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MATERIALI PER IMPERMEABILIZZAZIONE – GENERALITA’

DISPOSIZIONI GENERALI RELATIVE AI PREZZI - INVARIABILITA' DEI PREZZI - NUOVI PREZZI

2. QUALITA’ E PROVENIENZA DEI MATERIALI E DEI COMPONENTI

2.20 MATERIALI PER IMPERMEABILIZZAZIONE – GENERALITA’

Dovranno essere intesi come prodotti per impermeabilizzazioni e per coperture piane quelli che si presenteranno sotto

forma di:

a) membrane bituminose in fogli e/o rotoli da applicare a freddo od a caldo, in fogli singoli o pluristrato, si potranno scegliere in base al:

− materiale componente (ad es.: bitume ossidato fillerizzato, bitume polimero elastomero, bitume polimero plastomero, etilene propilene diene, etilene vinil acetato ecc.);

− materiale di armatura inserito nella membrana (ad es.: armatura vetro velo, armatura poliammide tessuto, armatura polipropilene film, armatura alluminio foglio sottile ecc.);

− materiale di finitura della superficie superiore (ad es.: poliestere film da non asportare, polietilene film da non asportare, graniglie ecc.);

− materiale di finitura della superficie inferiore (ad es.: poliestere non tessuto, sughero, alluminio foglio sottile ecc.).

b) Membrane e vernici liquide e/o in pasta da mettere in opera a freddo od a caldo su eventuali armature (che restano inglobate nello strato finale) fino a formare in situ una membrana continua; si potranno classificare in:

− mastici di rocce asfaltiche e di asfalto sintetico;

− asfalti colati;

− malte asfaltiche;

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− prodotti termoplastici;

− soluzioni in solvente di bitume;

− emulsioni acquose di bitume;

− prodotti a base di polimeri organici.

c) Membrane ondulate o microdogate sottocoppo o sottotegola, di norma realizzate in fibrocemento o in fibre organiche resinate.

d) Membrane bugnate estruse in polietilene ad alta densità.

I prodotti di seguito elencati, dovranno essere valutati al momento della fornitura. La D.L. ai fini della loro accettazione, si potrà procedere ai controlli (anche parziali) su campioni della fornitura ovvero, richiedere un attestato di conformità.

Per il campionamento dei prodotti ed i metodi di prova dovrà essere fatto riferimento ai metodi UNI esistenti.

2.20.1 MEMBRANE (BITUME/POLIMERI)

2.20.1.1 MEMBRANE PER COPERTURE E SOTTOCOPERTURE

Le membrane per coperture di fabbricati in relazione allo strato funzionale (definito secondo la norma UNI 8178) che costituiranno (ad es., strato di tenuta all’acqua, strato di tenuta all’aria, strato di schermo e/o barriera al vapore, strato di protezione degli strati sottostanti ecc.) dovranno, necessariamente, rispondere alle prescrizioni degli elaborati di progetto ed in mancanza, od a loro completamento, alle prescrizioni di seguito indicate.

a) Le membrane destinate a formare strati di schermo e/o barriera al vapore (norma UNI 9380) ovvero destinate a formare strati di continuità, di diffusione della pressione di vapore d’irrigidimento o ripartizione dei carichi, di regolarizzazione, di separazione e/o scorrimento o drenante (norma UNI 9168) dovranno soddisfare le seguenti caratteristiche tecniche coi limiti minimi di cui alle norme UNI richiamate:

− peso (g/m²) ;

− resistenza allo strappo da chiodo (N) ;

− resistenza alla rottura (N/5 cm) ;

− allungamento a rottura (%) ;

− permeabilità al vapore (g/m²/24h) ;

− valore sd (m) ;

− colonna d’acqua (mm) ;

− stabilità ai raggi UVA ;

− classe di reazione al fuoco.

b) Le membrane destinate a formare strati di tenuta all’acqua ovvero, destinate a formare strati di protezione dovranno soddisfare oltre le caratteristiche tecniche sopraccitate anche quanto di seguito elencato (norme UNI 8629 varie parti):

− resistenza al punzonamento statico ;

− resistenza al punzonamento dinamico ;

− flessibilità a freddo ;

− stabilità dimensionale a seguito di azione termica ;

− stabilità di forma a caldo (esclusi prodotti a base di PVC, EPDM, IIR) ;

− comportamento in acqua ;

− impermeabilità giunzioni in aria ;

− resistenza all’azione perforante delle radici ;

− invecchiamento termico in aria ed acqua ;

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− resistenza all’ozono (solo per polimeriche e plastomeriche) ;

− resistenza ad azioni combinate (solo per polimeriche e plastomeriche) ;

− – l’autoprotezione minerale deve resistere all’azione di distacco (solo per le membrane destinate a formare strati di protezione protettiva).

