DISPOSIZIONI GENERALI RELATIVE AI PREZZI - INVARIABILITA' DEI PREZZI - NUOVI PREZZI
2. QUALITA’ E PROVENIENZA DEI MATERIALI E DEI COMPONENTI
2.25 MATERIALI ISOLANTI TERMO-ACUSTICI
I prodotti di seguito elencati, saranno valutati al momento della fornitura. La D.L. ai fini della loro accettazione, potrà procedere ai controlli (anche parziali) su campioni della fornitura ovvero richiedere un attestato di conformità. Per il campionamento dei prodotti ed i metodi di prova si farà riferimento a quelli indicati nelle norme UNI EN 822, UNI EN 823, UNI EN 824, UNI EN 825 ed in loro mancanza quelli della letteratura tecnica (in primo luogo le norme internazionali ed estere).
2.25.1 MATERIALI PER L’ISOLAMENTO TERMICO
Si definiscono materiali isolanti termici quelli atti a diminuire, in forma sensibile, il flusso termico attraverso le superfici sulle quali sono applicati. I suddetti materiali saranno così classificati:
1) materiali fabbricati in stabilimento (blocchi, pannelli, lastre, feltri ecc.):
a) materiali cellulari
– composizione chimica organica: plastici alveolari;
– composizione chimica inorganica: vetro cellulare, calcestruzzo alveolare autoclavato;
– composizione chimica mista: plastici cellulari con perle di vetro espanso.
b) materiali fibrosi
– composizione chimica organica: fibre di legno;
– composizione chimica inorganica: fibre minerali.
c) materiali compatti
– composizione chimica organica: plastici compatti;
– composizione chimica inorganica: calcestruzzo;
– composizione chimica mista: agglomerati di legno.
d) combinazione di materiali di diversa struttura
– composizione chimica inorganica: composti “fibre minerali – perlite”, amianto cemento, calcestruzzi leggeri;
– composizione chimica mista: composti perlite – fibre di cellulosa, calcestruzzi di perle di polistirene.
e) materiali multistrato#15
– composizione chimica organica: plastici alveolari con parametri organici;
– composizione chimica inorganica: argille espanse con parametri di calcestruzzo, lastre di gesso associate a strato di fibre minerali;
– composizione chimica mista: plastici alveolari rivestiti di calcestruzzo.
2.25.2 MATERIALI FONOASSORBENTI
Si definiscono materiali fonoassorbenti quelli atti a dissipare in forma sensibile l’energia sonora incidente sulla loro superficie e, di conseguenza, a ridurre l’energia sonora riflessa (UNI EN ISO 11654).
Sono da considerare assorbenti acustici tutti i materiali porosi a struttura fibrosa o alveolare aperta. A parità di struttura (fibrosa o alveolare) la proprietà fonoassorbente sarà in relazione dallo spessore. I suddetti materiali saranno così classificati:
1) Materiali fibrosi
a) Minerali (fibra di amianto, fibra di vetro, fibra di roccia);
b) Vegetali (fibra di legno o cellulosa, truciolati).
2) Materiali cellulari
pag. 127 a) Minerali
– calcestruzzi leggeri (a base di pozzolane, perlite, vermiculite, argilla espansa);
– laterizi alveolari;
– prodotti a base di tufo.
b) Sintetici
– poliuretano a celle aperte (elastico-rigido);
– polipropilene a celle aperte.
– Poliestere riciclato
Per tutti i materiali termoisolanti, fonoassorbenti o fonoisolanti forniti sotto forma di lastre, blocchi o forme geometriche predeterminate, si dovranno dichiarare le seguenti caratteristiche:
a) dimensioni: lunghezza - larghezza (UNI 822), varranno le tolleranze stabilite nelle norme UNI, oppure specificate negli altri documenti progettuali; in assenza delle prime due varranno quelle dichiarate dal produttore nella sua documentazione tecnica ed accettate dalla direzione dei lavori;
b) spessore (UNI 823): varranno le tolleranze stabilite nelle norme UNI, oppure specificate negli altri documenti progettuali; in assenza delle prime due varranno quelle dichiarate dal produttore nella sua documentazione tecnica ed accettate dalla direzione dei lavori;
c) massa volumica apparente (UNI EN 1602): dovrà essere entro i limiti prescritti nelle norme UNI o negli altri documenti progettuali; in assenza delle prime due varranno quelli dichiarati dal produttore nella sua documentazione tecnica ed accettate dalla direzione dei lavori;
d) resistenza termica specifica: dovrà essere entro i limiti previsti da documenti progettuali (calcolo in base alla legge 9 gennaio 1991 n. 10) ed espressi secondo i criteri indicati nella norma UNI 7357 (solo per materiali isolanti);
e) massa areica: dovrà essere entro i limiti prescritti nella norma UNI o negli altri documenti progettuali; in assenza delle prime due varranno quelli dichiarati dal produttore nella sua documentazione tecnica ed accettate dalla Direzione Tecnica; (solo materiali fonoassorbenti e fonoisolanti);
f) coefficiente di assorbimento acustico, misurato in laboratorio secondo le modalità prescritte dalla norma UNI EN 20354, dovrà rispondere ai valori prescritti nel progetto od in assenza a quelli dichiarati dal produttore ed accettati dalla direzione dei lavori (solo per materiali fonoassorbenti);
g) potere fonoisolante, misurato in laboratorio secondo le modalità prescritte dalla norma UNI EN ISO 140-3, dovrà rispondere ai valori prescritti nel progetto od in assenza a quelli dichiarati dal produttore ed accettati dalla direzione dei lavori (solo per materiali fonoisolanti);
h) saranno inoltre da dichiarare, in relazione alle prescrizioni di progetto le seguenti caratteristiche:
− reazione o comportamento al fuoco;
− limiti di emissione di sostanze nocive per la salute;
− compatibilità chimico-fisica con altri materiali.
