimenti controllare il resto del circuito;

6) Ci si renderà subito conto che in questa posizione la regola­

zione diventa piuttosto critica, in quanto piccoli spostamenti del cursore del trimmer provocano grandi variazioni della sensibilità del circuito. Per questo consiglia­ mo di ripetere l’operazione più volte, e di ritoccare PI per la sensibilità che riterrete più op­

portuna una volta che il pulsante sia stato montato nella sua siste­

mazione definitiva.

Detto questo ci sembra si sia detto tutto. Il triac RCA 40530 è reperibile presso la ditta GBC ed altri distributori di componenti, e sopporta carichi fino a 2 ampere con tensione massimadi 400 volt;

si consiglia di controllare solo carichi resistivi.

Tra le svariatissime applicazio­

ni del nostro « magico » pulsan­ te elettronico (è solo questione di fantasia), ci azzardiamo a propor­ ne una: rendere elettronico il cam­ panello di casa.

La sostituzione viene facilita­ ta dalle piccole dimensioni del circuito che, come si può vedere dalle fotografie, trova còmoda­

mente posto all’interno della sca­ tola murata che contiene il pul­ sante tradizionale.

Come potete constatare dalle illustrazioni, la piastrina di contatto può essere facilmente inserita nel contenitore di un qualsiasi interruttore eliminando il corpo del contatto che sirende inutile.

Eliminati i contatti di questo, si incolli una striscia o un cer­ chietto di sottile lamierino di ot­ tone sulla parte in plastica del pulsante (in modo che risulti iso­ lata dalla ghiera in metallo, se questa esiste): essa sarà il contat­ to C e sarà collegata al circuito tramite uno spezzone di filo fles­ sibile.

Nell’illustrazione i collegamenti al trasformatore ed al campanello.

Ricordatevi di ritoccare PI, una volta terminata la sostituzione.

Buon divertimento!

73

bassa

frequenza

NUOVE PROPOSTE PER GLI SPERIMENTATORI

Quando

l’elettronica

Documenti correlati