2.20.1.2 MEMBRANE A BASE DI ELASTOMERI E DI PLASTOMERI

Le guaine a base di elastomeri e di plastomeri potranno essere utilizzate per varie classi di impiego purché siano conformi alle caratteristiche previste nelle varie parti della norma UNI 8898. I suddetti prodotti si classificheranno in:

a) membrane in materiale elastomerico13 senza armatura;

b) membrane in materiale elastomerico dotate di armatura;

c) membrane in materiale plastomerico14 flessibile senza armatura.

d) membrane in materiale plastomerico flessibile dotate di armatura;

e) membrane in materiale plastomerico rigido (ad es. polietilene ad alta o bassa densità, reticolato o non, polipropilene);

f) membrane polimeriche a reticolazione posticipata (ad es. polietilene clorosol fanato) dotate di armatura;

g) membrane polimeriche accoppiate ossia, membrane polimeriche accoppiate o incollate sulla faccia interna ad altri elementi aventi funzioni di protezione o altra funzione particolare, comunque non di tenuta. In questi casi, qualora la parte accoppiata all’elemento polimerico impermeabilizzante avrà importanza fondamentale per il comportamento in opera della membrana, le prove dovranno essere eseguite sulla membrana come fornita dal produttore.

A complemento di quanto specificato negli elaborati di progetto, o negli articoli relativi alla destinazione d’uso, le membrane a base di elastomeri e di plastomeri si intenderanno fornite con le seguenti caratteristiche coi limiti minimi di cui alle norme UNI vigenti:

– punto di rammollimento;

– tipo di armatura;

– larghezza;

– lunghezza;

– spessore;

– massa areica (kg/m²);

– flessibilità a freddo;

– stabilità di forma a caldo;

– resistenza a trazione;

– carico di rottura longitudinale (N/5 cm);

– carico di rottura trasversale (N/5 cm);

– allungamento a rottura longitudinale (%);

– allungamento a rottura trasversale (%);

– resistenza al punzonamento statico;

– resistenza al punzonamento dinamico;

– comportamento in acqua;

– permeabilità al vapore acqueo;

– impermeabilità giunzioni in aria.

2.20.2 MEMBRANE LIQUIDE O IN PASTA

I prodotti liquidi o in pasta dovranno essere destinati, fondamentalmente, per realizzare strati di tenuta all’acqua (ma anche altri strati funzionali della copertura piana) a secondo del materiale costituente, dovranno rispondere alle prescrizioni di seguito indicate. I criteri di accettazione saranno quelli indicati nell’articolo 3.20 (“Materiali per impermeabilizzazioni - Generalità”), inoltre, la fornitura dovrà essere accompagnata da apposito foglio informativo che segnali il nome del

pag. 119 fornitore e la rispondenza alle caratteristiche richieste.

I suddetti prodotti saranno identificati e dovranno rispondere alle relative norme UNI come di seguito indicato:

a) bitumi da spalmatura per impermeabilizzazioni (in solvente e/o emulsione acquosa) dovranno soddisfare i limiti specificati, per i diversi tipi, alle prescrizioni della norma UNI 4157;

b) malte asfaltiche per impermeabilizzazione dovranno assolvere alla norma UNI 5660 FA 227;

c) asfalti colati per impermeabilizzazioni dovranno assolvere alla norma UNI 5654 FA 191;

d) mastice di rocce asfaltiche per la preparazione di malte asfaltiche e degli asfalti colati dovrà rassolvere alla norma UNI 4377 FA 233;

e) mastice di asfalto sintetico per la preparazione delle malte asfaltiche e degli asfalti colati dovrà assolvere alla norma UNI 4378 FA 234;

f) prodotti fluidi od in pasta a base di polimeri organici (bituminosi, epossidici, poliuretanici, epossi-poliuretanici, epossi-catrame, polimetencatrame, polimeri clorurati, acrilici, vinilici, polimeri isomerizzati) dovranno essere valutati in base alle caratteristiche seguenti ed i valori dovranno rispondere ai limiti riportati; in assenza di indicazioni sui limiti, avranno valore quelli dichiarati dal produttore nella sua documentazione tecnica ed accettati dalla D.L..

I criteri d’accettazione dovranno essere quelli indicati nell’articolo 3.20 (“Materiali per impermeabilizzazioni - Generalità”).

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