Per i materiali isolanti, fonoassorbenti e fonoassorbenti che assumeranno la forma definitiva in opera dovranno, necessariamente, essere dichiarate le caratteristiche di cui sopra, riferite ad un campione significativo di quanto realizzato in opera. La D.L. potrà, altresì, attivare controlli della costanza delle caratteristiche del prodotto in opera ricorrendo, ove necessario, a carotaggi, sezionamenti ecc. significativi dello strato eseguito.
Le categorie di materiali sopradescritte dovranno rispondere ad una o più delle caratteristiche di idoneità all’impiego, tra quelle della scheda seguente, in relazione alla loro destinazione d’uso:
pareti, parete controterra, copertura a falda, copertura piana, controsoffittatura su porticati, pavimenti ecc.
pag. 128 2.25.2.1 COMPORTAMENTO ALL’ACQUA
– assorbimento d’acqua per capillarità (%) ; – assorbimento d’acqua per immersione (%) ; – resistenza gelo e disgelo (cicli) ;
– permeabilità vapor d’acqua (m) ; 2.25.2.2 CARATTERISTICHE MECCANICHE
– resistenza a compressione a carichi di lunga durata (N/mm²) ; – resistenza a taglio parallelo alle facce (N) ;
– resistenza a flessione (N) ; – resistenza al punzonamento (N) ; – resistenza al costipamento (%) ; 2.25.2.3 CARATTERISTICHE DI STABILITA’
– stabilità dimensionale (%) ;
– coefficiente di dilatazione lineare (mm/m) ; – temperatura limite di esercizio (°C)
2.25.3 NOTE
1 L’ossido di magnesio nella composizione del calcare rappresenta l’impurità pertanto quanto minore sarà la sua presenza tanto più pura sarà la calce prodotta.
2 Consistente principalmente in idrossido di calcio ed ossido di magnesio.
3 Consistente principalmente in idrossido di calcio ed idrossido di magnesio.
4 Le HL (Hydraulic Lime) corrispondono nel mercato italiano a quei leganti che vengono identificati con il termine calce eminentemente idraulica e che commercialmente sono identificati con diciture che declinano, normalmente, con la desinenza CEM o PLAST, in pratica potrebbero essere definiti cementi a bassa resistenza i quali opportunamente “diluiti” con notevole percentuale di materiale inerte macinato finemente (generalmente filler calcareo) e con modeste quantità di additivo aerante, riproducono prestazioni fisico-meccaniche (porosità, resistenza, modulo elastico ecc.) simili a quelle della calce idraulica naturale.
5 Espressa come percentuale tra luce riflessa da una superficie di cemento e quella riflessa da una uguale superficie di ossido di magnesio considerato il corpo bianco ideale.
6 Ovvero la tonalità della sfumatura che caratterizza il bianco, la lunghezza d’onda dominante varia tra il giallo e l’azzurro.
7 Ovvero l’intensità della sfumatura, la purezza sarà misurata dalla percentuale di colore, inferiore al 5%.
8 Ovvero il rapporto tra il coefficiente di riflessione del cemento bianco e quello di solfato di bario assunto come riferimento.
9 I coloranti più usati sono per il nero il nero manganese; per il rosso l’ossido di ferro; per il blu l’oltremare puro o il blu cobalto; per i verdi l’ossido di cromo; per i gialli l’ocra.
10 Sia la Calce idrata (Idrossido di Calcio, calce spenta) che il Bicarbonato di Calce, in soluzione acquosa, precipitano dando Carbonato di Calcio; la Calce per reazione con l’anidride carbonica dell’aria: Ca(OH)2 + CO2 fi CaCO3 + H2O; il Bicarbonato di Calcio per decarbonatazione e disidratazione: Ca(HCO3)2 fi CaCO3 + CO2 + H2O 11 CaSO4 + Ba(OH)2 fi Ca(OH)2 + BaSO4 La reazione è: Ba(OH)2 fi CO2 + BaCO3 + H2O
13 Per materiale elastomerico dovrà intendersi un materiale che sia fondamentalmente elastico anche a temperature superiori o inferiori a quelle di normale impiego e/o che abbia subito un processo di reticolazione (per esempio gomma vulcanizzata).
14 Per materiale plastomerico dovrà intendersi un materiale che sia relativamente elastico solo entro un intervallo di temperatura corrispondente generalmente a quello di impiego ma che non abbia subito alcun processo di reticolazione (come per esempio cloruro di polivinile plastificato o altri materiali termoplastici flessibili o gomme non vulcanizzate).
15 I prodotti stratificati dovranno essere classificati nel gruppo 1/e. Tuttavia, se il contributo alle proprietà di isolamento termico apportato da un rivestimento sarà minimo e se il rivestimento stesso sarà necessario per la manipolazione del prodotto, questo sarà da classificare nei gruppi
pag. 129 da 1/a a 1/d.
pag. 130 3. ACCERTAMENTI ANALITICI E DIAGNOSTICI